Urania Collezione 221: Charles Eric Maine, “Luna chiama Terra”

maggio 28th, 2021 by Redazione
Charles Eric Maine, “Luna chiama Terra” Urania Collezione n. 221, giugno 2021

Charles Eric Maine, “Luna chiama Terra” Urania Collezione n. 221, giugno 2021

Charles Eric Maine, “Luna chiama Terra” Urania Collezione n. 221, giugno 2021

 

“Quello avrebbe dovuto essere il giorno del trionfo, pensò amaramente Kerry. Il grande giorno nella storia del progresso umano. Il giorno della conquista dello spazio… Il giorno in cui l’uomo avrebbe per la prima volta messo piede sulla Luna.
Adesso sulla Terra era notte, nessun piede d’uomo aveva ancora violato la sterile superficie lunare, e l’astronave era un relitto che giaceva su un fianco senza più aria né energia.”

Quello che doveva essere il primo allunaggio è andato storto.

Patterson, l’addetto ai collegamenti, si riveglia nell’astronave ribaltata, accanto al cadavere del pilota.

Confuso per lo shock dell’impatto, cerca di ricordare gli ultimi eventi: la lunga decelerazione verso la massa erosa della Luna, la crescente inquietudine quando gli indicatori del carburante avevano iniziato a scendere oltre il limite di sicurezza, il lampeggiare del pilota automatico. E poi il silenzio vibrante dei propulsori, spenti all’unisono. L’incidente.

Il razzo Alpha è stato costretto a un atterraggio di emergenza. A bordo i superstiti: esseri umani come tanti, con i loro difetti e i loro drammi.

Ma le limitate riserve di ossigeno non basteranno per tutti.

La situazione è critica: potranno sopravvivere soltanto quattro membri dell’equipaggio per cinque settimane, due per dieci settimane, o  una persona soltanto per venti settimane… E i soccorsi non potranno arrivare prima di tre mesi.

Chi deciderà chi deve vivere e chi deve morire?

E come faranno i protagonisti a non cedere ai più primordiali istinti di sopravvivenza?

La situazione peggiora ulteriormente quando a bordo viene scoperta una presenza clandestina

Charles Eric Maine (Liverpool 1921 – Londra 1981) pseudonimo di David McIlwain, è stato uno scrittore e sceneggiatore britannico. Autore di Timeliner (1955), Crisis 2000 (1955) e The Isotope Man (1957), ha iniziato a interessarsi alla fantascienza in giovane età, frequentando associazioni di appassionati del genere insieme a John Burke e Sam Youd. Autore per radio e tv, ha trasposto molte delle sue storie sulla carta stampata.

Fra i numerosi romanzi dell’autore comparsi su Urania ricordiamo “Delitto alla base spaziale” (Urania n. 657), “Mondo di donne” (Urania n. 415), “Senza traccia” (Urania n. 560), “L’uomo che possedeva il mondo” (Urania n. 665) e “Il grande contagio” (Urania Collezione n. 72).

 

All’interno, un approfondimento sull’autore a cura di Sandro Pergameno, “Charles Eric Maine. Catastrofi made in Britain”, e per la rubrica Interventi, la prima parte di “Terraforming” di Fabio Feminò.

 

Buona lettura!

 

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4 Responses

  1. Giancarlo

    Gentile redazione , quali differenze ci sono tra l’urania 199 , il millemondi estate 1976 che credo sia una semplice ristampa e quest’edizione collezione ? Oltre alla revisione del testo . Non è integrale ? Grazie . Giancarlo.

  2. Redazione

    Ciao @Giancarlo,
    il romanzo è una ristampa, la traduzione quella storica di Andreina Negretti, rivista con cura dalla redazione.
    Buona giornata!

  3. Roberto Tamaro

    Ci sono alcuni autori della vecchia guardia in cui “si va sul sicuro”. E Charles Eric Maine, secondo me, è uno di questi.

  4. Silver Apple

    La fantascienza inglese del periodo la trovo per molti aspetti superiore a quella americana delle riviste pulp, scritta con garbo e intelligenza e invecchiata meglio.
    A dire il vero preferisco la fantascienza inglese anche adesso.

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