I nostri lettori saranno contenti di sapere che, nonostante ci troviamo ancora in fase di rodaggio per quanto riguarda la distribuzione degli e–book, sugli altri fronti stiamo lavorando a tutta una serie di iniziative che vengono incontro a precise richieste del pubblico.
Innanzi tutto, i nostri grafici si sono messi all’opera per vedere come sia possibile valorizzare le immagini di copertina, sia in “Urania” normale che in “Collezione”, e i risultati si dovrebbero vedere già con i primi numeri estivi (giugno). Questo significa che avremo probabilmente un cerchio di dimensioni maggiori e le tavole di Franco Brambilla acquisteranno un impatto ancora più notevole. In secondo luogo, per aumentare l’offerta di titoli inediti, da quest’estate (luglio) proveremo a lanciare un nuovo supplemento annuale che ospiterà ogni volta un’opera di mole eccezionale: per il primo volume toccherà a “Il fiume degli dei” di Ian Macdonald, finalmente in dirittura d’arrivo dopo che la morte di Riccardo Valla ne aveva interrotto la traduzione. (È stata completata da Silvia Castoldi.) Infine, stiamo pensando a uno “special” per il n. 1600 che ancora non sappiamo come verrà organizzato, ma che avrà una copertina degna della ricorrenza e ospiterà il Premio Urania di quest’anno.
Infine, qualche anticipazione sui prossimi mesi: in giugno avremo la prima parte dell’antologia a cura di Hartwell e Cramer “Viaggio negli inframondi”, con cui inizia il recupero dei due volumi arretrati rispetto alla cronologia della serie The Year’s Best SF (nel “Millemondi” di agosto uscirà l’aggiornatissimo vol. 17, mentre con “Viaggio negli inframondi” siamo al n. 14). A seguire “WWW Wonder” di Robert J. Sawyer, romanzo che riporta in Italia l’autore canadese dopo un anno di assenza. Quindi “Anonima stregoni” di Robert A. Heinlein, con le famose storie impossibili dell’autore più realistico della science fiction americana, e un romanzo del maestro inglese Ian Watson come “The Fire Worm”. Dopo il premio Urania che si sta assegnando in questi giorni, e che sarà pubblicato in novembre nel n. 1600, avremo un magistrale romanzo a quattro mani di Larry Niven e David Gerrold, “Pianeta stregato”. In gennaio 2014, infine, il ritorno di Allen Steele con “Coyote”, il punto di partenza della fortunatissima saga. E per il momento ci limitiamo a questo, ma sappiate che il 2014 vedrà il ritorno di Mike Resnick mentre stiamo perfezionando l’acquisto di “Earthbound” di Joe Haldeman.
Per venire al nostro blog, che in futuro speriamo di trasformare in un vero e proprio sito, ringrazio tutti i lettori e gli amici di “Urania” che, dopo la nostra sollecitazione, hanno deciso di firmarsi con il proprio nome oltre che con un nick (cosa sempre preferibile per non sprofondare nell’anonimato). La mia sensazione è che il blog abbia assolto, nel tempo, una funzione positiva – fare ascoltare la voce dei lettori, anche critici e propositivi – e una negativa, cioè quella di lasciare spazio a un certo numero di provocatori anonimi, talora ricorrenti, che se non erano sempre “troll” gli somigliavano molto. Voler partecipare alla vita di una collana editoriale alla quale si è affezionati non può significare demolirla, minacciarla o ricattarla di continuo (“…non ti compriamo più!”). Soprattutto, non può significare dettarne la politica secondo i propri gusti e pareri personali. “Urania” è grata ai lettori che fanno le loro osservazioni con calma e sangue freddo, ma non intende dare spazio a personaggi esagitati e poco equanimi. Infine, mi sembra un peccato che le discussioni sul blog si perdano così spesso dietro a questa o quella polemica e affrontino raramente il contenuto dei romanzi, la fisionomia degli autori, le tendenze della fantascienza letteraria o cinematografica. Come se la politica, le querelles, i pesi e contrappesi avessero più importanza delle idee, dei linguaggi, delle cose che ci danno piacere in sé. Non è che dobbiamo metterci a dipingere le nuvole, per carità, ma un po’ di relax ogni tanto…!
Detto questo, lasciateci dire con soddisfazione che il momento più tempestoso è passato e che ci aspetta un’estate fantascientifica di tutto rilievo. “Urania” è tornata ad essere la mosca bianca dell’edicola, l’unico mensile italiano di fantascienza e l’unico libro venduto a cinque euro. (Fanno eccezone gli 0,99 cent con cui non possiamo ancora competere, ma hanno meno pagine dei nostri libri e, come si dice, per i miracoli ci stiamo organizzando.) A riparlarne su queste colonne: per il momento, buone letture a tutti.
G.L.