Dopo avere determinato i tre racconti vincitori della 7a edizione del Premio Urania Short, e dopo attente verifiche sulle opere proclamate, a fronte di segnalazioni da parte dei lettori, siamo stati purtroppo costretti a eliminare dal premio uno dei racconti vincitori, “La sostanza di cui sono fatti i sogni” di Alberto Cecon, perché non si tratta di opera inedita come previsto dal regolamento del concorso, essendo già stata pubblicata in un volume antologico.
Siamo spiacenti per quanto avvenuto, ma alla luce di questo fatto il racconto di Alberto Cecon è stato squalificato e sostituito con quello di Giuliano Cannoletta, “La parete bianca”, che non era riuscito a entrare per un soffio nella rosa dei vincitori.
Trovate nel blog il nuovo comunicato riguardante i vincitori del Premio Urania Short 2023, e di seguito riportiamo le parole di Alberto Cecon, come testimonianza personale di quanto accaduto.
“Desidero a un tempo scusarmi e rispondere a tutti coloro che si fossero sentiti offesi, defraudati o anche semplicemente toccati da un banale ma spiacevole errore da me commesso durante l’invio al Premio Urania Short del mio racconto “La sostanza di cui sono fatti i sogni”, dalla redazione benevolmente incluso nell’agognata terna dei finalisti. Come segnalato da qualcuno, il testo era già edito, essendo apparso in effetti in un’antologia in formato ebook – i curatori della quale spero mi perdoneranno – di cui non serbavo ricordo, non certo per la scarsa importanza della silloge ma, molto più prosaicamente, a causa del gran numero di progetti (racconti, articoli accademici, curatele, realizzazione di antologie di terzi, etc) che mi vedono impegnato, di cui talora perdo il conto. Mea culpa.
Mi preme pertanto allontanare, nei limiti delle mie possibilità e prerogative, dalla redazione di Urania qualsiasi dubbio o incertezza su eventuali scorrettezze in sede di scelta o valutazione. Lo dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, la pronta rettifica dei risultati appena il mio errore (dovuto, lo ribadisco, alla mancata verifica degli invii già effettuati ad altre redazioni in altri momenti e circostanze e commesso in perfetta buona fede) è giunto a conoscenza di Urania grazie alla zelante opera di appassionati di fantascienza e di ricerche on-line.
Dopo averle formulate alla redazione di Urania, nella persona del suo direttore Franco Forte, rinnovo quindi le mie scuse per il contrattempo creatosi a tutte le persone coinvolte: i redattori, il gruppo di esperti lettori e valutatori, i lettori finali, gli amici e tutti coloro che hanno condiviso la mia sincera gioia in questi giorni “unici”, nonostante il poco auspicabile epilogo. A voi, che state leggendo, grazie per il vostro tempo.”