Urania 1717: Suzanne Palmer, “Il cercatore”

luglio 30th, 2023 by Redazione
Suzanne Palmer, “Il cercatore”, Urania n. 1717, agosto 2023

Suzanne Palmer, “Il cercatore”, Urania n. 1717, agosto 2023

Suzanne Palmer, “Il cercatore”, Urania n. 1717, agosto 2023

 

A Fergus Ferguson capita spesso di essere l’uomo sbagliato al momento sbagliato. Ma questa volta la sua sfortuna ci si mette particolarmente d’impegno…

Terrestre scozzese naturalizzato marziano, Fergus è un “cercatore professionista“, che è un termine gentile per dire espropriatore. La sua carriera è letteralmente basata sull’inseguire cose e poi scappare via, è un vagabondo dello spazio maestro di improvvisazione (vado, vedo, penso, prendo!) specializzato nel rubare… ciò che è già stato rubato.

Come nel caso della Spada di Venezia, una costosa nave spaziale senziente che è stata sottratta ai Costruttori.

La Spada è finita nelle mani di Arum Gilger, un signore della guerra di un’arretrata colonia spaziale chiamata Cerneken, o Cernee, in uno degli angoli più remoti della galassia, là dove le stelle si diradano ai limiti del Vuoto.

Cerneken è una stazione ad anello circondata da planetoidi più o meno abitabili, tenuti assieme da una rete di cavi, con piccole cabine pressurizzate per far spostare i passeggeri tra i residui di spazzatura orbitale e i relitti di navi saccheggiate.

Arrivato sulla colonia, Fergus sta viaggiando su un’auto a fune verso la Centrale, la stazione fulcro dell’insediamento, assieme a una tenera vecchietta spaziale, una nonnina dai capelli bianchi e strani occhi viola, quando il loro mezzo viene attaccato… proprio dagli uomini di Gilger!

La missione rischia di terminare ancora prima di iniziare, ma per fortuna il cercatore viene salvato in extremis dalla nonnina, alias Mamma Vahn, una tipa dalla scorza dura e il cuore grande. Per una sfortunata coincidenza, era lei a essere nelle mire del signore della guerra, a causa di certe superstizioni religiose che hanno a che fare con i cloni.

Fergus si ritrova presto scaraventato nel mezzo di una guerra civile tra gli uomini di Gilger e la gente della colonia, una popolazione di mercanti di cianfrusaglie, minatori, fuggitivi e contadini. Inclusa la strana famiglia Vahn, un gruppo di giovani donne tutte identiche, che mandano avanti una fattoria di licheni.

Al tutto si aggiunge l’interferenza di una misteriosa specie aliena che rapisce gli esseri umani, senza che nessuno sappia per farci cosa, data la loro scortese abitudine di restituire rivoltati come calzini i rari ambasciatori umani che si sono avventurati presso le loro navi. E il passato della famiglia Vahn sembra essere in qualche modo collegato a questa imperscrutabile razza extraterrestre…

Tra rapimenti alieni, intrighi galattici, piani coloriti e fughe rocambolesche, Fergus avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile per riprendere la nave rubata. E magari, già che c’è, impedire uno sterminio di portata cosmica.

 

Traduzione di Annarita Guarnieri, copertina di Franco Brambilla.

 

Suzanne Palmer – Prolifica scrittrice di racconti, ha all’attivo numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Hugo 2018 per The Secret Life of Bots. Laureata in Belle Arti presso l’Università del Massachusetts, da studentessa è stata presidente e bibliotecaria della UMass Science Fiction Society. Finder (2019) è il suo primo romanzo e apre “The Finder Chronicles”, di cui fanno parte, seppure leggibili separatamente, Diving the Deep (2020) e The Scavenger Door (2022

 

E all’interno, appuntamento con Gli Imperdibili di Mauro Gaffo e il meglio dell’anno 1959!

 

Buona lettura!

 

EBOOK DISPONIBILE AD AGOSTO

Posted in Ebook, Urania Collana

26 Responses

  1. Maurizio

    Chissà perché questa sinossi mi ricorda il “Ratto d’acciaio” di un tal Harry Harrison. …Il che fa di questo numero di Urania un volume molto appetibile! …Ad agosto quindi mi preparo a vedere (o meglio a leggere) come se la cava questo Fergus di Suzanne Palmer!

  2. Emmanuel

    Interessante, MA…domanda d’obbligo: pubblicherete anche gli altri 2 romanzi che completano la trilogia “The Finder Chronicles” ?

  3. L'Operatore Spaziale

    Sempre felice quando Urania va a scovare nuovi autori da proporre al pubblico italiano. La trama sembra molto intrigante, per me acquisto assicurato!

  4. mck

    Di questa autrice apprezzai molto al tempo (Millemondi 89, la terza parte della YBSF 35 di Dozois), “Number Thirty-Nine Skink”, e questo, al netto della sinossi, e quindi in parte della trama, un po’ naïf, sarà un’Urania da non impilare dritto in collezione in attesa di trovare il tempo per leggerlo, ma da affrontare subito…

  5. mck

    …in attesa del Banks di “Matter” e del completamento (?) della “Orthogonal Trilogy” di Egan.

  6. Daniele

    Da provare, la sinossi mi intriga

  7. Sal

    Buongiorno redattori.
    Supponendo che siano pubblicati (cosa non certo sicura vista la quantità di serie di romanzi lasciati senza seguiti o con i seguiti pubblicati dopo decenni di attesa), ci toccherà aspettare due anni prima che questa trilogia sia completata?

  8. Redazione

    Ciao @Emmanuel, @Sal
    è sempre nostra intenzione completare le serie, il “quando” dipende dal processo di acquisizione dei diritti. Riguardo a Suzanne Palmer, stiamo trattando importanti acquisizioni che speriamo di poter annunciare presto.
    Buona giornata!

  9. Uranianelcuore

    @Sal
    quello che dici è ingiusto. Soprattutto negli ultimi tempi stanno mantenendo il proposito di portare a termine saghe anche discretamente lunghe. Alcune sono addirittura ancora in corso, quindi ci sta che si debba attendere un po’, succede anche a chi le acquista in lingua originale perchè l’autore ancora le sta scrivendo.

    Per quanto riguarda il passato il discorso è diverso. Ma non credo si possa dare colpe alla gestione attuale di quanto fatto decenni fa.

  10. Sal

    Buongiorno a Urania nel cuore.
    Rispetto la tua opinione e senza nessuna intenzione di avviare nessuna polemica di nessun tipo ti chiedo di rispettare la mia.
    Non conosco le logiche aziendali che governano una attività editoriale, nello specifico la pubblicazione di Urania e so bene che la gestione della serie è cambiata più volte nel corso degli anni (personalmente sono 43 anni che leggo Urania).
    Ma il disagio di non aver potuto leggere per decenni la conclusione di alcune serie mentre altre, a distanza di decenni restano ancora non concluse purtroppo non riesco a reprimerlo.
    Mi rendo conto che è un problema solo mio ma comunque rivendico, senza intenzione di offendere nessuno, il diritto di esprimere il mio pensiero anche nella speranza di far uscire dal dimenticatoio alcuni libri di cui aspetto la pubblicazione da (ormai troppo) tempo.
    Un caro saluto a te e a tutti i lettori e redattori di Urania.

  11. VergaG

    @Emmanuel
    @Sal
    Sono andato a vedere gli originali degli altri due libri di questa trilogia (che comunque da quello che ho capito si compone di libri che reggono benissimo da soli la lettura) e ho visto che sono bestioni di quasi 500 pagine in originale. Difficile che possano uscire in Urania, direi. Forse nel Jumbo?

  12. Quiller

    @Sal: sicuramente le serie non terminate sono un problema. Ma mi sembra che le cose siano molto migliorate, anzi, quello che tu velatamente (forse sbaglio) presenti come vessazione (due anni per una trilogia) mi pare al contrario una buona pratica: così non si intasano le uscite e chi segue la serie (che spesso è addirittura composta da episodi autoconclusivi) la legge tutta e spesso a ritmi più alti di chi l’aveva attesa in originale.

  13. Silver Apple

    Ma, secondo me dentro questa trama c’è troppa roba. Troppi elementi “di fantascienza” volendo anche un po’ triviali.
    La tipa sarà anche giovanissima ma l’impressione superficiale che ne ricavo è della solita novità già vecchia ma probabilmente è un problema mio. È da un bel po’ che fra le novità non trovo niente che riesca a suscitare interesse.
    Lo prenderò perché esce su Urania ma va a finire nel limbo.

  14. Sal

    @Quiller: ti sbagli.
    in quello che ho scritto non c’è niente di velatamente insinuato o sottinteso o da interpretare.
    la supposta vessazione di cui parli, per quanto mi riguarda, è solo un tuo pensiero da cui mi dissocio totalmente.
    ho solo esternato un mio disagio.
    sui tempi e i modi di pubblicazione di questa trilogia non farò altri commenti.
    buona giornata.

  15. Tralda Ralfa

    Anche a me la trama sembra un po’ un guazzabuglio. Però i racconti che ho letto di Suzanne Palmer – La vita segreta dei bot, Scinco n. 39 (millemondi 89), Penso con la mia testa, Il pittore di alberi (millemondi 91)- mi sono piaciuti quindi prenderò anche questo romanzo con curiosità e lo leggerò subito. Spesso le sintesi ingannano, nel bene o nel male!

  16. Gianfranco "Lucky" Lucchi

    Domani è il 2 agosto, ed è il primo mercoledì del mese: uscirà Urania?

  17. Redazione

    Ciao @Gianfranco,
    Non sono annunciati ritardi, già da oggi, mercoledì 2 agosto, le uscite del mese saranno in distribuzione.
    Buona giornata e buona estate!

  18. claudio

    1. da ieri le edicole o sono in ferie o fanno orario estivo, quindi buona caccia!

    2. sinceramente non avrei fatto uscire trilogie (inizio o fine) ad Agosto, ma avrei puntato su libri “spot”, dando la possibilita’ al povero vacanziero annoiato che la mattina, prima di andare al mare, passa in edicola a comprare il corriere dello sport, di rimaner attratto da qualche uscita e potersi portare qualcosa da leggere sotto l’ombrellone, senza poi doversene pentire perche’ inconcludente.

    3. seguiro’ dunque per questa uscita il metodo Silver Apple, con cui concordo spesso, forse per via dei gusti simili e a cui mi permetto di consigliare l’ultimo di Andy Weir che ho trovato bellissimo.

  19. Bibliotecario

    A me sembra un ottima uscita, che come al solito comprerò insieme al Collezione e al Jumbo.
    A Firenze, non ho e non ho mai avuto problemi di reperibilità dei volumi.
    Ovviamente sempre come al solito, andrà subito in lettura, commento come al solito 🤣 su UraniaMania.
    Agli scontenti, sempre e a prescindere, consiglio di godersi un po’ più la vita.
    Buone letture a tutti.

  20. D5vid

    sembra appetitosa la trama, peccato che non accenna a fenomeni fanta-quantistici-dimensionali (in stile “M. John Harrison”, o il più recente “everything everywhere all at once”) sapete consigliarmi qualche nuovo autore su quella lunghezza d’onda?

  21. mck

    @SilverApple. Al netto della sinossi/trama, ribadisco, “un po’ naïf”, la “tipa” non è affatto “giovanissima”: è del 1968 (piena mezza età) e scrive narrativa breve dal 2005 (il racconto che ho citato più sopra, se lo avesse scritto una 25enne, sarebbe una rivelazione: così è solo ottimo…).
    https://www.isfdb.org/cgi-bin/ea.cgi?108878
    http://zanzjan.net/about.html

  22. Redazione

    @ArcaSti,
    grazie per la segnalazione!

  23. Silver Apple

    @ mck:
    Per lavoro frequento gente dagli ottant’anni in su, una del 68 è una pischella.

    @ D5vid:
    Esiste un film di una decina di anni fa che conoscono in pochissimi ed è un vero peccato che si intitola “John dies at the end” diretto da un Don Coscarelli tornato in grandissima forma che è un gioiellino, di scrittura, di ironia, di messa in scena di uno della vecchia guardia abituato a cavare sangue dalle rape, di buon gusto e CG usata quando proprio non se ne può fare a meno ed è il motivo per cui everithing everywhere etc etc non mi ha fatto né caldo né freddo. È costato un venticinquesimo e soprattutto non impartisce lezioncine di tolleranza e self emprovement da due soldi che nel cinemaccio che c’è in giro adesso a quanto pare sono obbligatorie.

  24. mck

    @SilverApple. Una metafora dell’Italia.

  25. mck

    @D5vid: per rimanere sul live-action non pienamente mainstream e ben lontani da un film innocuo come “Everything Everywhere All at Once”, e un po’ più vicini, ma solo per certi versi, a M.J.Harrison, tra i primi nomi che vengono in mente ci sono i film della coppia Justin Benson & Aaron Moorhead (Resolution, the Endless, Synchronic), o una splendida serie tv (in tot. meno di 4 ore) come “the Resort” di Andy Siara.

  26. Lino

    Appena finito e mi è piaciuto molto. A tratti mi ha ricordato la Bujold per la vena ironica e l’avventura intricata che le caratterizza. Non resta che aspettare i seguiti, che non sono del tutto staccati da questo primo romanzo.

Leave a Comment

Please note: Comment moderation is enabled and may delay your comment. There is no need to resubmit your comment.

Spam protection by WP Captcha-Free