Millemondi

Due mondi oltre la soglia (58)

febbraio 2nd, 2012

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ANHARRA, L’EREDITÀ DI SANGUE

Molti millenni fa una cometa ha sfiorato la Terra, spostandone l’asse e determinando spaventose mutazioni climatiche. La civiltà degli Uomini è declinata inesorabilmente e intorno alla catastrofe è nata una leggenda che lega l’antico disastro alla profanazione di Anharra, la città perduta nel deserto. Luogo maledetto che cela tesori di gemme e di sapienza, ma anche un tremendo segreto. E ora altri uomini sono sul punto di varcare un’altra volta le sue mura, armati della più moderna tecnologia. Senza sapere che li aspetta un ultimo terribile appuntamento con il destino…

LA GUERRA DELLE MASCHERE
Il mondo secondario dell’Arcobaleno è un classico universo parallelo della fantascienza, solo con caratteri pre-tecnologici. Tre sono le civiltà più fiorenti, l’una indispensabile all’altra nonostante le antiche ostilità: il regno di Rodaire, quello di Rodrom e di Nahor. Se la guerra tra i tre mondi dovesse riprendere, nessuno potrebbe salvarsi. È a questo punto che il romanzo visionario diventa uno spietato ritratto del mondo che conosciamo, fino agli orrori dei campi di concentramento che ricordano il celebre Campo Archimede di Thomas M. Disch.

J.P. RYLAN È lo pseudonimo di uno scrittore di thriller di fama internazionale. Dopo Il trono della follia (2006) e Il santuario delle tenebre (2007), L’eredità di sangue riporta in scena il mondo degli Uomini, gli antichissimi migratori indoeuropei.

ERRICO PASSARO È nato a Roma nel 1966. Autore dei romanzi Il delirio (1988), Nel solstizio del tempo (con R. Genovesi, 1992), Gli anni dell’Aquila (1996), Le maschere del potere (1999), Il Regno Nascosto (con G. Marconi, 2008), Inferni (2010) e Zodiac (2010, in “Urania” n. 1557), Passaro ha scritto oltre un centinaio di racconti.

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Millemondi 57: Lui è leggenda

ottobre 30th, 2011

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Vera e propria “bibbia” dedicata a un grande della sf come Matheson, l’edizione originale di questo volume si intitola He Is Legend (e non è un’esagerazione). Il concetto dell’antologia è semplice: i massimi specialisti di sf e del fantastico scrivono il seguito o addirittura il prequel dei più famosi racconti mathesoniani. A titolo di esempio (ma le storie sono molte di più):

Io sono leggenda serve da spunto a Mick Garris per raccontare l’antefatto della terribile avventura portata sullo schermo da Will Smith. Prima che loro conquistassero il mondo.

Duel Sul tema del più celebre inseguimento per le strade d’America, una variazione a quattro mani di Stephen King e Joe Hill.

Tre millimetri al giorno ci riserva ancora una domanda inquietante: cosa accadde alla signora Carey quando suo marito cominciò a rimpicciolire? La risposta è di Thomas F.
Monteleone.

Appuntamento nel tempo era una storia d’amore impossibile. Impossibile? John Shirley la rimette in pista con vari retroscena.

I figli di Noè esplora le abitudini raccapriccianti di una città nella quale non vorreste mai arrivare di notte. William F. Nolan invece ci torna. Più agguerrito che mai.

Preda è una classica battuta di caccia con il feticcio indigeno che sullo schermo della tv ha fatto venire gli incubi a Karen Black. Ora Joe R. Lansdale ne racconta il seguito, non meno credibile e feroce.

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Millemondi 56: Vennero dal futuro

agosto 6th, 2011

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Per esplorare le ultime trasformazioni della realtà (indicizzate, sistemate e referenziate) non vi resta che leggere i ventitr racconti di questo volume e scoprire:

* come disarticolarsi nel tempo con Kage Baker;

* cosa si provi a vivere una serata di onesto pericolo insieme a Mark Laidlaw;

* perché sia così difficile raccontare come siano andate veramente le cose (Stephen Baxter);

* e se ci fossero ragioni per mantenere il segreto (Gregory Benford).

Ma per favore, per favore non raccontate a nessuno le sorprese e i colpi di scena di questi ventitré classici tradotti per voi direttamente dal futuro. 23 “casi” narrati da Kage Baker, Gregory Benford, Nancy Kress, Ian McDonald, Ken MacLeod, Bruce Sterling, Gene Wolfe e molti altri.

D.G. HARTWELL e K. CRA MER Antologista e editor, Hartwell è nato nel 1941 e cura da tempo una collezione in cui presenta i migliori racconti e romanzi brevi  dell’anno. In questo ricco volume presentiamo ai lettori The Year’s Best SF n. 13, una vetrina delle migliori short stories di scuola anglo-americana. La sua collaboratrice Kathryn Cramer, nata nel 1962, ha curato antologie di hard sf, fantasy (The Year’s Best Fantasy) e horror (Walls of Fear), ma ha pubblicato anche alcuni racconti in proprio.

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Millemondi 55: Il tempo del vuoto

maggio 3rd, 2011

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Il Vuoto, l’anomalia che è in realtà un microuniverso in espansione a spese del nostro – ma che alcuni adorano come una manifestazione divina – ha ricominciato a dilagare. I Signori Celesti del Vuoto hanno bisogno di un Secondo Sognatore, ma non riescono a trovarlo e il nemico del Commonwealth, l’Impero Ocisen, ha deciso nel frattempo di attaccare. Racconto nel racconto: Edeard, colui che la gente chiama il Camminatore sull’Acqua, sa che deve incarnare il ruolo messianico che gli è stato assegnato, battendosi contro i potentati del crimine di Makkathran… Quando i lembi delle diverse vicende si riuniranno, avremo un racconto fantastico e poderoso almeno quanto il volume che lo contiene e nulla di meno, alla lettera, di una saga universale.

PETER F. HAMILTON Nato in Inghilterra nel 1960, è autore della fortunatissima saga dell’Alba della notte, da noi pubblicata in dieci volumi nell’arco di tre anni, a partire dal n. 1441 di “Urania”. Con Il sogno del vuoto (2007), che abbiamo presentato con orgoglio nel Millemondi n. 51, è cominciato un altro epico ciclo: quello del Vuoto galattico. Gli altri due romanzi della sequenza sono questo Il tempo del vuoto (2008, Temporal Void) e The Evolutionary Void (2010) che seguirà.

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Millemondi 54: I draghi del ferro e del fuoco

febbraio 3rd, 2011

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I draghi di ferro rappresentano l’arma strategica che può garantire la supremazia all’uno o all’altro dei Signori, la casta intoccabile che si contende il pianeta con guerre interminabili. Jane, che vive nelle spaventose condizioni di una “fabbrica dei draghi”, sogna di mettere fine al sistema della schiavitù e fugge con la carcassa arrugginita del possente Melanchthon, un drago da combattimento destinato alla demolizione. Ma per ripararlo dai molti guasti  riportati in battaglia e restituirgli la furia originaria, bisognerà imparare le arti di una scuola molto particolare… Per fortuna Jane è una changeling, una “ragazza scambiata”, e ha tutta la determinazione che serve per sopravvivere tra gli orrori della scuola, le violenze di un mondo impazzito e le tentazioni di Galiagante, il Signore che ha per lei straordinarie attenzioni. In questo volume il ciclo completo dei Draghi di ferro, il capolavoro di Michael Swanwick.

MICHAEL SWANWICK Nato nel 1950, Michael Swanwick vive a Philadelphia, in Pennsylvania. Autore di molti racconti e romanzi di successo, ha vinto il premio Nebula con Domani il mondo cambierà (Stations of the Tide, 1991, “Urania” n. 1236). Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo anche Il tempo dei mutanti (In the Drift, 1984), L’intrigo Wetware (Vacuum Flowers, 1987) e Ossa della terra (Bones of the Earth, 2002, “Urania” n. 1467).

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Nota al “Millemondi” di Novembre

novembre 9th, 2010

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cattura.PNGDa anni il “Millemondi” pubblica un’antologia annuale del meglio della short story fantascientifica e altre raccolte dedicate ai grandi racconti del genere sono apparse in questa collana e su “Urania”. Mancava, tuttavia, una vetrina della grande fantascienza non-anglosassone e abbiamo pensato di ovviare con questa ampia raccolta di storie provenienti dal continente europeo. I selezionatori e gli editori dell’iniziativa sono americani, d’accordo, ma il contenuto proviene rigorosamente dal Vecchio mondo. Vecchio per modo di dire, però: perché le prospettive contenute nel’antologia sono modernissime e, abbastanza naturalmente, proiettate verso il futuro. L’Europa non dovrà mai dimenticare di essere la patria di Jules Verne ed Herbert George Wells, di Hugo Gernsback e Jacques Spitz, del barone di Münchhausen e Perry Rhodan (sì, proprio lui: il teutonico avventuriero degli spazi). Ed è in Europa che sono fioriti Aldous Huxley e George Orwell, Stanislaw Lem e Lino Aldani, Valerio Evangelisti e Doris Lessing.Diciamoci la verità: la sf europea è persino più seria di quella americana. E se allarghiamo il concetto di Europa all’area russa, come pare giusto, ci imbattiamo nei capolavori dei fratelli Strugatskij, di Anatoli Dneprov e nelle delicate satire di Mikhail Bulgakov. In altri termini, in Europa fantascienza e letteratura tout-court coincidono più facilmente, come dimostrano i felici casi italiani di Italo Calvino (Le cosmicomiche, Ti con zero) e Dino Buzzati (La boutique del mistero, Il grande ritratto).Ma lasciamo l’introduzione teorica a James Morrow e facciamoci da parte. A noi non resta che augurare a tutti i lettori un’ottima escursione nei mondi che si aprono appena oltre il cancello di casa. G.L.

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Millemondi 53: Pianeti dell’impossibile

novembre 1st, 2010

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Dopo aver conservato i testi fondamentali della fantascienza d’oltreoceano in numerose raccolte, in questo volume l’associazione degli scrittori americani compie la stessa operazione nei confronti della science fiction europea. Non da una prospettiva storica, però, ma scegliendo il fior fiore degli autori contemporanei. Si tratta di racconti così ingegnosi da aver conquistato l’ammirazione dei colleghi USA, storie di oggi e di domani degne di entrare nell’albo d’onore e che provengono da tutti gli angoli d’Europa: Francia, Grecia, Spagna, Italia e Russia. Un ventaglio di ipotesi “alternative” che non può mancare nella biblioteca di ogni appassionato.

James Morrow, nato nel 1947, è l’autore di romanzi notevoli come Gli orrori di Quetzalia (The Wine of Violence, 1981, “Urania” n. 1527), L’ultimo viaggio di Dio (Towing Jehovah, 1994) e il suo seguito Abaddon (1996). Il terzo volume della trilogia divina, The Eternal Footman del 1999, è inedito in Italia. Insieme a sua moglie Kathryn Smith, Morrow ha compilato la presente European Hall of Fame (2007) per conto del Science Fiction Writers of America (SFWA).

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Millemondi 52: Controrealtà

luglio 26th, 2010

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Scatta l’appuntamento estivo con The Year’s Best SF: i migliori racconti pubblicati nel 2007 raccolti in un’antologia imperdibile, a cura di David G. Hartwell e Kathryn Cramer. 

La teologia, in fondo cos’è? Matematica applicata. Chi ha scritto la storia della Terra? I Sysadmin. Quali stagioni ci aspettano? Nuove ere glaciali. In definitiva, chi gestirà l’occupazione? Le donne. Le materie che s’insegnano in questa nutrita antologia di controtendenze sono le solite: fisica, chimica, matematica, scienze sociali, cosmologia. È il punto di vista che cambia, la prospettiva che si allarga. Perché la fantascienza, in fin dei conti, non vuole insegnare niente a nessuno, salvo a guardare con i propri occhi, a giudicare con la propria testa e a sostituire, quando è il caso, i Logori Assiomi con le più Sconcertanti Ipotesi. Ventisei capolavori della short-story riuniti per la prima volta in un solo volume.

David Hartwell, nato nel 1941, prepara da oltre un decennio la collezione in cui raccoglie i migliori racconti e romanzi brevi dell’anno. In questo ricco volume offriamo ai lettori The Year’s Best SF n. 12, una vetrina delle migliori short stories di scuola anglo-americana. Kathryn Cramer, nata nel 1962, ha curato antologie di hard SF, fantasy (The Year’s Best Fantasy) e horror (The Architecture of Fear, per cui ha vinto il World Fantasy Award).

Millemondi n. 52 – Estate 2010
AA.VV. – Controrealtà
a cura di David Hartwell e Kathryn Cramer

Sommario

pag. 5     Introduzione di David G. Hartwell e Kathryn Cramer
pag. 9     Nanomacchine a Clifford Falls di Nancy Kress
pag. 29   Fratello, hai un decino? di Terry Bisson
pag. 39   Quando gli amministratori di sistemi dominavano la Terra di Cory Doctorow
pag. 81   Fallo e basta! di Heather Lindsley
pag. 95   Storie alternative di Gardner R. Dozois
pag. 115 La luna corre di Edd Vick
pag. 127 Filmini casalinghi di Mary Rosenblum
pag. 157 Chu e i nant di Rudy Rucker
pag. 173 Silenzio a Firenze di Ian Creasey
pag. 185 Le nostre occupanti, donne di Kameron Hurley
pag. 193 Questa è l’era glaciale di Claude Lalumière
pag. 205 Parla, bastardo di Eileen Gunn
pag. 209 Spedizione, con ricette di Joe Haldeman
pag. 215 L’era del ghiaccio di Liz Williams
pag. 227 L’alba, e il tramonto, e i colori della terra di Michael Flynn
pag. 273 Teologia matematica applicata di Gregory Benford
pag. 277 Quill di Carol Emshwiller
pag. 301 Tigre, in fiamme di Alastair Reynolds
pag. 329 I morti camminano di Paul J. McAuley
pag. 349 Damasco di Daryl Gregory
pag. 383 Palude metallica di Michael Swanwick
pag. 403 Prendermi cura di me stesso di Ian R. MacLeod
pag. 407 Spedizione nelle basseterre di Stephen Baxter
pag. 425 Elementare Heisenberg di Wil McCarthy
pag. 431 Ruanda di Robert Reed
pag. 441 Prevenzione di Charlie Rosenkrantz

[Clicca sulla copertina per visualizzarla in formato grande, oppure qui per visualizzare la copertina integrale.]

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La trilogia del Vuoto

maggio 2nd, 2010

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Il Curatore ci parla dell’imminente ritorno di Peter F. Hamilton sulle pagine di “Urania”. 

Il primo “Millemondi” a romanzo unico, The Dreaming Void di Peter F. Hamilton, sarebbe dovuto uscire a fine 2010 ma è stato anticipato per motivi contrattuali. Buon per i fans del grande scrittore inglese, la cui precedente saga, L’alba delle tenebre, ha suscitato vivo interesse tra i lettori di “Urania” nonostante la suddivisione del testo in ben dieci volumi italiani. In questo caso invece, complice l’elefantiaca “gabbia” della nostra collana speciale, contiamo di poter pubblicare ciascun romanzo in un solo volume. E speriamo che l’operazione soddisfi le aspettative di tutti gli appassionati.

Per fare un po’ di storia, preciseremo che dopo L’alba delle tenebre (1996-1999) Peter F. Hamilton ha pubblicato il grosso romanzo Fallen Dragon (2001). Quindi ha messo mano all’ambizioso Misspent Youth (2002), altro progetto a sé stante non ricevuto troppo positivamente dai critici, e alla cosiddetta Commonwealth Saga (2004-2005). Gli avvenimenti del Commonwealth si svolgono nello stesso universo di Misspent Youth e della trilogia del Vuoto, la quale, inaugurata nel 2007, dovrebbe concludersi nel 2011. E’ questa la serie che cominciamo a presentare oggi, per aggiornare i lettori sull’ultimo Hamilton ma anche per offrire subito la sua impresa più gigantesca.

La trilogia del Vuoto è composta da The Dreaming Void (2007), The Temporal Void (2008) e da un terzo romanzo che uscirà tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, The Evolutionary Void. Come abbiamo già detto, la sequenza si svolge nello stesso universo della precedente Commonwealth Saga. The Dreaming Void si apre milleduecento anni dopo gli avvenimenti descritti in Judas Unchained (cioè il secondo e ultimo romanzo del Commonwealth).In Pandora’s Star (2004) e Judas Unchained (2005) Hamilton ha raccontato la terribile guerra fra l’umanità e gli extraterrestri che vivono su due stelle misteriose a mille anni luce dal Commonwealth. Le stelle, battezzate Dyson Alpha e Dyson Beta perché erano letteralmente scomparse dallo spazio e inglobate in una sfera di Dyson, sono cadute in mano ai Prime, intelligenze immobili che si servono di schiavi deambulanti per assoggettare gli altri mondi. La bellicosissima razza dei Prime, infatti, ritiene potenzialmente pericolose tutte le altre forme di vita e le combatte. La scoperta è stata fatta dall’astronomo Dudley Bose che, esplorando i due sistemi stellari catturati, espone a rischio l’intero Commonwealth: infatti, quando gli alien-Prime scoprono l’esistenza dei mondi dell’uomo, progettano di invaderli con forze soverchianti. In Judas Unchained il Commonwealth è stato attaccato e decimato, ma esistono sacche di resistenza umana che si battono contro il nemico. Dotatasi di nuove armi quantiche in grado di trasformare la materia inerte in energia (e quindi distuggere interi pianeti), l’umanità passa al contrattacco e sgomina non solo le forze degli invasori, ma anche quelle dello Starflyer, un leggendario alieno che era riuscito a sfuggire dall’isolamento delle stelle prigioniere. Questa impresa, in particolare, viene compiuta dai Guardiani del Sé, ingiustamente sospettati dal Commonwealth di essere una setta terroristica. Provocando un’immensa perturbazione, i Guardiani sconfiggono lo Starflyer e liberano la razza umana dal giogo alieno. Il dittico è arricchito da personaggi e situazioni cui si farà cenno anche nel ciclo del Vuoto, che invece è centrato su un’inconcepibile anomalia al centro della galassia: ad esempio lo High Angel, un’immensa astronave senziente di origine sconosciuta; o le razze extraterrestri dei Silfen e dei Raiel; o ancora l’investigatrice Paula Mayo che è stata la prima a nutrire sospetti sull’identità aliena dello Starflyer.

E’ da questo quadro complesso che sboccia, dodici secoli più tardi, l’azione di The Dreaming Void.

Giuseppe Lippi 

Il sito dell’autore si trova all’indirizzo http://www.peterfhamilton.co.uk/.

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Millemondi 51: Il sogno del vuoto

aprile 29th, 2010

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L’atteso ritorno sulle nostre pagine del talento inglese della new space opera: Peter F. Hamilton torna su “Urania” con il monumentale primo capitolo di una nuova, appassionante saga spaziale. 

Al centro della galassia esiste il Vuoto, un mistero che è all’origine delle più varie ipotesi e speculazioni, e che la razza dei Raiel studia da millenni. Il Vuoto può espandersi, inghiottire interi sistemi solari: eppure sulla Terra c’è chi lo adora e in suo nome ha dato origine a una nuova religione. Scopo finale del culto del Vuoto è trasferire ingenti masse di umanità nel cuore stesso del mistero (che sembra essere un artefatto di straordinaria complessità). Gli studiosi del fenomeno temono quel gesto sconsiderato, perché potrebbe risvegliare le attività distruttrici dell’anomalia. Quando all’improvviso il cosmo si risveglia, siamo verso la fine del Trentaseiesimo secolo…

Peter F. Hamilton è nato in Inghilterra nel 1960 ed è autore della fortunatissima saga dell’Alba della notte, da noi pubblicata nell’arco di dodici volumi e tre anni, a partire dal n. 1441 di “Urania”. Con The Dreaming Void (2007), che siamo orgogliosi di presentare al nostro pubblico, comincia un altro epico ciclo: quello del Vuoto galattico. Gli altri due romanzi della sequenza sono The Temporal Void (2008) e The Evolutionary Void (previsto nel corso di quest’anno).

[Visualizza la quarta di copertina.]

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