Fantascienza

Lord Dunsany, “Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie”

ottobre 5th, 2020

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a cura di Beppe Roncari

Lord Dunsany “Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie”

 

Lord Dunsany, "Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie"

Lord Dunsany, “Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie”

“I Farfurelli, com’è noto, prediligono la carne umana.” Basta l’incipit di un racconto per farci intuire tutta la forza inquietante e visionaria della fantasia onirica Lord Dunsany, al secolo Edward John Moreton Drax Plunkett (1878-1957).

Alcune delle opere più significative del grande scrittore irlandese, tradotto pochissimo in Italia, nonostante abbia profondamente influenzato autori del massimo calibro – fra gli altri H.P. Lovecraft, Jorge Luis Borges, J.R.R. Tolkien, David Eddings e Ursula K. Le Guin – sono state finalmente raccolte in un magnifico Drago Oscar Fantastica che racchiude “Il libro delle meraviglie”, “Demoni, uomini e dei”, “La figlia del re degli elfi”, “La maledizione della veggente”.

Il volume è arricchito dalle illustrazioni del pittore Sidney Herbert Sime, con cui Dunsany aveva stretto un proficuo sodalizio fin dai primi del Novecento. La collaborazione fra i due si rivelò talmente proficua che talvolta Dunsany dava delle indicazioni per una tavola illustrata a Sime prima di scrivere il racconto vero e proprio, per farsi ispirare e poi redigere una storia che rispecchiasse l’immagine dell’artista, ribaltando così il consueto connubio fra autore e illustratore.

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Frank Herbert, “Esperimenti e catastrofi”

agosto 24th, 2020

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Frank Herbert “Esperimenti e catastrofi”

 

Frank Herbert, "Esperimenti e catastrofi"

Frank Herbert, “Esperimenti e catastrofi”

Dal genio del creatore di “Dune”, il Drago Urania “Esperimenti e catastrofi” raccoglie tre romanzi che, in modo diverso e originale, affrontano il tema tanto caro a Frank Herbert del rapporto fra uomo e ambiente.

Ne “L’alverare di Hellstrom” (1973) la fantascienza si fonde con lo spionaggio, sullo sfondo di un’enorme cospirazione sociale e politica ispirata al premiato documentario The Hellstrom Chronicle, del 1971. Sull’onda del successo dei film di fantascienza con mostri come le formiche giganti di “Assalto alla Terra”, gli autori del documentario avevano alternato alle riprese entomologiche degli spezzoni narrativi. Lo scienziato che vi compariva lasciava intendere che gli insetti avevano un’organizzazione sociale superiore a quella umana e che ci sarebbero sopravvissuti. Herbert dà al suo protagonista lo stesso nome e cita espressamente brani del documentario nei capitoli del libro. Hellstrom è un personaggio complesso, che ha abbandonato l’organizzazione sociale e morale degli esseri umani per quella dell’Alveare, una struttura in cui uomini e donne sono modificati geneticamente e chimicamente per vivere come insetti, al servizio del bene supremo della comunità. Il progetto va avanti da secoli, con lo scopo finale di sostituirsi a un’umanità asfissiata dal controllo di uno stato di polizia immorale e da una burocrazia corrotta. Paradossalmente, Herbert non sembra fare il tifo per i “buoni”, gli agenti di un’anonima agenzia governativa sulle tracce di Hellstrom e del suo misterioso “Progetto 40”, di cui l’agenzia vuole assolutamente impadronirsi, anche a costo di sacrificare i propri uomini.

“Esperimento Dosadi” (1977) ci porta nella fantascienza spaziale classica: l’uomo è solo una delle tante razze della Consenzienza, e i viaggi interstellari sono consentiti dalle stelle stesse, rivelatesi esseri intelligenti ed empatici, chiamati Calebani. Le civiltà aliene, come quella dei Gowachin, umanoidi anfibi che vivono in un perenne stato di paranoia e di sfiducia nei confronti degli altri, sono sviluppate da Herbert in modo realistico e verosimile. La massima espressione della civiltà Gowachin è l’arena legale, un’“arena” in senso letterale: durante un processo Gowachin nessuno è al sicuro, né gli avvocati né tantomeno i giudici, e l’unico esito possibile è la pena capitale. Nei rari casi in cui in cui un processo si concluda con un verdetto di innocenza, è usanza dei Gowachin linciare l’imputato uscito indenne, reo di aver richiesto senza motivo l’intervento della Legge. Dosadi è un pianeta deserto e mortifero su cui qualcuno ha organizzato un barbarico e segreto esperimento sociale di massa, costringendo milioni di Umani e di Gowachin a convivere nell’unica città fortezza e a lottare per la sopravvivenza in condizioni peggiori di quelle di un campo di concentramento, privati della memoria e isolati dalla Consenzienza da un impenetrabile barriera chiamata Muro di Dio. Come tutti gli esperimenti fantascientifici che si rispettino, anche quello condotto su Dosadi sfuggirà al controllo, con conseguenze inimmaginabili.

“Il morbo bianco” (1982) tocca le vette del filone della fantascienza catastrofista: un virus, modificato geneticamente allo scopo di vendicare un attentato dell’IRA, stermina quasi tutte le donne dei paesi incriminati (Irlanda, Gran Bretagna e Libia), per poi sfuggire al controllo del suo stesso creatore e minacciare la sopravvivenza dell’umanità intera. Il biologo molecolare responsabile del virus si rifugia proprio in Irlanda, iniziando una sorta di viaggio catartico insieme a un prete, a un ragazzo che ha fatto voto di silenzio e a uno dei terroristi dell’IRA responsabili dell’attentato in cui era stata trucidata la sua famiglia.

I tre romanzi di “Esperimenti e Catastrofi” si caratterizzano tutti per la feroce tensione fra la dimensione politica e quella del singolo. Pochi individui eccezionali, dei veri e propri superumani come il Kwisatz Haderach di “Dune”, sottoposti alle pressioni di una società oppressiva e stagnante, diventano il catalizzatore di un processo destinato a sconvolgere lo status quo, a livello planetario o galattico.

Come nel resto dell’opera di Herbert, le azioni dei singoli non hanno mai le conseguenze previste. C’è sempre una forza più grande in azione, la Natura, l’Evoluzione, la Storia. Le singole volontà individuali non sono altro che un’entità più grande in grado di enormi salti evolutivi pur di sopravvivere. Il mondo che ne emergerà “dopo” non sarà mai più lo stesso.

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Ken Liu, “La grazia dei re”

giugno 23rd, 2020

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Ken Liu “La grazia dei re”

 

Ken Liu “La grazia dei re”

Ken Liu “La grazia dei re”

“Cantami, o Lutho, di Mata Zyndu l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Ano, e di Kuni Garu, l’eroe multiforme che a lungo vagò e molto patì…”

Potrebbe cominciare così “La Grazia dei Re”, primo libro della Dinastia del Dente di Leone di Ken Liu, una versione silkpunk dei poemi epici e delle più importanti vicende storiche dell’antica Cina. Le vicende della saga infatti sono ambientate in un mondo fantastico dominato da sette divinità in lotta fra loro per la supremazia sulle isole di Dara.

L’autore, nato in Cina e naturalizzato statunitense, si è fatto un nome come traduttore di opere fantasy e sci-fi, fra cui quelle di Cixin Liu, ed è stato il primo a vincere in un sol colpo i premi Hugo e Nebula e il World Fantasy Awards con lo stesso racconto, The Paper Managerie.

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Ursula K. Le Guin, “La saga di Terramare illustrata da Charles Vess”

maggio 21st, 2020

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Ursula K. Le Guin “La saga di Terramare illustrata da Charles Vess”

 

Ursula K. Le Guin, “La saga di Terramare illustrata da Charles Vess”

Ursula K. Le Guin, “La saga di Terramare illustrata da Charles Vess”

La saga di Terramare è nata da un’illustrazione. Quando l’editore chiese a Ursula K. Le Guin di scrivere un romanzo fantasy per ragazzi, la prima cosa che fece, superato il panico, fu prendere un grande foglio di carta e tracciare la mappa di Earthsea e delle sue isole.

Come per la Terra di Mezzo di Tolkien, le isole di Terramare nacquero dall’amore per le parole. “Di esse non sapevo quasi niente, ma conoscevo i loro nomi. La magia risiede nel nome.”
Lo racconta l’autrice stessa nell’introduzione alla nuova edizione dell’intera saga illustrata da Charles Vess, appena pubblicata in Italia da Mondadori Oscar Fantastica.

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“Il Priorato dell’Albero delle Arance” – di Samantha Shannon

aprile 22nd, 2020

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“Il Priorato dell’Albero delle Arance” – di Samantha Shannon

 

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Samantha Shannon, “Il Priorato dell’Albero delle Arance”

“Una rivisitazione al femminile di San Giorgio e il Drago”. Così definisce la propria opera Samantha Shannon, cimentatasi per la prima volta nel genere high fantasy con “Il Priorato dell’Albero delle Arance”, recentemente pubblicato in Italia su Oscar Mondadori Fantastica.

Nel mondo creato dall’autrice britannica è stata una donna a ferire l’orrore dell’abisso, l’immenso drago Senza Nome, ma a prendersene il merito è stato un uomo, fondandovi sopra un regno e una religione. Una tale versione della storia, tuttavia, è accettata solo dai popoli d’Occidente, mentre a Oriente e Meridione se ne narrano altre, ben diverse. 

E questo è senz’altro uno dei tratti più originali dell’universo creato dalla Shannon: nessuna religione è del tutto “vera”, nessuno ha la “ragione” in tasca.

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Isaac Asimov: i sette romanzi del Ciclo della Fondazione in un nuovo Drago

aprile 6th, 2020

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Riportiamo una notizia per gli appassionati di Asimov, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e in questi giorni quello della morte, 28 anni fa (Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992).

Nel 2020 l’intero ciclo della Fondazione di Isaac Asimov uscirà in un nuovo Drago Oscar Mondadori, un volume spaziale, in senso letterale.
Il Drago raccoglierà i sette romanzi che compongono il ciclo:

1. Preludio alla Fondazione
2. Fondazione anno zero
3. Prima Fondazione
4. Fondazione e Impero
5. Seconda Fondazione
6. L’orlo della Fondazione
7. Fondazione e Terra.

Speriamo di aggiornarvi presto.

Intanto ecco qui il link a un approfondimento: https://www.oscarmondadori.it/approfondimenti/isaac-asimov-ciclo-della-fondazione-in-un-nuovo-drago/

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Chen Qiufan, “Marea tossica”

marzo 17th, 2020

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Chen Qiufan “Marea tossica”

 

Chen Qiufan, "Marea tossica"

Chen Qiufan, “Marea tossica”

“Le nuvole si rimestavano a sudest come cavalli imbizzarriti. Il tifone Saola, lontano ancora trecento chilometri dalla costa, si stava avvicinando a Hong Kong.
La rotta del tifone, veloce e imprevedibile, era proprio come il suo stesso nome[: il] leggendario animale, che ormai esisteva solamente nei database grafici sotto forma di pixel oppure come esemplare imbalsamato nei musei”.

La fantascienza di Chen Qiufan è così, una forza travolgente ed esotica, l’avanguardia di una nuova generazione di autori cinesi che, sulla scia del grande successo di Cixin Liu, sta conquistando anche l’Occidente. “Marea tossica”, pubblicato in Italia da Mondadori Oscar Fantastica, è un romanzo di fantascienza sociale ambientato in un futuro prossimo e perfettamente plausibile, tanto da far meritare all’autore il soprannome di “William Gibson cinese”.

In un mondo in cui i nuovi gadget alla moda sono i “beni corporei veloci” (BCV), la spazzatura tecnologica assume una nuova forma. Pile di protesi bioniche, braccia, gambe, occhi e organi sessuali vengono ammassate su Silicon Isle, una piccola lingua di terra nella Cina sudorientale, come fossero i resti di un macabro macello.

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Arthur C. Clarke “Racconti” – Oscar Draghi Urania

febbraio 7th, 2020

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“Racconti” di Arthur C. Clarke

 

Arthur C. Clarke, "Racconti"

Arthur C. Clarke, “Racconti”, Oscar Draghi Urania,
11 febbraio 2020

“I tentativi di distinguere la fantascienza dal fantasy hanno fatto scorrere molto sangue. Io ho suggerito una definizione operativa: la fantascienza è qualcosa che potrebbe accadere, ma che di solito preferireste di no. Il fantasy è invece qualcosa che non potrebbe accadere, anche se spesso lo desiderereste.”

È questa l’ingegnosa distinzione suggerita da Clarke nella Prefazione dei suoi “Racconti”, già usciti in edicola in quattro volumi su Urania Collezione sotto il titolo di “Terra e Spazio” e ora per la prima volta raccolti in un unico volume su Oscar Draghi Urania, a cura di Franco Forte, primo libro di questa nuova collana, impreziosito da molti materiali inediti, che non avevano trovato spazio nei fascicoli di Urania.

Clarke, agnostico ma appassionato di filosofia, non si offenderebbe se applicassimo una distinzione dello stesso genere fra scienza e metafisica. La scienza indaga ciò che può accadere: la matematica, la fisica, la chimica, la struttura stessa della realtà. La metafisica affronta il sovrannaturale, l’inspiegabile, ciò che di per sé non potrebbe accadere, e che tuttavia è sommamente desiderabile.

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Siamo Draghi sulle spalle di Giganti

gennaio 19th, 2020

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Arthur C. Clarke, "Racconti"

Arthur C. Clarke, “Racconti”, Oscar Draghi Urania,
18 febbraio 2020

SIAMO DRAGHI SULLE SPALLE DI GIGANTI!

 

Cari amici appassionati di fantascienza, che emozione!

Dopo le tante novità già annunciate, oggi vi presentiamo la nuova collana da libreria “Draghi Urania”, una costola della collana Oscar Draghi che tanto si è già fatta apprezzare dai lettori (basti pensare ai “Draghi” del Trono di Spade, o a quelli di Lovecraft, di Sherlock Holmes, di Elric di Melnobonè, solo per citarne alcuni), interamente dedicata alla fantascienza.

Si parte con una delle colonne portanti di Urania e di tutta la science fiction internazionale, Sir Arthur C. Clarke, e si continuerà nel corso del 2020 con autori del calibro di Frank Herbert, Harlan Ellison e Iain M. Banks, che tanti di voi ci chiedono a gran voce. Altri autori di grandissimo profilo seguiranno in futuro, mentre possiamo anticipare che stiamo lavorando su un secondo importante progetto che riguarda il marchio Urania nel canale libreria e di cui speriamo di parlarvi presto in modo più approfondito.

Come potete vedere in una delle immagini in fondo di questo blogpost, l’iniziativa “Draghi Urania” guarda con devota ammirazione ai numi tutelari della fantascienza mondadoriana, nonché della nostra storica collana: Carlo Fruttero e Franco Lucentini, con cui tutti noi abbiamo contratto un inestinguibile debito culturale, prima che editoriale.

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Hyperion Titan Edition – Dan Simmons

gennaio 1st, 2020

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“Hyperion Titan Edition”

 

Dan Simmons, "Hyperion Titan Edition"

Dan Simmons, “Hyperion Titan Edition”

Il futuro è ossessionato dal passato. Questo è uno dei messaggi chiavi della saga di Dan Simmons, in cui le Tombe del Tempo e lo Shrike, il Signore del Dolore, sono lanciati in una corsa sfrenata indietro nel tempo per sterminare (o forse salvare) l’umanità intera.

“Iperione”, che dà il nome ai Canti, non è solo il titolo di una famosa poesia di Keats, ma anche il nome di uno dei dodici titani della mitologia greca. Felice coincidenza, dato che i Canti di Hyperion sono uno dei primi titoli a uscire in Titan Edition su Mondadori Oscar Fantastica. In questo tomo di settecento pagine sono contenuti i romanzi iniziali della saga: “Hyperion” e “La caduta di Hyperion”, vincitore del Premio Hugo 1989 il primo e dei premi British Science Fiction e Locus il secondo.

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