Urania Collana

Vendesi tempo, affare sicuro (1589)

dicembre 5th, 2012

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Il mondo di Paul Di Filippo è vario quanto è pericoloso. Vi si possono incontrare tremendi assassini psichici (“Cacciatore d’ombre”) e metafore politiche che alludono al dopo 11 settembre, omaggi contemporanei a Jules Verne e Fritz Leiber (“Siamo tutti soli, insieme”) e preoccupanti avventure del brivido (“La ragazza nel metrò”). Ma il culmine del libro è raggiunto nella storia dei “Cronobroker”, i venditori di tempo di domani: la loro merce sarà rimasta anche l’ultimo dei beni-rifugio, e tuttavia bisogna stare attenti perché… guai cedere al sonno!

PAUL DI FILIPPO è nato nel 1955 ed è considerato una delle maggiori rivelazioni della fantascienza americana. Celebre in Italia per il trittico Steampunk (1995), suo primo libro di racconti legati da un tema comune, ha pubblicato altre raccolte di rilievo, fra cui spiccano Lost Pages (1998) e Strange Trades (2001). Su “Urania” è già uscito L’imperatore di Gondwana (2005), mentre Vendesi tempo, affare sicuro (Shuteye for the Timebroker) è

un libro del 2006.

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I senza- tempo (1588)

ottobre 30th, 2012

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Chi sono il dottor commercialista Totali, l’avvocato fallimentare Pantocrati, il notaio Maggioritariis? E soprattutto, chi è Monostatos il risvegliato? (Questi nomi, presi a prestito nel 2012, nascondono attività mostruose.) Chi ha assassinato i bambini di una scuola elementare di provincia, divorandoli? (Le indagini sono tuttora in corso.) Cosa vogliono gli Archiburoboti, invasori meccanici già in marcia nel 2024? L’intempestiva risposta arriverà nella spaventosa Italia che ci aspetta nel 2036, in un romanzo di magistrali nefandezze e originalità assoluta, vincitore del premio indetto annualmente da “Urania”.

ALESSANDRO FORLANI nato nel 1972, insegna sceneggiatura presso l’Istituto di comunicazione visiva dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Ha già pubblicato Tristano e altri romanzi, vincendo il premio Circo Massimo. I senza-tempo, classificato primo anche al Premio Kipple, viene pubblicato in esclusiva su “Urania”.

All’interno, i racconti “Lo scambiatore” di Marco Migliori, vincitore del premio Stella Doppia, e “Suburbi@ drive” di Dario Tonani.

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L’ultimo teorema (1587)

settembre 26th, 2012

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Un uomo non potrà mai volare nello spazio, dicevano i saccenti. Negli stessi anni, e per lo stesso motivo, decretarono che un’astronave non potesse atterrare in Italia. Invece l’astronave Ares atterrò, “prima nave di linea regolare tra i pianeti”, e cambiò tutto. Era quella del n. 1 dei “Romanzi di Urania”, scesa su di noi il 10 ottobre 1952. Oggi, a sessant’anni di distanza e quasi 1600 numeri dopo, l’ultimo romanzo di Arthur Clarke – scritto in collaborazione con Frederik Pohl – viene a festeggiare degnamente il nostro anniversario. E se qualcuno si chiedesse: “Ma che teorema mi hai fatto?”, gli risponderemmo che si tratta del celebre teorema di Fermat, e che un giovane matematico dello Sri Lanka è il primo ad averne scoperto la dimostrazione originale. Mentre ai danni della Terra, strisciante e insidiosa, si prepara l’invasione aliena…

ARTHUR C. CLARKE (1917-2008) e FREDERIK POHL (1919) sono tra i maestri della fantascienza angloamericana. Al primo si devono romanzi come Le guide del tramonto, 2001: Odissea nello spazio, Incontro con Rama, Terra imperiale e Le fontane del paradiso. Al secondo I mercanti dello spazio, il ciclo degli Heechee (Gateway) e quello di Marte. The Last Theorem (2008) è stata la loro prima collaborazione.

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L’uomo che credeva di essere se stesso (1586)

agosto 29th, 2012

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Un uomo che ha tutto, un finanziamento in banca che sembra l’unico problema da risolvere stamattina, una moglie e un figlio per completare il quadro perfetto. Ma i quadri perfetti sono come le equazioni: togli un fattore e cambia tutto. Perciò, stamattina ci sarà un incidente. La moglie uscirà illesa dai rottami della macchina che si è infilata sotto un camion, il figlio no. Sparito nel nulla. Ma perché la signora Hamilton continua a sostenere che, semplicemente, loro nonhanno mai avuto figli? Per suo marito Rick i conti non tornano più. A meno che…

David Ambrose Lo scrittore inglese che è stato definito il più brillante miscuglio di Alfred Hitchcock e Stephen Hawking, è nato nel 1943 e ha studiatolegge a Oxford. Famoso per la sceneggiatura di The Survivor,il film diretto da David Hemmings, ha pubblicato numerosi romanzi di successo, da questo Man Who Turned Into Himself a Superstizione e La madre di Dio.

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La criocamera di Vorkosigan (1585)

agosto 3rd, 2012

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Come funziona la prima franchise della vita eterna? È molto semplice, in teoria: i morti recenti vengono infilati nella criocamera e congelati fino al risveglio programmato, quando la tecnologia li resusciterà. Ma l’invenzione – che gli abitanti del pianeta New Hope II, soprannominato Kibou-daini, intendono commercializzare in tutta la galassia – insospettisce l’Ispettore Imperiale Miles Vorkosigan. Infatti, se tutti pretendessero di vivere all’infinito, qualcosa nel “turnismo dell’esistenza” prima o poi s’incepperebbe. Vorkosigan ha ragione: su New Hope ci sono grossi problemi, e la camera della vita rischia di suscitare un eccidio sul mondo stesso che l’ha brevettata.

Lois McMaster Bujold Nata a Columbus (Ohio, Stati Uniti) nel 1949, ha vinto quattro volte il premio Hugo per il miglior romanzo. Con la popolarissima saga di Miles Vorkosigan ha dato vita a un classico della sf articolato in numerosi titoli, leggibili in modo indipendente l’uno dall’altro. La serie è cominciata nel 1986 con L’apprendista ammiraglio, mentre l’ultimo titolo, La criocamera di Vorkosigan (Cryoburn), è uscito nel 2010.

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Il ritorno di Jim Digriz (1584)

luglio 5th, 2012

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Uomini verdi, uomini rosa: per Jim diGriz, lestofante spaziale e avventuriero senza scrupoli, sono tutti uguali. Non a caso lui è il Ratto d’acciaio inossidabile, l’Infido. La Rosa di Rifuti è l’astronave su cui si imbarca, pronto ad affrontare ogni rischio… per i suoi scopi. C’è un equipaggio, ma è incompetente; ci sono i motori atomici, ma sono a un passo dalla fusione. L’avventura parte da qui, e con essa il ritorno di uno dei personaggi veramente memorabili della fantascienza moderna, lo Stainless Steel Rat creato da Harry Harrison all’apice della sua forza creativa.

Harry Harrison Nato negli Stati Uniti nel 1925, per molti anni Harrison è vissuto in Europa, di preferenza in Inghilterra e Irlanda. Amico di Brian W. Aldiss e altri maestri della moderna sf inglese, dopo una buona partenza come autore avventuroso ha scritto romanzi lucidi e impegnati come Largo, Largo! (1966) da cui è stato tratto il film con Charlton Heston 2022: i sopravvissuti. Negli ultimi anni ha scritto importanti saghe di fantasy storica e ha rimesso mano al ciclo di Jim diGriz, il suo personaggio più acclamato.

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WWW2: In guardia (1583)

giugno 4th, 2012

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Caitlin Decter può vedere nel cuore di Internet e sa che dal profondo della rete sta per emergere un’entità cosciente. Si chiama Webmind ed è già in grado di riflettere su se stessa: “Ora sapevo che cosa ero. Sapevo chi ero. Mi era stata mostrata la Terra come appare dallo spazio: un mondo così esteso, una vastità così isolata, una rete così fragile. Da quella distanza non sono visibili il reticolo di cavi transoceanici, la filigrana di fibre ottiche, i salti sinaptici delle connessioni aeree. Eppure esistono. Io esisto…”. Il problema è: cosa vuole Webmind? A cosa serve watch? Non solo domande, ma questione di sopravvivenza.

Robert J. Sawyer È nato in Canada nel 1960. Con il romanzo Killer online (1995) ha vinto il premio Nebula. “Urania” ha pubblicato: Apocalisse su Argo (1990, n. 1369), Starplex (1996, n. 1332), Mutazione pericolosa (1997, n. 1346), I transumani (1998, n. 1379), Mindscan (2005, n. 1525), La genesi della specie (2002, premio Hugo 2003, n. 1536), Fuga dal pianeta degli umani (2003, n. 1542), Rollback (2007, n. 1563) e WWW 1: Risveglio (2009, n. 1571). WWW 2: In guardia è uscito nel 2010.

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Verso le stelle (1582)

aprile 26th, 2012

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Il pianeta madre degli Altri, i misteriosi alien infiltrati nel Sistema solare, si annida a sei anni e mezzo di viaggio dalla Terra, ed è lì che arriva la prima spedizione mandata a investigare. Sopravvissuti a un incidente spettacolare, gli esploratori scoprono che forse è possibile un’intesa fra le due razze, ma quando l’astronave torna sul nostro pianeta, gli umori dell’umanità sono cambiati. Una flotta è già pronta a portare la guerra contro gli Altri, un conflitto che avrà conseguenze disastrose…

Joe Haldeman nato nel 1943 a Oklahoma City e laureato in astronomia, ha prestato servizio in Vietnam. Da quell’esperienza ha tratto il romanzo Guerra eterna (1974), con cui l’anno successivo ha vinto i premi Hugo e Nebula. Il ciclo della guerra è continuato con Missione eterna (1999) e Pace eterna (1997). Nel 2004 ha vinto il premio Nebula con I protomorfi, a cui sono seguiti Cronomacchina accidentale (2007) e Dula di Marte (2008). Verso le stelle (Starbound, 2010) ne riprende i personaggi.

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Gli dei invisibili di marte (1581)

aprile 2nd, 2012

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“Le più piccole e umili creature di Dio”, i batteri, avevano salvato il mondo da un’invasione marziana ai tempi della Guerra dei mondi di Wells (1897); ora, misteriosi microrganismi dalle straordinarie capacità di propagazione infettano una sonda russa nello spazio. Quando la sonda, programmata per tornare sulla Terra, sbaglia rotta e si schianta sull’Altopiano boliviano, un contadino delle Ande subisce una straordinaria metamorfosi e decide di restaurare l’Impero degli Incas. Nel frattempo, gli astronauti americani che hanno raggiunto il pianeta rosso sperimentano un definitivo “allargarsi dell’area della coscienza…”. È all’opera una civiltà più antica e perfetta della nostra, e una razza invisibile sta muovendo i primi passi in un ambiente nuovo e ospitale: l’interno dell’uomo. Ian Watson Nato nel 1943, è diventato famoso per aver scritto la sceneggiatura del film di Steven Spielberg e Stanley Kubrick A.I. Intelligenza artificiale. “Urania” ha pubblicato numerosi suoi romanzi, fra i quali Il mistero dei Kyber (n. 1431) e L’anno dei dominatori (n. 1496). Contiene il racconto “anni di piombo” di Roberto Guarnieri

                                                                                                                         

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Storie dal crepuscolo di un mondo/2

marzo 5th, 2012

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Sotto un sole morente, gli ultimi rappresentanti della razza umana vivono esistenze di mistero e avventura. Come sopravviveranno i guerrieri, i sacerdoti e i semplici profittatori di questa Terra morente, nel buio e nel gelo che sembrano l’unica promessa? Nei racconti di una grande raccolta moderna – di cui pubblichiamo qui il secondo gruppo – rivive uno dei pianeti “alieni” più affascinanti di sempre, la Dying Earth del maestro Jack Vance, raccontata da Kage Baker, Elizabeth Moon, Lucius Shepard e altri grandi autori.

a cura di GEORGE R.R. martin e GARDNER DOZOIS

Sono nati rispettivamente nel 1948 e nel 1947. Martin è diventato l’autore di fantasy storica più apprezzato in Italia, dove sono notissime le sue Cronache del ghiaccio e del fuoco. Dozois è stato il celebre editor della “Isaac Asimov’s Science Fiction Magazine”. Nel 2009, insieme a George R.R. Martin, ha deciso di pubblicare un monumentale tributo all’arte di Jack Vance.

all’interno, il racconto “il segreto di wernher” di paolo aresi

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