Urania 1620: I ribelli e l’astronave

giugno 29th, 2015

urania 1620Nell’anno 1968 dell’Era Galattica il governo della Repubblica, in guerra con la Federazione Teroni, vuole riappropriarsi a tutti i costi della Theodore Roosevelt, la nave comandata da Wilson Cole.
Già ricercato per ammutinamento e pirateria, Cole ha tentato di dimostrare più volte che si tratta di false accuse: tutto inutile. Ora, a capo di cinquanta unità, è considerato un pericolo autentico, ma fosse per lui non combatterebbe
ancora. In fondo, contro le sue cinquanta astronavi la Repubblica può schierarne milioni… Quando scoppiano le ostilità, tuttavia, Cole è costretto ad accettare la sfida, anche a costo di allearsi con antichi rivali. E l’ultima parola spetterà alla Teddy R., l’astronave che ha già combattuto nei cieli più infuocati.

MIKE RESNICK Nato a Chicago nel 1942, ha vinto cinque volte il premio Hugo e una volta il Nebula. Di lui “Urania” ha pubblicato romanzi come Purgatorio: storia di un mondo lontano (n. 1253), Inferno (n. 1257), Il killer delle stelle (n. 1449), Gli ammutinati dell’astronave (n. 1579), I pirati e l’astronave (n. 1591) e Astronave mercenaria (n. 1614). È il curatore della nuova rivista “Galaxy’s Edge”, disponibile anche in formato e-book.

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Urania collana 1614: Astronave mercenaria

gennaio 8th, 2015

RESNICK

Nel vasto conflitto che oppone i pianeti della Repubblica alla Federazione Teroni, il capitano Wilson Cole ha fatto prodigi di eroismo, fino a quando un’infamante accusa di ammutinamento lo ha costretto a trasformare la sua nave in un mezzo d’assalto pirata. Ma un uomo d’onore resta un uomo d’onore e Cole decide di cambiare pelle ancora una volta: questa volta diventerà un combattente a pagamento. Le sue intenzioni sono diverse da quelle dei soliti mercenari e comprendono la possibilità di evacuare ospedali, correre in soccorso di popolazioni in pericolo e salvare vite, ma quel progetto lungimirante è stroncato dall’incontro con la valchiria, un’ex alleata ora divenuta regina dei corsari. Nella stazione in cui si sono preparati a resistere, Cole e i suoi alleati sanno bene che sarà uno scontro d’inferno.

MIKE RESNICK Nato a Chicago nel 1942, ha vinto cinque volte il premio Hugo e una volta il Nebula. Di lui “Urania” ha pubblicato romanzi come Purgatorio: storia di un mondo lontano (n. 1253), Inferno (n. 1257), Il killer delle stelle (n. 1449), Gli ammutinati dell’astronave (n. 1579) e I pirati e l’astronave (n. 1591). È il curatore della nuova rivista “Galaxy’s Edge”, disponibile anche in formato e-book.

EBOOK DISPONIBILE

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Editoriale – La Mosca bianca

aprile 20th, 2013

I nostri lettori saranno contenti di sapere che, nonostante ci troviamo ancora in fase di rodaggio per quanto riguarda la distribuzione degli e–book, sugli altri fronti stiamo lavorando a tutta una serie di iniziative che vengono incontro a precise richieste del pubblico.

Innanzi tutto, i nostri grafici si sono messi all’opera per vedere come sia possibile valorizzare le immagini di copertina, sia in “Urania” normale che in “Collezione”, e i risultati si dovrebbero vedere già con i primi numeri estivi (giugno). Questo significa che avremo probabilmente un cerchio di dimensioni maggiori e le tavole di Franco Brambilla acquisteranno un impatto ancora più notevole. In secondo luogo, per aumentare l’offerta di titoli inediti, da quest’estate (luglio) proveremo a lanciare un nuovo supplemento annuale che ospiterà ogni volta un’opera di mole eccezionale: per il primo volume toccherà a “Il fiume degli dei” di Ian Macdonald, finalmente in dirittura d’arrivo dopo che la morte di Riccardo Valla ne aveva interrotto la traduzione. (È stata completata da Silvia Castoldi.) Infine, stiamo pensando a uno “special” per il n. 1600 che ancora non sappiamo come verrà organizzato, ma che avrà una copertina degna della ricorrenza e ospiterà il Premio Urania di quest’anno.

Infine, qualche anticipazione sui prossimi mesi: in giugno avremo la prima parte dell’antologia a cura di Hartwell e Cramer “Viaggio negli inframondi”, con cui inizia il recupero dei due volumi arretrati rispetto alla cronologia della serie The Year’s Best SF (nel “Millemondi” di agosto uscirà l’aggiornatissimo vol. 17, mentre con “Viaggio negli inframondi” siamo al n. 14). A seguire “WWW Wonder” di Robert J. Sawyer, romanzo che riporta in Italia l’autore canadese dopo un anno di assenza. Quindi “Anonima stregoni” di Robert A. Heinlein, con le famose storie impossibili dell’autore più realistico della science fiction americana, e un romanzo del maestro inglese Ian Watson come “The Fire Worm”. Dopo il premio Urania che si sta assegnando in questi giorni, e che sarà pubblicato in novembre nel n. 1600, avremo un magistrale romanzo a quattro mani di Larry Niven e David Gerrold, “Pianeta stregato”. In gennaio 2014, infine, il ritorno di Allen Steele con “Coyote”, il punto di partenza della fortunatissima saga. E per il momento ci limitiamo a questo, ma sappiate che il 2014 vedrà il ritorno di Mike Resnick mentre stiamo perfezionando l’acquisto di “Earthbound” di Joe Haldeman.

Per venire al nostro blog, che in futuro speriamo di trasformare in un vero e proprio sito, ringrazio tutti i lettori e gli amici di “Urania” che, dopo la nostra sollecitazione, hanno deciso di firmarsi con il proprio nome oltre che con un nick (cosa sempre preferibile per non sprofondare nell’anonimato). La mia sensazione è che il blog abbia assolto, nel tempo, una funzione positiva – fare ascoltare la voce dei lettori, anche critici e propositivi – e una negativa, cioè quella di lasciare spazio a un certo numero di provocatori anonimi, talora ricorrenti, che se non erano sempre “troll” gli somigliavano molto. Voler partecipare alla vita di una collana editoriale alla quale si è affezionati non può significare demolirla, minacciarla o ricattarla di continuo (“…non ti compriamo più!”). Soprattutto, non può significare dettarne la politica secondo i propri gusti e pareri personali. “Urania” è grata ai lettori che fanno le loro osservazioni con calma e sangue freddo, ma non intende dare spazio a personaggi esagitati e poco equanimi. Infine, mi sembra un peccato che le discussioni sul blog si perdano così spesso dietro a questa o quella polemica e affrontino raramente il contenuto dei romanzi, la fisionomia degli autori, le tendenze della fantascienza letteraria o cinematografica. Come se la politica, le querelles, i pesi e contrappesi avessero più importanza delle idee, dei linguaggi, delle cose che ci danno piacere in sé. Non è che dobbiamo metterci a dipingere le nuvole, per carità, ma un po’ di relax ogni tanto…!

Detto questo, lasciateci dire con soddisfazione che il momento più tempestoso è passato e che ci aspetta un’estate fantascientifica di tutto rilievo. “Urania” è tornata ad essere la mosca bianca dell’edicola, l’unico mensile italiano di fantascienza e l’unico libro venduto a cinque euro. (Fanno eccezone gli 0,99 cent con cui non possiamo ancora competere, ma hanno meno pagine dei nostri libri e, come si dice, per i miracoli ci stiamo organizzando.) A riparlarne su queste colonne: per il momento, buone letture a tutti.

G.L.

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I pirati e l’astronave (1591)

gennaio 29th, 2013

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La Teddy R. era un’astronave da combattimento ma ora è una nave pirata. Il suo comandante, Wilson Cole, non ha altra scelta per sfuggire a un’infamante accusa di ammutinamento, ma trasformarsi in un corsaro non è un’impresa facile. Wilson ha bisogno di nuovi maestri, ed ecco entrare in scena due esperti del settore come Val la Valchiria e David Copperfield, il ricettatore extraterrestre. Con questi memorabili personaggi Mike Resnick – plurivincitore del premio Hugo – torna all’insegnamento del suo più recente ciclo interstellare. La lezione è: nella galassia non si finisce mai d’imparare.

MIKE RESNICK è nato a Chicago nel 1942 e ha vinto cinque volte il premio Hugo e una volta il Nebula. “Urania” ha pubblicato i suoi romanzi: Purgatorio: storia di un mondo lontano (n. 1253), Inferno (n. 1257), Il killer delle stelle (n. 1449) e Gli ammutinati dell’astronave (n. 1579).

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Premio Urania, e-book e novità

luglio 23rd, 2012

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Cari lettori,

eccoci al consueto appuntamento con l’editoriale estivo. Quali novità ci aspettano? Cosa prevedono i prossimi mesi di letture? Per rispondere in modo esauriente, abbiamo diviso le notizie in tre settori, cominciando dalla più urgente. Passiamo quindi ad annunciare

Il vincitore del Premio Urania.

Anche quest’anno, ricca partecipazione alla nostra competizione per il miglior romanzo italiano inedito. I partecipanti sono stati più di sessanta e la giuria composta da Federica Bottinelli, Silvia Castoldi, Mauro Gaffo, Marco Passarello e Sebastiana Vilia ne ha selezionati cinque da mandare in finale:

  • Stefano Agnoletto, Diario di un fuoriuscito
  • Italo Bonera, Demone
  • Alessandro Forlani, I senza-tempo
  • Samuel Marolla, Milano anno zero
  • Luigi Rinaldi, Hakkakei

Dopo averli esaminati, l’editor dei Libri periodici Franco Forte e il curatore di “Urania”, Giuseppe Lippi, hanno assegnato il primo premio al romanzo I SENZA-TEMPO di Alessandro Forlani, che sarà pubblicato nel numero di novembre. Il libro di Forlani rompe con gli schemi della fantascienza di questi ultimi anni e comincia con un avvenimento del tutto inspiegabile nel 2012.

Di qui prosegue in due tappe distanti dodici anni l’una dall’altra, nel 2024 e 2036, sulle tacce di quattro strani vecchi con le facce segnate dalle verruche e particolarissime abitudini ereditate dalla notte dei tempi. I tre più innocui (si fa per dire) si chiamano Totali, Pantocrati e Maggioritariis: forse uomini d’affari, forse manipolatori della legge, visto che due sono anche legulei… e forse molto di più. Il quarto si fa chiamare Monostatos e ha in odio il mondo: “Io rattrappirò quest’aborto di epoca! Ho nostalgia di crinoline e carrozze, mi schifano gli edifici quadrati, mi annoia questo chiasso di cachinni, fragori e l’insipienza del tutto. M’irritano l’ovvio, il pratico, il razionale. Lo farò per appetito, cupidigia, capriccio, lo farò ‘perché sì’. Se l’universo ne sarà consumato io non me ne curo, sarò torpido, sazio. Il mio flato scoppierà nell’infinito…”. Il culmine del romanzo viene raggiunto in un crescendo di tensione che non deriva soltanto dalla sconcertante premessa, ma dalla discesa in una società italiana completamente malefica. Nell’attesa di scoprire insieme cosa c’è dietro, non possiamo che augurare buona pazienza a tutti!

Urania e-book

Come ormai avrete visto, la promessa è stata mantenuta: i primi e-book di “Urania” sono in vendita su Amazon.it, Ibs, Bol e praticamente tutti i principali siti librari. Per ora sono disponibili i numeri di maggio, giugno e luglio, ma presto la distribuzione dovrebbe regolarizzarsi e darvi ogni mese tutta la produzione (eccezion fatta per gli autori che non ci concederanno subito i diritti elettronici). Le curiosità, tuttavia, non mancano, in primis per ciò che riguarda il prezzo. Al momento è in atto una promozione che livella tutte le collane – “Millemondi” compreso – sulla bassissima soglia dei 2,99 euro a copia. Non sappiamo con certezza quanto durerà questa cuccagna, ma riteniamo che in futuro una diversificazione tra collane verrà attuata. Se volete un consiglio, approfittatene subito, anche se avremo sempre prezzi vantaggiosi e concorrenziali. (Memento: tutti i nostri e-book sono e saranno completi di copertina a colori, appendici, ecc.)

Secondo punto: la distribuzione. In teoria, i nuovi volumi verranno messi in commercio nel corso del mese relativo, e quindi poco dopo l’uscita in edicola. In pratica, potranno passare alcuni giorni in più. Il nostro consiglio è di verificare ai primi di ogni mese sul vostro sito preferito, cercando la parola-chiave “Urania” oppure il nome dell’autore o il titolo del libro. Oltre a “Urania”, troverete anche “Urania collzione” e il già ricordato “Millemondi”.

Terza questione, il famoso DRM. Attualmente, come quasi tutti i libri pubblicati dai grandi editori italiani, i nostri e-book sono protetti da questo accorgimento che serve a non farne copie abusive. E’ tuttavia allo studio una strategia alternativa ed è probabile che il DRM venga sostituito nel prossimo futuro, o addirittura abolito. Vi daremo notizie in tempo reale e intanto vi invitiamo a provare la novità. Inviateci un resoconto delle vostre esperienze con gli e-book di “Urania”, segnalando sempre qualsiasi problema.

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Operazione sessantesimo anno

Passiamo ora in rassegna gli ultimi volumi dell’annata 2012. In agosto ci aspetta un romanzo inedito di Lois McMasters Bujold che i lettori aspettano da tempo: La criocamera di Vorkosigan. E’ la più recente avventura di Miles Vorkosigan e si svolge su un pianeta dove qualcuno ha scoperto il modo di rimandare sine die il giorno della morte. Abbiamo pensato che il romanzo della Bujold, con le sue vaste prospettive galattiche, dovesse essere seguito da un testo di uguale levatura politica e avventurosa: così, per il mese successivo ci siamo rivolti al creatore del genere, Isaac Asimov (il maestro che da tempo mancava nella nostra collana di classici, “Urania collezione”). Di lui proporremo in settembre, nella traduzione del sottoscritto, il romanzo che ha dato vita al ciclo dell’impero, Paria dei cieli: una lettura indispensabile offerta al prezzo più economico oggi praticabile in Italia. Ancora in settembre, ma questa volta su “Urania”, presenteremo David Ambrose, l’autore che è stato definito “il più abile connubio tra Alfred Hitchcock e Stephen Hawking”. Il romanzo, intitolato L’uomo che credeva di essere se stesso, permetterà agli appassionati di sf di familiarizzarsi con Ambrose e di scoprire un nuovo modo d’intendere il mistero: naturamente, quello della quarta dimensione.

In ottobre, compleanno e cambio di veste grafica. Tutto questo con il volume di Arthur Clarke e Frederik Pohl L’ultimo teorema, che festeggia degnamente l’importante traguardo dei sessant’anni di attività. Un numero imperdibile che sarà fiancheggiato, nella Collezione, da Anniversario fatale (naturalmente!) di Ward Moore, il capolavoro di storia alternativa sulla vittoria del sud nella Guerra di secessione. Per fine anno, altri due ottimi classici: Universo senza luce di Daniel F. Galouye e I figli dell’invasione, con cui riporteremo nelle nostre edizioni il maestro John Wyndham. Per quanto riguarda “Urania”, in novembre avremo I senza-tempo di Alessandro Forlani (vincitore del nostro Premio), mentre in chiusura d’anno pubblicheremo l’antologia di Paul Di Filippo Shuteye for the Timebroker, attualmente in traduzione.

E per il 2013? Se il mondo non se la filerà alla portoghese, o meglio alla Maya, lasciando tutti con un palmo di naso, vi proporremo quattro romanzi inediti di Jack McDevitt, Allen Steele, Charles Sheffield e Mike Resnick (tutti idealmente inclusi nella sezione “Lo spazio è la mia patria”); quindi Il fiume degli dei di Ian MacLeod, Www: Wonder di Robert J. Sawyer e The Fire Worm di Ian Watson (nella sezione “Romanzi del cielo e della terra”). Da non dimenticare – questa volta nella sezione “Short stories” – l’ultima parte delle avventure ambientate nella Terra Morente di Jack Vance e due ricche antologie di racconti selezionate da David G. Hartwell e Catherine Kramer. In “Millemondi” avremo sicuramente il primo volume dei racconti di Fredric Brown, Cosmolinea B-1, e forse anche il secondo (che potrebbe slittare al massimo di qualche mese se Il fiume degli dei presentasse un conto economico così elevato da costringerci a dividerlo in due uscite).

Ai sostenitori di “Urania collezione”, infine, dedicheremo le ristampe di Nel segno di Titano (John Varley, con la seconda parte della grande odissea spaziale); Frugate il cielo della coppia Pohl e Kornbluth, La tigre della notte di Alfred Bester, Le fontane del Paradiso di Arthur C. Clarke e Il vagabondo dello spazio di Fredric Brown, ritradotto per l’occasione. Altre anticipazioni nel secondo semestre dell’anno.

Buona estate a tutti!

G.L.

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Gli ammutinati dell’astronave (1579)

febbraio 2nd, 2012

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La Teddy R – o Theodore Roosevelt, astronave da combattimento con il compito di proteggere l’ammasso della Fenice – ha un comandante che si chiama Makeo Fujiama e un primo ufficiale che risponde al nome di Podok ed è (incidentalmente) una femmina Polonoi. Ma la figura chiave, a bordo della sferragliante nave da guerra, è un’altra: il secondo ufficiale Wilson Cole. Wilson ha ottenuto risultati strepitosi nel conflitto che oppone la Repubblica alla Federazione nemica,
ma la disciplina non è il suo forte. Ecco perché si trova sulla Teddy R ed ecco perché, all’inizio del romanzo, già scalpita per cambiare rotta e dirigersi verso tutta un’altra parte della galassia…

Mike Resnick È nato a Chicago nel 1942, ha vinto cinque volte il premio Hugo e una volta il Nebula. Di Resnick “Urania” ha già pubblicato i romanzi Purgatorio: storia di un mondo lontano (n. 1253), Inferno (n. 1527) e Il killer delle stelle (n. 1449). Starship: Mutiny (2005) è il suo primo romanzo di sf bellica.

All’interno, il racconto “La rivolta dei miracolati” di Samuele Nava

(vai alla visualizzazione completa del volume)

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Editoriale di mezzo inverno

gennaio 30th, 2012

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La fantascienza, che in Italia compie sessant’anni, è per i comuni mortali quello che l’epica, un pizzico di rivoluzione copernicana e persino il surrealismo furono in passato per le classi colte e abbienti. Oggi che gli abbienti, parlando in generale, colti non lo sono più e che la massa continua a invocare nutrimento spirituale in pillole (i famosi “pasti concentrati” di cui parlavano i rotocalchi degli anni Cinquanta, quando immaginavano il 2000), si è dovuta inventare la pillola dell’immaginazione. Cinema, romanzi, fumetti, gialli e western non bastavano più. E’ vero, per lungo tempo quei generi hanno tenuto banco senza temere rivali, fornendo la dose quotidiana d’evasione, intrattenimento e narrativa, e senza ricadute sociali negative; forse per i consumatori più fragili vi sarà stato il rischio di una certa assuefazione, il protrarsi di un’immatura tendenza all’illusione, ma per i cervelli svegli il rischio è stato semmai quello d’intravvedere, sotto la patina della favola, il rapporto con la realtà, con chi veramente siamo quando abbandoniamo la maschera del dovere e torniamo a lavorare di fantasia.

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Buon 2011 a tutti i lettori!

dicembre 29th, 2010

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Periodicamente gli amici di questo blog sollecitano una mia apparizione in veste di anticipatore (richiesta più che legittima trattandosi di una collana di fantascienza). Vogliono che “anticipi” i titoli di prossima uscita e confermi quelli già annunciati; ma il mio imbarazzo e relativa latitanza dipendono, come ho già spiegato più volte, dal fatto che il calendario uranico è un gran ballerino. In altre parole le profezie, pur se fatte di anno in anno o di semestre in semestre, rischiano di essere continuamente modificate da tutta una serie di Cause di Forza Maggiore: cause che fanno capo alla direzione editoriale, ma non solo. Ci sono di mezzo gli uffici amministrativi e marketing, i traduttori più o meno puntuali, gli agenti letterari italiani e quelli stranieri; infine c’è lo storico intasamento dei nostri forzieri, che dopo il passaggio alla periodicità mensile e la chiusura più recente di “Epix”, si è trovato a dover smaltire un’imponente quantità di volumi acquistati nel passato. Troppo imponente per una collana sola. Ecco il perché di lunghe o lunghissime attese nell’apparizione di alcuni titoli rispetto alla loro annunciazione su queste colonne; ed ecco perché, da quando un  libro viene approvato e scelto dal sempervoster, prima che appaia in edicola può passare un tempo che all’appassionato sembra interminabile. E meno male che dei titoli abortiti – cioè, da noi caldeggiati ma finiti per sempre nelle sabbie mobili dell’inaccessibilità – voi non saprete mai nulla…!

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Editoriale a caldo del curatore Giuseppe Lippi

luglio 9th, 2010

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Il titolo non si riferisce alla chiusura di “Epix”, notizia che ho avuto più tempo di digerire dei lettori di queste colonne. Allude invece al caldo atmosferico, all’umidità di luglio: tirare avanti è dura, per fortuna che l’uditorio è simpatetico e parlare un poco tra noi potrebbe addirittura darci refrigerio. Per quanto riguarda l’affaire del giorno, c’era poco da fare: “Epix” vendeva molto meno del previsto ed è stata cancellata non in seguito a una brutale decisione dall’alto, ma per evitare un dissanguamento insostenibile. Con rese al 70% e oltre non è possibile andare avanti per nessun periodico; del resto, i problemi non erano mancati fin dall’inizio di questa sfortunata iniziativa. Un anno fa la collana era nata come un esperimento congiunto degli Oscar e dei nostri libri di genere, poi l’iniziativa è rimasta nelle mani della redazione edicola, senza altri agganci. E senza un curatore ben definito (visto che al principio avrebbe dovuto essere un affare tra editor). In sostanza, “Epix” è andata avanti sotto la guida del direttore editoriale con un “weirdtalesman” che lo affiancava per quanto poteva, cioè poco, vista la partenza in un certo senso preordinata.

Nonostante questo, si  è presto distinta per la sua vocazione verso l’horror e la dark fantasy contemporanea, con la presenza di autori italiani anche non famosi. Il carattere sperimentale dell’iniziativa ha conquistato molti, ma evidentemente ha tenuto lontani altri lettori, poco desiderosi di misurarsi con l’incognita dei testi meno familiari. Gli amanti del classico, dal canto loro, hanno lamentato i criteri di edizione di alcune antologie date in versione parziale – vedi quella dei Miti di Lovecraft –, cosa su cui ci siamo già cosparsi il capo di cenere. Così, alla fine, l’avventura si è chiusa lasciando in molti un retrogusto amaro. Ma, attenzione: questo non è un editoriale triste! Ricordo sempre la fiducia dell’editor di qualche anno fa, Stefano Magagnoli, il quale diceva: “Ricordati che per una collana che chiude un’altra se ne apre. Finché noi saremo qui ci saranno sempre fantascienza e fantasy da pubblicare, e horror e gialli. Cambieranno le etichette, i settori di mercato, i prezzi, ma la sostanza non cambierà”. Dedico questo pensiero a tutti i nostri lettori, grazie ai quali andiamo avanti.

Alcuni titoli previsti per la collana morta verranno recuperati: stiamo pensando alla seconda metà dell’antologia lovecraftiana per “Urania collezione”, ai due bei romanzi di Michael Swanwick per “Millemondi”, a uno speciale per Robert E. Howard. Vedremo: il punto è non intasare collane ben definite come quelle che già possediamo con titoli spuri; evitare di alienare il pubblico che cerca in noi proposte ben definite con ibridi o “contaminazioni”. Una soluzione una tantum la troveremo; in altri casi, dovremo lasciar cadere senza rimpianti.

A parte eventuali recuperi, quella che ci si prospetta è una seconda metà dell’anno ricca di titoli affascinanti. In luglio il tradizionale “Millemondi” estivo con l’antologia dello Year’s Best di Hartwell e Cramer; in autunno un altro “Millemondi”, stavolta con il meglio della science fiction europea. A novembre un’antologia d’eccezione sulla fantascienza cinese, la seconda che proponiamo in pochi anni (unici in Italia!). Il volume accompagnerà una rassegna del festival di Trieste Science + Fiction ed è stata curata e tradotta appositamente per noi dall’espertissimo Lorenzo Andolfatto. Dunque, a differenza della precedente Onda misteriosa (“Urania” n. 1511, una ritraduzione dall’inglese), questa è un’antologia lavorata direttamente dai testi cinesi e sposterà il focus ad anni più vicini a noi.

Antologie a parte, gli autori in serbo per i prossimi mesi di “Urania” sono calibri come Greg Egan (Incandescence, settembre), Robert J. Sawyer (Rollback, ottobre), Alberto Cola premio Urania 2009 (Lazarus, dicembre), Allen Steele (Galaxy Blues, gennaio 2011), Mike Resnick (Starship: Mutiny, febbraio), Jack McDevitt (Cauldron, marzo), Paolo Aresi (Korolev, aprile: con un numero speciale sui cinquant’anni dal volo di Yuri Gagarin, primo uomo nello spazio). Molti altri testi nei mesi a seguire, tra cui il monumentale secondo volume della Trilogia del Vuoto di Peter F. Hamilton.

Per ora mi fermo qui, ma entro pochi giorni seguirà una nuova puntata dedicata a riflessioni su… “Urania collezione”. Sintonizzatevi, come si dice in gergo. Ricche sorprese anche per i classici.

Buona settimana a tutti,
Giuseppe Lippi
Curatore Urania Mondadori

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Supplemento n. 38 a Urania n. 1541: Il meglio della SF

dicembre 1st, 2008

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“Urania” presenta il primo volume del Best of the Best: l’antologia del meglio della fantascienza degli ultimi 20 anni, a cura di Gardner Dozois.

Se un lettore di fantascienza perdesse la memoria al punto da non ricordare più i capisaldi del suo genere; se volesse vederli riuniti, comunque, in un’unica maxi-antologia, questa diventerebbe immediatamente la sua bibbia. Il meglio della SF è una vera e propria summa della science fiction scritta dalla metà degli anni Ottanta in avanti, quando, ancora una volta, nel nostro genere tutto cambiò. Dozois ripropone i racconti più emozionanti di maestri moderni come Greg Bear, Nancy Kress, Bruce Sterling, William Gibson, insieme a quelli dei maggiori autori del nostro tempo: Gene Wolfe e Robert Silverberg, che firma la prefazione a questa prima parte dell’opera.

Indice del volume: Supplemento n. 38 a Urania n. 1541

AA. VV.
Il meglio della sf  – L’olimpo dei classici moderni

 9 Introduzione di Robert Silverberg
 17 Prefazione di Gardner Dozois

 23 La musica del sangue di Greg Bear
 55 Una capanna sulla costa di Gene Wolfe
 71 Salvador di Lucius Shepard
 95 Trinità di Nancy Kress
 157 Rock and roll e dischi volanti di Howard Waldrop
 183 Cena ad Audoghast di Bruce Sterling
 201 Soccorso stradale di Pat Cadigan
 213 Neve di John Crowley
 233 Il mercato d’inverno di William Gibson
 259 Il prodotto puro di John Kessel
 287 Strategie stabili per quadri intermedi di Eileen Gunn
 305 Kirinyaga di Mike Resnick

Nato nel 1947, Gardner Dozois è uno dei più famosi editor americani di fantascienza. Ha diretto per anni la “Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine”, facendole vincere più premi Hugo di qualunque altra rivista. Best of the Best, di cui proponiamo la prima parte, è uscito nel 2005 ed è una selezione tratta dall’annuale panoramica dei migliori racconti curata da Dozois, un appuntamento con i lettori che dura da oltre vent’anni.

[Vai alla quarta di copertina.]

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