Urania Collana

Urania Collana 1604: Lo spazio deserto

febbraio 27th, 2014

spazioprevAnna Kearney vede la sua casa prendere fuoco, ma le fiamme sono statiche e non fanno fumo. L’esploratore illegale Vic Serotonin scompare in un’anomalia fisica che fino ad allora gli aveva permesso di vivere e prosperare. I suoi amici comprano un’astronave per raccogliere i bizzarri manufatti del circo di Sandra Shen, un avatar dell’elusiva creatura nota come Shrander, mentre una teoria di cadaveri apparsi dal nulla comincia a levitare verso i soffitti delle case. Poi una voce senza corpo annuncia: “Mi chiamo Pearlant e vengo dal futuro”. Questi fenomeni apparentemente dissociati sono riconducibili, peraltro, all’anomalia più spettacolare del romanzo: il Fascio Kefauchi, gigantesca “singolarità” astronomica popolata di soli artificiali e residui di antiche civiltà extraterrestri che abbiamo già conosciuto in due splendidi romanzi di Harrison, Luce dell’universo e Nova Swing, entrambi pubblicati su “Urania” con grande successo.

 

 

M.JOHN HARRISON Nato in Inghilterra il 26 luglio 1945, ha pubblicato il primo romanzo, The Pastel City, nel 1971: “Urania” lo ha tradotto nel n. 809 con il titolo La città del lontanissimo futuro. Luce dell’universo (Light, 2002, apparso nel n. 26 dei nostri supplementi) ha vinto i premi James Tiptree e Arthur C. Clarke. Nova Swing (2006) è un romanzo che si accompagna idealmente a Light, di cui Lo spazio deserto (Empty Space, 2012) condivide alcuni personaggi e il colossale sfondo galattico.

 

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Urania Collana 1602 : Coyote

gennaio 6th, 2014

coyote prevLa luna maggiore del pianeta Orso, nel sistema 47 Ursae Majoris, ha il poco simpatico nome di Coyote, un animale decisamente infido. Eppure si presenta come un mondo ideale, ricco di una flora e una fauna interessantissime, tanto che l’autore, l’americano Allen Steele, ha potuto ambientarvi una lunga e popolare serie di romanzi. Questo è il primo e ci riporta alle origini della serie, quando l’astronave Alabama, rubata a un’odiosa dittatura terrestre e governata dai ribelli, comincia il suo viaggio a due decimi della velocità della luce, impiegando ben duecentotrent’anni per raggiungere la sua meta. Le sorprese cominciano al risveglio dalla biostasi, quando i membri dell’equipaggio si imbattono nel primo indovinello: il romanzo epico, i “murales” e il misterioso messaggio che Leslie Gillis – un compagno di viaggio risvegliatosi prima del tempo – ha disseminato nella nave come una folle traccia.

ALLEN STEELE Nato nel 1958 a Nashville, in Tennessee, ha vinto il premio Hugo nel 1996 e 1997 con due celebri space opera, La morte di Capitan Futuro e Where Angels Fear to Tread. “Urania” ha pubblicato molti suoi popolari romanzi: Discesa sulla Luna (n. 1270), La fortezza sulla Luna (n..1298), 2049 Contea di Clarke (n. 1321), L’ultimo giorno di William Tucker (n. 1343), Orbita Olympus (n. 1386), L’universo sul fondo (n. 1411) e Galassia nemica (n. 1566).

 

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Urania 1600: L’uomo a un grado Kelvin

ottobre 30th, 2013

kelvinprevDall’apparecchiatura era uscito un vapore denso, come se il macchinario fosse stato riempito di acqua bollente. Come è noto, invece, l’apparato era gelido: un grado Kelvin, cioè un solo grado al di sopra dello zero assoluto. Attraverso il vapore si vedeva distintamente la figura rattrappita di un uomo. La visione durò pochi istanti, prima che il corpo si tramutasse in una specie di bassorilievo di ghiaccio.” Dall’apparizione del cadavere congelato del professor Jan De Ruiter alla soluzione del mistero del teletrasporto quantistico, molta energia impura scorrerà sotto i ponti. De Ruiter ha avuto infatti un’intuizione geniale, ma non sempre ciò che accorcia le distanze fra due punti permette di seguire la traiettoria più facile. E questa volta le molecole di un uomo sono rimaste impigliate – rimescolate – nella vasca dello spaziotempo…

PIERO SCHIAVO CAMPO è nato a Palermo nel 1951 ma è vissuto lungamente a Milano, a parte una pausa di alcuni anni a Bologna in cui si è occupato di astrofisica. È docente a contratto di Teoria e tecniche dei nuovi media all’Università di Milano Bicocca e risiede a Bregnano (CO). Per quanto riguarda la narrativa, ha pronti due romanzi brevi di carattere fantastico, uno dei quali è stato pubblicato sul sito Ilmiolibro.it.

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Urania 1599: Creatura del fuoco

ottobre 2nd, 2013

watsonprevChe un rettile fiammeggiante esista davvero a Tynemouth, e che spii dalle caverne inviando segnali paranormali sotto la crosta sottile d’Inghilterra, sembra la trama di un romanzo. Invece lo psichiatra John Cunningham deve ricredersi e ascoltare molto attentamente i discorsi di Tommy, un paziente schizofrenico che comincia a raccontargli un’esistenza precedente. Il medico-scrittore si trova di fronte a un’ipotesi sconcertante: che una leggenda locale, la Creatura di Lambton, non sia affatto il frutto di una fantasia malata ma degli esperimenti parabiologici compiuti da Raimondo Lullo. Con conseguenze molto pericolose per il mondo di superficie…

IAN WATSON Nato nel 1943, è uno dei migliori esponenti della science fiction britannica. Ian Watson è diventato famoso per aver scritto la sceneggiatura del film di Steven Spielberg e Stanley Kubrick A.I. Intelligenza artificiale, ha pubblicato su “Urania” numerosi romanzi, fra i quali L’ultima domanda (n. 1319), Superuomo legittimo (n. 1399), Il mistero dei Kyber, in collaborazione con Michael Bishop (n. 1431), e L’anno dei dominatori (n. 1496). L’anno scorso abbiamo tradotto Gli dei invisibili di Marte (n. 1581).

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Urania1597: WW3 – La mente

agosto 2nd, 2013

urprevSe un essere disincarnato ma intelligente nascesse dalle profondità di Internet, il terrore piomberebbe sulla rete. Questo accade nel XXI secolo, cioè oggi, in un’America totalmente soggiogata da Webmind: creatura che nessuno ha creato, intelligenza spontanea nel modo più assoluto e mossa da scopi non del tutto chiari. Caitlin Decter, una sfortunata internauta che è stata il primo contatto della Mente, ha scoperto e beneficiato di una parte dei suoi segreti, ma ora il dubbio rinasce. Webmind è pronta ad allearsi con il genere umano o lo sfrutterà per i suoi scopi? La macchia dilaga dai terminali alla vita di tutti i giorni, bisogna al più presto trovare una risposta.

 

ROBERT J. SAWYER Nato in Canada nel 1960, con il romanzo Killer online (1995) ha vinto il premio Nebula. “Urania” ha pubblicato: Apocalisse su Argo (1990, n. 1369), Starplex (1996, n. 1332), Mutazione pericolosa (1997, n..1346), I transumani (1998, n. 1379), La genesi della specie (2002, premio Hugo 2003 n..1536), Fuga dal pianeta degli umani (2003, n. 1542), Mindscan (premio John W. Campbell 2005, n. 1525), Rollback (2007, n. 1563), WWW 1: Risveglio (2009, n. 1571) e WWW 2: In guardia (2010, n. 1583). WWW: Wonder, che qui si traduce, è apparso in America nel 2011.

 

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Nove inframondi (1595)

maggio 30th, 2013

1595prevI più bei racconti della fantascienza moderna secondo Hartwell e Cramer, nella quattordicesima selezione di una raccolta che “Urania” traduce ormai da tre lustri. In questo volume, che pubblichiamo in due parti per colmare il “gap” fra la tredicesima e la sedicesima edizione – apparse entrambe nella collezione “Millemondi” – potrete leggere storie di universi estremi e società future, di audaci esperimenti (con i personaggi) e di rivolte radicali. Ma soprattutto avrete il quadro di una letteratura in continua evoluzione che, insinuandosi negli inframondi del reale, emerge trionfalmente nel regno dell’immaginazione pura.

 DAVID G. HARTWELL e KATHRYN CRAMER Antologista e editor, Hartwell è nato nel 1941 e cura da tempo una collezione in cui presenta i migliori racconti e romanzi brevi dell’anno. In questo ricco volume presentiamo ai lettori la prima parte di The Year’s Best SF vol. 14, una vetrina delle migliori short stories di scuola anglo-americana (la seconda parte seguirà a distanza di qualche numero). Kathryn Cramer, nata nel 1962, ha curato antologie di hard sf, fantasy (The Year’s Best Fantasy) e horror (Walls of Fear), ma anche alcuni racconti in proprio.

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ECHO (1593)

marzo 30th, 2013

uprev In una galassia singolarmente sterile e vuota, dove non esistono i variopinti “alieni” della fantascienza (tranne per una trascurabile razza di secondo piano), commerciare in reperti archeologici significa alimentare, con quel poco che si può, l’inguaribile tendenza a immaginare che un tempo i nostri dissimili ci furono davvero. Così, quando Alex Benedict e la sua più fidata collaboratrice, Chase Kolpath, trovano una tavoletta di pietra che sembra parlare il linguaggio di una civiltà sconosciuta, rinascono le speranze di un incontro sempre possibile, forse auspicabile, con una forma di vita diversa dall’uomo.

 JACK McDEVITT Americano, è nato nel 1935. Su “Urania” ha già pubblicato Il sonno degli dei (n. 1340), testo che è all’origine dei suoi numerosi romanzi di “archeologia spaziale”, e Seeker (n. 1546), con cui ha vinto il premio Nebula 2006.

 

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La compagnia del tempo (1592)

marzo 4th, 2013

uraprevNel Ventiquattresimo secolo la Dr. Zeus, Inc. (altrimenti nota come la Compagnia) offre l’immortalità fisica e la possibilità di viaggiare nel tempo: i suoi agenti continuano a scandagliare i secoli per recuperare antichi tesori d’arte e materiale genetico indispensabile alle ricerche. Mendoza, una specialista in botanica che la Compagnia ha prelevato dalla Spagna del XVI secolo, deve raccogliere alcuni esemplari di rare specie ormai estinte. Ma sul suo cammino incontrerà l’Inquisizione, un amichevole cyborg e soprattutto la sconfinata ingordigia della Compagnia, il cui vero scopo è arricchirsi a spese del passato… Partono con questo numero i nuovi “Capolavori di Urania”, ristampe di testi richiestissimi dagli appassionati e ora finalmente disponibili di nuovo.

KAGE BAKER è nata a Hollywood nel 1952 ed è scomparsa prematuramente nel gennaio 2010. Prima di cominciare a scrivere è stata pittrice e attrice. Il ciclo della Compagnia è composto di numerosi romanzi e una raccolta di racconti di grande successo: La compagnia del tempo, originariamente pubblicato su “Urania” n. 1432, Il coyote del cielo (n. 1455), Mendoza a Hollywood (n. 1465), Il futuro in gioco (n. 1486), Progetti neri & cavalieri bianchi e Il mondo che verrà (n. 1573).

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I pirati e l’astronave (1591)

gennaio 29th, 2013

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La Teddy R. era un’astronave da combattimento ma ora è una nave pirata. Il suo comandante, Wilson Cole, non ha altra scelta per sfuggire a un’infamante accusa di ammutinamento, ma trasformarsi in un corsaro non è un’impresa facile. Wilson ha bisogno di nuovi maestri, ed ecco entrare in scena due esperti del settore come Val la Valchiria e David Copperfield, il ricettatore extraterrestre. Con questi memorabili personaggi Mike Resnick – plurivincitore del premio Hugo – torna all’insegnamento del suo più recente ciclo interstellare. La lezione è: nella galassia non si finisce mai d’imparare.

MIKE RESNICK è nato a Chicago nel 1942 e ha vinto cinque volte il premio Hugo e una volta il Nebula. “Urania” ha pubblicato i suoi romanzi: Purgatorio: storia di un mondo lontano (n. 1253), Inferno (n. 1257), Il killer delle stelle (n. 1449) e Gli ammutinati dell’astronave (n. 1579).

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La terra al tramonto (1590)

dicembre 30th, 2012

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Avremmo potuto intitolare questo numero di “Urania” Storie dal crepuscolo di un mondo / 3, in omaggio alle due precedenti raccolte uscite nei numeri 1567 e 1580. Ma il nuovo volume è così speciale da meritare un posto e un titolo a sé. Gli abitanti della Terra morente sono atterriti e hanno convocato i massimi specialisti per svelare il destino finale del loro mondo. Sette nuovi visionari e avventurieri della narrativa trasversale – tra cui George R.R. Martin, Neil Gaiman, Dan Simmons e Tanith Lee – svolgeranno altrettante inchieste sul più enigmatico dei pianeti. I titoli di alcuni “casi” sono “Evillo il Candido”, “Cappel di Rana” e “Il naso-bussola di Ulfänt Banderoz”. Nomi, luoghi e situazioni che ci riportano il sapore dei racconti di Jack Vance? Naturalmente.

GEORGE R.R. MARTIN (1948) e GARDNER DOZOIS (1947) hanno deciso di pubblicare un monumentale tributo all’arte di Jack Vance, Songs of the Dying Earth (2009), di cui il volume che avete tra le mani costituisce l’ultima parte. Martin è diventato l’autore di fantascienza e fantasy storica più apprezzato in Italia, dove sono notissime le sue Cronache del ghiaccio e del fuoco (Il trono di spade e seguiti). Dozois, dal canto suo, è stato il celebre editor della “Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine” e di un’importante serie di antologie

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