Elena Di Fazio, “Resurrezione”, Urania n. 1696, novembre 2021
Elena Di Fazio, “Resurrezione”, Urania n. 1696, novembre 2021
“Abbiamo vissuto di ipotesi e simulazioni al computer per un secolo, abbiamo cercato disperatamente tracce biologiche su Marte… finché dei veri alieni ci sono piombati in braccio dalle stelle.”
L’arrivo sulla Terra di creature di un altro mondo ha sconvolto gli animi dell’umanità e rimescolato gli assetti mondiali. Di fronte a una possibile minaccia esterna, pace e caos hanno trovato nuovi, labili equilibri, in bilico tra sette religiose che venerano gli extraterrestri come messia ed estremisti che li reputano un’emanazione del male assoluto.
In realtà nessuno sa se i “pemberiani” (battezzati così in onore dell’inventore della Lem-Cola, sponsor ufficiale dell’istituto KEIRI che li studia), costituiscano una minaccia o meno; difficile dirlo quando per cercare di interpretare il significato dei loro brevi messaggi è necessario un intero team di esperti linguisti. Gli imperscrutabili alieni di forma tetraedrica sono quanto di più lontano dall’umanità: non hanno braccia, gambe, testa o organi esterni.
Il primo pemberiano uscito dal wormhole di collegamento per la Terra era morto dopo pochi istanti. A questa Prima Delegazione ne erano seguite altre, una ogni cinque anni, e tutte erano sopravvissute un po’ più a lungo della precedente. Finché l’Ottava Delegazione aveva lasciato un misterioso quanto inquietante messaggio: “otto di nove”, lasciando intendere che la delegazione successiva sarebbe stata anche l’ultima.
Ora è la vigilia dell’arrivo dell’attesissima Nona Delegazione. Aurora Ferlito, assistente di ruolo presso la facoltà di Filosofia di Roma Tre, fa il suo ingresso al KEIRI, raggiungendo il team di esperti internazionali provenienti da vari settori scientifici e umanistici su un’isolotto sperduto nell’Atlantico, al largo delle coste africane.
Tutti i più importanti eventi della vita di Aurora sono stati scanditi dall’arrivo delle delegazioni pemberiane, e ora è lei stessa chiamata a indagare il loro enigma. Perché vengono sulla Terra? Come mai continuano ad arrivare solo per morire in un breve lasso di tempo? E cos’è il misterioso “flusso” che gli scienziati hanno osservato al momento della loro morte?
Vi lasciamo con le parole della dottoressa Jessabel Lessing, esobiologa e vicedirettrice del KEIRI:
“I pemberiani sono le nostre nuove colonne d’Ercole. Oltre quell’orizzonte c’è Atlantide che ci aspetta.”
Ecco cosa ci racconta l’autrice sul suo romanzo, vincitore del Premio Urania 2020:
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