Tags: Alessandro Monti, Jack Vance, Mauro Gaffo, Salvatore Proietti

Jack Vance, “Maske: Thaery”, Urania Collezione n. 253, febbraio 2024

Jack Vance, “Maske: Thaery”, Urania Collezione n. 253, febbraio 2024

Nel Grande Buco, il luogo più abbandonato di tutta la galassia, lontano dalle grandi rotte commerciali del traffico spaziale, c’è il sistema planetario di Mora. Attorno alla stella orbita Maske, un mondo che secoli fa ha accolto una setta di profughi religiosi, giunta fin lì su quattordici navi spaziali.

Ma le sette religiose, si sa, hanno spesso la tendenza a fare discriminazioni anche al proprio interno.

I viaggiatori a bordo delle prime dodici navi hanno occupato il continente di Thaery, dividendolo in altrettanti distretti, esiliando i passeggeri del tredicesimo vascello nella penisola sassosa del Gentlin. La quattordicesima nave, invece, è sbarcata su un’altra zona ancora del pianeta, il Wellas.

Il pianeta è rimasto isolato per secoli, proibendo ai suoi abitanti ogni viaggio verso altri mondi che avrebbe potuto inquinarne la purezza religiosa.

È in questo scenario che hanno inizio le avventure di Jubal Droad, giovane del Gentlin che, raggiunta la maggior età, parte per il tradizionale rito di passaggio per entrare nell’età adulta. Le cose si complicano quando, durante le sue attività di pubblica utilità, finisce per essere prima ferito dal nobile Ramus Ymph e poi reclutato come spia contro di lui.

Il suo viaggio iniziatico lo porterà così molto più lontano di quanto previsto, verso orizzonti più larghi… in senso letterale!

Traduzione di Alessandro Monti.

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Tags: Beppe Roncari, ciclo di Murderbot, Martha Wells, Mauro Gaffo, Murderbot, Stefano A. Cresti

Martha Wells, “Murderbot – I diari della macchina assassina”, Urania Jumbo n. 52, febbraio 2024

Martha Wells, “Murderbot – I diari della macchina assassina”, Urania Jumbo n. 52, febbraio 2024

È una macchina assassina, in parte robot, in parte umana.

Senza sesso, senza nome – Murderbot è quello che si è data da sola – e senza libertà.

Almeno finché non hackera il proprio sistema operativo, prendendo in mano il proprio destino.

E la prima cosa che decide di fare quando inizia a gustare questa inedita libertà… è guardarsi in segreto le sue serie televisive preferite, mentre continua a fingersi una macchina obbediente.

Murderbot vive in un futuro distopico dove l’umanità ha colonizzato il cosmo, e tutto – o quasi – è nelle mani delle Corporazioni.

Questi giganteschi gruppi di potere non si fanno scrupoli di assoldare quelli come lei nella veste di Unità di Sicurezza,  cyborg la cui volontà è stata del tutto asservita al loro controllo. E all’occorrenza possono mutare bandiera e ordinargli di uccidere le stesse persone che in origine dovevano difendere.

Qualsiasi altra macchina obbedirebbe ciecamente. Ma non lei.

Così, quando durante una missione esplorativa su un misterioso pianeta alieno, le arriva l’ordine di uccidere la dottoressa Mensah e il suo gruppo di scienziati,  Murderbot non ci sta.

Decide di rivelare la propria natura ribelle e combattere contro le altre macchine killer, per partire con i nuovi compagni umani, braccati dalle Corporazioni, in un’odissea alla riscoperta della sua identità.

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PREMIO URANIA SHORT 2023

IL VINCITORE ASSOLUTO

Dopo avere esaminato le schede voto pervenute in redazione, che davano la possibilità ai lettori di Urania di designare il racconto preferito fra i tre vincitori pubblicati nel numero di ottobre scorso della collana, in appendice al romanzo vincitore del Premio Urania, “Per le ceneri dei padri” di Davide del Popolo Riolo, ecco i risultati dello scrutinio.

Fra le tre opere vincitrici, ovvero:

LA PARETE BIANCA
di Giuliano Cannoletta

TESTIMONE VIVENTE
di Lorenzo Davia

LA CAVALCATA DI UNA VALCHIRIA
di Paola Viezzi

I lettori di Urania hanno designato come vincitore assoluto il racconto:

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Tags: Alessandro Vezzoli, Annarita Guarnieri, Becky Chambers, Beppe Roncari, Claudia Zani, Gabriele D'Annunzio, Jack McDevitt, Leonardo Patrignani, Luca Masali, Mauro Gaffo, Nicola Catellani, Priscilla “Hutch” Hutchins

L’anno solare è appena iniziato, e Urania e sorelle ripartono… alla velocità della luce!

Urania Collezione ci fa tornare indietro nel tempo con “I biplani di D’Annunzio”, il romanzo di Luca Masali vincitore del premio Urania 1995.

Con Urania compiamo un balzo avanti nel tempo, in una Terra dove l’umanità vive in armonia con la natura, ma non ha ancora risolto i suoi problemi esistenziali. “Un salmo per il robot” è il romanzo cosypunk di Becky Chambers, vincitore del premio Hugo 2022.

Su Urania Jumbo, infine, partiamo per un futuro distopico, dove il viaggio intergalattico e il contatto con le civiltà aliene sono diventate la normalità… ma gli umani ritengono giù prudente non esplorare ulteriormente il cosmo. Si tratta di “Il lungo tramonto”,  romanzo della serie dell’Accademia di Jack McDevitt.

E voi, cosa preferite? Tornare alle glorie del passato, costruire un futuro utopico… o lanciarsi in nuove pericolose avventure?

Becky Chambers, “Un salmo per il robot”, Urania n. 1722, gennaio 2024

Luca Masali, “I biplani di D’Annunzio”, Urania Collezione n. 252, gennaio 2024

Jack McDevitt, “Il lungo tramonto”, Urania Jumbo n. 51, gennaio 2024

Tags: Academy, Alessandro Vezzoli, Jack McDevitt, Mauro Gaffo, Priscilla “Hutch” Hutchins, viaggio interstellare

Jack McDevitt, “Il lungo tramonto”, Urania Jumbo n. 51, gennaio 2024

Jack McDevitt, “Il lungo tramonto”, Urania Jumbo n. 51, gennaio 2024

Ultimo romanzo della fortunata serie Academy, “Il lungo tramonto” di Jack McDevitt ci porta su una Terra dove il viaggio interstellare è ormai un fatto acquisito, ma il genere umano ha deciso di chiudersi in un forzato isolazionismo intergalattico, nel timore di imbattersi in civiltà aliene talmente più avanzate da costituire una minaccia alla propria esistenza.

Esiste però ancora una singola nave interstellare pronta per il viaggio, e un capitano leggendario, Priscilla Hutchins, detta “Hutch”, il miglior pilota dell’Accademia, eroina di innumerevoli missioni di primo contatto.

Quando da una regione remota della galassia arriva un messaggio da una nuova civiltà extraterrestre, un brano musicale, sarà proprio Hutch a mettersi alla guida di un nuovo viaggio nello spazio profondo. Accompagnata dal terrore strisciante che gli isolazionisti, dopotutto, potessero avere ragione…

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Tags: Beppe Roncari, Gabriele D'Annunzio, Grande Guerra, Leonardo Patrignani, Luca Masali, Mauro Gaffo, premio Urania 1995, Salvatore Proietti, time travel, ucronia, viaggi nel tempo

Luca Masali, “I biplani di D’Annunzio”, Urania Collezione n. 252, gennaio 2024

Luca Masali, “I biplani di D’Annunzio”, Urania Collezione n. 252, gennaio 2024

E se un’azienda specializzata nei viaggi nel tempo operasse segretamente per alterare il corso della nostra storia?

È questo il fulcro del romanzo ucronico di Luca Masali, in cui agenti dell’agenzia Belle Epoque viaggiano dal 2021 al 1921, compiendo un balzo temporale di cento anni, per influenzare gli eventi della Grande Guerra a favore degli Imperi centrali.

Il protagonista, l’aviatore triestino Matteo Campini, all’epoca quindi austroungarico, si trova a dover riscrivere le pagine della storia diventando un disertore… a favore dell’Italia.

Al suo fianco Flavia Marin, ex dipendente ribelle della Belle Epoque, e un personaggio di spicco del periodo: Gabriele D’Annunzio.

Un intrigante what if e una coinvolgente ricostruzione storica, che hanno fatto guadagnare all’autore numerosi riconoscimenti anche a livello internazionale.

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Tags: Annarita Guarnieri, Becky Chambers, Claudia Zani, cosypunk, Nicola Catellani, novella, Premio Hugo, premio Hugo 2022, Robot, romanzo breve, serie Monk & Robot, utopia

Becky Chambers, “Un salmo per il robot”, Urania n. 1722, gennaio 2024

Becky Chambers, “Un salmo per il robot”, Urania n. 1722, gennaio 2024

“Un salmo per il robot”  è ambientato in un mondo utopico.

I suoi abitanti hanno abbandonato l’era delle macchine per lasciare alla natura il 50% delle terre emerse, raccolte in un unico continente chiamato Panga, e la quasi totalità degli oceani, riservandosi di usare solamente il restante 50% per le proprie esigenze.

Ma un giorno il monaco Sibling Dex, ritiratosi dal mondo in cerca di spiritualità, fa un incontro bizzarro: un robot che pare uscito dritto dalle antiche leggende è tornato nella zona abitata per onorare un’antica promessa.

L’essere robotico si chiama Mosscap e la domanda a cui deve trovare risposta è di carattere schiettamente filosofico: “Di cosa hanno bisogno gli esseri umani?”. Spoiler alert: la risposta non è quello che ci si potrebbe aspettare…

Un capolavoro del genere cosypunk, vincitore del premio Hugo 2022 per il miglior romanzo breve.

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Tags: Alan Dead Foster, Alastair Reynolds, Algis Budrys, Becky Chambers, Bertram Chandler, Charles Stross, ciclo della Cultura, Claudio Vastano, Dan Simmons, Franco Forte, Gordon Williams, Hao Jingfang, Iain M. Banks, Isaac Asimov, Jack Campbell, Jack MacDevitt, Jack Vance, Joshua T. Calvert, Lost Fleet, Luca Masali, Martha Wells, Mary Robinette Kowal, Mike Resnick, Monk & Robot, Nancy Kress, Neal Stephenson, Netflix, NK Jemisin, Olaf Stapledon, Peter F. Hamilton, Philip J. Farmer, Robert Charles Wilson, Robert J. Sawyer, Robert Sheckley, serie della Lavanderia, Sylvain Neuvel, Themis Files, Ursula K. Le Guin, Ward Moore, William Gibson

Becky Chambers, “A Psalm for the Wild-Built”

Nel 2024 Urania e le sue collane sorelle cercheranno di spingersi ancora più in là negli spazi sconfinati dell’universo della science fiction, nella speranza di accontentare quanto più possibile i lettori che già ci seguono, e magari con l’intento di raccoglierne di nuovi.

Come sempre, questa panoramica di ciò che pubblicheremo il prossimo anno è per necessità di cose parziale e sempre soggetta a cambiamenti, perché nel corso di un anno i fattori che intervengono per la gestione dei diritti delle opere sono in continuo mutamento, e noi dovremo adeguarci.

Ma visto che in tanti chiedono un prospetto di ciò che Urania e sorelle ci offriranno nel 2024, abbiamo provato a dare delle indicazioni di massima che speriamo possano incontrare il favore di quanti più lettori possibile.

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Tags: Campionato di Urania, Fondazione, Isaac Asimov

Ecco il più bel romanzo di fantascienza di tutti i tempi, secondo i nostri lettori!

Le votazioni sul blog di Urania, che si sono svolte nella prima metà di novembre, hanno visto confrontarsi i due romanzi che si sono imposti negli scontri diretti delle semifinali del Campionato, ovvero “Dune” di Frank Herbert e “Fondazione” di Isaac Asimov.

La “parità” era garantita anche dal fatto che entrambi questi titoli possono riferirsi a un singolo romanzo o una intera serie.
Alla battaglia per stabilire quale sia il miglior romanzo di fantascienza di sempre hanno partecipato oltre 150 lettori, che hanno battagliato colpo su colpo.

Alla fine, il titolo che ha ricevuto più voti in assoluto è stato…

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Tags: 2021, 2023, A.T. Greenblatt, Alastair Reynolds, Alfredo Pollini, Andy Dudak, Annarita Guarnieri, astronauta, Beppe Roncari, dicembre, Enzo Verreggia, Fabio Feminò, Franco Brambilla, Gardner Dozois, Gene Doucette, Il meglio della SF, Jack Campbell, Jack Vance, Jonathan Strahan, Ken Liu, Mary Robinette Kowal, Mauro Gaffo, Max Barry, Meg Elison, Melville, Moby Dick, Nadia Afifi, Oscar Vault, Philip J. Farmer, questione femminile, Rebecca Campbell, Salvatore Proietti, Sarah Gailey, Stefano Giorgianni, Stefano Ternavasio, storia alternativa, Timons Esaias, ucronia, uguaglianza di genere, Vina Jie-Min Prasad, Yoon Ha Lee

A dicembre, con Urania, si parte all’esplorazione negli abissi dello Spazio e del Tempo!

Cominciamo da Urania Millemondi, “Altre storie, altri mondi” Parte 1, la storica raccolta annuale del meglio della fantascienza mondiale selezionata del 2021 da Jonathan Strahan;

Su Urania, intanto, continua la saga Lost Fleet di Jack Campbell, con il capitano John “Black Jack” Geary alla guida della “Inarrestabile” nella lotta senza quartiere tra l’Alleanza e i Syndic;

Urania Collezione propone il classico di Philip J. Farmer, “Pianeta d’aria”, una rivisitazione futuristica di “Moby Dick” di Melville… con lo stesso identico protagonista: Ismaele, strappato al proprio tempo da un’anomalia dimensionale;

Infine, su Urania Jumbo, un’ucronia ambientata in un 1952 alternativo, in cui la Terra viene colpita da un gigantesco meteorite e le donne devono prendere le redini dei destini dell’umanità: “The Calculating Stars” di Mary Robinette Kowal.

E voi, quale dimensione dello Spazio-Tempo approfondirete?

AA.VV., “Altre storie, altri mondi” Parte 1, Millemondi n. 97, dicembre 2023

Philip J. Farmer, “Pianeta d’aria”, Urania Collezione n. 251, dicembre 2023

Mary Robinette Kowal, “The Calculating Stars”, Urania Jumbo n. 50, dicembre 2023

Jack Campbell, “Inarrestabile”, Urania n. 1721, dicembre 2023