Urania Collana 1602 : Coyote

gennaio 6th, 2014 by Moderatore

coyote prevLa luna maggiore del pianeta Orso, nel sistema 47 Ursae Majoris, ha il poco simpatico nome di Coyote, un animale decisamente infido. Eppure si presenta come un mondo ideale, ricco di una flora e una fauna interessantissime, tanto che l’autore, l’americano Allen Steele, ha potuto ambientarvi una lunga e popolare serie di romanzi. Questo è il primo e ci riporta alle origini della serie, quando l’astronave Alabama, rubata a un’odiosa dittatura terrestre e governata dai ribelli, comincia il suo viaggio a due decimi della velocità della luce, impiegando ben duecentotrent’anni per raggiungere la sua meta. Le sorprese cominciano al risveglio dalla biostasi, quando i membri dell’equipaggio si imbattono nel primo indovinello: il romanzo epico, i “murales” e il misterioso messaggio che Leslie Gillis – un compagno di viaggio risvegliatosi prima del tempo – ha disseminato nella nave come una folle traccia.

ALLEN STEELE Nato nel 1958 a Nashville, in Tennessee, ha vinto il premio Hugo nel 1996 e 1997 con due celebri space opera, La morte di Capitan Futuro e Where Angels Fear to Tread. “Urania” ha pubblicato molti suoi popolari romanzi: Discesa sulla Luna (n. 1270), La fortezza sulla Luna (n..1298), 2049 Contea di Clarke (n. 1321), L’ultimo giorno di William Tucker (n. 1343), Orbita Olympus (n. 1386), L’universo sul fondo (n. 1411) e Galassia nemica (n. 1566).

 

EBOOK DISPONIBILE

 

Posted in Urania Collana

45 Responses

  1. Giuseppe Pinto

    Acquistato e lette le prime 20 pagine.
    Bella la cover!

  2. anacho

    Ottimo romanzo, il primo di una serie già apparsa su Urania. Buona scelta, speriamo vengano pubblicati anche gli altri due romanzi della trilogia “nocciolo”.

  3. TheMellowGoldenManIt'sIn The...

    Bellissimo !!! Spero solo che vengano pubblicati gli altri romanzi del ciclo in tempi relativamente brevi.
    E’ possibile avere gia delle info ?
    Urania pubblicherà tutto il ciclo ?
    Inizio d’anno davvero promettente ….

  4. Alexultraviolet

    Non si poteva cominciare meglio di così l’inizio dell’anno :) Aspettavo l’arrivo di questo romanzo (che avevo letto in inglese) da quando nel 2011 lessi Galaxy Blues su Urania, un romanzo che mi ha legato indisolubilmente alla collana. Spero, come tanti, di vedere pubblicati tutti i romanzi del ciclo, per adesso posso dire soltanto che sono contento di vederlo pubblicato in Italia e, soprattutto, su Urania :)

  5. Massimo

    su Amazon l’e-book non c’è ancora… :-(

  6. Diegus

    Mhm preso e lo leggerò entro breve. Sembra interessante. Ma sbaglio o non c’è il “prossimamente” per il prossimo mese?

  7. anacho

    Finito in due giorni, anche se è lunghetto. :-)
    Veramente un buon romanzo, solido e che non lascia un attimo di respiro, davvero bello.
    Chi non l’avesse potrebbe prendere in considerazione l’acquisro di Morte di Capitan Futuro, Delosbooks collana Odissea, due romanzi brevi vincitori di due Hugo.

  8. paolo francolini

    una chicca :
    il blog “Cronache di un sole lontano” riporta una
    bella e interessante intervista con al “nostro”
    Giuseppe Lippi

  9. Mauro De Santis

    Per Massimo: Su Amazon è da poco disponibile “Coyote” di Allen Steele: http://www.amazon.it/Coyote-Urania-Allen-Steele-ebook/dp/B00HRK05EW/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1389360145&sr=8-1&keywords=allen+steele+urania

    Provvederò anch’io all’acquisto questa sera… :-)

  10. Massimo Luciani

    Questo mese l’e-book ci ha messo più del solito per essere disponibile. Anche su IBS è appena stato messo in catalogo.

  11. Giuseppe Pinto

    Ho letto con piacere la bella intervista a G. Lippi sul bellissimo blog “Cronache di un sole lontano”, blog che ho visitato grazie alle informazioni dei navigatori di Urania.

  12. Jerome

    Bel romanzo, bella cover, niente da dire…speriamo di vedere in qualche forma, anche “rateizzata” (se la mole lo richiedesse), i seguenti romanzi.
    Parlando di Sogni&Desideri&…Speranze, per vedere la Trilogia Marziana di Kim S.Robinson pubblicata da Urania (MilleMondi ?..Jumbo ?..) in qualsivoglia modo, forma e prezzo…
    Sogni ?..

  13. eUG

    Preso l’e-book. Mi unisco al sogno/desiderio/speranza di Jerome di vedere la Trilogia marziana di Robinson…sui Jumbo ci starebbe proprio bene!

  14. Ferdinando

    Non ho l’originale ma qualcuno mi ha fatto nascere un dubbio e così sono andato a controllare su ISFDB: perchè il romanzo non è completo ma manca di due racconti? E perchè al termine dei racconti non è stato messo il titolo originale?
    Eccovi la successione dei racconti.
    Coyote • [Coyote Trilogy • 1] • novel
    ix • Dramatis Personae (Coyote) • essay
    1 • Prelude (Coyote) • shortfiction
    8 •  Coyote • interior artwork
    9 • Stealing Alabama • (2001) • novella = Il furto dell’Alabama
    81 • The Days Between • (2001) • novelette = I giorni di mezzo
    113 • Coming to Coyote • (2001) • novella = Arrivo su Coyote
    181 • Liberty Journals • (2001) • novelette
    213 • The Boid Hunt • (2000) • novelette
    231 • Across the Eastern Divide • (2002) • novella = Attraverso la barriera orientale
    297 • Lonesome and a Long Way from Home • (2002) • novelette = Da solo e molto lontano da casa
    327 • Glorious Destiny • (2002) • novella = Glorioso destino
    387 • Acknowledgments (Coyote) • essay = Ringraziamenti
    389 • Sources (Coyote) • essay

  15. Giovanni Olivieri

    Sono curioso di leggere la risposta a questa domanda… io pensavo si trattasse di un romanzo non di una serie di racconti. e chiaramente se ne mancasse davvero qualcuno avrei di sicuro fatto a meno di prenderlo. staremo a sentire

  16. Riccardo L. Falcetta

    @Olivieri: come molti romanzi di fantascienza che prima di finire in volume vengono pubblicati a episodi, su rivista, anche qui in Coyote i racconti sono episodi progressivi che formano un’unica epopea.

  17. zecca_2000

    Appunto….se mancano veramente 2 racconti…!!!!

  18. zecca_2000

    Noto che non c’è stato commento da parte dell’editore…

    Ora pero’ io mi domando… un neofita della FS legge un “romanzo” come questo….non capisce un emerito…nulla…a causa del taglio di 2 capitoli, e dopo cosa pensa?
    Mi faccio un abbonamento a Urania?
    O leggo libri fantasy che almeno hanno un capo e una coda??

  19. Steve

    Si è capito se mancano davvero due racconti? Potrebbero essere pubblicati successivamente?

  20. Giandomenico

    Secondo me i due racconti purtroppo sono stati eliminati perché altrimenti non rientrava nel numero di pagine previste per Urania. Questo non vuol dire che non si capisca nulla, solo che la narrazione è meno ricca. Se fosse davvero così, e spero che la redazione ci dica qualcosa, propongo di metterli dentro un bel Millemondi con altri bei racconti di Steele!!

  21. dante rigoni

    Cosa volete che siano 50 pagine in più o in meno? Sono solo 90 grammi: lascio signora?

  22. Kronos H

    Si poteva aumentare una riga per pagina quel tanto da farci stare l’eliminato…

  23. Ronny

    Un suggerimento alla redazione, posso capire che per l’edizione cartacea sforando il numero di pagine previsto si vada in un’altra fascia di prezzo per la stampa ma per l’edizione digitale non cambia nulla, perchè non specificarlo nell’edizione cartacea e pubblicare invece l’edizione integrale in digitale? Chi vuole leggersi le parti mancanti acquista anche quella digitale. E’ una opzione fattibile?

  24. Rollo

    Qualcuno degli addetti ai lavori che risponda alla domanda inerente ai due racconti scomparsi?

  25. Gar

    Non vuole essere una critica, quanto piuttosto la pacata esposizione del mio punto di vista di vostro acquirente affezionato.

    Avete problemi con i libri più lunghi e adottate soluzioni per riuscire a farceli stare in un numero di pagine dato che compromettono l’integralità del testo? Mi sta bene, a patto che venga chiaramente scritto/annunciato prima della pubblicazione, o sul volume stesso.

    Come sottolineate l’integralità del testo nella collana JUMBO, a mio parere andrebbe fatto a maggior ragione quando ci sono degli interventi sullo stesso.

    Il volume l’ho comprato e me ne pento. Vorrà dire che sarò meno solerte negli acquisti (almeno finché non sarà accertato che non ci siano interventi) o che andrò direttamente sull’edizione in lingua originale.

    Peccato, è evidente lo sforzo degli ultimi mesi di proporre anche titoli molto forti nonostante le difficoltà del momento, ma con episodi come questo viene meno la fiducia.

  26. Steve Rizzo

    Io non mi rovino il fegato, sono fiducioso e spero che vengano recuperato in qualche modo.

  27. Mauro Murgia

    Mi pare da tempo evidente che il prezzo di copertina di Urania non sia sufficiente a fornire agli appassionati un volume al mese sempre inedito ed integrale. I diritti costano tanto e la tendenza generale di autori ed editori va verso la produzione di romanzi lunghi, troppo spesso oltre la portata di una collana che non vuole rinunciare alla propria ”vocazione” popolare, ad essere alla portata di tutti.

    Da qui i compromessi per soddisfare l’esigenza di contenimento dei costi, con il ricorso a ristampe ed edizioni mutilate (questo raramente, mi sembra di capire, correggetemi se sbaglio), che finiscono per scontentare i più.

    Io una soluzione, ovvia per me, l’avrei, ma probabilmente scontenterebbe i lettori in un numero ancora maggiore rispetto a coloro che si lamentano sia delle ristampe che delle traduzioni incomplete: AUMENTARE IL PREZZO DI COPERTINA

    Semplice. Si fa per dire.

    Uniformando il prezzo di copertina a Urania Collezione, appena cinque euro e novanta – un prezzo ECCEZIONALMENTE BASSO – si potrebbe rivedere molto dell’attuale politica della collana, magari limitarsi ai soli inediti ed essere in grado di pubblicare anche quei titoli che, al momento, per mole e esosità dei detentori dei diritti (qualcuno ha detto ”Windup Girl”?) non potendo essere pubblicati su Urania e supplementi – e conoscendo nel complesso il panorama fantascientifico-editoriale del paese – rischiano di rimanere inediti a tempo indeterminato.

    Sia chiaro, non pretendo di capire nel dettaglio i mille problemi che i responsabili di Urania affrontano tutti i giorni. Ma non ci vuole molto a capire la difficoltà, anzi l’impossibilità, di presentare al proprio pubblico il meglio della produzione fantascientifica mondiale ad un prezzo RIDICOLMENTE BASSO come gli attuali – assurdi, anacronistici – quattro euro e novanta…

    Spesso leggo le liste dei desideri dei lettori, chi vorrebbe si completassero cicli lasciati monchi ormai da anni, chi smania per questo o quell’autore preferito, gettonatissimi per esempio i seguiti e i ”preguiti”(così traduco l’inglese ”prequel”, gli anglosassoni non sono mica gli unici a potersi inventare le parole…) di Dune (io da parte mia vorrei che non passassero altri sette anni tra l’ultimo capitolo della Compagnia della Baker e il prossimo e preferisco non pensare alla trilogia di K. S. Robinson per non deprimermi…), ma è rarissimo che qualcuno alla richiesta/desiderio aggiunga qualcosa tipo: ”Capisco che quanto chiedo è pressoché irrealizzabile,quantomeno al prezzo di copertina attuale, quindi mi dico favorevole ad un congruo aumento di prezzo che renda le mie ora chimeriche richieste un po’ più vicine al principio di realtà e col tempo realizzabili.”

    Perché, sia chiaro, chi continua ad esprimere desideri – impossibili – ma per essi non è disposto a spendere qualcosa in più, può benissimo continuare a definirsi appassionato, ma la sua passione non vale granché.

  28. Gar

    @Mauro Murgia

    Anche se ultimamente si è notato una certa irritazione anche verso le richieste più gettonate (cfr. “un vivaio di desiderata in libertà”), non credo sia compito dell’appassionato fare calcoli di diritti e fattibilità.

    Si chiede. Quando e se viene risposto “non è fattibile” si smette di chiedere (vedi Windup Girl).

    Per dire: personalmente pensavo John Scalzi fosse in mano ad un altro editore e fuori portata per costi, specialmente dopo la vittoria allo Hugo, e invece grazie alle anticipazioni, sappiamo che presto lo leggeremo su Urania. Robinson costerà di più o di meno? Non lo so, provo a chiedere, sperando che non dia fastidio all’editore che i lettori suggeriscano delle preferenze.

    Parlando per me, sarei favorevole a un aumento di prezzo di copertina a fronte di un edizione integrale ma: sei così sicuro che l’euro cancellerebbe tutti i problemi di numero di pagine?

    Nel frattempo, mi va più che bene che Mondadori adotti questa tecnica, basta che al momento dell’acquisto io sappia se sto comprando un’edizione integrale o no.

  29. Jerome

    @Mauro: D’accordo con te, purtroppo ogni volta che si parla di ritocchi di prezzo, che siano 50 centesimi o 1 euro, v’è una levata di scudi inquietante…
    Dalle mie parti si dice “non si fanno le nozze con i fichi secchi”…a richiesta la spiego…
    Secondo me Urania viene comprato all’85% da appassionati ed un 15% dagli “occasionali”: l’appassionato è disposto anche a spendere di più, pur di avere un prodotto curato, integrale, magari inedito, possibilmente…ineccepibile.

    PS: Detto ciò, COYOTE è un gran bel romanzo e la piccola eventuale sforbiciata non lo danneggia più di tanto: compratelo, sarà in edicola pochi giorni ancora…

  30. paolo francolini

    ma vi ricordate “Urania Oro” ?
    prezzo più alto per un maggiore numero
    di pagine
    forse non sarebbe male riproporlo
    (dico ciò essendo cosciente di non sapere
    assolutamente niente di costi ed altri problemi
    editoriali)

  31. ophiucus75

    Condivido e sottoscrivo la proposta del signor Murgia: meglio spendere 6 euro al mese ma avere la garanzia di un prodotto tradotto integralmente e senza più limitazioni di pagine e magari eliminare i Capolavori, sulla cui qualità non discuto ma che, purtroppo, fino a questo momento possedevo già tutti. Non si potrebbe effettuare un sondaggio, da qui o sulle rubriche del cartaceo, per proporre un adeguamento di prezzo che permettesse un ampliamento del ventaglio di titoli a disposizione?

  32. Giovanni Olivieri

    anche io sono favorevole all’aumento di prezzo!

  33. Jerome

    …penso sia la prima volta che assistiamo ad una sommossa popolare favorevole ad un…aumento di prezzo !…Pura Fantascienza…

  34. Simone Mar

    Un aumento di prezzo per un aumento della qualita offerta….cioè basta tagli!!…..perche no?

  35. ophiucus75

    Jerome :-) Se non ricordo male in un geniale film di Bunuel era il popolo spagnolo a gridare: “Viva le catene!” pur di non sottostare al dominio napoleonico. Nel nostro caso non ci sarebbe nulla di paradossale, a fronte delle richieste di traduzioni integrali, a rinunciare a un caffè o due in cambio di un prodotto alla fine impeccabile. Resta comunque da ammettere che certi titoli a questo prezzo non credo escano in nessun Paese del mondo, lasciando da parte disquisizioni strettamente filologiche, e penso che nessun genere letterario abbia lettori più (s)f…anatici ed esigenti. Speriamo di trovare il giusto mezzo e che le nostre richieste possano essere almeno discusse, se non prese in considerazione.

  36. Giuseppe Lippi

    Scusate se c’è voluto un po’ di tempo per rispondere, ma in un primo momento pensavamo di pubblicare un intervento esteso su uno dei prossimi volumi di Urania. Poi ci è sembrato che l’attesa sarebbe stata troppo lunga e allora eccoci qui con una sintesi.
    1) Prima questione. Come ho detto più volte, il blog è una vetrina delle novità e delle uscite: se i lettori amano dibatterne possono farlo, ma noi non abbiamo sempre il tempo di intervenire né, quando il dibattito degenera in polemica, la voglia. Nella posta di Urania, invece, sceglieremo le domande di interesse generale per rispondere pubblicamente. Tuttavia, non alle questioni già sviscerate ad nauseam o alle domande ripetute.
    2) Urania ha una sua politica commerciale oltre che editoriale: il prezzo non si tocca – salvo sporadici adeguamenti – per volontà dell’editore. Dire “aumentate il prezzo e dateci volumi di quattrocento pagine” è inutile: né il curatore, né la redazione possono farlo. Tantomeno i lettori, per cui, per ora, Millemondi e Jumbo annuali resteranno i soli volumi di grossa foliazione e prezzo diverso. Non crediate, comunque, che l’esigenza non sia sentita anche da noi: anzi, ultimamente ho cominciato a pensare che l’unico modo per aggirare l’ostacolo sia pubblicare determinati romanzi americani NON nella versione definitiva apparsa in volume (e spesso aumentata) ma in quella su rivista: Allen Steele potrebbe essere il primo soggetto dell’esperimento.
    3) Per quanto riguarda “Coyote”, si è sollevato un polverone veramente per poco: infatti, nessuno si è preso la briga di analizzare testualmente le due versioni, la nostra e quella americana. Ebbene, non mancano due parti del libro, ma sono state soltanto accorpate ad altre parti del romanzo, limitandosi il traduttore a sveltirle e a toglierne l’intestazione. Perché questo? Il romanzo era comunque eccessivo per il nostro numero di pagine e abbiamo chiesto al bravo Fabio Feminò di intervenire di concerto con l’autore. Ed è quanto ha fatto, asciugando un poco i due capitoli in questione ma aumentando altre parti del libro in accordo con Allen Steele, con il quale è entrato in contatto e che ha supervisionato l’intera operazione, approvandola in via definitiva. In particolare, con le parole dello stesso traduttore:
    5) “Due capitoli (gli esordi della colonia) sono stati asciugati e fusi con il finale della terza parte, per formare il Libro Primo. La parte su cui sono intervenuto va da pagina 153 (in cui la narrazione passa dal presente al passato) alla 168. Il Libro Secondo è assolutamente integrale. A causa degli interventi sul Libro Primo, ho comunque dovuto fare qualche insignificante modifica ai dialoghi di e su Carlos. Non solo il testo ‘tagliato’ è stato minimo (forse una ventina di pagine), ma Steele ha AGGIUNTO, su mia richiesta, un paio di cartelle con la descrizione dettagliata dell’astronave e della sua propulsione. Le aggiunte sono a pagina 26-27. Ho cercato di fare il miglior lavoro possibile: questa non è una delle solite versioni semplificate dell’Urania di una volta, ma una vera e propria edizione alternativa approvata da Allen Steele”.
    Ci saranno, è prevedibile, altri commenti, altre arringhe. Noi diciamo soltanto: questa è la nostra edizione, godetevela come se l’è goduta – tornandoci sopra – lo stesso autore.

  37. Mauro De Santis

    Non so se potrà mai servire alla causa, ma anch’io aderisco volentieri alla “fantascientifica” ipotesi di un aumento di prezzo di copertina di Urania, in tutte le sue declinazioni, in cambio della possibilità di avere sempre edizioni integrali (e/o a quella di avere disponibili anche qui in italia libri particolarmente validi e corposi. Oggi questi ultimi sono senz’altro “fuori portata” per una mera questione di costi, immagino difficilmente gestibili dall’editore in tempi di crisi…
    Poter contare solo sui magnifici “Jumbo” è alla lunga infatti senz’altro limitante per noi tutti, lettori appassionati di fantascienza, che -inutile dirlo- vorremmo sempre e comunque “di tutto, di più!”. 😉

  38. Giandomenico

    Ringrazio Lippi per il suo intervento, davvero opportuno. Soprattutto per la dovizia di particolari. Leggendo il libro (bello) avevo già intuito il tipo di operazione effettuata. Il fatto che sia stata fatta in collaborazione propositiva e integrativa con l’autore testimonia della serietà e buona fede del curatore e del traduttore. A questo punto spero di leggere presto il seguito. Grazie

  39. heropass

    Non ho capito una cosa: il traduttore dice che le pagine tagliate sono state una ventina.
    In totale?

  40. Rollo

    Se va bene al buon Allen Steele, non può che andar bene anche a me!

  41. Mauro Murgia

    @ Gar

    Hai ragione, non spetta a noi fare calcoli sui costi, nel caso qualcuno si fosse risentito me ne scuso (l’espressione “arringa” usata da Lippi me lo fa supporre, è solo che sono un gran chiacchierone…), volevo tuttavia sollevare la questione. E, avevo comunque già messo le mani avanti, non ho la più pallida idea di quale sia il “prezzo giusto” che consentirebbe la pubblicazione integrale di opere più sostanziose, sempre inedite e dei migliori autori, se 50 centesimi, 1 euro o più (eventualità ora esclusa nell’intervento di Lippi, mettiamoci l’animo in pace).

    @ Jerome (primo intervento) e altri

    Però stavolta nessuna levata di scudi, solo adesioni :).

    Vorrei provarmi in una similitudine: pretendere dai responsabili di Urania che presentino al loro pubblico ogni mese una rivista che sia una fedele rassegna del meglio della produzione fantascientifica mondiale, i vincitori dei maggiori premi, gli autori affermati, sicuri e quelli più promettenti, all’attuale prezzo di copertina, è come pretendere da un centometrista di vincere la gara, stabilire un nuovo record del mondo e farlo bendato e saltellando su una gamba sola…

    Il vero problema è che “noi” (che comprendiamo sì l’inglese ma non tanto bene da tradurci i libri da soli senza perdere una significativa parte di comprensione e piacere) dipendiamo da Urania – e da quei pochissimi altri editori, si contano sulle punte delle dita, che ancora credono o forse è meglio dire sperano nel futuro del genere – per le nostre letture. A me non importa se Dennis Lehane o James Ellroy non arrivano sul Giallo Mondadori o se John Le Carrè è fuori dalla portata di Segretissimo perché vado in libreria e lì compro i loro libri. Lo stesso però non vale per gli autori di fantascienza, se non ci pensa Urania o uno dei pochi editori che pubblicano libri di SF i loro libri rimangono inediti. Per sempre: i McDevitt “lunghi”; i libri della Compagnia successivi a “Il mondo che verrà”; i capitoli troppo costosi dei cicli monchi (i quali, tra l’altro, se soddisferebbero chi li aspetta invano da anni scontenterebbero d’altra parte i nuovi lettori che avrebbero tra le mani un capitolo di un ciclo che per loro sarebbe comunque monco!), ecc. ecc.

    La frase : “Il libro X dello scrittore Y è fuori dalla portata di Urania” spesso si può tradurre con “è fuori dalla portata del lettore italiano”. E ciò è tristissimo.

    @ paolo francolini

    Infatti. Se io seguo una collana di libri distribuiti in libreria non pagherò per ogni volume la stessa cifra. Essa cambierà sulla base delle richieste economiche dei detentori dei diritti, della foliazione, della tiratura, ecc.. Mai capito perché invece una collana distribuita in edicola non debba sottostare ala stessa regola.

    “NO ALLA DITTATURA DEL PREZZO FISSO!” :)

    @ Jerome (secondo intervento)

    :)

    @ Giuseppe Lippi

    Grazie per l’esauriente intervento.

    Solo tre brevi notazioni:

    1) Prendo atto che la questione da me sollevata non vi compete. L’importante è saperlo. Posso allora solo sperare che chi il potere di intervenire nel senso da me auspicato lo detiene si sia imbattuto in questa pagina negli ultimi giorni.

    2) Particolarmente apprezzabile la parte finale del suo intervento, citazione del traduttore Fabio Feminò compresa. Adesso sappiamo che l’autore ha approvato l’operazione, che la comprensione dell’opera non è stata intaccata dall'”asciugamento” di quella parte centrale che in varie sedi, i forum di Goodreads e Amazon, per esempio, viene accusata di eccessiva prolissità e lentezza e che, soprattutto, l’epoca nefasta delle versioni semplificate appartiene definitivamente al passato. Perfetto. Una critica, però: se è vero che il blog è innanzitutto una vetrina delle novità della Casa, e che qualche potenziale acquirente potrebbe essersi astenuto dall’acquisto a causa dei “capitoli mancanti”, la spiegazione doveva arrivare prima, anche nella forma sintetica di due righe: “L’affaire dei tagli al romanzo di Allen Steele” non sarebbe nato, idem la congerie di commenti e “arringhe”.

    3) Dire: “Nessuno si è preso la briga di analizzare testualmente le due versioni” mi sembra ingiusto. Noi non le abbiamo sottomano entrambe, per farlo avremmo dovuto, anche solo per versione e-book e per la lettura di soli due capitoli, spendere una somma pari o superiore a quella già sborsata per l’intero volume e poi per far cosa? Per stare lì, un dito sul rigo del testo inglese e uno sul rigo del testo italiano a confrontare le versioni parola per parola, come a scuola traducevamo dal latino o greco? Non il massimo del divertimento, me lo concederà. Ricordi: quello che per voi rientra nel “negotium” per noi è “otium”.

  42. Gar

    Grazie a Lippi per le delucidazioni.

    Mi permetto però di sottolineare che, se si fosse saputo a priori che c’erano state modifiche ma con il coinvolgimento dell’autore, non credo si sarebbe sollevato un polverone.

    PS Le comparazioni altrove ci sono state eccome, specie su alcune parti scorciate. Tuttavia non avendo letto ancora il tomo non posso esprimere commenti in merito.

  43. Giuseppe Pinto

    Finora ho letto le prime 160 pagine e devo dire che è veramente un bellissimo libro: sembra di partecipare insieme ai protagonisti all’intera missione e allo sbarco su Coyote.
    Bravissimo Steele!
    La descrizione dell’astronave e del viaggio porta la mia mente al ricordo di un altro grande :Clarke.

  44. blabla

    Bello! aspetto i successivi. un sano ritorno ai viaggi interstellari. qualche dubbio sui personaggi, alcune volte sembrano incoerenti. la conclusione apre la saga, ma mi ha privato un po’ di quel sognante romanticismo del viaggio, che mi pareva la cifra del racconto… vediamo come evolverà. Il racconto di Gillis dà i brividi.

  45. Alberto

    Splendido: pur con qualche incoerenza, è talmente avvincente che mi ha invogliato a proseguire la lettura della saga. Comincerò con il seguito, “Coyote rising” che ho trovato in vendita sul web. Grazie ad Urania per questa altra gemma!

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