Urania Collezione 116: Paria dei cieli
Nell’anno 827 dell’Era Galattica la Terra è un mondo di diseredati, anzi di paria. Devastata dalle radiazioni, l’antica culla della razza umana sta per diventare un campo di battaglia tra i membri dell’alta gerarchia terrestre, decisi a congiurare contro l’immenso impero galattico forte di duecento milioni di pianeti, e un pugno di terrestri leali all’imperatore. Ma la gigantesca partita, di cui fa parte anche un’arma segreta, sarà risolta da individui molto più semplici, molto più umili: un archeologo e un uomo venuto dal passato, il sarto Schwartz, che resta uno dei primi memorabili personaggi di Isaac Asimov.
Isaac Asimov (1920-1992) è nato in Russia ma ha sempre vissuto negli Stati Uniti. È autore di libri famosissimi raggruppati in tre cicli: i racconti dell’Impero (Paria dei cieli, Stelle come polvere, Le correnti dello spazio), quelli delle Fondazioni (Preludio alla Fondazione, Fondazione anno zero, Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale, L’altra faccia della spirale, L’orlo della Fondazione, Fondazione e Terra) e infine dei robot (Abissi d’acciaio, Il sole nudo, Tutti i miei robot, I robot dell’alba e I robot e l’impero, romanzo in cui i vari cicli convergono). L’autobiografia è in due volumi: In Memory Yet Green e In Joy Still Felt, solo il primo dei quali tradotto in italiano con il titolo Io, Asimov. Lo scrittore newyorchese è celebre anche per i suoi moltissimi saggi di divulgazione scientifica.
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agosto 29th, 2012 at 13:25
Finalmente un Urania Collezione del grandissimo Asimov.
Rimasi molto soddisfatto, molti anni or sono,della lettura.
Non posso perdermi questa nuova traduzione e la Cover favolosa:
non mi resta che acquistarlo.
agosto 29th, 2012 at 14:07
Ottima uscita, era impossibile lasciare in UC solo i racconti di robot del grande Isaac. Spero che a far tempo usciranno altri capolavori di Asimov, almeno la Trilogia classica (possibilmente ritradotta) e l’imprescindibile “La fine dell’eternità”. Una Collezione col meglio della narrativa fantascientifica non può non includere queste opere, indipendentemente dal numero di ristampe in libreria.
agosto 29th, 2012 at 15:07
aaah finalmente sta x arrivare questo libro, lo aspettavo da tempo
agosto 29th, 2012 at 20:57
Fu uno dei primissimi Urania che lessi, erano i primi anni ’50, la sf nasceva allora in Italia, questo romanzo mi folgorò e mi infettò. Non sono mai guarito:-)
agosto 29th, 2012 at 21:22
Iiiihhhh ^-^
agosto 30th, 2012 at 10:28
ehm, non per smorzare l’entusiasmo, ma questi e gli altri libri di Asimov di cui parlate si trovano abbastanza facilmente in libreria, peraltro nelle edizioni pubblicate sempre da mondadori. anzi, in pratica a parte Dick di solito sono gli unici libri che si trovano nel mezzo scaffale dedicato alla fantasienza e rosicchiato dal fantasy…
agosto 30th, 2012 at 12:14
Bellissima la copertina. Complimenti a Brambilla!
agosto 30th, 2012 at 18:38
Ciao a tutti, volevo sapere se voi conoscete una lista comoda e aggiornata di tutti gli Urania collezione con l’indicazione se si tratta di traduzione vecchia, nuova o reintegrata.
Grazie mille!
agosto 31st, 2012 at 11:48
@Piscu: hai ragione, i libri di Asimov si trovano in libreria, ma… a che prezzi? Non certo a quanto li propone Urania, che per fortuna esiste!!
agosto 31st, 2012 at 15:56
Ottimo romanzo, e mi associo a Ophiucus75 sul dire che se dovrete pubblicare altri Asimov, è d’obbligo “La fine dell’Eternità”, ma anche “12 volte domani”…
Vorrei però anche chiedere se è in programma il prossimo anno la conclusione di ciclo di Van Voght su “Non-A”, con il terzo romanzo, ed anche se pubblicherete qualcos’altro di Gibson. Dopo l’ottimo Neuromante non è più apparso… ^^
agosto 31st, 2012 at 19:07
@Piscu da mondadori la sezione fantascienza è stata quasi “mangiata” dal fantasy e non trovo più asimov o altri…comunque sempre meglio su urania a un prezzo accessibile.
agosto 31st, 2012 at 19:20
D’accordo con Ophiucus75 per la pubblicazione de “La fine dell’eternità” (uno dei migliori sui i viaggi nel tempo).
Sarà possibile vedere un giorno “Le ali della notte” di Silverberg, dal momento che la sua ricerca è impossibile?
agosto 31st, 2012 at 22:47
Mi accodo a cyberfede: a quando il terno Non-A?
Di gibson non sarebbe male veder pubblicato Giù nel ciberspazio, dato che in libreria si trova solo Neuromante e Monna Lisa cyberpunk; oppure l’ultimo romanzo, Zero History.
Per Asimov, consiglio l’edizione bestseller oscar mondadori del Ciclo delle fondazioni, 4 libri in 1 a 14 euro: 3 euro e mezzo a libro, meno di UC!
settembre 1st, 2012 at 23:58
Proprio pochi giorni fa, durante uno dei periodici tentativi di mettere in ordine i libri, dopo aver deciso che andava riservato un ripiano ai cicli incompleti mi sono chiesto anch’io: -Già e “Non A 3″?
Effettivamente la bibliografia di William Gibson è un po’ disordinata, per dire io ho il Neuromante della Nord e gli altri messi isieme con gli Oscar, un hardcover e un’ Urania serie argento decrepita, Urania serie arancione un paio di piccola biblioteca e uno Strade Blu, l’ultimo capitolo della nuova trilogia con un grande colpo di scena ha anche cambiato editore.
Non me la sento di dire che il Gibson sia stato bistrattato dall’editoria italiana ma sarebbe una buona cosa dare uniformità alle traduzioni e continuità alle trilogie tematiche. Ecco magari senza apettare l’uscita del film, se davvero lo faranno, e non limitandosi ad un diluvio di “Neuromante” quando/se arriverà nelle sale. (Del resto l’unico ad aver davvero capito William Gibson è l’Olivier Assayas di “Demonlover”, anzi per certi versi capisce dove sarebbe andato a parare con la nuova trilogia!)
Dal punto di vista strettamente commerciale visto il successo dello steampunk mi sembra abbastanza strano lasciare fuori catalogo “La macchina della realtà”.
Sentite, questo libro di Asimov per caso inizia un ciclo, si-può-leggere-da-solo-ma-fa-parte-di-un-ciclo, o è un caro vecchio libro che lo finisci e poi puoi passare ad altro?
settembre 2nd, 2012 at 00:34
Il ciclo delle fondazioni in edizione best seller é stato il mio primo Asimov!! Ps. Lo so, sono giovane… U_U
Cmq per Gibson su urania collezione intendevo proprio giù nel cyberspazio. E per completezza anche monnalisa! Non lasciamo le cose a metà!XD
settembre 2nd, 2012 at 00:50
Un grande romanzo, sicuramente da avere in libreria, non so se la traduzione è nuova, la più recente sinora dovrebbe essere quella (ottima) di Ugo Malaguti http://www.fantascienza.com/magazine/libri/15476/paria-dei-cieli/
comunque uno dei romanzi di fantascienza più pubblicati in Italia, dovremmo essere oltre la decima edizione… mica male.
settembre 2nd, 2012 at 15:08
“Giù nel Cyberspazio” sarebbe interssante anche perchè non disponibile da diverso tempo…
Zero History non credo sia un’opzione praticabile dal momento che è stato pubblicato recentemente da un’altro editore.
settembre 3rd, 2012 at 11:05
@Daniele
non sapevo fosse stato pubblicato! Ho appena dato una controllata, mi hai dato una gradita informazione. Pensa che in libreria non l’ho ancora visto…
@Dancing Bonbons
questo romanzo fa parte del Ciclo dell’impero, in tutto sono tre libri; io ho solo questo, avevo letto in giro che è l’unico a meritare, gli altri due non sono così validi…e comunque si può leggere benissimo da solo!
settembre 3rd, 2012 at 11:15
@dancinc bonbons:
no, questo romanzo non fa parte di un ciclo. o meglio, è collocato nell'”universo” dell’impero, ma è una classificazione fatta a posteriori, non è collegato ad altre storie e si può leggere in modo autonomo.
settembre 3rd, 2012 at 12:47
@ Dancing Bonbons
Paria dei cieli è il terzo della Trilogia dell’Impero ma non ha alcun collegamento con gli altri.
settembre 3rd, 2012 at 23:28
sono disponibili per altri editori i romanzi della trilogia di gibson tranne “Giù nel Cyberspazio”.
settembre 4th, 2012 at 19:33
Sempre impeccabili: grazie ragazzi.
settembre 5th, 2012 at 23:45
Riusciremo mai a vecedere anche su UC il nome di Philip Dick? La Fanucci dovrebbe finire quest’anno (2012) i diritti sull’autore. Sarebbe un bel colpo!
Grazie per la risposta.
settembre 5th, 2012 at 23:45
Ps
Scusate l’ot.
settembre 6th, 2012 at 10:34
Meraviglia delle meraviglie Asimov lo adoro! il mio primo libro letto alle medie è stato Il sole nudo…da allora ho letto tutto di lui e ho iniziato a leggere fantascienza grazie a lui. é perfetto per uc.
settembre 6th, 2012 at 14:37
Lippi disse nel post sulle anticipazioni del secondo semestre 2012 che sarebbe stata una nuova traduzione.
settembre 6th, 2012 at 14:40
Scusa l’ot, ma non saprei dove altro scrivere. Ho letto che da poco sono usciti i primi libri in ebook di urania. Volevo chiedere se usciranno anche i primi numeri di Urania o solo i numeri di Urania Collezione?
Probabilmente non sono fatti miei, ma io avrei creato una linea a parte per gli ebook (ad es. un Urania Galaxy), inoltre avrei cercato di tenere il prezzo il più basso possibile. Se in edicola vengono venduti a 5 euro, in formato digitale si sarebbero dovuti vendere a 1,99 euro. In modo da far rientrare nel giro non solo gli appassionati di fantascienza, ma anche eventuali lettori casuali. Grazie per l’attenzione e scusate per la lunga parentesi.
settembre 7th, 2012 at 17:37
“Paria dei cieli” non può mancare su una collana di classici che si rispetti.
Come non dovrebbe mancare la trilogia base della Fondazione, “Stars like dust”, “Comolinea” di Brown (che sta per arrivare…), “Le guide del tramonto” di Clarke, una traduzione come si deve dell’immancabile “City” di Simak … e, ovviamente, P.K.Dick (Ubik, le 3 stigmate di P.E. …).
Ma ho fede in Urania Collezione: diventerà grande !!!
(No ?!?!?!)
settembre 7th, 2012 at 19:22
@ Akira: proprio stamattina alla cifra esorbitante di due euro mi sono accaparrato “La città sostituita” nella versione Classici Urania, intonsa, senza neanche i bordi delle pagine ingiallite… Come libro è appena decente, ma ha quel fascino in bianco e nero alla “Twilight Zone”… c’è la prefazione di Vittorio Curtoni e non ho proprio saputo resistere… Vedere Phil su U.C. sarebbe giusto ma se le ristampe della Fanucci hanno avuto mille meriti (Anche se ancora non riesco a perdonargli le prefazioni di Sergio Cofferati: l’apparato critico ha iniziato ad essere degno di questo nome quando hano iniziato a chiamare gente che sa di cosa parla tipo Antonio Caronia) hanno anche saturato il mercato all’inverosimile… Anche buttare sul mercato cicli su cicli… Usare il contagocce come fa Urania non va bene ma neanche questo diluvio, ci sono tante vie di mezzo dai!
settembre 9th, 2012 at 12:25
certo sarebbe bello che mondadori comprasse tutti i diritti di phil dick invece di usare il contagocce come dice dancing bonbons
settembre 9th, 2012 at 17:32
Diluvio di cicli?
Quattro in un anno (Hyperion, Dune, Il Nuovo sole e Il mondo del fiume).
In pratica solo il primo era di difficile reperimento mentre gli altri dovrebbero essere stranoti agli appassionati.
settembre 9th, 2012 at 23:06
@Dancing Bonbons:
Secondo me “La città sostituita” non e’ un capolavoro, ma merita qualcosa di piu’ di un “appena decente” (se Dick non ti dice piu’ di tanto e’ un’altra storia, ovviamente). C’e’ gia’ nel romanzo una traccia del conflitto tra Bene e Male, e la convinzione Dickiana che il nostro mondo sia la creazione di un Dio imperfetto.
Non mi piacerebbe vederlo su UC.
Vorrei vederlo sulla collana “I Meridiani” accanto a Melville, Flaubert, Calvino. Credo che se lo meriti.
settembre 10th, 2012 at 21:43
Di Asimov ho già tutto, ma mi intriga questo Paria dei cieli, visto che pare che si tratti di una nuova traduzione di Lippi. A questo punto mi chiedo, ma le vecchie traduzioni mondadoriane di Asimov, i cui libri riempiono (o riempivano) le bancarelle, sono integrali?
settembre 10th, 2012 at 23:06
Dal canto mio il libro lo comprero’ , stuzzicato dalla nuova traduzione di una persona che stimo e dalla voglia di rileggere Isaac
settembre 11th, 2012 at 14:29
chissà quando su U.C. incomincerà il ciclo della Fondazione…..
settembre 11th, 2012 at 16:25
@ Millepattes: In realtà sono un ammiratore sfegatato di Dick ma riesco a conseravre ancora, anche se a fatica, un po’ di senso critico. Se proprio ci devo ragionare sono costretto a dire che “La città sostituita” è la classica opera giovanile piena di attenuanti (Anche se i libri “mainstream” dello stesso periodo sono incredibilmente lucidi e maturi), interessante più che bella che leggi con lo stesso spirito degli archeologi per rintracciare il punto di origine dei futuri capolavori, quella roba adatta agli ammiratori sfegatati e ai completisti… Poi parte il brodo di giuggiole.
Riguardo al “Vorrei vederlo sulla collana “I Meridiani” accanto a Melville, Flaubert, Calvino. Credo che se lo meriti.”… Quasi quasi rimpiango i tempi in cui era roba per pochi, ne hanno fatto un santino e lo hanno disinnescato anche tramite la deplorevole pratica di trarre film che quando sono venuti bene sono abominevoli (Tranne due fortunati casi)… Come e peggio di William Burroughs, almeno a lui è toccato David Cronemberg.
@ lasec: E sono già duecento carte.
settembre 11th, 2012 at 19:21
A proposito, nel nuovo deprecabile “Total Recall” c’è ancora una mortificante parte da meno-che-secondario per Brian Crantson… sto perdendo veramente la pazienza.
Il favorito nelle nomination a fetecchia del 2012 è “Prometeus” (Se non pensi che stai facendo un film per deficienti non chiami quei due ciarlatani di “Lost” a scrivere la sceneggiatura) ma per difenderci da certi individui andrebbe istituito il reato di “Banalizzazione del pensiero di Philip Dick”.
settembre 12th, 2012 at 11:24
@ Dancing Bonbons
Nessuno ti obbliga a comprare tutto subito.
Poi francamente Herbert, Vance e Wolfe li trovi nei negozi dell’usato molto facilmente.
settembre 12th, 2012 at 12:11
sono riuscito a prendere il libro per fortuna!
settembre 12th, 2012 at 14:03
@ Kronos H: No. Puoi trovare una conferma nella collana “La storia di Urania e della fantascienza in Italia” (il quarto volume in particolare). Il prezzo e’ alto, ma credo ne valga la pena. Se ho ben inteso dovrebbe uscire il quinto quest’anno.
settembre 13th, 2012 at 14:40
@Dancing Bonbons
i vecchi libri di Dick che comparsero su Urania li ho tutti. Mi riferivo ai libri di maggiore spessore e/o successo.
Non critico Fanucci, ma mi piacerebbe leggere delle traduzioni migliori e delle introduzioni di maggiore spessore. Cofferati non si commenta!
settembre 17th, 2012 at 10:27
A me sta bene questa pubblicazione di Asimov; mancava da un bel pò, ci sta tutto. Però mi auguro non ne seguano altri.. Invece che Gibson che proprio non mi piace auspicherei “Le macchine infernali” di Jeter o “The warlord of the air” di Moorcock (mai tradotto) o “Anti-ice” di Baxter! 😀 Oltre all’ultimo Non-A, attendo pure i restanti di Varley..
settembre 17th, 2012 at 22:05
A me piacerebbe vedere su UC “Settore Giada” di Lucius Shepard, magari ripristinando il titolo “Life during wartime” che omaggiava i Talking Heads.
E’ stato pubblicato su uno speciale credo nei primi anni novanta ed è praticamente impossibile trovarlo. Ho potuto assaggiare solamente il racconto dal quale è stato sviluppato, pubblicato qualche anno fa da Delos che lasciava senza parole… In piena epoca cybertrash Lucius Shepard ha scritto questo piccolo “cuore di tenebra” che è una delle più lucide riflessioni sulle guerre neocoloniali e sul rapporto con l’altro. Di un’attualità lancinante.
settembre 18th, 2012 at 22:23
Mi associo al post precedente, Settore Giada e l’ancor più introvabile antologia Ai confini della Terra di Lucius Shepard meritano una ristampa su UC,non fosse che per limitare i costi spropositati che raggiungono sulle bancarelle online.
settembre 20th, 2012 at 00:14
Idem – letti a suo tempo (e ancora presenti nella mia libreria), almeno uno dei due dovrebbe essere ristampato… Anche se, vista la breve vita di un numero di UC, nel giro di 1-2 settimane scomparirebbero di nuovo (no, l’e-book non sto nemmeno piu’ a chiederlo).
settembre 20th, 2012 at 21:21
Ce ne sono così tanti di testi pubblicati dal 1980 e oramai introvabili da farci una collana mensile con sommario blindato sino al 2030.
settembre 20th, 2012 at 21:34
@ Saintjust :
Di Jeter dovresti aver letto assolutamente “Dr. Adder”, una pietra angolare di tutta la fantascienza al pari del primo John Shirley. Esisteva solamente l’edizione Fanucci degli anni ottanta, casomai chiedi a gran voce quello.
Gibson è vero che è sempre un po’ criptico (P.Es qualcuno ha capito perché doveva scappare il protagonista di “American Acropolis”? Vedeva i colli di bottiglia degli snodi dei flussi… eh, embè?) ma da quel punto di vista Bruce Sterling è anche peggio (lo spiegone di “Isole nella rete” è un incubo di opacità, tuttavia pagine come quelle col filmino di Licio Gelli robot – Ahahahaha sto a mori’ Ahahahaha – difficilmente si scordano)
settembre 21st, 2012 at 21:06
@ lasec
Vero, tuttavia se da un lato anche a me non dispiacerebbe che venissero valorizzate cose (relativamente) recenti molto valide e finite fuori catalogo dall’altro penso che fanno bene ad andarci coi piedi di piombo col cyberpunk.
Come direbbe un paninato ai tempi mi “gasava di brutto” ma va ridimensionato.
settembre 22nd, 2012 at 15:42
Dr. Adder fu pubblicato dalla Fanucci nei TIF nel 1996 (o 97?)
settembre 23rd, 2012 at 16:48
@ lasec: Mi sembrava precedente, ma forse mi sono fatto suggestionare dalla bruttezza della copertina: ho la versione con il metallaro col braccio bionico.
settembre 23rd, 2012 at 22:27
@ Dario “p.m. GERACI
Mi affido a Lei non so dove postare questa notizia…
Ma se URANIA è la “casa madre” della FantaScienza in Italia, forse può essere interessante leggere l’articolo che qui linko e che dimostra come Trieste si avvia ad essere la città più ”Uraniana” d’Italia, e non solo, quindi per il cinema di FS…..
Infatti proprio a Trieste, città che ha uno dei più alti tassi europei di lavoratori nella ricerca scientifica, dal 28 al 30 settembre si svolgerà la prima edizione di “Trieste NEXT, salone europeo della innovazione e della ricerca scientifica. Il presidente onorario è Margherita Hack, ci saranno circa 150 eventi, in 27 luoghi diversi della città.
Tra le occasioni di rilievo l’intervento del direttore della biblioteca di Harvard, Robert Damton, che parlerà dell’imminente progetto di mettere on line i circa 20 milioni di testi che quella biblioteca già possiede in forma digitale, e, infine conclude Marco Paolini che presenterà lo spettacolo “ITIS Galileo”.
Ovviamente, almeno per me, la divulgazione scientifica è un “core” duro della FS, basta pensare a tutta l’attività di Asimov come divulgatore…..
TRIESTE NEXT
IL PICCOLO
settembre 25th, 2012 at 16:45
Vorrei ancora parlare delle traduzioni, specialmente a chi si lamenta di un’ennesima ristampa di Asimov.
La traduzione è nuova e fatta da Lippi, per cui immagino che l’edizione che si trova negli Oscar non sia integrale o perlomeno datata.
Come siamo con gli altri romanzi del buon Dottore? Non sarebbe il caso di ritradurre anche Correnti dello spazio e il Tiranno dei mondi, per non parlare della trilogia classica?
settembre 25th, 2012 at 17:09
Bello, davvero! Sarà per il momento il mio ultimo Urania Collezione dopo più di 100 numeri. Un solo grande dispiacere che non trova un perché: in 116 numeri per la maggioranza storie ed autori grandiosi, alcune volte delle storie che mi hanno lasciato davvero perplesso e MAI, MAI nemmeno un racconto di P.K.Dick!! PERCHE’? Scrivo qui non avendo mai trovato un indirizzo mail dove scrivere al curatore, allo staff. Se qualcuno lo conosce me lo indichi che sui vari siti non trovo niente. Ciao a tutti!!
settembre 26th, 2012 at 09:41
@Flavio. Credo che le risposte possano essere mille o più di mille.
Le più ovvie:
– problemi di diritti d’autore
– ma davvero abbiamo bisogno di nuove ristampe di Dick? Non è che Fanucci sta riempiendo anche troppo gli spazi lasciati vuoti da altri autori con edizioni e riedizioni (magari mescolando anche racconti tra più titoli e facendo solo più casino e gongolare i collezionisti?)
settembre 26th, 2012 at 12:47
@ Flavio.
Diritti d’autore?
Pensa che non è stato pubblicato nulla neanche di Ballard.
settembre 26th, 2012 at 21:00
Se date un’occhiata alle librerie potete vedere che Dick viene pubblicato da Fanucci e Ballard da Feltrinelli. (Di quest’ultimo ho recuperato i due vecchi ‘Urania’ Condominium e Il mondo sommerso)
settembre 28th, 2012 at 00:36
@ Ktrl+S: Ma sì, ancora con questa storia, diciamolo francamente, un’altra ristampa di Dick non serve a niente, ci sono scaffali strapieni, vanno ben oltre le raccolte di racconti rimescolate, ci trovi lo stesso romanzo con tre titoli diversi, lo stesso titolo con copertine diverse, stanno cercando di vendere come capolavoro dimenticato un libro come “Vulcano 3″! Daaaai! Una ristampa Urania sarebbe, oltre che un suicidio commerciale, una roba autoreferenziale per i collezionisti che vogliono Dick su Urania per sigillarlo e rivenderlo fra vent’anni a qualcuno che magari ha trenta versioni di “Banana” dei Velvet Underground (Ultimamente ho visto una versione con la copertina che aveva il negativo dell’originale)
settembre 28th, 2012 at 00:48
@ Kronos H: Io sono riuscito a trovare il Millemondi tipo 1980 dove c’era anche “Vento dal nulla” che un libro bruttissimo che sconsiglierei a tutti tranne quelli che amano tirarsela per le rarità che sono riusciti a trovare.
I collezionisti sono generalmente persone orribili, però quando mi capita “la vecchia edizione Urania di…” qualche doppione me lo compro pure io… ecco.
settembre 28th, 2012 at 11:02
@ Dancing Bonbons: il Condominium e Mondo sommerso li ho presi da Feltrinelli. Non so quanto le vecchie edizioni Urania fossero integrali o fedeli all’originale. Da Feltrinelli, tra le cose più SF di Ballard, dovrebbe essereci anche Foresta di cristallo.
settembre 28th, 2012 at 22:06
Kronos H: No, hai fatto bene, questo è uno dei pochi casi in cui vale la pena comprare e ricomprare le nuove edizioni,quelle di Ballard sono state fra le peggiori traduzioni che ho trovato, la versione rossa di “Crash” era davvero dilettantesca e anche “L’incanto del lotto 49″ di Pynchon era stato tradotto da cani e adesso è stato restaurato dal miracoloso Massimo Bocchiola e praticamente è un altro libro. Burroughs pure, le nuove edizioni costano una fucilata ma quelle precedenti erano semplicemente orripilanti (Talmente tanto che “Ragazzi Selvaggi” che si trova solo nell’edizione fuffa ho preferito non leggerlo)