Urania Collezione 242: Arkadij e Boris Strugackij, “Le onde placano il vento”
Arkadij e Boris Strugackij, “Le onde placano il vento”, Urania Collezione n. 242, marzo 2023
“Mi chiamo Maksim Kammerer. Ho ottantanove anni. Tanto, tantissimo tempo fa, lessi un’antica storia che iniziava in questo modo. Ricordo di aver pensato che se mai in futuro mi fosse capitato di scrivere le mie memorie, avrei iniziato proprio così.”
Ah, i tempi della Grande Rivelazione!
Dalle memorie di Maxim Kammerer, agente del controspionaggio galattico in pensione, scopriamo cosa è avvenuto nel suo passato… ovvero nel nostro futuro.
La Terra vive un’epoca di pace e prosperità e l’umanità si è espansa nel sistema solare, entrando in contatto con diverse civiltà aliene.
Ma poi una serie di fenomeni inspiegabili iniziano a flagellare il genere umano, rompendo l’armonia, come veri e propri episodi di fobia di massa, in cui nelle menti delle persone esplode un terrore incontrollabile nei confronti di un’immaginaria invasione aliena.
Come durante l’incidente Tibiscus, quando un intero gruppo di ricerca sul pianeta omonimo si convince di aver perso ogni comunicazione con la base, che la Terra sia stata distrutta e persino che gli abitanti della Periferia, ovvero gli umani delle colonie, siano stati interamente sterminati da un’epidemia.
Il fenomeno potrebbe essere connesso con la misteriosa stirpe dei Nomadi, esseri imperscrutabile, intenzionata a mettere in qualche alla prova alcuni esseri umani selezionati.
Quando Maksim Kammerer, al tempo capo del Dipartimento Eventi Straordinari, incarica il giovane praticante Tojvo Glumova di indagare, i due non immaginano neanche quale sia il vero disegno dietro agli strani avvenimenti…
“Le onde placano il vento” esce a marzo in una nuova traduzione integrale.
Traduzione di Stefano Ternavasio.
Arkadij e Boris Strugackij – (1925-’91 e 1933-2012) Autori russi di racconti e romanzi, iniziano a scrivere negli anni Cinquanta e le loro opere sono caratterizzate da forte ottimismo. I primi anni Sessanta sono quelli della loro affermazione, diventando ‘gli Strugackij’, ma anche quelli in cui si ritrovano sotto la lente della censura. In Urania è uscito “L’ultimo cerchio del paradiso” (The Final Circle of Paradise, n. 1703), romanzo del 1965 anticipatore del movimento cyberpunk degli anni Ottanta.
“Le onde placano il vento”, noto anche con il titolo “Passi nel tempo”, appartiene al continuum narrativo dell’Universo di Mezzogiorno, ed è il capitolo conclusivo della trilogia dedicata a Maksim Kammerer.
All’interno, appuntamento con le rubriche della Gaia Scienza: “I fratelli Strugackij e la fantascienza russa” per gli Approfondimenti di Salvatore Proietti, “Ultime notizie sugli alieni! (parte prima)” per gli Interventi di Fabio Feminò e Gli imperdibili di Mauro Gaffo, dedicato all’anno 1954.
E inoltre, prosegue la sfida con il Campionato di Urania!
EBOOK DISPONIBILE A MARZO
Posted in Ebook, Urania Collezione
febbraio 26th, 2023 at 20:48
L’occasione per sostituire la vecchia edizione Urania (Agosto 1988).
febbraio 27th, 2023 at 16:05
Felicissimo della riscoperta di questa coppia di autori!!
febbraio 27th, 2023 at 18:02
Copertina strepitosa!! Andrebbe comprato anche solo per la copertina!
febbraio 27th, 2023 at 22:52
Salve.
Visto che la Mondadori detiene diritti sulle opere di S. Lem possiamo aspettarci sorprese su U. Collezione?
Intanto acquisterò questo dei Strugackij, che già mi hanno intrigato col precedente edito da voi.
Buon lavoro, redazione.
febbraio 28th, 2023 at 10:35
Ciao @ArcaSti,
Stanislaw Lem è un autore presente nei nostri radar.
Buona giornata e Stay Tuned!
febbraio 28th, 2023 at 10:54
Ottimo riproporre dei classici in traduzioni integrali.
Ma è tradotto dal russo?
grazie
febbraio 28th, 2023 at 11:38
Ciao @Kronos,
la traduzione è dalla versione inglese rivista e approvata dall’agenzia internazionale che segue i fratelli Strugatskij.
Buona giornata!
febbraio 28th, 2023 at 11:41
Ciao ArcaSti, se non hai ancora avuto modo di vedere, Mondadori sta ripubblicando i romanzi di Lem in varie collane degli Oscar. L’ultimo é Memorie trovate i una vasca da bagno.
Personalmente spero che continuino nel programma di ripubblicazione, su Urania o su altre collane.
Ciao, buona giornata
febbraio 28th, 2023 at 12:45
Diego
SÌ, ho visto, ma mi piacerebbe qualcosa su Urania.
Ciao.
marzo 1st, 2023 at 15:36
Domanda: se questo romanzo appartiene al continuum narrativo dell’Universo di Mezzogiorno, ed è il capitolo conclusivo della trilogia dedicata a Maksim Kammerer, perché non avete pubblicato i primi 2 ?
marzo 1st, 2023 at 16:44
Ciao @Emmanuel,
completare le serie è sempre nel nostro interesse, quando possibile, ma dipende tutto dai diritti d’autore.
Questo romanzo, pur appartenendo a un universo narrativo e a una trilogia, è perfettamente godibile come stand alone.
Buon pomeriggio!
marzo 2nd, 2023 at 10:42
Spett. Redazione,
Su questo urania
Leggo eliminatorie
Denuncio crimine contro
La fantascienza
Trifidi contro ubik subito
Sono entrambi da semifinale
Altro crimine
Bradbury contro se stesso i due
Capolavori
Rifate tutto
Scherzo
Ma vorrei sentire altri
Saluti
marzo 2nd, 2023 at 11:10
Ciao @Giuseppe,
la competizione partirà domani; chiediamo un po’ di pazienza e attendere il post relativo al Campionato, in modo da non andare off topic.
Grazie e buona giornata!
marzo 2nd, 2023 at 11:16
come ci si inscrive al campionato di Urania e dove si trova la pagina per votare
Scusate l’ingenuità
marzo 2nd, 2023 at 11:20
Ciao @Leonardo,
il Campionato di Urania è un’iniziativa che durerà per tutto il 2023. Nessuna iscrizione; tutti possono votare, come spiegato nell’articolo apposito a questo link. Domani pubblicheremo qui sul blog il tabellone dei sedicesimi e avrà il via la nuova votazione.
Buona giornata!
marzo 2nd, 2023 at 14:27
@ Emmanuel
Ciao, gli altri due romanzi della trilogia (trilogia sui generis, tutti perfettamente leggibili come opere a sé stanti) sono “L’isola abitatata” (editore Carbonio, 2021) e “Lo scarabeo nel formicaio” (Editori Riuniti, 1988). Il primo perfettamente reperibile su tutti i canali, per il secondo serve consultare qualche biblioteca ben fornita ma si può recuperare. Spero sia d’aiuto.
marzo 3rd, 2023 at 00:54
Per quanto mi riguarda è l’uscita del mese. Mi sembra un po’ per l’idea e per l’impostazione a episodi autonomi un precursore della lavanderia. Ma scritto dai miei adorati.
Molto belli l’articolo sulla fantascienza russa e l’approfondimento sugli autori, sintetici ma esaustivi.
Bella copertina.
Un “Urania Collezione” particolarmente ben fatto.
marzo 3rd, 2023 at 17:57
@ redazione
@ Stefano T
Grazie per le risposte. Peccato che non possiate pubblicare la trilogia completa in ordine cronologico. Questo romanzo anche se “stand alone” é l’ultimo della trilogia, tratto dalle memorie del protagonista alla fine della sua vita. Non sò se lo comprerò.
marzo 7th, 2023 at 10:51
Sarei curioso di leggere qualcosa dei fratelli Strugatskij. Purtroppo per questo mese non posso per motivi economici, perciò volevo chiedervi se avete in programma di pubblicare altri loro titoli.
marzo 7th, 2023 at 11:43
Ciao @Gianni,
i fratelli Strugatskij sono autori sempre presenti nei nostri radar, segui il blog per restare aggionato.
Buona giornata!
marzo 7th, 2023 at 21:09
In realtà sono ben 10 titoli della serie Noon universe, di cui diversi pubblicati in Italia. Tutti dovrebbero essere leggibili stand alone.
marzo 8th, 2023 at 21:39
Preso ieri in edicola, lo comincio stasera, non vedo l’ora! Copertina molto bella!
marzo 9th, 2023 at 20:28
Preso appena ho potuto. L’ho letto in poco più di una giornata. Il libro è abbastanza corto ma non è questo il punto. Il fatto è che proprio non riuscivo a posarlo. È stata una delle letture più belle degli ultimi anni. Gradirei tantissimo una ristampa di Stalker (di cui ho sentito parlare molto bene soprattutto rispetto alla vecchia edizione Urania).
marzo 10th, 2023 at 18:19
Certo che anche Dune contro la Città delle stelle è un bel match subito bello duro e anche la Svastica sul sole contro Foundation e difficile da scegliere dentro uno fuori l’altro! …ma devo troppo ad Asimov! …a Dick colgo qui l’occasione per un comunque stra-meritato applauso!
marzo 13th, 2023 at 23:05
Ad Asimov devo due mesi tremendi: quando ho letto i cicli dei robot/dell’impero/della fondazione.
A Dick devo un anno bellissimo: quando ho letto tutti i suoi romanzi.
Dick ha scritto anche ciarpame.
Asimov ha scritto solo ciarpame.
marzo 14th, 2023 at 12:34
Silver Apple modera i commenti, i tuoi gusti estremi possono essere non condivisi.
A volte esageri con la tua saccenteria.
marzo 14th, 2023 at 12:46
Oltre a chiedere gentilmente agli utenti di evitare gli off topic, ricordiamo la moderation policy del blog:
“Un libro può piacere o non piacere. In entrambi i casi, se si vuole utilizzare il blog per esprimere il proprio parere bisogna ricordare che questo è il blog ufficiale di “Urania”: argomentare il proprio giudizio può tornare utile per scongiurare il rischio di vedersi scambiati per disturbatori o troll. Il blogmaster si riserva il diritto di rimuovere commenti screditanti nei confronti delle nostre pubblicazioni.”
Grazie per la collaborazione e buona giornata.
marzo 14th, 2023 at 17:22
@Silver Apple Guarda, io adoro Dick (ho letto tutto di lui nel bene soprattutto, ma anche nel male) e Asimov non mi è mai piaciuto per una questione proprio stilistica. Così come ho le mie riserve su Clarke, Heinlein… diciamo pure tutti i più grandi nomi della fantascienza. Il fatto che mi disturba di più in realtà è che ci sono così tanti bravi autori praticamente sconoscitui (e in questo Urania ci guida da decenni) che sentire sempre gli stessi 3 nomi quasi me li fa risultare antipatici. Ma da qui a dire quello che dici tu è giusto un pelo eccessivo.
marzo 14th, 2023 at 23:44
C’è questa… boh… sudditanza psicologica verso certi nomi che non si possono toccare… Clarke che è pure peggio di Asimov ma nelle pagine in cui parla dei viaggi nello spazio almeno vola altro, Heinlein che secondo me fra i tre era quello più bravo e vario nelle tematiche e interessante.
Dire che Asimov ha scritto solo ciarpame è come l’uscita di Fantozzi sulla corazzata Potemkin. Che è un film bellissimo che codifica da zero le regole del montaggio cinematografico che sono valide ancora oggi è dura soltanto un’ora… anche se in effetti la durata percepita è di sei o sette.
Non mi sognerei mai di dire che Asimov non ha avuto un posto in primissimo piano nella storia della fantascienza, che ha avuto delle idee talvolta molto in anticipo sui tempi (secondo me l’editoria di fantascienza non era pronta per una saga di ampio respiro come la Fondazione) ma mi permetto di insinuare il dubbio che forse ha ottenuto più meriti rispetto al suo effettivo valore come scrittore.
Se leggi di seguito i tre cicli (l’ho fatto l’estate scorsa e ho speso anche un po’) lo noti chiaramente quanto siano legnose le trame, quanto i personaggi siano usati male, solo in base alla funzione che hanno nello svolgimento, quanto certi espedienti narrativi siano usati male (per dirne solo uno, fino ad ora fra gli scrittori che ho letto non ne ho ancora trovato uno che abbia fatto un uso peggiore della telepatia, quando la trama si ferma arriva un robot telepatico a darli un calcio, se non ci sono robot telepatici un personaggio scopre di essere telepatico una pagina prima di quanto serve), certi colpi di scena veramente trash. Anche facendo la tara dei tempi in cui questi libri sono stati scritti davanti a certe trovate non riuscivo proprio a non sentirmi preso in giro. Da Heinlein non mi sono mai sentito preso im giro, neanche nei romanzi che mi sono piaciuti poco o per niente.
I seguiti della Fondazione degli anni ottanta li ho trovati indifendibili quanto “Vulcano 3″, con la differenza che un ammiratore di Philip Dick non ha problemi a dirlo, un ammiratore di Asimov sì.
Stilisticamente è di un basico al limite del mortificante, non è peggio di altri della sua generazione ma ho notato che il suo (non)stile veniva molto ingentilito da certi traduttori, il che dimostra che Giuseppe Lippi o Gianni Montanari erano più bravi a tradurre di quanto non fosse Asimov a scrivere.
Alla fine le sole cose piacevoli che ho trovato sono degli elementi del world building ed infatti confido molto nei Jumbo della Fondazione scritti da tre che sono tutti più bravi di Asimov e sicuramente ne hanno fatto un uso migliore di quello che ha fatto lui.
I racconti dei robot li salvo per il modo intelligente di immaginare le impicazioni degli sviluppi tecnologici e perché contengono l’unico personaggio memorabile immaginato da Asimov.
marzo 15th, 2023 at 13:46
@Silver Apple Mi trovo quasi completamente d’accordo su tutto. A partire da Heinlein che effettivamente preferisco di gran lunga a Clarke e ad Asimov fino ad arrivare al discorso delle traduzioni. Su una cosa però non sono d’accordo. Vulcano 3 di Dick, per me, è comunque molto meglio dei vari sequel e prequel della trilogia originale della Fondazione. Quelli proprio no. Ho avuto proprio l’impressione di un Asimov forzatissimo manco avesse una pistola puntata alla testa costantemente.
marzo 16th, 2023 at 17:52
Buonasera,
sono solito acquistare le versioni ebook di Urania tramite l’applicazione Apple Books.
Tutti gli Urania “elettronici” che possiedo risiedono nell’app della Apple.
Molto spesso riesco pure ad effettuare i preordini: per “I giganti addormentati” non ci son stati problemi.
Ora mi capita una strana situazione: il titolo dei fratelli Arkadij e Boris Strugackij non si trova proprio.
Rigirando sul web sono riuscito ad ottenere una “pagina di errore” che mi dice:
“Questo titolo non è più disponibile su Apple Books”.
Chiedo, quindi, posso sperare di veder apparire “Le onde placano il vento” presso Apple Books prossimamente
o è meglio se cerco presso altri lidi (Amazon, Kobo, ecc.) ?
Grazie.
marzo 17th, 2023 at 10:30
Ciao @Paolo,
grazie, abbiamo fatto una segnalazione.
Buona giornata!
marzo 23rd, 2023 at 11:03
“Asimov ha scritto solo ciarpame” . Asimov ha dato il meglio di se da giovanissimo nel formato del racconto , si pensi ai primi episodi di fondazione o a “NightFall” , e dopo prima dell’interruzione romanzi sempre leggibili ( abissi d’acciao e il sole nudo sono bell’esempi di connubio fantascienza giallo )L’unico errore quando è ritornato di voler fondere il ciclo dei robot con quello di fondazione con trame assurde. Quindi consiglierei di leggerlo per data di scrittura . Dick ha solo scritto s…e mentali.
marzo 23rd, 2023 at 15:25
@Luca Ognuno cerca nelle proprie letture ciò che vuole. Ho sentito molti dire di Dick quello che dici tu, più o meno. La mia risposta è sempre la stessa: è esattamente in questo che io trovo il gusto di leggerlo. Quelle che per te sono frustrazioni o complicazioni inutili nei suoi romanzi, per me sono gli elementi essenziali che lo mettono al di sopra di molti altri per me troppo lineari e poco coinvolgenti.
marzo 23rd, 2023 at 19:24
@Gianamrco
Si lo so , sono d’accordo con te , la mia era solo una piccola provocazione. Aggiungo che avendo letto Dick da giovane sono curioso di rileggerlo con una maturità differente. Se non ti piacciono le trame lineari leggi Van Vogt ogni due pagine succede il finimondo ( anche se vecchio stile ).
settembre 17th, 2024 at 10:30
@Redazione
Finora ho preso tutto: le due uscite del 2022 e quella del 2023. Prevedete altre uscite dei fratelli Strugackij nei prossimi mesi?
settembre 17th, 2024 at 11:31
Ciao @A3ju,
Arkadij e Boris Strugackij sono autori importanti, a cui teniamo molto, e per cui stiamo trattando importanti acquisizioni che speriamo di poter annunciare presto.
Buona giornata!