Urania Collezione 232: John W. Campbell, “La cosa. Inferno di ghiaccio”

aprile 29th, 2022 by Redazione
“La cosa. Inferno di ghiaccio”, John W. Campbell, Urania Collezione n. 232, maggio 2022

“La cosa. Inferno di ghiaccio”, John W. Campbell, Urania Collezione n. 232, maggio 2022

“La cosa. Inferno di ghiaccio”, John W. Campbell, Urania Collezione n. 232, maggio 2022

 

Anno 1939. Una spedizione artica porta alla luce un misterioso oggetto metallico di chiara fattura artificiale. Ma non umana…

All’interno dell’antico UFO c’è una creatura, o almeno ciò che ne resta. L’essere sembra essere morto da milioni di anni, essendo precipitato tra i ghiacci in tempi remoti, in un’era in cui gli uomini non camminavano ancora sulla Terra.

L’alieno ha una forma disturbante; con i suoi tre occhi e i capelli simili a lombrichi blu, sembra l’interpretazione data da un folle al male incarnato. Ma il problema non è tanto il suo aspetto, quanto il fatto che “La Cosa” è un alieno mutaforma, capace di sostituirsi volta volta a un membro diverso della spedizione per metterli l’uno contro l’altro e portarli all’annientamento reciproco.

Frozen Hell è il titolo del manoscritto di John W. Campbell rimasto per decenni nascosto e inedito, e riscoperto solo di recente, grazie al quale vede la luce questo romanzo. Una versione estesa e più completa del celebre racconto Who Goes There? (La Cosa”), da cui nel 1982 venne tratto il film cult di John Carpenter con Kurt Russell, remake del film La cosa da un altro mondo” del 1951.

Se già siete amanti di questo grande classico della fantascienza dalle inquietanti tinte horror, preparatevi a scoprire retroscena inediti di un’avventura che ha fatto la storia del genere.

E se invece non lo conoscete… benvenuti in un inferno di ghiaccio e orrore!

Completa il volume il racconto “La voce dell’ignoto” (1930).


John W. Cambell Jr. (1910–1971) – Laureato in fisica, si appassiona alla fantascienza quando il genere sta muovendo i primi passi. È stato uno dei padri fondatori della space opera e dal 1937 ha diretto la rivista Astounding Science Fiction, inaugurando l’epoca d’oro della fantascienza e consacrando all’eternità autori come Isaac Asimov, A.E. Van Vogt e Robert Heinlein.

 

All’interno, per i 70 anni di Urania, nella rubrica dedicata alla Storia del premio Urania, “I vincitori 2000–2002″, a cura di Mauro GaffoE per la rubrica Interventi, “L’incubo di un letterato”, un approfondimento sull’autore a cura di Fabio Feminò.

 

EBOOK DISPONIBILE A MAGGIO

Posted in Ebook, Urania Collezione

37 Responses

  1. Ilpunitore

    Caspita! Applausi!!!

  2. Ilpunitore

    Ma un ritorno di Urania Horror???

  3. Alessandro Bani

    che ‘mostro’ (di bravura) quel Brambilla! 😉

  4. Jeve

    Copertina pazzesca!!! Mi associo a ilpunitore per un ritorno di Horror!

  5. Filo

    È una ristampa del racconto apparso sul numero 129 di UC?

  6. Jonas

    Mi associo per Urania Horror!

  7. Luca

    Eh, si. In effetti Urania Horror sarebbe un gradito ritorno. Anche solo un paio di uscite l’anno…

  8. SciFiFan

    Che giorno uscirà in edicola?

  9. Giuseppe Dabraio

    Il manoscritto di Campbell scoperto di recente: ma quanto recente? (Visto che questa è una nuova edizione?)

  10. Uranianelcuore

    @Giuseppe Dabraio
    2018 è abbastanza recente per i tuoi gusti?

  11. Giuseppe P

    Ricordo che dal romanzo fu tratto un film interessante come pure il suo rifacimento

  12. Fabio Paccosi

    Quando uscirà in edicola?

  13. Redazione

    Ciao @SciFiFan,
    sempre dal primo mercoledì del mese, quindi il 4 maggio occhio alle edicole!

    Ciao @Filo,
    no, nell’Urania Collezione n. 129 era presente il racconto “La cosa da un altro mondo”, mentre quella che trovi in questo numero è una versione precedente e più ampia della storia, con maggiori retroscena, che tuttavia era andata perduta.

    Grazie a @tutti per i feedback e le richieste.

    Buona giornata e Stay Tuned!

  14. Andrea B.

    Urania Horror è stata cassata perchè evidentemente non aveva bouni riscontri in edicola. Però leggendo i commenti, noto con piacere di non essere l’unico a sognarne un ritorno. Magari, come suggerito, anche solo a cadenza quadrimestrale.
    Grazie

  15. capitanklutz

    Spezzo una lancia per Urania Horror pure io

  16. Jeve

    @Andrea B.: per conto mio ho dei bellissimi ricordi su UH, anche perché quello è stato il mio “battesimo” di acquirente Urania, dopo un’infanzia passata ereditando i vecchi numeri di mio padre e mio nonno; per intenderci, i tempi dei primi Jumbo annuali e di piccole perle come I Vermi Conquistatori o La Faccia che Deve Morire…

    PS: ma una ristampa di TUTTI A ZANZIBAR prima o poi?

  17. Roberto Tamaro

    Il film del 1951 che ne fu tratto è considerato un classico al punto che ne esiste anche una versione a colori (l’originale è in BN).

  18. feefz1

    @Giuseppe Dabraio Qui dice 2017: https://www.libripulp.it/2020/03/25/john-w-campbell-frozen-hell/

  19. Philip K. Dick

    Dopo essere riuscito a reperire la 1°Edizione de “La Cosa” di Alan Dean Foster, da cui è stato tratto il film omonimo di John Carpenter con Kurt Russell, adesso finalmente Urania se ne esce con la ristampa della trasposizione letteraria di John Campbell… questo è un grande regalo. Un classico della fantascienza, una perla nel suo genere. Grazie!!

  20. Quiller

    @Philip K. Dick: provocatore…vedrai che ti seppelliscono di correzioni adesso! 😉

  21. Stefano-B

    @ Philip K. Dick
    Non so se ti sei espresso male, ma il film di Carpenter è sempre tratto dal racconto di Campbell del ’38.
    Il romanzo di Alan Dean Foster è una novelizzazione del film, non il contrario…

    A proposito di film, a me è piaciuto anche il prequel del 2011, con quel finale che si incastra perfettamente all’inizio del film di Carpenter

  22. tacos

    ma è già uscito in edicola?

  23. Maurizio

    Naturalmente sono contento di questa uscita. Ma consiglio a tutti di vedere il film del ’51 (a me l’unico che piace gli altri sono troppo splatter). Il film del ’51 è poi particolare per i dialoghi serrati che in italiano lo sono ancora di più. La cosa da un altro mondo è un capolavoro del doppiaggio italiano. Rivedete il film e godetevi il doppiaggio!!! Non molla un secondo!

  24. Anacho

    Ho amato alla follia sia il racconto che il primo film, anche gli altri mi sono piaciuti, non posso che applaudire la decisione di pubblicare quest’opera.

  25. Giuseppe P

    Il film del 1951 è in BN ma usci una confezione di DVD con una copia anche a colori. Non ricordo bene ma credo che negli anni 60 la TV di stato per rispondere alle molteplici richieste degli appassionati proiettò 5 film di SF tra cui “La Cosa da un altro mondo” Come era difficile vedere in TV questi film, comandava “Mamma Rai”

  26. Silver Apple

    A me piace solo la versione di John Carpenter per il sottotesto politico che è riuscito a dare a questa storia, per i personaggi e per i fantastici effetti speciali che restano ancora i migliori mai visti. La versione vecchia è troppo naif, ad un certo punto entra in scena uno vestito come Scialpi e rovina tutto mentre ho trovato invece il film più recente inutile e gli effetti digitali decisamente brutti ed invecchiati peggio delle splendide sculture organiche di Rob Bottin. E penso che gli effetti digitali siano anche uno dei motivi per cui certi film vengono montati così male, i migliori horror anni ottanta erano montati talmente bene che ti sembrava di vedere più di quello che c’era.
    Di solito gli inediti se sono rimasti inediti c’è un motivo ma questa volta sono contento che è stato reso pubblico e in cuor mio sento che sia questa la versione giusta.

  27. Maurizio

    Il concetto di versione filmica giusta non mi convince. L’ho detto, io sono un estimatore della prima versione, ma ci sta voler bene a tutte e tre perché ognuna di esse rappresenta un’ epoca e se la mettiamo così magari siamo tutti contenti. Per il resto un grazie 1000 a Campbell, a Urania che ha ri-pubblicato al meglio un opera vista in Italia in una interessante edizione del 1977 della Fanucci Collana Orizzonti.

  28. Jos33

    Domanda per coloro che lo hanno già preso: per quanto riguarda le anteprime del prossimo mese presenti nelle ultime pagine, sono confermati i fratelli Strugatskij nella collana madre e Le mappe del cielo di James Blish per il Collezione?

  29. Jeve

    Complimenti per la cura editoriale, volume zeppo dí approfondimenti di valore!

  30. Diego

    Ciao Jos33,
    nel volume c’è solo l’anticipazione di Urania Collezione, ti confermo Le Mappe del Cielo.
    Buona giornata :-)

  31. Ilpunitore

    @silverapple Scialpi era un grande!

  32. alexmax

    Scusate la domanda, non ho capito benissimo il rapporto di questo nuovo numero di UC con l’originale del 1938 “La cosa da un altro mondo”(Who goes there, pubblicato su UC 129). Questo nuovo racconto appena scoperto è un prequel, una versione ampliata, un sequel o qualcos’altro?
    p.s. sono d’accordo con Silverapple, il film di Carpenter del 1982 è meraviglioso, sia per come rende la storia, sia per il messaggio politico sottinteso

  33. capitanklutz

    @ alexmax : E’ la versione lunga del racconto, ci sono tra capitoli prima della versione nota che introducono la vicenda, però nel volume ci sono un altro racconto ed un articolo di una ventina di pagine che illustra il ruolo di Campbell nella fantascienza. La traduzione è totalmente nuova. Insomma, un numero imperdibile ..

  34. alexmax

    grazie capitanklutz, gentile e chiaro. Ho comprato il volume naturalmente e ho iniziato a leggerlo. Ieri sera ho anche rivisto il film del 1982 per non farmi mancare nulla, non conosco invece quello del 2011 che cercherò su internet

  35. Daniele

    Volume preso, letto… giudizio: mera operazione commerciale (non mi fregate più!).

  36. esnaider

    Grande racconto ottimi saggi, specie quello di Fabio Feminò.
    I dialoghi del film del 1951 sono particolari perché il regista, era pur in collaborazione con Christian Nyby, Howard Hawks, uno dei più grandi autori della Hollywood classica e famoso per le sue dellas screwball comedy, commedie dai dialoghi scoppiettanti e ironici. Tutt’altra storia rispetto al terrificante e bellssimo film di Carpenter.

  37. Massimo Ghigi

    Considerando anche il fatto che il racconto è stato scritto alla fine degli anni ’30 è tanta roba. L’idea di base di una creatura aliena liberata dai ghiacci e in grado di replicare/trasformarsi in qualunque forma di vita terrestre (uomo compreso) è veramente notevole e di gran fascino. Detto questo secondo me avrebbe reso molto di più come romanzo, mettendo più ciccia nelle parte descrittiva e approfondendo i vari personaggi. Penso sia uno di quei casi in cui il film rende molto di più della versione scritta.
    Per quanto riguarda l’altro racconto presente nel volume, ‘La voce dell’ignoto’, prendo atto della grande fantasia dell’autore ma, avendone io veramente poca (e quindi limite mio), ho capito la metà delle cose che ho letto…

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