Frederik Pohl
Nato nel 1919, sposato cinque volte (la sua terza moglie è stata Judith Merrill, grande antologista e scrittrice di fantascienza), attivo fin dagli anni Quaranta come autore, agente letterario e curatore di collane, Frederik Pohl è sinonimo di fantascienza americana come pochi altri scrittori.Nella prima parte della sua carriera Pohl pubblica sotto una fitta varietà di pseudonimi e collabora con altri membri della società del “Futurians”, nata a New York per raggruppare gli appassionati e autori dell’epoca: particolarmente fruttuoso si rivelerà il sodalizio con Cyril M. Kornbluth, un autore chiave degli anni Quaranta e Cinquanta insieme al quale Pohl scrive eccellenti racconti. Questi testi sono reperibili oggi in tre antologie: The Wonder Effect del 1962 (tr. it. La civiltà dell’incubo, La Tribuna 1977), Before the Universe and Other stories (1980) e Our Best: The Best of Frederik Pohl and C.M. Kornbluth (1987). Sempre con Kornbluth, Pohl avrebbe dato alla fantascienza del dopoguerra il capolavoro The Space Merchants (1953, I mercanti dello spazio che qui ripresentiamo) e altri tre notevoli romanzi: Search the Sky del 1954 (Frugate il cielo, in Urania n.305, 1963; rist. in Urania collezione n. 120), Gladiator at Law del 1959 (Gladiatore in legge, ediz. più recente Editrice Nord,1989) e Wolfbane,1959 (Il segno del lupo, Editrice Nord 1975).
Nel 1940-41 Pohl entra nel mondo dell’editoria collaborando con Alden Norton alla cura di riviste come “Astonishing Stories” e “Super Science Stories”. Nel 1943 le due testate cessano la pubblicazione; Pohl viene arruolato nell’esercito americano e partecipa alle operazioni alleate in Puglia e Campania, con relativo soggiorno al Vomero (Napoli). Dopo la guerra, e tornato negli Stati Uniti, Fred Pohl diviene agente letterario e quindi assistente di Horace Gold alla direzione di “Galaxy”, una delle due riviste di sf più influenti del dopoguerra. In quel periodo pubblica, insieme con Lester Del Rey, il romanzo Preferred Risk (1955, tr. it. Rischio di vita, Fanucci 1976). Altro fortunato sodalizio letterario è quello con Jack Williamson, in collaborazione con il quale Pohl scrive la trilogia sottomarina Undersea Quest, Undersea Fleet e Undersea City (1954-1958, i primi due usciti su Urania come La città degli abissi e La giungla sotto il mare rispettivamente nel 1955 e 1960) e soprattutto il ciclo delle Scogliere dello spazio, ospitato prima su Urania e quindi raccolto in volume unico dalla Nord nel 1977. I romanzi che compongono il ciclo sono The Reefs of Space del 1964, Starchild del 1965 e Il conclusivo Rogue Star, apparso nel 1969. Sempre con Williamson Pohl dà vita nel 1975 alla prima parte della saga avventurosa The Farthest Star (tr. it. L’ultima stella, Editrice Nord 1978), cui farà seguito nel 1983 Wall Around a Star, riunito col precedente nel volume omnibus The Saga of Cuckoo (1983).
Tra il 1963 e il 1968 Pohl dirige le riviste “Worlds of Tomorrow”, “International Science Fictlon” e soprattutto “If”, una consorella di “Galaxy” che sotto la sua guida conquista per ben tre volte il premio Hugo destinato alla migliore pubblicazione professionale (1966-68). Ma le riviste non sono la sua unica specialità: tra il 1953 e il ’59 Pohl aveva già curato due delle più celebri serie di antologie di fantascienza: Star Science Fiction Stories e Star Short Novels, inaugurando un filone editoriale che nel dopoguerra, con la graduale perdita d’importanza delle riviste a favore del libro tascabile, si sarebbe rivelato determinante.
In proprio Pohl scrive una serie di romanzi che a volte sembrano meno brillanti di quelli creati con Cyril Kornbluth, ma in lui è in atto una maturazione che darà presto notevoli frutti: Slave Ship,1957 (Le navi di Pavlov, Urania l962), Drunkard’s Walk, 1960 (Il passo dell’ubriaco, Editrice Nord 1976), A Plague of Pythons, 1965 (La spiaggia dei pitoni, Editrice Nord 1977), The Age of the Pussyfoot, 1969 (Passi falsi nel futuro, Editrice Nord l971) e The Merchant’s War ,1984 (Gli antimercanti delio spazio, Interno GialIo, 1991). Quest’ultimo libro rappresenta il seguito ideale dei Mercanti scritto nel ’53 con Cyril Kornbluth.
Nel 1976 il nostro pubblica sul “Magazine of Fantasy and Science fiction” il romanzo Man Plus (Uomo più, Editrice Nord l977), cui fa seguito nel 1979 JEM: The Making of a Utopia (tradotto come JEM, la costruzione di un’utopia dall’Editrice Nord, 1981). Quello stesso anno pubblica ancora Cool War (Guerra fredda, Editrice Nord 1982) e inaugura la fortunata serie di Gateway (La porta sull’infinito, Editrice Nord 1979), cui seguono Beyond the Blue Event Horizon (Oltre l’orizzonte azzurro, Editrice Nord l982), Heechee Rendezvous (Appuntamento con gli Heechee, Editrice Nord l984), The Annals of the Heechee (Gli annali degli Heechee, Editrice Nord 1987) e la raccolta di racconti The Gateway Trip (1990). Nel 1982 Pohl espande il racconto vincitore del premio Hugo “The Gold at the Starbow’s End” (l972) nel romanzo Starburst (Alla fine dell’arcobaleno, Editrice Nord 1983). Nell’83 ripete l’operazione con il bellissimo racconto del 1954 “Il morbo di Mida”. Nel 1984 racconta un’immaginaria storia di New York nel futuro con The Years of the City (Gli anni della città, Editrice Nord 1985). Del 1986 sono The Coming of the Quantum Cats (L’invasione degli uguali, Editrice Nord 1987) e il romanzo fantapolitico Terror, nel quale, per effetto di esperimenti nucleari, si scatena una catastrofe planetaria. Sul tema delle catastrofi – imputabili, più o meno direttamente, ai sovietici – Pohl torna nel 1987 con il realistico Chernobyl. I romanzi più recenti rivelano un Pohl al pieno delle sue capacità creative, che volentieri torna allo humour nero e alla satira pungente delle sue opere più caustiche: Black Star Rising (l985), Narabedla Ltd (Narabedla, Sperling & Kupfer 1988), The Day the Martians Came, 1988 (Il giorno dei marziani, Sperling & Kupfer 1989), Homegoing,1989 (Il lungo ritorno in Urania n. 1289,1996), The World at the End of Time, 1990 (Il mondo alla fine del tempo, Sperling & Kupfer 1993) e Pompei 2079 (All the Lives He Led, 2011). Ha collaborato con Arthur Clarke alla conclusione del romanzo L’ultimo teorema (The Last Theorem, 2008).
I raccontI brevi di Pohl sono raccolti in una nutrita serie di antologie: Alternating Currents (l956), The Case Against Tomorrow, 1957 (Processo al domani in Galassia n.53, La Tribuna 1965), Tomorrow Times Seven (1959), The Man Who Ate the World (1960), Turn Left at Thursday (1961), The Abominable Earthman (1963), The Best of Frederik Pohl, 1975 (come Il tunnel sotto il mondo e Il marziano in soffitta, rispettivamente in Urania n. 802 e 804, l979).
Di notevole importanza l’autobiografia The Way the Future Was, 1978, in cui Pohl ricostruisce con cura e nostalgia il mondo della fantascienza attraverso quattro decenni cruciali. Non c’è pericolo di sovrastimare l’importanza di Frederik Pohl, sia come romanziere che come editor. Colto e mordace, dotato di un notevole senso dell’umorismo, si è trovato a suo agio tanto nel genere “sociologico” che lo ha reso famoso negli anni Cinquanta – in collaborazione con Kornbluth – quanto nelle storie avventurose scritte con Jack Williamson o nei numerosi romanzi in proprio. Negli anni Ottanta e Novanta Pohl ha dimostrato ancora di sapersi rinnovare e di poter offrire at lettore una fantascienza di alto livello, sia dal punto di vista delle idee sociali, che da quello delle audaci concezioni scientifiche e del puro divertimento.
US cover
Cyril M. Kornbluth
Nato a New York nel 1923, è attivo come appassionato di fantascienza negli anni Trenta e frequenta il gruppo dei “Futurians”, come del resto Frederik Pohl. Sotto l’esempio dei colleghi comincia a scrivere giovanissimo, verso i quindici anni. I suoi racconti appaiono sulle riviste con vari pseudonimi, tra cui S.D. Gottesman e Cecil Corman. Frequenta l’università a Chicago, quindi è arruolato nell’esercito e durante la Seconda guerra mondiale è di stanza in Europa. Nel dopoguerra, approfittando della legge speciale per i reduci, torna a frequentare l’università di Chicago e in quella città trova un impiego presso la Trans Radio Press, che manterrà fino al 1951. Dal ’51 all’anno della sua prematura scomparsa, il 1958, Kornbluth si dedica a tempo pieno all’attività di scrittore.
Oltre ai romanzi scritti insieme a Frederik Pohl, e di cui abbiamo già parlato, pubblica con Judith Merrill Outpost Mars, 1952 (Il lago del sole, a puntate su Urania rivista a partire dal n. 7) e nello stesso anno il celebre Gunner Cade (L’ordine e le stelle, prima nei Romanzi di Urania e poi presso Libra Editrice, 1975).
In proprio ha scritto alcuni romanzi ancora oggi validissimi: Takeoff , 1951 (Domani la luna, in Galassia n. 67, La Tribuna 1966), The Syndic, 1953 (come L’era della follia nei Romanzi di Urania n. 72, 1955; come Non è ver che sia la mafia in Classici Fantascienza Mondadori n. 6,1977) e Not this August (Non sarà per agosto, ediz. più recente in Classici Urania n. 154, 1990). I racconti brevi di Cyril Kornbluth sono apparsi in varie antologie e, in Italia, in due raccolte personali: Gli idioti in marcia (The Best Science Fiction Stories of C.M. Kornbluth, 1968; in Galassia n. 141, La Tribuna 1971) e Oltre la Luna (A Mile Beyond the Moon, 1958; in Urania n. 1056, 1987). Nel 1997 la NESFA Press ha pubblicato un volume gigante che raccoglie tutta la narrativa breve di Cyril M. Kornbluth: His Share of Glory. Morto a trentacinque anni per infarto (soffriva di ipertensione maligna), Kornbluth resta una delle grandi figure della sf americana, a cavallo tra il suo periodo pionieristico e la piena modernità.
G.L.