David Oppegaard
Giuseppe Lippi ci presenta un giovane scrittore americano, tanto pacioso nell’aspetto quanto “terribile” nei contenuti
Un autore piuttosto promettente nel campo della science fiction macabra (genere che acquista consensi sulla spinta del cinema, a quanto pare) è David Oppegaard, americano di St. Paul nel Minnesota. Prima di dedicarsi alla narrativa ha ottenuto una laurea breve in Letteratura inglese al St. Olaf College e un diploma in scrittura creativa alla Hamline University. Finalista all’Indiana Review Fiction Award e allo Iowa Fiction Award, Oppegaard ha fatto la proverbiale trafila di mestieri che tanto si addicono agli scrittori americani: ottico, impiegato all’Università del Minnesota, contadino, redattore, uomo delle pulizie, impiegato in una biblioteca circolante e intrattenitore dei bambini su una nave da crociera inglese.
Il suo primo romanzo, uscito da St. Martin’s Press nel 2008, è questo Suicide Collectors, che non abbiamo avuto paura di intitolare I predatori del suicidio (i lettori scaramantici faranno i debiti scongiuri ma poi, ne siamo sicuri, si tufferanno nella lettura lo stesso). Come storia è davvero emblematica: dopo un disastro di proporzioni planetarie che ha indotto la maggior parte del genere umano a suicidarsi, sulla Terra compaiono misteriosi individui che non solo fiutano la morte conclamata, collezionando i corpi dei suicidi come suggerisce il titolo originale, ma la precorrono. Ecco delinearsi sul fosco orizzonte gli anticipatori di cadaveri, quelli che magari “agevolerebbero” il trapasso di chi non ha ancora ceduto all’epidemia. Cosa si nasconde dietro tutto questo festar di corvi? Qual è l’enigma dei predatori? Non c’è da meravigliarsi che The Suicide Collectors sia stato finalista al premio Bram Stoker, uno dei massimi riconoscimenti della narrativa popolare angloamericana.
Il secondo romanzo di Oppegaard è apparso alla fine del 2009 con il titolo Wormwood, Nevada. Il sito dell’autore, da cui potete anche scrivergli, si trova all’indirizzo http://www.davidoppegaard.com/
G.L.
Posted in Profili
febbraio 4th, 2010 at 17:14
Mi pare il caso di accogliere con un saluto questo giovane autore, in attesa di poterci pronunciare sul suo romanzo.