Nancy Kress, “Un domani per la Terra”, Urania n. 1691, giugno 2021
Nancy Kress, “Un domani per la Terra”, Urania n. 1691, giugno 2021
Terran Tomorrow
L’unico modo per salvare l’umanità è… distruggerla.
È questo ciò di cui si sono convinti gli estremisti “gaiisti“, cellule di scienziati ecologisti che, nel disperato tentativo di salvare la Terra, hanno diffuso un microbo-arma su scala mondiale per decimarne la popolazione.
Il risultato è stato l’inizio della fine. Il 96% dell’umanità è morta nella pandemia, il resto per le conseguenze, lasciando pochi milioni di abitanti in tutto il globo.
Quando, sconfitti dalle spore aliene, la scienziata Marianne Jenner e ciò che resta della missione della Fratellanza tornano dal loro viaggio da Deneb, scoprono che durante la loro assenza non sono trascorsi solo pochi mesi… ma quasi trent’anni.
Tutta colpa di una dilatazione temporale.
Ormai il pianeta che conoscevano non esiste più. La culla dell’umanità è ridotta a una Terra post apocalittica, devastata da guerre, e con un’umanità decimata a causa di epidemie e disastri nucleari. Pochi ormai sono in grado di respirare l’aria del pianeta senza lasciarci la pelle, tutti gli altri sopravvivono grazie a cupole e speciali tute energetiche, dono dei primi mondisti.
La delegazione raggiunge una base militare della California, dove si trova ciò che resta della famiglia di Marianne, i nipoti Jason e Colin, ormai adulti, e suo figlio ormai sessantenne.
Ma oltre ai superstiti della missione Fratellanza, con Marianne arrivano sulla Terra alcuni mondisti… e non tutti sono felici di ospitarli, soprattutto fra chi è convinto che ci siano proprio gli abitanti di Mondo dietro al disastro della nube di spore aliene che ha dato inizio all’ecatombe!
Per Marianne, la mondista Jane, il ricercatore Zack e tutti gli altri dell’equipaggio sarà decisamente difficile seguire la via del bu˄ka˄tel e salvare il mondo, in questo capitolo conclusivo di una delle trilogie più celebrate degli ultimi anni.
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