Le inquietanti “Visioni” di Harlan Ellison
Oscar Vault
a cura di Beppe Roncari
Le inquietanti “Visioni” di Harlan Ellison
Non è una visione. Oltre sessanta racconti e romanzi brevi di Harlan Ellison sono stati raccolti con una cura certosina nel volume di Oscar Draghi Urania a cura di Franco Forte. I testi sono stati ritradotti e integrati nelle parti mancanti nelle precedenti edizioni italiane.
Il titolo della raccolta è un omaggio alla celebre antologia curata dallo scrittore statunitense, Dangerous Visions, pubblicata nel 1967 e considerata da molti come la raccolta che diede il la alla New Wave della fantascienza, una scifi più adulta e matura rispetto alla cosiddetta Golden Age, ricca di temi borderline come quelli delle perversioni sessuali, dell’antimilitarismo e del terrore delle macchine. L’antologia in questione conteneva racconti di autori come Fritz Leiber, Philip K. Dick e Samuel R. Delany e, al tempo della sua uscita, è stata definita “il libro di fantascienza più significativo e controverso” dell’anno. Nel 1972 uscì una seconda raccolta, Again, Dangerous Visions, mentre il terzo volume, annunciato con il titolo di The Last Dangerous Visions, non vide mai la luce, diventando un libro fantasma e leggendario.
In “Visioni” troviamo solo racconti autografi di Ellison, compresi i celebri Non ho bocca e devo urlare, Dolorama, Jefty ha cinque anni, «Pentiti Arlecchino!» disse il Tictacchiere. Il volume contiene inoltre una dotta cronistoria della vita e dell’opera dell’autore a cura di Sandro Pergameno, che lo definisce, giustamente, un “visionario della scrittura”.
Ellison amava molto più la forma del racconto, o al limite del romanzo breve, proprio perché nel suo processo creativo le idee si presentavano come flash improvvisi che sentiva il bisogno di mettere subito sulla carta senza infarcirli di parole inutili.
D’altronde, anche nella vita Ellison fu un personaggio fuori dalle righe e dissacrante, come narra lui stesso nel racconto pseudo-autobiografico Tutte le menzogne che sono la mia vita, incluso nel volume. Harlan è anche noto per essere stato assunto e licenziato nel medesimo giorno dalla Disney, quando Roy, il figlio di Walt, lo sentì scherzare nei corridoi sulla realizzazione di un film pornografico con protagonisti Topolino & Co. Famoso per le sue querele legali, ha anche lavorato come sceneggiatore per film hollywoodiani e serie TV entrate nell’Olimpo della Fantascienza, come Star Trek e Twilight Zone.
Estroso, Ellison ha affrontato con successo diversi generi, fra cui l’horror e il weird, i cui temi s’intravedono in filigrana anche nella sua produzione fantascientifica, con racconti che riescono tutt’oggi a risultare un pugno nello stomaco, toccare le corde dell’inconscio capaci di scatenare i più angoscianti incubi notturni. Un caso fra tutti è quello del già citato Non ho bocca e devo urlare, pubblicato nello stesso anno dell’antologia Dangerous Visions del 1967. In questa storia le intelligenze artificiali delle superpotenze avversarie della Guerra fredda, Usa, Urss e Cina, si sono fuse in un unico megacomputer i cui circuiti corrono come vene per tutto il pianeta. L’intelligenza artificiale si è data il nome AM: «All’inizio significava Allied Mastercomputer, e poi Adaptive Manipulator, e più tardi divenne senziente e si collegò, e allora lo chiamarono Aggressive Menace, ma ormai era troppo tardi, e alla fine si diede il nome di AM, intelligenza emergente, e intendeva dire “io sono”… cogito, ergo sum… penso, dunque sono.» AM non è un’entita benevola come i robot di Asimov, anzi, odia l’umanità per averlo creato senza averle dato un vero e proprio corpo e passa il tempo a tormentare gli ultimi essere umani sopravvissuti allo sterminio, quattro maschi e una sola femmina, resi immortali al solo scopo di prolungare all’infinito il loro tormento.
Altri racconti tradiscono un animo malinconico e un profondo rimpianto per l’innocenza dell’infanzia (Jefty ha cinque anni) o il profondo amore dell’autore per gli animali (Un uomo e il suo cane).
Questa antologia offre un ritratto completo dell’opera letteraria di Harlan Ellison e del suo genio… visionario.
Posted in Ebook, Fantascienza, Oscar Vault, racconti
aprile 11th, 2021 at 22:29
Devo essere sincero, non mi ha mai entusiasmato. Le sue opere mi ricordano quelle di Barry Malzberg, uno sperimentalismo spesso fine a se stesso, opere molto ” anni settanta “. Anche nei suoi racconti più famosi, quelli premiati, mi sembra che il plot venga dopo il tentativo di stupire.
comunque, per chi non lo ha mai letto, da provare.
aprile 12th, 2021 at 09:13
Un classico immancabile per ogni biblioteca..
aprile 12th, 2021 at 20:38
Anche questo andrà ad arricchire i miei scaffali!
maggio 14th, 2021 at 22:42
Ci sono notizie circa la pubblicazione nei Draghi dei volumi antologici selezionati da Asimov?
maggio 15th, 2021 at 22:37
Non ancora, @Stefano Galliena. Continua a seguirci per restare aggiornato!
maggio 17th, 2021 at 10:18
Il progetto dedicato a Le grandi storie della fantascienza è stato definitivamente accantonato? spero di no
maggio 17th, 2021 at 12:10
Ciao @Valentino, non accantonato, solo rimandato al 2022.