Urania 1719: Davide Del Popolo Riolo, “Per le ceneri dei padri”
Davide Del Popolo Riolo, “Per le ceneri dei padri”, Urania n. 1719, ottobre 2023
Finire dalle stelle alle stalle, a volte, non è solo un modo di dire…
La Casa-tra-le-stelle è un luogo di luce e splendore che brilla nelle oscurità dello spazio.
Olympias Antigones, nome spaziale “Sussurro di Giada”, ama la sua vita in questo paradiso di eticità.
Tra risorse infinite, libertà sessuale e di espressione, rispetto assoluto verso tutti gli esseri viventi, conduce un’esistenza pacifica assieme al suo compagno, il nativo universale Vento Gioioso.
Ma la morte improvvisa del padre e del fratello maggiore, erede designato dell’impero di famiglia, la costringe a tornare sul loro pianeta natale, Abisso.
A distanza di vent’anni dalla loro partenza… Olympias dovrà fare i conti con le proprie radici.
Perché Abisso è quanto di più distante ci sia dalla Casa-tra-le-stelle: una palla di roccia inospitale, con città scavate in grandi caverne abissali nella roccia, in perenne penombra, e una spietata lotta tra famiglie nemiche, con i loro letali mecha da combattimento.
Un luogo dove la violenza è all’ordine del giorno, il dio denaro la fa da padrone e l’unica legge è quella del più forte.
Quando era bambina, suo padre aveva scelto un destino tra le stelle per lei, tenendola fuori dagli affari di famiglia.
Ma adesso che lui è morto, se vorrà sopravvivere su Abisso, Olympias dovrà reimparare cosa vuol dire la parola violenza.
Ecco cosa ci racconta l’autore, Davide Del Popolo Riolo, con questo romanzo due volte vincitore del Premio Urania:
Nei romanzi quasi sempre a compiere azioni crudeli sono i “cattivi”. Nella realtà invece spesso sono persone buone che le compiono, costrette dalla situazione in cui si trovano. Lo fanno per salvare ciò che reputano prezioso o perché non hanno scelta. E lo fanno sentendosi brave persone. Si può continuare a essere brave persone pur compiendo azioni malvagie, però?
Quando mi è venuta l’idea di “Per le ceneri dei padri” erano questi i miei ragionamenti. Pensavo a figure tragiche come i figli dei dittatori: nati in un’altra famiglia sarebbero stati magari persone dalla vita mite e pacifica, e invece si ritrovano a usare la violenza per difendere il trono su cui sono stati posti, per difendere loro e chi amano.
Io però non sono un filosofo morale, io scrivo fantascienza. Per cui ho creato una storia, un personaggio che rappresenta questo dilemma, una cultura spaziale tollerante e pacifica, in cui vive, e un pianeta, su cui torna, tanto tremendo che l’unica scelta razionale per chi vi si trova è essere spietato.
Davide Del Popolo Riolo – Nato ad Asti nel 1968, è laureato in Giurisprudenza e vive a Cuneo, dove lavora come avvocato. Appassionato sin da bambino di fantascienza e storia, esordisce come scrittore soltanto nel 2014 con il romanzo “De Bello Alieno”, con cui ha vinto il premio Odissea e il premio Vegetti. In seguito ha pubblicato altri tre romanzi (“Non ci sono dei oltre il tempo”, vincitore del premio Kipple, “Ubermensch”, finalista al premio Urania e vincitore del premio Italia, e “Il Pugno dell’Uomo”, vincitore del premio Urania) e numerosi racconti, che lo hanno portato a vincere il Trofeo Cassiopea, il premio Viviani e il premio Italia.
Inoltre, come da tradizione, i racconti vincitori del premio Urania Short 2023 con la scheda per votare: “La parete bianca” di Giuliano Cannoletta, “Testimone vivente” di Lorenzo Davia e “La cavalcata di una valchiria” di Paola Viezzi.
Infine, all’interno, le rubriche di Urania: per gli Imperdibili, di Mauro Gaffo, appuntamento con il meglio della fantascienza dell’anno 1961.
EBOOK DISPONIBILE A OTTOBRE
Buona lettura!
Posted in Ebook, Premi e concorsi, Urania Collana
ottobre 2nd, 2023 at 11:22
Una trama davvero intrigante, mi ricorda un po’ le vicende di Luna di McDonald.. Per me acquisto assicurato!!
ottobre 8th, 2023 at 10:12
Leggere Davide Del Popolo Riolo è sempre un piacere. Figuriamoci un Premio Urania!
Sono curiosissimo, Per le ceneri dei padri sarà la mia prossima lettura, ed il prossimo libro autografato
ottobre 9th, 2023 at 20:41
Letto!
Mi è piaciuto moltissimo…
Complimenti all’autore!
ottobre 16th, 2023 at 13:30
Notevole! Duro, politicamente scorretto e con una IA senza più limiti etici (come in “La Luna è una severa maestra”).
ottobre 20th, 2023 at 22:50
Un capolavoro!
novembre 9th, 2023 at 11:48
Letto con interesse. Romanzo molto attuale. A me fa pensare al genocidio in corso in Palestina.
In un mondo che ci viene rappresentato con favolette da parte dei nostri media Davide Riolo ci propone una storia che fa meditare. Una storia per adulti in un mondo di bambini.
Ha delle analogie con “Il gioco di Ender” di Scott Card. Anche lì c’è un genocidio, ma per un americano il genocidio è il normale modo di vivere, si dimentica con facilità dopo averci costruito qualche mitologia espiatoria.
L’italiano Riolo invece cerca di capire come si possa giungere a tale abisso, come si faccia a percorrere fino in fondo il lastrico dell’Inferno.
Compare almeno un paletto morale: chi prova piacere a uccidere non è adatto al governo. Anche il peggiore genocida dovrebbe provare disgusto di quello che fa, ci suggerisce l’autore.
C’è un altro elemento in comune con “il gioco di Ender”: lì il protagonista era un bambino, qui una donna; in ambedue i casi ci si aspetterebbe che donne e bambini non possano essere assassini spietati e invece, almeno narrativamente, sembra valido il contrario.
La storia termina senza proporre soluzioni e senza dare troppe giustificazioni. Il giudizio resta al lettore. Mi appare una scelta valida, la storia vuole far riflettere e mi sembra ci riesca.