AA.VV., “Strani Mondi”, Urania Millemondi, luglio 2019
“Strani Mondi”, la fantascienza italiana torna in orbita (e in edicola)
Fantascienza italiana? A volte ritorna. Anche in edicola, dove per decenni – almeno in casa Urania – è stata off-limits, bandita da quello storico “A Lucca mai” che ne decretò quasi la morte in culla. Ma i tempi cambiano, curatori ed editor pure, e di nuovi scrittori il genere ne sforna a getto continuo, con ritmi impressionanti. Anche nel Bel Paese.
AA.VV., “Strani Mondi”, Urania Millemondi, luglio 2019
Ecco la copertina svelata!
Dopo il “sondaggio” tenuto sul blog e su vari social per stabilire quale illustrazione di copertina piacesse di più, fra le due realizzate dal grande Franco Brambilla che avrebbero potuto campeggiare sul Millemondi Urania di luglio, ecco la decisione finale, che ha tenuto conto dei 680 pareri espressi. La stragrande maggioranza ha decretato come migliore l’illustrazione di destra, e finalmente possiamo approfittarne per svelare il “mistero” di questo libro intitolato “Strani Mondi” (il titolo sarà spiegato nell’introduzione di Franco Forte): si tratta di un nuovo Millemondi tutto italiano, che contiene le opere di un gruppo di scrittori che rappresentano una interessante selezione del meglio della science fiction del nostro Paese. In appendice, una corposa postfazione di Silvio Sosio sullo stato dell’arte della fantascienza in Italia. Grazie ancora a tutti coloro che ci hanno aiutato a scegliere la copertina di questo libro!
Ciao a tutti. Visto che ci avete chiesto di farvi anche delle anticipazioni oltre che il riepilogo dei titoli già usciti, abbiamo deciso di lanciare un sondaggio.
Nell’immagine qui sopra vedete due proposte di copertina di Franco Brambilla per il Millemondi che uscirà a luglio 2019, e di cui per ora non vogliamo ancora svelarvi né il titolo né il contenuto.
Fra qualche tempo solleveremo il sipario e scoprirete tutti di che libro si tratta.
Per adesso, vi chiediamo solo di dirci quale delle due cover vi piace di più. Quella di destra o quella di sinistra?
Hal Clement, “Strisciavano sulla sabbia”, Urania Millemondi n. 83, marzo 2019.
Hal Clement, “Strisciavano sulla sabbia”, Urania Millemondi n. 83
Hal Clement “Strisciavano sulla sabbia”
(“Strisciava sulla sabbia”; “La cura impossibile”) Urania Millemondi 83 Marzo 2019
Che cosa succederebbe se due alieni ameboidi, un criminale galattico e il detective alle sue calcagna, nel rincorrersi per il cosmo precipitassero sulla Terra, perdendo il contatto con i propri organismi simbionti? E se un ignaro ragazzino addormentato su una spiaggia polinesiana venisse scelto come nuovo corpo ospite di uno di essi?
AA.VV. Mondi senza fine (parte terza), Urania Millemondi n. 82
Bacigalupi; Liu; McDonald; Reinolds e altri a cura di Gardner Dozois Mondi senza fine 3 Urania Millemondi 82 Dicembre 2018
Esce finalmente questo dicembre il terzo e ultimo volume della Year’s Best Science Fiction n. 34, di cui abbiamo presentato già la prima e la seconda parte in Urania Millemondi 80 e Urania Millemondi 81.
Come per le parti 1 e 2, anche questa raccolta presenta alcuni fra i più promettenti e rinomati autori di fantascienza di lingua anglosassone pubblicati nel corso del 2016. Undici racconti, undici viaggi fra pianeti lontani, mondi futuri, incontri alieni (o mancati tali), superarmi di distruzione di massa e robot killer.
Una curiosità e un ricordo: questa è la penultima raccolta curata da GARDNER DOZOIS, che è morto il 27 marzo 2018, dopo aver curato la Year’s Best Science Fiction n. 35 del 2017. Il suo nome era entrato nella “Science Fiction Hall of Fame” il 25 giugno 2011. Prima di lui, Urania Millemondi aveva attinto alle selezioni di David G. Hartwell, anch’egli scomparso solo due anni fa, nel 2016.
Dario Tonani, “Naila di Mondo9″, Mondadori Oscar Fantastica
A tre anni di distanza dalla pubblicazione delle Cronache di Mondo9 su Urania Millemondi n. 72, veniamo di nuovo catapultati fra le sabbie ardenti del mondo creato da Dario Tonani, dove rincontriamo Naila. La ragazzina senza paura dai capelli rossi si è fatta donna, sta per diventare madre e, unica donna su Mondo9, è diventata Capitano di una nave, la Syraqq.
Di Mondo9 è già stato detto molto: una rinascita per la fantascienza italiana, un mondo coerente e spietato, un’opera pluripremiata, amata e tradotta anche all’estero, persino in Giappone.
Naila è stata definita una protagonista forte e determinata che non rinuncia alla propria femminilità, con la sua carica emozionale, passionale ed erotica.
Si è disquisito sul genere o sottogenere a cui apparterrebbero le storie di Mondo9. Fantascienza sì o no, con sfumature horror, steampunk, weird o new weird. Tutte “divise” che stanno strette a Capitan Tonani e che non colgono il fulcro, o meglio, il “giunto cardanico” della sua creazione.
Quella che è stata trascurata, almeno in Italia, è la dimensione “simbolica” delle storie di Dario, che trovano in Naila la loro figura messianica.
D’altronde, il deserto è lo sfondo per eccellenza delle storie messianiche. È lì che Mosè ha la visione del roveto ardente. È fra le dune di Arrakis che Paul Atreides viene riconosciuto dai Fremen come il tanto atteso “Muad’dib” (Frank Herbert, Dune). È nel Mare della Putrefazione che Nausicaä incontra gli Ohmu, il cui sangue tingerà di blu la sua giubba, come nelle antiche profezie (Hayao Miyazaki, Nausicaä della Valle del Vento). È sul pianeta desertico di Tatooine che Luke Skywalker incontra Obi Wan Kenobi e il proprio destino (George Lucas, Guerre Stellari).
Naila di Mondo9 non è da meno. Ha un destino, questo lo sa, o meglio, lo sente, ma riuscirà a portarlo a compimento? È davvero lei il messia destinato a cavalcare e domare la Grande Onda e a portare la pace su Mondo9, “come predicevano le Scritture”?
C’è un solo modo per scoprirlo, leggere il libro e farsi contagiare dal Morbo.
Intervista a Dario Tonani
Dario Tonani, “Cronache di Mondo9″, Urania Millemondi n. 72, luglio 2015
“Dune.” È questa la prima parola del tuo libro. È solo una parola o un omaggio voluto?
Curioso come la mente lavori quando crea. Non ci crederai, ma sei la seconda persona che me lo fa notare, a dimostrazione che l’omaggio non era né consapevole né tantomeno voluto. Anche se questo non mi stupisce, e ti dirò che mi fa pure molto piacere perché ho adorato il ciclo di Herbert. Se poi vuoi un piccolissimo aneddoto, l’incipit sono le ultime righe che scrivo di un romanzo, e come sempre, anche in questo caso sono state tra le più tormentate.
A proposito, quali sono le tue fonti di ispirazione?
Ogni autore ha debiti di riconoscenza più o meno consci con opere e autori, che hanno finito per entrare in quel tritacarne che è una testa in piena tempesta creativa. Provo a dire qualche nome altro nome: Jack Vance, Brian Aldiss, Philip Reeve. I grandi classici dell’avventura marinaresca: Melville, Conrad, Stevenson. Con una spruzzatina di sabbia alla Mad Max… Insomma, un amalgama decisamente eterogeneo di suggestioni.
Il romanzo può essere apprezzato anche da chi non ha mai letto altre storie di Mondo9?
Naila di Mondo9 sta in piedi in modo indipendente rispetto alle storie che l’hanno preceduto. Di fatto, riprende a distanza di trent’anni – no, dico, trenta! – alcuni personaggi e una protagonista, che possiamo tranquillamente considerare come nuovi, anche se li abbiamo magari incrociati da giovani (o da ragazzine) in un Millemondi di tre anni fa. Vogliamo ragionare in termini di saga e spin-off? Le Cronache possono essere considerate un prequel, un antefatto, tutto qui.
Dopo Naila, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Mondo9 è un cantiere aperto, credo che ormai non sia un segreto per nessuno. Non posso ancora entrare nei dettagli, ma fidatevi… Il progetto è di arricchirlo e possibilmente renderlo il più multipiattaforma possibile.
Grazie, Dario, un’ultima domanda. Come diversi lettori ci chiedono, credi che Naila di Mondo9 potrà uscire su Urania?
Credo che sulla questione sia nato un equivoco di cui un po’ mi sorprendo: Naila non arriverà (o se preferisci, non tornerà) in Urania. La redazione Oscar – e per questo torno a ringraziarla con tutto il cuore per l’attestato di stima – ha dato al progetto di Mondo9 un palcoscenico più ampio, complesso e ambizioso, quello degli scaffali della libreria. Il punto, se mi permetti, è che semmai vengano ripescate da Millemondi le Cronache di Mondo9. Grazie della chiacchierata, e stay tuned!
Illustrazioni Franco Brambilla.
Booktrailer Diego Capani (Studio Wabbit).
Baxter; Gerrold; Reynolds e altri a cura di Gardner Dozois Mondi senza fine 2 Urania Millemondi 81 Luglio 2018
Eccoci al secondo volume della Year’s Best Science Fiction n. 34, di cui nel precedente Millemondi abbiamo presentato una succulenta prima parte, con alcuni fra i migliori racconti di fantascienza dell’anno (in questo caso il 2016). Dato che le raccolte del meglio della sf curate da Gardner Dozois non contano mai meno di 800 pagine in originale, da qualche tempo abbiamo dovuto suddividerle in tre volumi, ma viste le opere rappresentate e gli autori che condiscono ogni fascicolo, si può ben dire che i Millemondi delle Year’s Best siano una vera e propria chicca per gli appassionati, che possono riscoprire i grandi talenti della science fiction con le loro opere brevi più recenti, oppure affrontare un viaggio entusiasmante negli scenari costruiti dagli scrittori di fantascienza dell’ultima generazione. E in questo volume ne troverete parecchi di entrambe le categorie.
GARDNER DOZOIS Nato nel 1947 e scomparso mentre stavamo andando in stampa con questa antologia, è uno dei più famosi editor americani di fantascienza. Ha diretto per anni la “Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine”, facendole vincere più premi Hugo di qualsiasi altra rivista. The Year’s Best Science Fiction n. 34, di cui pubblichiamo qui la seconda parte, è uscito nel 2017 ed è una selezione del meglio dell’annata precedente.
“Come sempre” dice Gardner Dozois “il miglior acquisto per un lettore di fantascienza sono i vari Best of the Year, almeno nel campo delle antologie.” In America ne escono diversi, spesso sovrapponendo i racconti, e senza contare le analoghe raccolte dedicate alla fantasy, all’horror e al weird. In Italia, “Urania” è l’unica a fare da anni un’operazione del genere: prima con le raccolte curate da David G. Hartwell e ora con quelle monumentali di Gardner Dozois, ciascuna delle quali deborda in tre corposi volumi del “Millemondi”. Anche quest’anno siamo fedeli all’appuntamento con oltre novecento pagine di science fiction e science fantasy, in compagnia di autori eccellenti e di rivelazioni fra cui Lavie Tidhar, Eleanor Arnason, Aliette de Bodard e Gregory Benford. A rappresentare la fantascienza britannica i grandi Alastair Reynolds, Ian McDonald, Stephen Baxter e Paul McAuley: incontrateli nei tre volumi di questa serie da biblioteca.
GARDNER DOZOIS Nato nel 1947, è uno dei più famosi editor americani di fantascienza. Ha diretto per anni la “Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine”, facendole vincere più premi Hugo di qualsiasi altra rivista. The Year’s Best Science Fiction n. 34, di cui diamo qui la prima parte, è uscito nel 2017 ed è una selezione del meglio dell’annata precedente.
EINSTEIN PERDUTO Abbandonato dagli uomini in fuga attraverso una falla nello spaziotempo, il mondo del futuro verrà colonizzato da una nuova popolazione, proteiforme e intelligentissima, in cerca di risposte tra le rovine delle antiche città e dei complessi macchinari elettronici ancora funzionanti… NOVA Assetato di vendetta, il comandante Lorq Von Ray vuole entrare in una stella nell’attimo stesso in cui esplode e diventa una nova. Ma la trama di questa grande storia, che rimane tra i classici moderni della sf americana, è molto più ricca e comprende la ricerca del prezioso Illyrium, la fine di un sistema solare e la terrificante visione della Terra nell’anno 3100.
SAMUEL R. DELANY Nato a New York nel 1942, è stato il primo scrittore di fantascienza afroamericano a raggiungere un successo mondiale. Tra i suoi romanzi più celebri La ballata di Beta-2 (1965), Babel-17 (1966), Einstein perduto (1967) e Nova (1968), tutti ripubblicati da Mondadori. Maestro della sf a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, ha scritto anche I gioielli di Aptor (1962), Le torri di Toron (1964), Dhalgren (1975), Triton (1976), la raccolta di racconti Storie di Nevèrÿon (1979) e Neveryòna (1983).