Urania Collezione 227: Robert J. Sawyer, “Starplex”
Robert J. Sawyer, “Starplex”, Urania Collezione n. 227, dicembre 2021
Il viaggio interstellare non è mai stato così semplice.
Nella Via Lattea esiste un sistema di scorciatoie artificiali, dei wormhole che permettono di saltare da un punto all’altro in modo istantaneo. L’umanità li utilizza ormai da oltre due decadi per esplorare lo spazio, raggiungendo vette di uno sviluppo mai toccate prima.
Inoltre, insieme alle altre razze aliene incontrate in giro per il cosmo, gli umani hanno fondato il Commonwelth dei Pianeti. Tuttavia, ogni portale può essere utilizzato soltanto una volta che sia stato adoperato da qualcun altro come punto di partenza.
Così, quando la nave stellare Starplex, pesantemente danneggiata, imbocca un portale per cercare di fare ritorno alla stazione spaziale delle Nazioni Unite di Tau Ceti, il luogo in cui invece si ritrova dopo il passaggio nel wormhole va oltre qualsiasi immaginazione.
Le costellazioni sconosciute parlano chiaro: la più grande nave esplorativa mai costruita dal Commonwelth e il suo equipaggio sono finiti senza volerlo in un qualche punto sperduto dell’universo non ancora esplorato.
E davanti a loro si staglia una colossale astronave drago.
Tra stelle verdi più antiche dell’universo stesso e insondabili misteri cosmici, il comandante Keith Lansing e i suoi compagni si ritroveranno catapultati in un’avventura adrenalinica e senza esclusione di colpi.
Sperando che un Essere Superiore non salti fuori a chiedergli di pagare il pedaggio…
Robert J. Sawyer. Canadese, è nato a Ottawa nel 1960. Vincitore nel 1995 del premio Nebula con Killer Online e del premio Hugo nel 2003 con “La genesi della specie” (Hominids, 2002, “Urania” n. 1536).
Oltre a quella dei Neanderthal, nelle nostre collane sono uscite le trilogie WWW e Quintaglio Ascension: “Occhi nello spazio” (Far-Seer, 1992. Urania n. 1644), “Progetto Quintaglio” (Fossil Hunter, 1993, Urania n. 1665) e “La vendetta dei Quintaglio” (1994, Foreigner, n. 1671).
E all’interno del volume, un approfondimento sull’autore nell’articolo “Robert J. Sawyer. Il canadese della fantascienza”, a cura di Salvatore Proietti. Eccone un estratto:
Starplex, probabilmente lo suggerisce anche il titolo, è un omaggio implicito a Star Trek: un’astronave con un’equipaggio multi-specie, viaggi attraverso wormhole che aprono la strada per l’universo, e incontri di ogni tipo, promesse e minacce da indagare. L’indagine dell’universo è sempre un libro aperto, anche nello spazio: questo continua a dirci la fantascienza di Robert J. Sawyer.
EBOOK DISPONIBILE
Posted in Ebook, Urania Collezione
novembre 30th, 2021 at 08:08
Un Robert J. Sawyer con tematiche un po’ diverse dal suo solito, ma comunque una gradevole lettura.
novembre 30th, 2021 at 08:49
Felicissimo che tra i classici siano considerati anche autori “recenti”, Sawyer poi mi piace molto e lo considero uno degli autori più di qualità del momento!
novembre 30th, 2021 at 11:26
Imperdibile!
novembre 30th, 2021 at 13:37
Ho letto questo romanzo nella precedente edizione di Urania: OTTIMO!!! …Felice di rileggerlo, ma questa volta la copertina mi spiace dirlo, ma per me, non è all’ altezza dell’opera. …sarà che avevo fortissime aspettative in merito!… quella vecchia in pocket è decisamente migliore! …più dinamica, come minimo! …peccato!
dicembre 1st, 2021 at 08:42
concordo, questa volta, copertina ‘toppata’
dicembre 3rd, 2021 at 00:12
I romanzi di Sawyer hanno sempre delle buone idee di partenza e tanto buon mestiere per svilupparle.
Ultimamente mi capita spesso di ricomprare libri che ho già, soprattutto quando si restaurano romanzi deturpati dalle traduzioni ma questo romanzo mi sembrava già tradotto bene nell’edizione precedente.
Comunque neanche la vecchia copertina era chissà cosa, mi piaceva la grafica metallara del logo Urania.
dicembre 4th, 2021 at 15:43
Criticoni di tutto il mondo unitevi!!!
A proposito della copertina ‘toppata’ … guardate un pò qui …
https://sfwriter.com/plexdiag.htm
Bye, bye …
dicembre 4th, 2021 at 17:14
Cari lettori,
ringraziamo tutti per apprezzamenti e annotazioni, ma ricordiamo cortesemente di mantenere i toni delle discussioni moderati, per non alimentare sterili polemiche.
Grazie e buon weekend!
dicembre 6th, 2021 at 11:50
cospargo il capo di cenere; adoro l’arte di Brambilla; ma
la tavola di questa copertina continua a non piacermi.
dicembre 6th, 2021 at 11:55
AJdPdR: geniale!!!
In effetti all’inizio si rimane un po’ perplessi ma dopo acquista un senso e risulta anche gradevole.
Comunque comprato subito, mi mancava
dicembre 6th, 2021 at 12:41
Ho un dubbio: finora ho preso tutte le uscite del mese eccetto questa; il problema è che sono indeciso su questo volume. Ho letto qualcosa di Sawyer in precedenza, e pur trovandolo scorrevolissimo non mi ha appassionato; l’impressione è stata quella di un abilissimo mestierante che da un’efficace mix di “tutto quel che fa fantascienza” ma senza particolari distinzioni – con questo non voglio mancare di rispetto ad alcuno, beninteso. Ad aggravare il tutto c’è il fatto che la space opera è forse il sottogenere che bazzico meno (con notevoli eccezioni, chiaro: adoro i classici asimov, clarke e heinlein) – e in questo spazio può suonare come una bestialità, ma mi conidero più incline ad altre sfumature del fantastico (social sf, simak. Sheckley, dick, tiptree, zelazny, moorcock e addirittura watson, new wave, weird, commistioni con horror, esoterismo e umoristico etc, tanto che spesso le mie preferenze sono nettamente in controtendenza con buona parte degli utenti).
Tuttavia, visto l’entusiasmo generale per questo titolo, chiedo consiglio agli altri forse più avveduti lettori.
Grazie!
dicembre 6th, 2021 at 20:16
Capita a tutti ogni tanto di andare un po’ al di sotto dei propri standard dai. Nelle gallerie ci sono anche dei Picasso orribili e dei De Chirico brutti forte visti coi miei occhi.
E nelle gallerie virtuali ci sono dei grafici veramente incapaci molto meno preparati di lui che producono emoticon a 8 bit e te le fanno pagare come un Modigliani ma in bitcoin.
Secondo me Brambilla è cresciuto come artista parallelamente alle possibilità tecniche del mezzo espressivo che si è scelto e sta cercando, con esiti il più delle volte positivi (Secondo me per esempio la sua copertina di “Neuromante” per Urania Collezione è la più bella copertina di “Neuromante” in qualsiasi lingua) di dare una connotazione precisa ad una collana che pubblica un genere che ha una lunga tradizione di copertine profondamente squallide e tamarre (I Thole su Urania erano una rara enclave di buon gusto) e anche quella volta che non è particolarmente ispirato si vede comunque che l’immagine non l’ha buttata via e non è mai tamarro. E la stampa tipografica ti ammazza un po’ i colori.
Devo dire che anche se non amo particolarmente il digitale usato in purezza e penso che abbia grossi limiti per quanto riguardi la rappresentazione delle figure umane che per quanto possano essere belle fanno un inesorabile effetto videogioco, non posso non notare che anche se nascono digitali viste dal vivo le sue immagini hanno tutt’altra resa. Mi è capitato di vederne a “Strani Mondi” stampate su tela non so a quanti colori mi sembra l’anno in cui c’era proprio Robert Sawyer.
dicembre 11th, 2021 at 22:30
Starplex è stata una bella sorpresa! Scorciatoie spaziotemporali da cui sbucano stelle grandi come soli, commonwealth tra razze aliene, delfini piloti di navicelle spaziali, incontri con la materia oscura e pure viaggi nel tempo. Wow che mix!! Bravo Sawyear e brava Urania. Personalmente adoro i racconti di questo tipo.
aprile 24th, 2024 at 14:19
In tutta sincerità, delle coperrtine mi importa ben poco: è il ripieno a interessarmi. In questo caso, trovo il romanzo di sawyer semplicemente perfetto. Un affascinante coacervo di tutte o quasi le tematiche care alla SF, senza trascurare per nulla il ritratto psicologico umano, e ovviamente alieno, dei vari personaggi. Uno dei libri di SF più belli e ben scritti che abbia mai letto.