Dispacci

Editoriale di mezzo inverno

gennaio 30th, 2012

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La fantascienza, che in Italia compie sessant’anni, è per i comuni mortali quello che l’epica, un pizzico di rivoluzione copernicana e persino il surrealismo furono in passato per le classi colte e abbienti. Oggi che gli abbienti, parlando in generale, colti non lo sono più e che la massa continua a invocare nutrimento spirituale in pillole (i famosi “pasti concentrati” di cui parlavano i rotocalchi degli anni Cinquanta, quando immaginavano il 2000), si è dovuta inventare la pillola dell’immaginazione. Cinema, romanzi, fumetti, gialli e western non bastavano più. E’ vero, per lungo tempo quei generi hanno tenuto banco senza temere rivali, fornendo la dose quotidiana d’evasione, intrattenimento e narrativa, e senza ricadute sociali negative; forse per i consumatori più fragili vi sarà stato il rischio di una certa assuefazione, il protrarsi di un’immatura tendenza all’illusione, ma per i cervelli svegli il rischio è stato semmai quello d’intravvedere, sotto la patina della favola, il rapporto con la realtà, con chi veramente siamo quando abbandoniamo la maschera del dovere e torniamo a lavorare di fantasia.

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Addio a Vittorio Curtoni

ottobre 4th, 2011

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Questa mattina, 4 Ottobre, è morto a Piacenza, Vittorio Curtoni per un’improvvisa crisi cardiaca.

Stando alle prime notizie, la crisi, si sarebbe verificata mentre Vittorio faceva la sua consueta seduta bisettimanale di iniettorato all’ospedale, come previsto dal nuovo ciclo di chiemioterapia.

Nato in provincia di Piacenza nel 1949, Vittorio Curtoni è stato forse il masimo esponente della fantascienza italiana e il fondatore/direttore di “Robot”, la più famosa pubblicazione dagli anni settanta in poi.

Era appena uscito il suo nuovo libro per i tipi di Delos Books, “Bianco su nero”, che l’autore contava di presentare in novembre.

Curatore di “Galassia” con Gianni Montanari dal 1970 al 1975, traduttore apprezzatissimo e amico di “Urania” da decenni, lacia un vuoto incolmabile nel mondo della narrativa italiana, della critica militante, dell’editoria di fantascienza e del fandom.

                                                                                                                                                                                                GL

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Editoriale

luglio 26th, 2011

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Eccoci arrivati al consueto appuntamento estivo con le anticipazioni di “Urania”, “Collezione” e “Millemondi”, cominciando a prepararci fin d’ora all’annus mirabilis che sarà il 2012. “Urania” compirà sessant’anni tra quindici mesi, ma a vederla adesso sembra una ragazza in perfetta forma, sportiva e con la voglia di rifarsi il trucco. Fuor di metafora, una collana che grazie all’elisir della fantascienza guarda al futuro con occhi pieni di stelle e finisce per non avere paura del tempo, restando sempre giovane. I nostri programmi per il secondo semestre sembrano avvalorare l’assunto beneaugurante.

Agosto. I lettori che si erano dispiaciuti per l’improvvisa scomparsa (gennaio 2010) di Kage Baker, l’autrice della Compagnia del tempo, saranno ricompensati dal veder apparire un romanzo ancora inedito: La vita nel mondo che verrà. Nel libro troveranno ancora una volta la protagonista Mendoza, estraniata dalla sua epoca e trasformata in una coltivatrice diretta-cyborg per fare gli interessi della Compagnia. Tuttavia la scoperta più interessante è che la potente consorteria del dr. Zeus ha un tallone d’Achille come tutti gli altri, e sarà questo a dare il “la” al romanzo. Infatti la Compagnia del tempo, pur dominando i secoli, non può sapere nulla di ciò che avverrà dopo l’anno 2355… Ecco perché Alec Checkerfield, diventato pirata e deciso a sabotare una volta per tutte la fortissima multinazionale, crede di aver trovato l’asso che gli mancava.

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Things change

luglio 1st, 2011

Care Lettrici, Gentili Lettori:

Come sempre, un sentito ringrazimento a tutti Voi per seguire Mondadori Urania, Urania Collezione e Urania Millemondi con l’assiduita’ e con l’affetto — passatemi l’espressione — che continuate a dimostrare nel tempo.

Il mio ringraziamento va anche a Dario Geraci, nostro eccezionale blogmaster, per l’attenzione e il controllo con i quali tiene gli ingranaggi web in movimento.

Continuando a parlare di ingranaggi e di movimento, come tutti noi sappiamo, things change, le cose cambiano. Perche’ e’ giusto che debbano cambiare, perche’ e naturale che cambino.

Il che mi porta alla, well, chiamiamola “notizia del giorno”:

Dalla data del 1 luglio 2011, con il grande Giuseppe Lippi sempre nella veste di Curatore, le collane di Urania avranno un nuovo Editor.

Questo Editor e’ Franco Forte, uomo di profonda integrita’, autore di eccezionale versatilita’, editoriale di enguagliabile professionalita’.

Nessuno meglio di Franco Forte sapra’ continuare la storica tradizione che dura ormai da oltre cinquant’anni, tradizione condotta da fondamentali figure di autori ed editori quali Carlo Fruttero & Franco Lucentini e Gianni Montanari.

Da parte mia, desidero ringraziare profondamente Mondadori Editore per avermi dato l’opportunita’ umana e professionale pressoche’ unica di seguire queste grandi collane su un arco di quasi sei anni.

A Franco Forte, non solo amico fraterno ma anche compagno di avventure nell’immaginario, va tutta la mia stima e tutto il mio sostegno per la responsabilita’ che sta assumendo.

A tutti voi care Lettrici e gentili Lettori, tutta il mio apprezzamento e, di nuovo, tutto il mio affetto in questa lunga cavalcata che abbiamo compiuto fianco a fianco.

Con la massima cordialita’,

Sergio “Alan” D. Altieri

Gentili Lettrici e Lettori,

da parte mia solo poche parole, prima di tutto per ringraziare Mondadori, e nello specifico il Direttore Editoria di Catalogo, Antonio Riccardi, per la fiducia che mi è stata accordata, ma soprattutto l’editor che avrò l’onore di sostituire, Sergio Altieri, un professionista come se ne conoscono pochi nel nostro Paese, uno scrittore di razza, un traduttore sopraffino e una persona di grande valore, un amico a cui sono debitore per le mille opportunità che mi ha voluto riservare durante questo nostro lungo percorso di amicizia e di rapporti professionali. Sergio è un uomo straordinario, dai valori solidi e dalla generosità impagabile, ed è soprattutto sotto questo profilo che la sfida, per me, sarà difficile: restare nel solco tracciato da una persona del genere non è impresa da tutti.

D’altra parte, ho accettato con entusiasmo l’idea di occuparmi delle collane da edicola Mondadori convinto di poter trasfondere in questo lavoro la passione, la competenza e la professionalità che ho acquisito negli anni, per dare un impulso alle collane storiche che mi hanno accompagnato fin dall’infanzia; e dunque l’incarico, per quanto gravoso, non mi spaventa. Di certo mi rassicura sapere che Sergio continuerà a lavorare con noi come autore, come traduttore, come consulente a tutto campo, consentendoci di poter attingere ancora alla sua esperienza e alle sue capacità per rendere sempre migliori le collane che sono cresciute sotto la sua guida e la cui responsabilità, adesso, ricade sul sottoscritto.

Ma la sfida, per quando ardua, è affascinante, e chi mi conosce sa che non sono tipo da tirarmi indietro, anzi… più il gioco si fa duro, più mi piace rimboccarmi le maniche e darmi da fare per raggiungere il livello successivo. Cosa che conto di fare anche in questo caso, tranquillizzato dalla consapevolezza che Sergio continuerà a restare un elemento fondamentale della nostra squadra.

Squadra che è ampia e di grande valore, e che ringrazio fin da adesso per il supporto che saprà darmi in questa nuova avventura, e per l’aiuto fondamentale che mi servirà per oliare fin da subito l’ingranaggio editoriale, in modo da proseguire spediti lungo i percorsi già tracciati, pronti però ad aprirne di nuovi non appena ce ne sarà l’occasione. Con i suggerimenti e i contributi di tutti, soprattutto dei Lettori.

Grazie.

Franco Forte

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Sawyer all’Italcon

giugno 2nd, 2011

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Robert J. Sawyer, storico cavallo di battaglia di “Urania” del quale pubblichiamo questo mese il nuovo romanzo WWW 1: Risveglio, sarà a Milano il 2, 3, 4 e 5 giugno. Sawyer, che incontrerà lettori e appassionati nell’ambito della Italcon-Delosdays-Uraniacon, annuale convention della fantascienza, vi aspetta numerosi e firmerà certamente le copie del suo nuovo libro. L’appuntamento centrale dela manifestazione è per sabato 4 giugno alle ore 16,00 in via Sant’Uguzzone 8, presso la Casa dei giochi. Robert J. Sawyer verrà introdotto al pubblico dal curatore di Urania, Giuseppe Lippi.

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Lo spazio non è acqua

aprile 10th, 2011

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Aprile 1961-Aprile 2011. Per festeggiare i cinquant’anni dal primo volo umano nello spazio e la straordinaria impresa di Yuri Gagarin-Sergej Pavlovic Korolev, “Urania” ha preparato il numero speciale ora in edicola. Riproduciamo qui tutti gli interventi del corposo dossier saggistico, dovuti ad esperti giornalisti scientifici come Giovanni Caprara, Fabio Pagan e lo stesso Paolo Aresi, autore drel romanzo del mese: Korolev.

12 aprile 1961: un uomo vola oltre la terra e per la prima volta ha la possibilità di abbracciarla in un colpo d’occhio solo, descrivendone l’azzurro. L’uomo, Yuri Gagarin, è un pilota sovietico alto appena un metro e cinquantasette ma che un duro allenamento ha forgiato alla massima resistenza fisica e morale. E’ lui ad aver dimostrato che si può viaggiare nello spazio: un traguardo che sarà uguagliato, ma non superato, solo dagli uomini destinati a scendere sulla luna. Gagarin vola nella capsula Vostok 1 progettata dal Costruttore Capo Sergej Pavlovič Korolev, l’artefice dell’astronautica russa. Vostok (che significa “Est”) è un veicolo di dimensioni ridottissime ma che pesa ben cinque tonnellate: di qui il vantaggio di rinchiudervi un astronauta basso e poco ingombrante. Né Korolev si accontenta del successo raggiunto con il volo di Yuri o, prima di lui, con lo Sputnik e l’esperimento della cagnetta Laika; nel 1963 manderà una donna, Valentina Tereskhova, a inseguire l’uomo del cosmo e progetterà il veicolo spaziale Voshkod per consentire ad Alexei Leonov di effettuare la prima passeggiata nell’abisso.

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[Dossier 50 anni nello spazio] Oltre il cielo

aprile 10th, 2011

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Appunti per una  riscoperta della fantascienza astronautica.

 1. Ragioni di un decollo

“Terra! Terra!” ? No, grazie J

L’invocazione dei marinai di Colombo suona un po’ fuori luogo, in astronautica come in fantascienza: di solito i viaggi di questo tipo aspirano a guidarci fuori del nostro mondo e se, qualche volta, la rotta delle astronavi è calcolata per riportarci al punto di partenza, nei casi più comuni il motivo per cui si intraprende il viaggio è la promessa di andare lontano, altrove. Come succede ai cosmonauti protagonisti di questo numero e a tutti gli avventurosi della storia ormai cinquantennale del volo umano nello spazio. Consapevole di tale istanza, la sf astronautica – un sottogenere che latita a livello ufficiale, ma che è il caso di riscoprire qui, staccandola come una costola dall’avventura spaziale generalista – parte da un presupposto ben preciso: la Terra non basta più. Siamo in troppi, consumiamo troppo, meglio guardarci intorno in cerca di alternative.

Il romanzo astronautico si può dividere a sua volta in vari filoni, da quello catastrofico alla Apollo 13 o Abbandonati nello spazio; a quello virile (Uomini veri, Space Cowboys), fino alla grande saga rappresentata da bestseller come Space di James A. Michener e i romanzi-fiume di Frank Schätzing. Ma esistono altrettanti racconti brevi sugli astronauti di oggi e domani: quelli di Paolo Aresi, per esempio, il cui “Labirinto della notte” è risultato una delle più convincenti avventure marziane del prossimo futuro; oppure “Caleidoscopio” di Ray Bradbury, ”L’astronauta morto” di James G. Ballard, “Com’era lassù?” di Edmond Hamilton,  fino ai viaggi schizofrenici di Barry Malzberg che saranno trattati in un’apposita sezione.

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Déja vu con sorpresa

aprile 1st, 2011

Pubblichiamo qui l’editoriale di Giuseppe Lippi uscito finora solo in versione cartacea (numero di marzo). Speriamo così di accontentare i lettori del blog che non lo avevano ancora letto e si erano incuriositi sentendo parlare di nuove anticipazioni. 

Un articolo che sembrerebbe scontato ma con un asso nella manica.

A giugno…

Riassunto delle puntate precedenti

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Qualche mese fa scrivevo sulle pagine del nostro blog: “Periodicamente gli amici di Urania sollecitano una mia apparizione in veste di anticipatore (richiesta più che legittima trattandosi di una collana di fantascienza). Vogliono che anticipi i titoli di prossima uscita e confermi quelli già annunciati; ma il mio imbarazzo e relativa latitanza dipendono, come ho già spiegato più volte, dal fatto che il calendario uranico è un gran ballerino. In altre parole le profezie, pur se fatte di anno in anno o di semestre in semestre, rischiano di essere continuamente modificate da tutta una serie di Cause di Forza Maggiore: cause che fanno capo alla direzione editoriale, ma non solo. Ci sono di mezzo gli uffici amministrativi e marketing, i traduttori più o meno puntuali, gli agenti letterari italiani e quelli stranieri; infine c’è lo storico intasamento dei nostri forzieri, che dopo il passaggio alla periodicità mensile e la chiusura più recente di Epix, si è trovato a dover smaltire un’imponente quantità di volumi acquistati nel passato. Troppo imponente per una collana sola. Ecco il perché di lunghe o lunghissime attese nell’apparizione di alcuni titoli rispetto alla loro annunciazione su queste colonne”.

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Buon 2011 a tutti i lettori!

dicembre 29th, 2010

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Periodicamente gli amici di questo blog sollecitano una mia apparizione in veste di anticipatore (richiesta più che legittima trattandosi di una collana di fantascienza). Vogliono che “anticipi” i titoli di prossima uscita e confermi quelli già annunciati; ma il mio imbarazzo e relativa latitanza dipendono, come ho già spiegato più volte, dal fatto che il calendario uranico è un gran ballerino. In altre parole le profezie, pur se fatte di anno in anno o di semestre in semestre, rischiano di essere continuamente modificate da tutta una serie di Cause di Forza Maggiore: cause che fanno capo alla direzione editoriale, ma non solo. Ci sono di mezzo gli uffici amministrativi e marketing, i traduttori più o meno puntuali, gli agenti letterari italiani e quelli stranieri; infine c’è lo storico intasamento dei nostri forzieri, che dopo il passaggio alla periodicità mensile e la chiusura più recente di “Epix”, si è trovato a dover smaltire un’imponente quantità di volumi acquistati nel passato. Troppo imponente per una collana sola. Ecco il perché di lunghe o lunghissime attese nell’apparizione di alcuni titoli rispetto alla loro annunciazione su queste colonne; ed ecco perché, da quando un  libro viene approvato e scelto dal sempervoster, prima che appaia in edicola può passare un tempo che all’appassionato sembra interminabile. E meno male che dei titoli abortiti – cioè, da noi caldeggiati ma finiti per sempre nelle sabbie mobili dell’inaccessibilità – voi non saprete mai nulla…!

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Handover

novembre 4th, 2010

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Cari amici di “Urania”,

dopo due anni e mezzo di vita il nostro blog – che costituisce la voce e la presenza su internet della più famosa collana di fantascienza – è giunto a un momento particolarmente importante. Il blogmaster fondatore, Giovanni De Matteo, è costretto a lasciare il timone a causa dei suoi molti e pressanti impegni di lavoro, cui si è aggiunta ultimamente una carica politica nel consiglio comunale del suo paese d’origine. Lascia dunque,sia pure con una punta di rimpianto, il blog che in due anni e mezzo è riuscito a trasformare in un vero e proprio sito, e cede il posto a Dario Geraci, che ha già abilmente amministrato il blog del nostro confratello, “Il giallo Mondadori”. Ma prima di salutare gli amici e i lettori (cui, del resto, continuerà a rivolgersi da queste colonne quando vorrà, sia come autore di “Urania” che come esperto di science fiction e connettivismo), Giovanni “X” De Matteo ha voluto creare, d’intesa con la redazione, un manuale di comportamento sul blog che Dario eredita già pronto e a cui nuove aggiunte o modifiche potranno farsi in futuro. L’osservanza di queste semplici e civili norme è fondamentale, come ho già scritto nel presentarle, per essere continuamente pubblicati e non subire censure di sorta: mentre chi pensasse di poterle eludere, andrebbe incontro magari a qualche problema. Siamo tutti ospiti di un blog ufficiale, anche se appassionato e divertente: quindi comportiamoci sempre con la buona educazione che l’essere ospiti richiede. Sono convinto che “Urania”, come qualunque altro prodotto editoriale, abbia bisogno di critiche e suggerimenti, purché però non nascondano malanimo, rancore o peggio ancora intenti demolitori.

Dario Geraci si è già trovato ad affrontare situazioni analoghe sul blog del “Giallo” e sono certo che sarà all’altezza della situazione anche in questo caso. Per quanto mi riguarda, lasciatemi dire ancora una volta che considero l’esperienza del blog un fatto assolutamente fondamentale per la vita di”Urania” e la sensibilità di chi lo amministra un cardine della sua evoluzione. Non solo, quindi, faccio a Dario i migliori auguri ma gli do sinceramente il benvenuto come prezioso collaboratore. Entro il mese conto di postare un editoriale in cui cercherò di soddisfare molte domande frequenti dei lettori, ordinatamente raccolte da Giovanni e Dario.  Insieme a questo, daremo un’occhiata sulla produzione 2011 e faremo qualche viaggio con l’immaginazione verso il 2012, anno del sessantesimo compleanno di “Urania”. Grazie a tutti per l’attenzione e per aver permesso, in tutto questo tempo, che la macchina del tempo non si fermasse mai.

A presto,

                                                                                                                                                                      Giuseppe Lippi

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