Il vincitore del Premio Urania edizione 2018
PREMIO URANIA 2018
IL VINCITORE
Si è conclusa l’edizione 2018 del Premio Urania.
La redazione di “Urania”, dopo avere esaminato i romanzi finalisti all’edizione 2018 del Premio Urania, ovvero:
– “Scommessa sulla fine del mondo” di Fabio Belsanti
– “Babele” di Andrea Cattaneo
– “Le ombre di Morjegrad” di Francesca Cavallero
– “Samsāra” di Alberto Cola
– “Eresia” di Franci Conforti
– “Melma” di Alfonso Dama
– “Come ali di rondine” di Francesco Grasso
– “La terza ipotesi di Majorana” di Alberto Odone
– “Vizi e tentazioni” di Valentino Poppi
– “Krolin” di Monica Tessarin
ha stabilito che il vincitore è:
Le ombre di Morjegrad
di Francesca Cavallero
Un romanzo di lotta e speranza, in un mondo folle e claustrofobico che non lascia scampo al naturale sviluppo delle relazioni sociali, e in cui dietro a ogni angolo si cela l’ombra oscura di un progetto di assoggettazione degli esseri umani a cui nessuno sembra poter resistere. Neppure i personaggi principali di quest’opera, tutti unici e possenti nella loro caratterizzazione, accomunati dal grido di dolore che pervade la comunità di Morjegrad, la città-stato in cui vivere è quasi sempre sinonimo di sopravvivere.
In edicola su “Urania” di novembre 2019.
Francesca Cavallero nasce nel 1982 e cresce in Val Bormida, nell’entroterra savonese; dopo il liceo classico si laurea in Scienze Giuridiche presso l’Università degli Studi di Genova e, dopo un deciso cambiamento di rotta, in Scienze dello Spettacolo, quindi consegue il Dottorato di ricerca in Arti, Spettacolo e Tecnologie Multimediali. Amante dell’arte e della co-municazione visiva, lavora come grafico freelance. Si dedica fin da giovanissima alla scrittura creativa, aggiudicandosi alcu-ni premi letterari. Nel 2012 è stata tra i finalisti del Premio Stella Doppia (indetto da Urania e Fantascienza.com) con il racconto Come polvere in una clessidra rotta.
Posted in Fantascienza, Premi e concorsi
giugno 26th, 2019 at 10:38
Complimenti alla vincitrice e … una sola domanda: il romanzo, quando verrà pubblicato, conterrà anche qualche sua illustrazione ?
giugno 26th, 2019 at 12:05
Congratulazioni a Francesca. Una voce nuova (più o meno) che leggerò con piacere.
Ancora complimenti.
giugno 27th, 2019 at 15:16
Complimenti alla vincitrice, sono davvero curioso di leggere questo libro, ora!
giugno 27th, 2019 at 17:41
Congratulazioni!
giugno 29th, 2019 at 09:43
je suis heureuse de ton prix qui recompense ton talent ténacité et volonté d être . bonne continuation j ai hâte de te lire
giugno 30th, 2019 at 17:17
Congratulazioni alla vincitrice. Ci vediamo a novembre in edicola. Ho una curiosità: che fine fanno i romanzi non vincenti? Vengono pubblicati altrove? Si autopubblicano comunque? Vanno persi nel mare delle potenzialità inespresse? Me lo chiedo perchè certo che tra i finalisti non vincitori chissà quanti capolavori ci sono!
luglio 1st, 2019 at 15:22
Ciao @luigi mingione, la sorte dei romanzi non vincitori dipende da molti fattori. In passato alcuni romanzi finalisti hanno comunque trovato la loro strada alla pubblicazione.
luglio 1st, 2019 at 19:32
Brava Francesca, complimenti!
luglio 8th, 2019 at 15:57
Premio Hugo 2016-2017-2018-2019: vincitrice donna; Premio Nebula 2016-2017-2018-2019: vincitrice donna; Premio Philip k. Dick 2016-2017-2018-2019: vincitrice donna; Premio Urania 2019: vincitrice donna; Premio Odissea 2019: vincitrice donna. Con calma ma ci adeguiamo anche noi, ai margini dell’impero economico occidentale, in attesa del periodo transgender programmato tra 2021 e 2025.
luglio 10th, 2019 at 11:40
Grazie infinite a tutti!
luglio 11th, 2019 at 10:05
ophiucus75, io tutto questo entusiasmo per questa ginecocrazia letteraria non ce l’ho:-) Non è per maschilismo, ma in 40 anni di letture fantascientifiche e fantastiche in genere, romanzi e racconti belli e significativi scritti da donne non me ne ricordo. Si puo’ dire o non è politicamente corretto?
agosto 2nd, 2019 at 23:16
Caro @luigi mingione, pur rispettando la tua opinione (condivisa da molti lettori maschi, ahimè), sono convintissimo che le donne sappiano scrivere tanto bene quanto gli uomini, che si tratti di fantascienza o di altro. Quando finalmente smetteremo di giudicare i libri basandoci sul genere sessuale dell’autore, avremo fatto un grande passo avanti.