Larry Niven e Edward M. Lerner

luglio 7th, 2009 by Admin Urania

Celebre invenzione della fantascienza tecnologica, l’universo dello Spazio Conosciuto torna in questo romanzo inedito. 

Nato in California nel 1938, Laurence van Cott Niven ha esordito come scrittore di fantascienza nel 1964, con il racconto “The Coldest Place”. Nel 1966 è seguito il romanzo World of Ptavvs e quindi è stata la volta, nel 1968, di A Gift from Earth (Un dono dalla Terra). Divenuto famoso per la cosiddetta sequenza dello “Spazio Conosciuto” (una sorta di storia futura ambientata su molti mondi e in epoche diverse, ma coerentemente sviluppata lungo un asse cronologico preciso), Niven è stato definito il maestro della fantascienza tecnologica degli anni Settanta e Ottanta. Il suo esempio ha contribuito non poco al successivo sviluppo di una “scuola” avventuroso-scientifica che ha avuto i migliori rappresentanti in Gregory Benford, Greg Bear, Roger McBride Allen, Charles Sheffield e Allen Steele.

Tra i romanzi di maggior spicco: Ringworld (I Burattinai, 1970), Protector (Il Difensore, 1973), The Ringworld Engineers (I costruttori di Ringworld, 1979), Il trono di Ringworld (The Ringworld Throne, 1996, uscito su “Urania” n. 1389) e I figli di Ringworld (Ringworld’s Children, 2004, uscito su “Urania” n. 1535). Numerosi anche i romanzi scritti in collaborazione con altri autori, innanzi tutto Jerry Pournelle: The Mote in God’s Eye (La strada delle stelle, 1974), Inferno (Questo è l’inferno, 1975) e Lucifer’s Hammer (1977). Con Pournelle e Steven Barnes ha scritto la saga del pianeta Avalon, da noi proposta su “Urania” con i titoli L’incognita dei Grendel (The Legacy of Heorot, 1995, n. 1304) e I figli di Beowulf (Beowulf’s Children, 1995, n. 1350). Con David Gerrold ha scritto The Flying Sorcerers (1971). Su “Urania”, inoltre, sono state pubblicate le antologie Neutron Star (Reliquia dell’impero, 1968, n. 642) e The Long ARM of Giles Hamilton (La terza mano, 1976, n. 1054). Niven si è spesso divertito a scrivere opere di pura fantasy che contrastano piacevolmente con le sue fantasie scientifiche (The Magic Goes Away, 1977, etc.). E’ ritornato al personaggio di Svetz e al suo ciclo di avventure temporali con Marte, un mondo perduto (Rainbow Mars, 1999), un romanzo che abbiamo pubblicato nel n. 1418 di “Urania”, insieme ai racconti che l’avevano preceduto.

Edward M. Lerner, nato nel 1949, è stato tenuto a battesimo in Italia dalle nostre collane. Infatti nel “Millemondi” n. 40 (Scorciatoie nello spaziotempo, apparso nel 2002), ha pubblicato un racconto ricco d’interesse come “Distruzione creativa”. In seguito ha pubblicato due romanzi in collaborazione con Niven, di cui il presente Fleet of Worlds (2007) è il primo. Ingegnere e scrittore, esperto di computer, Lerner ha una speciale vocazione per la fantascienza con solide basi tecnologiche e ha deciso di dare man forte al collega per continuare la serie di romanzi ambientati nello Spazio conosciuto. La sua autobiografia è disponibile in rete all’indirizzo http://www.sfwa.org/members/lerner/aboutme.html

Su Larry Niven, invece, è possibile consultare almeno due siti importanti: quello personale (http://www.larryniven.org/) e l’articolo in italiano di Wikipedia. Più ampio l’articolo in inglese.

Per l’esigua bibliografia italiana di Lerner si consulti il Catalogo SF, Fantasy e Horror a cura di Ernesto Vegetti. Qui invece la voce dedicata a Larry Niven.

G.L.

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4 Responses

  1. luigi m.

    Salve,
    approfitto di questo post ancoa vuoto per sottoporvi la seguente questio: ma e’ mai possibile che in questo blog non si possa dare inizio a una discussione?;-) Io ho gia’ scritto e ora non riesco neanche a trovare dove;-D E’ troppo dispersivo mi pare.
    Cmq volevo chiedere: quanto vende U oggi? Io sono rimasto alle cifre anni 80, cioe’ 40.000 copie circa.Qual e’ la sit adesso?
    Saluti

  2. Giovanni De Matteo

    Non è esattamente questo il luogo adatto per parlarne, comunque mi risulta che le cifre che menzioni tu fossero precedenti agli anni ’80 e soprattutto riferite a entrambi i titoli mensili della collana. Oggi i numeri a cui fare riferimento sono quelli che Lippi riportava in questa intervista un paio di anni fa.

  3. Attilio Funel

    Rimanendo fuori tema… qual è la procedura per inviare dei racconti a Urania?

  4. Ernesto

    @X
    Magari avrete visto in UM il commento di un omonimo e vi sarà passata la voglia di rispondere. Ma il problema si pone.
    Fra te e Lippi dovreste preparare una specie di RaDF (FAQ) in cui dire:
    -Uscite normali delle varie collane
    -Come fare ad avere gli arretrati (per i pigri ed i salutisti che non vogliono cercare nell’usato)
    -Come fare a scrivere alla redazione (per quelli che non hanno sottomano un Urania e non si ricordano il complicato indirizzo elettronico)
    -La politica adottata per l’invio di testi (per i lunghi è stato più volte detto di partecipare al Premio Urania, ma per i racconti? Era partita l’iniziativa di pubblicare raccontini dei lettori (fortunatamente abortita, ma sarebbe stato opportuno farne cenno; è ben vero che ci sono dei nostalgici del Marziano in Cattedra, una rubrica che ha pubblicato solo lo 0,663% di materiale decente, ma i limiti esistono ed è giusto che ci siano). Urge quindi precisare come e se sia possibile prendere in considerazione testi non sollecitati.
    L’elenco non è necessariamente esaustivo.

    Questa pagina, che dovrebbe sempre essere disponibile a destra, potrebbe servire anche per segnalare errori, disguidi o altro.

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