Oscar Vault – Hyperion Titan Edition – Dan Simmons
Oscar Vault
a cura di Beppe Roncari
“Hyperion Titan Edition”
Il futuro è ossessionato dal passato. Questo è uno dei messaggi chiavi della saga di Dan Simmons, in cui le Tombe del Tempo e lo Shrike, il Signore del Dolore, sono lanciati in una corsa sfrenata indietro nel tempo per sterminare (o forse salvare) l’umanità intera.
“Iperione”, che dà il nome ai Canti, non è solo il titolo di una famosa poesia di Keats, ma anche il nome di uno dei dodici titani della mitologia greca. Felice coincidenza, dato che i Canti di Hyperion sono uno dei primi titoli a uscire in Titan Edition su Mondadori Oscar Fantastica. In questo tomo di settecento pagine sono contenuti i romanzi iniziali della saga: “Hyperion” e “La caduta di Hyperion”, vincitore del Premio Hugo 1989 il primo e dei premi British Science Fiction e Locus il secondo.
Una delle caratteristiche della narrativa di Dan Simmons è l’immensa ricchezza di voci, prospettive e tecniche narrative. Com’è noto, infatti, “Hyperion” è un libro di novelle incastonato nella cornice di un pellegrinaggio, come i “Racconti di Canterbury” di Chaucer. Sette personaggi sono in viaggio verso il pianeta omonimo e le Tombe del Tempo, dimora di una creatura misteriosa e sanguinaria che sfugge alle leggi della fisica, lo Shrike. L’essere esaudirà il desiderio di uno solo dei sette pellegrini, trucidando in modo orrendo gli altri. Durante il percorso alla volta di Hyperion, i sette viaggiatori narrano le storie alla base della propria scelta di intraprendere il disperato pellegrinaggio. Alcune vicende sono narrate in prima persona, altre in terza, sfruttando gli espedienti di diversi generi letterari, dall’horror al poliziesco, dal romanzo di guerra a quello di avventura (senza disdegnare qualche incursione nella poesia).
Hyperion è un mondo isolato, non collegato alla rete dei portali gestiti dalle Intelligenze Artificiali (IA) del TecnoNucleo, e non fa parte dell’Egemonia Umana. Può essere raggiunto solo da navi stellari di tipo tradizionale o dalle navi-albero dei Templari. All’epoca della vicenda, inoltre, il pianeta è assediato dagli Ouster, umani che hanno scelto di non affidarsi alla tecnologia dei portali e che sono ormai alterati geneticamente per sopravvivere nello spazio in assenza di gravità o sui mondi ostili inadatti alla biologia umana “tradizionale”.
Il secondo romanzo presente in questa Titan Edition, “La caduta di Hyperion”, adotta una struttura narrativa all’apparenza più semplice rispetto al primo, seguendo le vicende di “Johnny”, cibrido (ibrido umano e cyborg) creato dalle IA del TecnoNucleo come un clone della personalità del poeta John Keats, morto circa mille anni prima. Uno dei sette pellegrini del primo libro, Brawne Lamia, è la sua amante e – spoiler alert! – porta nascosta dentro di sé sia la sua personalità, tramite un impianto cerebrale, sia la sua eredità, rappresentata dal frutto della loro passione, la creatura di cui è incinta e che il TecnoNucleo sta facendo di tutto per uccidere.
Pur diversissimi fra loro, i personaggi della saga sono tutti accomunati da due elementi: un rapporto molto specifico e intenso con la sofferenza e un profondo anelito spirituale, che per alcuni si esprime in senso religioso, per altri in modo secolare.
Uno di loro, il filosofo ateo Sol Weintraub, è esemplificativo di entrambe le tensioni. “L’ebreo errante”, come è anche soprannominato, si ritrova a vestire i panni di un novello Abramo chiamato a offrire in sacrificio al Signore del Dolore la sua unica figlia Rachel, un’archeologa che, studiando le Tombe del Tempo, ha contratto una malattia entropica e, a causa di questo, perde ogni giorno un pezzo di se stessa, ringiovanendo fino a tornare bambina. Ancora una volta: il futuro punisce il passato, cercando di infliggere quanta più sofferenza possibile. Un dolore quasi insopportabile, se non tramite la sua forza antitetica:
“L’amore, questa cosa fra le più banali, il cliché più usato nelle motivazioni religiose, aveva maggior potere, capì Sol, della forza di coesione nucleare o dell’elettromagnetismo o della gravità. L’amore era queste forze, capì Sol. Il Vuoto Legante, l’impossibile cosa sub-quantica che trasportava dati da fotone a fotone, era, né più né meno, amore.”
Buona (ri)lettura!
Posted in Fantascienza, Grandi Saghe, Oscar Vault
gennaio 1st, 2020 at 23:07
MERAVIGLIOSO!!!!!!!!
gennaio 2nd, 2020 at 02:37
Ciclo non poco celebre anche questo così come il suo creatore, finalmente una bel lavoro della Mondadori nel pubblicare l’intero Ciclo (non facilmente reperibile, purtroppo) in due volumi.
Personalmente mi sento di consigliare di prenderlo a chi interessato, io ho già preso il Volume 1, entro il mese esce anche “Endymion” il Volume 2.
PS: In ‘Titan Edition’ sta uscendo bella roba, tipo Valerio Evangelisti, etc.. Cicli completi in pochi volumi.
gennaio 2nd, 2020 at 12:35
Attendo con ansia l’uscita in edicola di questo volume. Questa è un’ottima occasione per conoscere Dan Simmons.
gennaio 2nd, 2020 at 14:24
“La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.” -Isaac Asimov (1920 – 1992)
Oggi nasceva uno dei padri della fantascienza. Scrittore, scienziato e divulgatore scientifico tra i più abili, al quale lo stesso Piero Angela in futuro si sarebbe ispirato per “Quark” per poi successivamente ospitarlo in una puntata della celebre prima edizione del 1981.
@Redazione chiedo scusa per l’off-topic, ma oggi essendo il 2 Gennaio mi sembrava giusto un piccolo tributo. ?
gennaio 2nd, 2020 at 15:18
Giusto tributo per il più grande di tutti in assoluto!
gennaio 2nd, 2020 at 16:26
Grazie @Seby ?
Io stimo in grosso modo quasi tutti gli scrittori di fantascienza, ma non posso negare come sempre ammesso, che tra i miei preferiti assoluti ci sono:
Isaac Asimov, Philip K. Dick, Arthur C. Clarke, Frank P. Herbert, Robert A. Heinlein, Ray Bradbury, H.G. Wells, Jules Verne, Dan Simmons, James Blish, Kim Stanley Robinson ed Edgar Rice Burroughs.
gennaio 3rd, 2020 at 19:04
Concordo con la lista, aggiungerei anche qualcuno più recente che merita come Robert Sawyer e Jack McDevitt! 😉
gennaio 4th, 2020 at 01:29
@Seby
Si, ma nella lista ho dimenticato di inserire anche Richard Matheson, mea culpa! ?
PS: Matheson il quale è uno dei pochi di cui ho tutta la raccolta completa dei racconti in 4 volumi, insieme a Bradbury, Philip Dick e (grazie ad Urania) ora anche di Arthur Clarke. Ora spero anche in quelli di Asimov adesso che torna su Urania, così si aggiunge alla lista ahah ?
gennaio 5th, 2020 at 23:00
Un capolavoro assoluto! Un romanzo da non perdere, uno dei migliori del genere. Ampia e ricca veduta galattica, un’antologia di temi, stilemi e personaggi.
Un consiglio compratelo
gennaio 6th, 2020 at 12:54
Tra cui anche una forte tematica religiosa presente in più pagine del primo romanzo “Hyperion”, ma non è totalmente fantascienza visto ciò che è trattato all’interno del romanzo sfocia in più generi.
PS: Comunque se può interessare, stanno uscendo “ristampe” recenti della celebre trilogia di ‘Ritorno al Futuro’, per ora sono usciti i primi due volumi. Per i fan della serie (almeno credo) sia una bella occasione averli nella propria libreria.
gennaio 10th, 2020 at 09:30
Un capolavoro della letteratura moderna!!! Copertina geniale!