Urania Collezione 131: La macchina della realtà
Prima venne la macchina a vapore, poi la Macchina della realtà: come sarebbe il mondo, se il computer fosse già stato inventato nel XIX secolo? La vera storia di Charles Babbage e del suo Calcolatore analitico è narrata in questo romanzo, insieme alle sue sorprendenti conseguenze. In un’Inghilterra tecnologicamente avanzata dove impera la dittatura tecnocratica di Lord Byron, l’unica rivale è la Francia; innovazioni come carte di credito e fast food sono pronte a rivoluzionare il mondo vittoriano. A Londra la civiltà informatica è già all’avanguardia, anche se il paesaggio urbano ricorda quello di un romanzo di Dickens… Un libro in cui l’invenzione non si ferma mai e il mondo del futuro si specchia in un passato credibilissimo, ricostruito nei più inquietanti particolari.
WILLIAM GIBSON – BRUCE STERLING Nati rispettivamente nel 1948 e nel 1954, sono i due “guru” della science fiction americana. Hanno cominciato a collaborare dopo che Sterling aveva inventato il termine cyberpunk, adattissimo a descrivere il nuovo genere di cui faceva parte il più noto romanzo di Gibson, Neuromante (Neuromancer, 1982). Insieme hanno scritto il classico di storia alternativa La macchina della realtà (The Difference Engine, 1990), storia di un’invenzione vittoriana in cui il nostro presente è visto in una chiave sottilmente alterata dai processi di assuefazione tecnologica. Sterling ha scritto in proprio vari capolavori, tra cui Schismatrix (La matrice spezzata, 1985; in “Urania Collezione” n. 32) e Islands in the Net (Isole nella rete, 1988). Insieme, i due hanno dato vita al genere “steampunk”, vale a dire la fantascienza ambientata non nel futuro, ma in un passato prossimo reinventato completamente.
EBOOK DISPONIBILE
Posted in Urania Collezione
dicembre 4th, 2013 at 21:28
Questo romanzo uscì la prima volta nel
giugno del 1992 nella collana Altri Mondi e il prezzo era di Lire 29.000 .
Oggi sarebbe (quasi) impossibile pubblicare un romanzo di fantascienza
ad un prezzo corrispondente alle 29.000
lire di allora.
dicembre 4th, 2013 at 23:47
Io lo lessi da ragazzo in edizione tascabile della collana piccola biblioteca mondadori e mi piacque moltissimo; però il volume mi era stato prestato e quando mi decisi, anni dopo, a prenderne una copia per me, non si trovava più, e me ne dispiaque molto; quindi lo recupero con estrema gioia, una lacuna della mia biblioteca colmata.
dicembre 5th, 2013 at 09:53
Euro 18?
dicembre 5th, 2013 at 12:15
Ma come? Mondadori fa partnership con Kobo e poi “La macchina della realtà” è disponibile prima su Amazon che non su inMondadore?
Buffo, aspetterò qualche giorno che venga aggiunto anche su altri store, intanto grazie per gli ebook che realizzate, sono di buona qualità a prezzo ragionevole e senza fastidiosi DRM.
dicembre 5th, 2013 at 12:46
questo romanzo uscì l’ultima volta nel febbraio 2001, quindi soli 12 anni fa, possibile che non ci fosse da pubblicare?
dicembre 5th, 2013 at 15:53
Ezio: Ma, mica tanto, non è così raro trovare libri sui sedici/diciassette euro abbondanti, ove possibile cerco di privilegiare il libro elettronico ed a favorire le bancarelle dell’usato, cerco invano di stare alla larga dagli scaffali delle novità ma alcune case editrici e alcuni autori (Sempre meno: Pynchon mi fa contare i minuti anche nella sua versione light, di altri così impellenti ora non mi sovviene)continuano ad esercitare su di me una certa attrattiva.
Comunque, questa riproposizione mi sembra quanto mai opportuna: era difficile da reperire da tempo e da un po’ c’è nell’aria una gran voglia di steampunk.
dicembre 5th, 2013 at 17:38
Scusate, siccome non compro abitualmente la collana, m sapete dire in che giorno del mese esce? perché qui a FIrenze stamattina c’erano tutti i titoli di dicembre ma dell’urania collezione c’è ancora il 130…
dicembre 5th, 2013 at 20:28
@omar
di solito UC esce a firenze il secondo mercoledì
del mese
dicembre 5th, 2013 at 23:00
Molte grazie Paolo, sarà presto mio!
dicembre 8th, 2013 at 22:37
Nessuno ha commentato la copertina: probabilmente lo steampunk non è la tazza di tè di Franco Brambilla, comunque a me ricorda la copertina di “Relics” dei Pink Floyd e mi fa simpatia.
@ eXistenZ
Hai un nickname spettacolare.
Sei un genio.
dicembre 9th, 2013 at 23:06
E’ probabile che Brambilla abbia tra le sue fonti di ispirazione il compianto Storm Thorgerson…una certa similitudine con la copertina di “Relics” effettivamente sussiste…
dicembre 10th, 2013 at 11:05
Avvistato in edicola, manca indicazione prossimo numero.
Lucky hai visto la copertina del fascicolo di gennaio?
dicembre 10th, 2013 at 18:25
@maspe No, non l’ho vista, ma dovrebbe essere “Il pozzo dei mondi”
dicembre 10th, 2013 at 18:25
L’ebook non è ancora acquistabile/prenotabile,quando lo sara’?
dicembre 10th, 2013 at 23:58
@Lucky
THx
dicembre 13th, 2013 at 11:34
Preso l’ebook. Davvero niente male, per soli 2,99 euro…
dicembre 18th, 2013 at 19:13
@ Silver Apple
Grazie, è uno dei miei film preferiti…
L’ebook è disponibile su Amazon (per kindle) e su ultimabooks ad esempio.
La cosa che non mi spiego è che non sia ancora disponibile ne su inmondadori ne su Kobobooks. Avendo un kobo preferirei comprare direttamente da quest’ultimo sito per sfruttare tutte le funzionalità del lettore.
Se qualcuno ci spiegasse come mai ancora non è disponibile negli store che dovrebbero a rigor di logica essere i primi ad averlo ne sarei contento.
dicembre 19th, 2013 at 02:21
@ eXistenZ
Che rimanga fra noi: in pubblico dico che non vedo tutta questa discontinuità nella produzione di Cronemberg, è rimasto Burroughsiano fino al midollo, se le parole sono virus ed allora si può rimanere cronemberghiani filmando gente che parla senza per forza esplodere, secernere roba schifosa, avere un’acne devastante… però nel segreto del mio cuore penso anch’io che eXistenZ sia l’ultimo film davvero grande di Cronemberg.
dicembre 19th, 2013 at 12:36
Concordo pienamente con il pensiero di walter (nonostante il suo refuso): possibile che non ci fosse “altro” da pubblicare? Proprio nient’altro?
E’ il pensiero che mi coglie con disappunto ad ogni ristampa-urania-doppione=soldi malspesi.
Ma perchè non ristampate (se proprio dovete) in urania quello che non è mai stato stampato in tale collana ma altresì già pubblicato in altre collane mondadori (che ce ne sono di romanzi così) e viceversa?
Qualcuno me lo sa spiegare? Per esempio lei signor Lippi?
Chi segue la collana (da sempre) si deve sorbire tutte queste, inutili per lui, ristampe felicemente? O dovrebbe lamentarsene?
E poi, se fossero poche ‘ste ristampe….o se avessero tutte un senso….
Vi sembra strano lamentarsi del dover acquistare per la collezione libri già comprati e letti che vengono riproposti?
E’ tanto difficile da capire?
dicembre 19th, 2013 at 13:15
Assieme al remake de “La Mosca” è decisamente il mio Cronenberg preferito.
Però “Spider” e “A History of Violence” devo dire che non mi sono affatto dispiaciuti, quelli più recenti non li ho visti, prima o poi recupererò.
dicembre 19th, 2013 at 19:53
A me questo manca e mi pare un’uscita golosissima, non vedo l’ora mi arrivi a casa (sono abbonato), l’affiancherò a Carnacki come lettura natalizia 😀
dicembre 21st, 2013 at 03:28
@ eXistenZ: Vero! “Spider”! Ralph Finnes è clamoroso ma il libro finisce in maniera più visionaria e qualche chilo di carnazza schifosa in onore dei vecchi tempi ci stava.
Il film sui gangster russi è piuttosto è bello ma è l’unico corpo davvero estraneo nella sua carriera.
La biografia di Jung è stata girata a scopi puramente alimentari e non conta, di “Cosmopolis” non so che idea farmi, l’estremo rigore formale in letteratura funziona al cinema rompe (Anche se c’è chi dice che rompe anche in letteratura, io adoro De Lillo e non mi sento deflorato e non è poco)
Macchina della realtà:
Questa indignazione mi sembra un po’ eccessiva. Forse è un libro più importante che bello ma meritava di tornare in circolazione. (Penso che si trattasse di un divertissement ma hanno creato un mostro che gli è sfuggito di mano, non ne hanno colpa)
dicembre 22nd, 2013 at 18:31
Informo l’arrabbiato che le nostre ristampe devono anche avere traduzioni “nostre” e testi digitalizzati da “noi” (cioè dalla redazione di Urania). Per ora il desiderio dell’editore è questo, per non far lievitare i costi, e mi pare che con la qualità non ce la stiamo cavando male… E’ vero, dovremo presto fare di più e offrirvi titoli più rari, a costo di farne fare la lettura ottica ai volontari di Gutenberg, e insieme ai miei auguri vi prometto che questo avverrà.