Urania 1698: James Gunn, “La trasformazione”
James Gunn, “La trasformazione”, Urania n. 1698, gennaio 2022
Dopo essere passati attraverso la Macchina della Trascendenza, Riley e Asha hanno attraversato mezza galassia per ritrovarsi. Ma al ritorno sulla Terra, le notizie non sono delle migliori.
Dai pianeti sparsi ai margini della Federazione Galattica non arriva più alcun segnale. Un inquietante silenzio è sceso come un velo a oscurare le stelle più lontane, rendendo muta la rete di nodi per le comunicazioni a grande distanza.
Come se non bastasse, nessuna delle spedizioni inviate per fare dei controlli ha fatto ritorno… tranne l’ultima, o meglio ciò che ne rimane: un vascello danneggiato, ritrovato a fluttuare nel cosmo come un relitto spaziale. L’equipaggio è morto, e le ultime parole registrate dal capitano sono agghiaccianti. Secondo la pedia, l’intelligenza artificiale del Centro galattico, la probabilità di un’invasione in atto è del 92,4%.
D’altronde, la Federazione finora si è espansa solo in una parte della Via Lattea, e la galassia è ancora in gran parte una terra incognita, irta di pericoli potenziali proprio come le zone sconosciute degli antichi portolani, che i cartografi popolavano di draghi e leoni. Per non parlare del resto dell’universo sconfinato, una distesa di spazio ignoto…
Riley e Asha, forti delle nuove capacità da umani trascendenti, vengono mandati a investigare sulle cause della morte delle comunicazioni insieme a due vecchie conoscenze. E inizialmente la fiducia reciproca nella squadra scarseggia.
Ci penserà un nemico comune più antico della Trascendenza e più potente della pedia a far mettere da parte le proprie riserve ai quattro trascendenti.
James Edwin Gunn – –Nato a Kansas City nel 1923, è scomparso nel 2020. Autore di circa cento racconti e una trentina di libri, ha vinto il premio Hugo per un’opera non narrativa nel 1983 (Isaac Asimov: The Foundations of Science Fiction) e ha diretto il Center for Study of Science Fiction presso l’università del Kansas. Tra le sue opere ricordiamo: “Un ponte tra le stelle” (Star Bridge, 1955, con Jack Williamson, Urania Collezione n. 53), “Gli immortali” (The Immortals, 1964, «Urania» n. 1506) e “Gli ascoltatori” (The Listeners, 1972, Urania Collezione n. 68).
“La trasformazione” (Transformation, 2020) chiude la sua ultima trilogia, un’epica space opera del lontano futuro con “Oltre l’ignoto” (Transcendental, 2014, n. 1683) e “Balzo nell’altrove” (Transgalactic, 2016, n. 1689).
All’interno, il racconto “E cammino solo” di Giampietro Stocco.
Buona lettura e buone feste!
EBOOK DISPONIBILE
Posted in Ebook, Urania Collana
dicembre 28th, 2021 at 19:44
Un buon inizio (constatazione ed augurio) di settantesimo anno!!
dicembre 29th, 2021 at 15:42
No, vabbè, ma quanto è figa la grafica dei 70 anni! Cmq James Gunn sarà mio,
dicembre 30th, 2021 at 01:41
Un’altra trilogia conclusa: grazie Urania!
Bella la nuova grafica, con la banda inferiore, e trovo molto “cool” anche l’esagono dei 70 anni.
dicembre 31st, 2021 at 13:28
Che inizio di nuovo anno, ragazzi! Titoli straordinari (anche il Collezione e il Jumbo), grafica rinnovata di copertina, illustrazioni top di Brambilla! E anche la storia del Premio Italia! Mamma mia… Sono sempre più con voi!!!
dicembre 31st, 2021 at 23:43
Ci fosse stato il rombo al posto dell’esagono… Vabbè, dettagli, l’importante è che il programma mi pare eccellente e non vedo l’ora di imbarcarmi da nuovo abbonato, alternando novità ai recuperi “doc” anni ’60-’70 che già mi circondano. Spaziale e uranico 2022 a tutti i sognatori.
gennaio 8th, 2022 at 18:35
Gentile redazione, volevo sapere se si richiede l’invio del racconto partecipante al premio urania short 2021 solo in formato elettronico come l’anno scorso oppure in entrambi i formati come indica il bando. Grazie
gennaio 8th, 2022 at 18:48
Ciao @skywalker,
è richiesto l’invio in entrambi i formati, elettronico e cartaceo.
Buon pomeriggio!