“Nella Quarta Dimensione” con Cixin Liu

dicembre 5th, 2019 by Redazione

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a cura di Beppe Roncari

“Nella quarta dimensione” con Cixin Liu

 

Cixin Liu, "Nella Quarta Dimensione"

Cixin Liu, “Nella Quarta Dimensione”

“Tutti quelli che lo avevano sperimentato affermavano che la sensazione di trovarsi in uno spazio a quattro dimensioni era indescrivibile. Sostenevano che era l’unica cosa conosciuta dall’uomo fino a quel momento che sfuggiva completamente a ogni espressione del linguaggio.
Di solito, per spiegarlo, si ricorreva a una analogia: bastava immaginare una specie vivente bidimensionale all’interno di una foto. Per quanto ricca e colorata potesse essere l’immagine, gli esseri piatti vedevano soltanto il profilo delle cose che li circondavano. Ai loro occhi, il mondo appariva come una serie di linee di svariate lunghezze. Soltanto quando fossero stati prelevati dalla foto e portati nello spazio tridimensionale, gli esseri avrebbero visto l’immagine nella sua interezza.”

Invertendo le premesse di “Flatlandia” di Edwin A. Abbott, “Nella Quarta Dimensione” di Cixin Liu ci fa esplorare un universo più vasto e ricco di quello che mai ci saremmo potuti immaginare. Il libro porta a compimento la trilogia del “Passato della Terra”, inaugurata da “Il Problema dei Tre Corpi” e “La Materia del Cosmo”, tutti pubblicati da Mondadori Oscar Fantastica.

I tre romanzi abbracciano una prospettiva via via più ampia sia in senso temporale che spaziale. “Nella Quarta Dimensione” parte con un tuffo nel passato, portandoci nel 1453, anno della caduta di Costantinopoli, per poi condurci fino ai limiti dell’universo. Scorrendo le pagine, gli anni lasciano spazio ai secoli e i millenni alle centinaia di milioni di anni, tanto che la distanza di quattro anni luce che separa la Terra da Trisolaris, che all’inizio della saga sembrava abissale, finisce per sembrare quasi risibile alla fine della trilogia.

Una visione talmente ampia e di vasto respiro da lasciare senza fiato lo stesso Barack Obama che nel 2017 affermò che leggendo Cixin Liu i suoi problemi quotidiani con il Congresso sembravano “quasi insignificanti, nulla di cui preoccuparsi”. Un altro grande fan dello scrittore cinese è Mark Zuckerberg, che elesse “Il Problema dei Tre Corpi” suo libro dell’anno. Chi è mai dunque questo autore capace di ridimensionare le preoccupazioni del presidente degli Stati Uniti e di uno degli imprenditori più ricchi e stressati del nostro millennio?

Nato nel 1963 a Yangquan, nello Shanxi, da una famiglia di minatori, Cixin Liu sembra destinato a tutto fuorché a diventare il genio creativo che si rivelerà essere. Ingegnere informatico per formazione, nel 1988 inizia a lavorare in una centrale elettrica. La sua prima opera, “Il canto della Balena”, vede la luce solo undici anni dopo, nel 1999.

Di sé, Cixin Liu, dice poco. Afferma di essere trainato da una insaziabile curiosità e di scrivere per rendere comprensibili al grande pubblico i complessi concetti scientifici, senza grandi aspirazioni letterarie. Fra i suoi autori preferiti, George Orwell, Arthur C. Clarke e Isaac Asimov. E non c’è da meravigliarsi, perché la “sociologia cosmica” – già incontrata ne “La Materia del Cosmo” – è un’idea talmente geniale da trovare ben pochi paragoni nella letteratura fantascientifica, e uno di questi è senz’altro la “psicostoria” alla base del Ciclo della Fondazione.

La visione del cosmo di Cixin Liu come “foresta oscura” può sembrare cupa e pessimistica, ma probabilmente lui la definirebbe prudente e realistica. “Nella Quarta Dimensione” inizia durante l’epoca della “deterrenza”, in cui i terrestri tengono sotto scacco i trisolariani con la minaccia di rivelare al resto del cosmo la loro posizione nell’Universo, esponendoli così all’attacco preventivo di altre civiltà aliene in grado di annichilire una stella a centinaia di anni luce di distanza. O peggio.

Sì, avete capito bene, la distruzione di un sistema planetario, per quanto terribile, non è la minaccia più letale. Vi siete mai chiesti da dove provenga tutta la misteriosa “materia oscura” dell’Universo rivelabile solo per la sua massa che curva la luce? Nell’escalation delle guerre galattiche, in corso ormai da miliardi di anni, le armi più letali sono… le leggi della fisica!

Come?

Leggete e scopritelo!

E ricordate… non chiedete MAI a un alieno da dove provenga: è considerato il massimo della maleducazione nel cosmo.

Posted in Dispacci, Fantascienza, Oscar Vault

One Response

  1. Giuseppe

    Un autore sicuramente da leggere

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