Il numero 100 di Urania Millemondi è un numero rivestito d’oro (almeno come colore), ma con un interno altrettanto prezioso: una antologia di Lino Aldani, uno degli scrittori italiani di fantascienza più tradotti e apprezzati all’estero, una voce tra le più originali e significative della letteratura dell’immaginario del nostro paese.
Un volume che raccoglie una selezione dei suoi migliori racconti brevi, scritti tra il 1960 e il 2003, selezionati dal direttore di Urania, Franco Forte, insieme a Piergiorgio Nicolazzini, l’agente letterario che segue la gestione dei diritti di pubblicazione delle opere di Aldani e, soprattutto, di Elettra Aldani, la figlia di Lino.
Abbiamo fatto due chiacchiere con lei per approfondire non tanto questo volume, che andrebbe semplicemente letto, quanto la figura di Lino Aldani e le diverse sfaccettature della sua prosa.
Anche quest’anno abbiamo chiesto ai vincitori del Premio Urania Short 2024 di sfidarsi in una “intervista tripla” per contendersi il vostro voto.
Gli intervistati hanno a disposizione soltanto tre parole, tre frasi e 333 caratteri per convincervi… oltre ovviamente ai loro racconti!
Per votare, basta recarsi in edicola e procurarsi una copia cartacea del n. 1731 di Urania, “Quando lottano gli dei” di Antonio Benvenuti, che contiene la scheda per votareil vincitoreassoluto del Premio Urania Short 2024.
Kim Stanley Robinson, “La costa del Pacifico”, Urania Jumbo n. 48, ottobre 2023
Kim Stanley Robinson, “La costa del Pacifico”, Urania Jumbo n. 48, ottobre 2023
In occasione dell’uscita in Urania Jumbo del romanzo “La costa del Pacifico” (Pacific Edge), terzo capitolo della trilogia di Orange County, o della California, l’autore Kim Stanley Robinson, grazie all’intercessione di Maurizio Manzieri, che ha disegnato la splendida illustrazione di copertina, ha voluto ringraziare i lettori italiani che leggeranno il libro. Ecco le sue parole: Leggi tutto »
Anche quest’anno abbiamo chiesto ai tre vincitori del Premio Urania Short 2022 di sfidarsi in un’“intervista tripla” (anzi, quadrupla!) per contendersi il vostro voto.
Gli intervistati hanno a disposizione solo tre parole, tre frasi e 333 caratteri per convincervi… oltre ovviamente ai loro racconti!
Per votare, basta recarsi in edicola e procurarsi una copia cartacea del n. 1707 di Urania, “Spine” di Franci Conforti, che contiene la scheda per votareil vincitoreassoluto del Premio Urania Short 2022!
Come negli anni passati, abbiamo chiesto ai tre finalisti del Premio Urania Short 2020 di mettersi in gioco in un’“intervista tripla” per sfidarsi a distanza e convincervi a votare il loro racconto.
Gli intervistati avevano solo tre parole, tre frasi e 333 caratteri per rispondere alle tre brevi domande dell’intervista.
Per votare, andate in edicola e procuratevi il n. 1684 di Urania, “Il pugno dell’uomo”, di Davide Del Popolo Riolo, in cui troverete la scheda per votare e determinare il vincitore o la vincitrice del Premio Urania Short 2020! (la scheda è disponibile solo nella versione cartacea, non nell’ebook, per cui… affrettatevi!)
Come l’anno scorso, abbiamo chiesto ai tre finalisti del Premio Urania Short 2019 di mettersi in gioco in un’“intervista tripla” per sfidarsi a distanza e convincervi a votare il loro racconto.
Gli intervistati avevano solo tre parole, tre frasi e 333 caratteri per rispondere alle tre brevi domande dell’intervista.
Per votare, andate in edicola e procuratevi il n. 1672 di Urania, “Le ombre di Morjegrad”, di Francesca Cavallero, in cui troverete la scheda per votare e determinare il vincitore o la vincitrice del Premio Urania Short 2019! (la scheda è disponibile solo nella versione cartacea, non nell’ebook, per cui… affrettatevi!)
M. P. Shiel, “La nube purpurea”, Urania Collezione n. 192, gennaio 2019
A gennaio 2019 esce in Urania Collezione n. 192 la nuova traduzione di un grande classico della fantascienza, “La Nube Purpurea” di Matthew Phipps Shiel. Abbiamo incontrato Davide De Boni, che ha curato questa versione del testo.
Ciao Davide, innanzitutto una domanda introduttiva: perché tradurre di nuovo “La nube purpurea”? E come ti sei confrontato con la precedente traduzione di J. Rodolfo Wilcock?
Ciao, Redazione. L’esigenza di proporre una nuova traduzione è nata dal fatto che la versione di Wilcock risale al 1967, e da allora non ha subito alcun aggiornamento: di qui la necessità di “svecchiarla” per renderla più compatibile con i lettori d’oggi. Oltretutto, trattandosi di una traduzione d’autore, Wilcock si era concesso alcune libertà stilistiche, che in parte si discostavano dal testo originale di Shiel. Con questa nuova traduzione, perciò, ho cercato di riavvicinarmi allo stile originario del romanzo, recuperandone la suggestività e le atmosfere più autentiche. Chi ha letto la traduzione precedente scoprirà per la prima volta anche alcuni brani che erano stati omessi nelle edizioni passate.
Il romanzo di Matthew Phipps Shiel risale all’inizio del secolo scorso (1901). Ha ancora qualcosa da dire al pubblico del XXI secolo?
Assolutamente sì: a dispetto della veneranda età, questo romanzo è straordinariamente attuale, sia per i temi che per le modalità con cui li affronta. Shiel ci accompagna in un viaggio nei meandri dell’animo umano, esplorando il peso della solitudine, i mali di una società votata al consumo e all’indifferenza, l’incapacità dell’uomo di imparare dai propri errori, ma anche la bellezza e l’ingenuità che si celano in ciascuno di noi, l’ambizione che nonostante tutto ci guida, e il destino comune che lega ogni individuo in questo mondo e livella qualsiasi disuguaglianza. In questo senso, cento e passa anni sulle spalle non impediscono a La nube purpurea di avere ancora molto da insegnarci.
Ian McDonald, “L’Imperatrice del Sole”, Urania n. 1661, dicembre 2018
Ian McDonald, “L’imperatrice del sole”, Dicembre 2018, Urania n. 1661.
Con “L’Imperatrice del Sole” si conclude la trilogia Everness di Ian McDonald. I primi due capitoli, lo ricordiamo, sono “Terra Incognita” (Urania n. 1655) e “Pianeta Parallelo” (Urania n. 1638).
La saga è ambientata in un multiverso in cui convivono innumerevoli versioni del nostro pianeta. Questa volta l’astronave Everness farà un “Salto di Heisenberg” verso una Terra alternativa diversa da tutte le altre visitate in precedenza, una Terra in cui i dinosauri non si sono estinti ma evoluti, diventando i Jiju, la razza dominante di questa realtà, con un vantaggio tecnologico di venticinque milioni di anni rispetto all’umanità. E tanto per mettere un po’ più di carne al fuoco, al momento della comparsa della Everness, in questo universo è in corso una guerra planetaria fra due fazioni rivali per il controllo del Sistema Solare. Chi vincerà? Ma soprattutto, che cosa succederà a Everett Singh, a Sen Sixsmythe e al loro equipaggio?
Arricchisce il volume un’intervista di Annarita Guarnieri (traduttrice della saga) all’autore, incontrato a Milano a ottobre, durante Stranimondi 2018, in cui Ian McDonald risponde anche a delle domande su alcuni interrogativi che rimangono in sospeso alla fine del libro. Per non fare spoiler, però, riportiamo un’altra domanda e risposta:
L’Infundibulum e gli universi paralleli sono alla base dell’intero ciclo, insieme alla fisica quantistica. Quanto di tutto questo è vera scienza e quanta parte è inventata?
Ecco, diciamo che c’è una grossa dose di fantasia, più qualche nozione di fisica quantistica effettiva. È un campo di studio molto complesso, per cui mi sono limitato ad alcune nozioni effettive per poi lavorare di fantasia… mi chiedo a volte quanto ci capiscano gli scienziati stessi!
E se se lo chiede l’autore, lo facciamo anche noi! Buona lettura! 😉
Dario Tonani, “Naila di Mondo9″, Mondadori Oscar Fantastica
A tre anni di distanza dalla pubblicazione delle Cronache di Mondo9 su Urania Millemondi n. 72, veniamo di nuovo catapultati fra le sabbie ardenti del mondo creato da Dario Tonani, dove rincontriamo Naila. La ragazzina senza paura dai capelli rossi si è fatta donna, sta per diventare madre e, unica donna su Mondo9, è diventata Capitano di una nave, la Syraqq.
Di Mondo9 è già stato detto molto: una rinascita per la fantascienza italiana, un mondo coerente e spietato, un’opera pluripremiata, amata e tradotta anche all’estero, persino in Giappone.
Naila è stata definita una protagonista forte e determinata che non rinuncia alla propria femminilità, con la sua carica emozionale, passionale ed erotica.
Si è disquisito sul genere o sottogenere a cui apparterrebbero le storie di Mondo9. Fantascienza sì o no, con sfumature horror, steampunk, weird o new weird. Tutte “divise” che stanno strette a Capitan Tonani e che non colgono il fulcro, o meglio, il “giunto cardanico” della sua creazione.
Quella che è stata trascurata, almeno in Italia, è la dimensione “simbolica” delle storie di Dario, che trovano in Naila la loro figura messianica.
D’altronde, il deserto è lo sfondo per eccellenza delle storie messianiche. È lì che Mosè ha la visione del roveto ardente. È fra le dune di Arrakis che Paul Atreides viene riconosciuto dai Fremen come il tanto atteso “Muad’dib” (Frank Herbert, Dune). È nel Mare della Putrefazione che Nausicaä incontra gli Ohmu, il cui sangue tingerà di blu la sua giubba, come nelle antiche profezie (Hayao Miyazaki, Nausicaä della Valle del Vento). È sul pianeta desertico di Tatooine che Luke Skywalker incontra Obi Wan Kenobi e il proprio destino (George Lucas, Guerre Stellari).
Naila di Mondo9 non è da meno. Ha un destino, questo lo sa, o meglio, lo sente, ma riuscirà a portarlo a compimento? È davvero lei il messia destinato a cavalcare e domare la Grande Onda e a portare la pace su Mondo9, “come predicevano le Scritture”?
C’è un solo modo per scoprirlo, leggere il libro e farsi contagiare dal Morbo.
Intervista a Dario Tonani
Dario Tonani, “Cronache di Mondo9″, Urania Millemondi n. 72, luglio 2015
“Dune.” È questa la prima parola del tuo libro. È solo una parola o un omaggio voluto?
Curioso come la mente lavori quando crea. Non ci crederai, ma sei la seconda persona che me lo fa notare, a dimostrazione che l’omaggio non era né consapevole né tantomeno voluto. Anche se questo non mi stupisce, e ti dirò che mi fa pure molto piacere perché ho adorato il ciclo di Herbert. Se poi vuoi un piccolissimo aneddoto, l’incipit sono le ultime righe che scrivo di un romanzo, e come sempre, anche in questo caso sono state tra le più tormentate.
A proposito, quali sono le tue fonti di ispirazione?
Ogni autore ha debiti di riconoscenza più o meno consci con opere e autori, che hanno finito per entrare in quel tritacarne che è una testa in piena tempesta creativa. Provo a dire qualche nome altro nome: Jack Vance, Brian Aldiss, Philip Reeve. I grandi classici dell’avventura marinaresca: Melville, Conrad, Stevenson. Con una spruzzatina di sabbia alla Mad Max… Insomma, un amalgama decisamente eterogeneo di suggestioni.
Il romanzo può essere apprezzato anche da chi non ha mai letto altre storie di Mondo9?
Naila di Mondo9 sta in piedi in modo indipendente rispetto alle storie che l’hanno preceduto. Di fatto, riprende a distanza di trent’anni – no, dico, trenta! – alcuni personaggi e una protagonista, che possiamo tranquillamente considerare come nuovi, anche se li abbiamo magari incrociati da giovani (o da ragazzine) in un Millemondi di tre anni fa. Vogliamo ragionare in termini di saga e spin-off? Le Cronache possono essere considerate un prequel, un antefatto, tutto qui.
Dopo Naila, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Mondo9 è un cantiere aperto, credo che ormai non sia un segreto per nessuno. Non posso ancora entrare nei dettagli, ma fidatevi… Il progetto è di arricchirlo e possibilmente renderlo il più multipiattaforma possibile.
Grazie, Dario, un’ultima domanda. Come diversi lettori ci chiedono, credi che Naila di Mondo9 potrà uscire su Urania?
Credo che sulla questione sia nato un equivoco di cui un po’ mi sorprendo: Naila non arriverà (o se preferisci, non tornerà) in Urania. La redazione Oscar – e per questo torno a ringraziarla con tutto il cuore per l’attestato di stima – ha dato al progetto di Mondo9 un palcoscenico più ampio, complesso e ambizioso, quello degli scaffali della libreria. Il punto, se mi permetti, è che semmai vengano ripescate da Millemondi le Cronache di Mondo9. Grazie della chiacchierata, e stay tuned!
Illustrazioni Franco Brambilla.
Booktrailer Diego Capani (Studio Wabbit).