Oscar Vault – Arthur C. Clarke “Racconti” – Oscar Draghi Urania
Oscar Vault
a cura di Beppe Roncari
“Racconti” di Arthur C. Clarke
“I tentativi di distinguere la fantascienza dal fantasy hanno fatto scorrere molto sangue. Io ho suggerito una definizione operativa: la fantascienza è qualcosa che potrebbe accadere, ma che di solito preferireste di no. Il fantasy è invece qualcosa che non potrebbe accadere, anche se spesso lo desiderereste.”
È questa l’ingegnosa distinzione suggerita da Clarke nella Prefazione dei suoi “Racconti”, già usciti in edicola in quattro volumi su Urania Collezione sotto il titolo di “Terra e Spazio” e ora per la prima volta raccolti in un unico volume su Oscar Draghi Urania, a cura di Franco Forte, primo libro di questa nuova collana, impreziosito da molti materiali inediti, che non avevano trovato spazio nei fascicoli di Urania.
Clarke, agnostico ma appassionato di filosofia, non si offenderebbe se applicassimo una distinzione dello stesso genere fra scienza e metafisica. La scienza indaga ciò che può accadere: la matematica, la fisica, la chimica, la struttura stessa della realtà. La metafisica affronta il sovrannaturale, l’inspiegabile, ciò che di per sé non potrebbe accadere, e che tuttavia è sommamente desiderabile.
L’opera di Clarke, sia come romanziere che come autore di storie brevi, si muove agilmente fra questi due poli, indagando non solo quello che ci riserva il futuro e i limiti della scienza, ma anche gli aspetti trascendenti e insondabili della natura, umana e sovrumana.
“La sentinella”, racconto che ispirò il celebre film “2001: Odissea nello Spazio”, è solo uno dei molti casi in cui l’uomo si imbatte in vestigia di civiltà superiori, esseri talmente avanzati da essere indistinguibili dalla divinità. “Angelo custode” e “Ama quell’universo” sono altre due storie in cui i terrestri si confrontano con l’altro per antonomasia, l’alieno. Nel primo racconto, la Terra è un protettorato dei Superni, esseri molto più avanzati di noi che rifiutano di mostrarsi, ma pretendono un cambiamento di rotta della politica umana, per il nostro bene e per la pace, certo… o almeno così sostengono, togliendoci però, di fatto, ogni libertà di scelta. Il secondo racconto affronta lo stesso tema da un’altra angolazione: “Ricorderete tutti, ne sono certo, il dibattito che seguì la scoperta delle superciviltà. Era meglio tentare di comunicare con loro o cercare di non dare nell’occhio? C’era la possibilità, è vero, che sapessero già tutto di noi, o potessero essere seccati della nostra presunzione, o potessero reagire in un infinito numero di modi spiacevoli. Benché i benefici di un tale contatto potessero essere enormi, i rischi erano terrificanti.”
Accanto al Clarke metafisico, senza soluzione di continuità, esiste il Clarke futurista che ha predetto, fra le altre cose, i satelliti (la cui orbita geostazionaria è collocata, non a caso, nella cosiddetta “Fascia di Clarke”), le stazioni orbitanti, Internet, le email, lo shopping online, la tecnologia biometrica, la dipendenza da smartphone, la pubblicità targettizzata e la realtà virtuale.
Secondo l’autore britannico, le menti mediocri si dedicano alla politica, che è lo studio del possibile, mentre quelle davvero brillanti si interessano a una cosa soltanto: l’impossibile. O meglio, quello che oggi è considerato impossibile, mentre domani potrebbe essere la nostra realtà quotidiana.
Un racconto perfetto per illustrare questa concezione è “Gli anelli di Saturno”. Che cosa ne direste se vi proponessero l’idea di costruire un esclusivo hotel con vista sul pianeta più spettacolare del sistema solare? Clarke risponderebbe con questo aforisma:
“le nuove idee passano attraverso tre fasi:
1) Non si può fare.
2) Probabilmente si può fare, ma non ne vale la pena.
3) L’ho sempre detto che era un’ottima idea!”
Centoquattro racconti scritti nell’arco di più di sessant’anni di carriera, da “Viaggiate via cavo!” del 1937 a “Migliorare l’ambiente” del 1999, quasi l’intera produzione di storie brevi di Clarke, da cui restano escluse solo una ventina di opere per questioni di diritti d’autore.
In appendice, un corposo articolo pieno di curiosità e approfondimenti a cura di Fabio Feminò e una bibliografia completa ed esaustiva firmata da Andrea Vaccaro.
Questo e molto altro vi aspetta dall’immersione nei “Racconti” di sir Arthur C. Clarke.
Una fantasia insperata che è diventata realtà.
Posted in Dispacci, Fantascienza, Oscar Vault, racconti
febbraio 7th, 2020 at 19:48
che dire! Clarke non si duscute. molte volte si apprende di più con i suoi racconti scientifici che sui libri di scuola.
febbraio 7th, 2020 at 23:36
Ho acquistato i 4 Urania Collezione, ma gli Oscar Draghi sono così belli che non ho pensato neanche per un istante di ignorare questo volume.
Mondadori sta facendo di tutto e di più per i suoi lettori di fantascienza e credo che questi sforzi meritino di essere premiati.
febbraio 8th, 2020 at 04:41
@Redazione come avevo detto già in precedenza, nonostante i volumi presi in Edicola di Clarke, ho comunque acquistato questo tomo da collezione come promesso!
febbraio 8th, 2020 at 12:45
@Redazione Quei venti racconti rimasti fuori per diritti d’autore, ci sarà la possibilità un giorno di vederli pubblicati? Così da avere tutta la produzione breve di Clarke
Comunque “La Sentinella” è assolutamente il mio racconto preferito, dal quale è stato appunto tratto il film (insieme al libro omonimo) 2001: Odissea nello Spazio del genio Stanley Kubrick, nonché mio film di fantascienza preferito insieme a Blade Runner.
Racconto tutt’oggi attuale, visto che tra gli “Ufologi” c’è sempre chi ipotizza che in un lontano passato la Terra possa essere stata visitata da Civiltà più evolute della nostra.
Lo stesso Michio Kaku (fisico teorico tra i più famosi e brillanti del pianeta, noto per la celebre ‘Teoria delle Stringhe’) ha affermato di credere negli Alieni e di non escluderne la loro esistenza, descrivendone anche un futuro e ipotetico contatto entro questo secolo. (Leggetevi il suo libro best-seller: “Il Futuro dell’Umanità”).
Per concludere, Clarke insieme a Dick e Asimov è stato uno dei più grandi e visionari e profetici scrittori di fantascienza, ma non solo.
febbraio 8th, 2020 at 13:28
@Philip K. Dick
I diritti su alcuni racconti purtroppo sono blindati dalle major cinematografiche e non possono essere proposti al pubblico in alcun modo, almeno per il momento.
febbraio 8th, 2020 at 13:50
@Redazione Capisco, quindi allora uscirà qualche film legato a questi racconti di Clarke, staremo a vedere quali nei prossimi anni.
Comunque scusate se mi dilungo sempre nel dire le cose, parlando magari di libri e finisco poi per sfociare sempre anche in altri campi. ?
febbraio 8th, 2020 at 19:33
La notizia per me più interessante è la pubblicazione del ciclo della cultura di quel mostro immaginativo di Banks. Ho già i primi 6 volumi e spero che il successo arrida a questa iniziativa in modo da poter vedere pubblicati anche gli ultimi 3 romanzi inediti (e quelli non legati al ciclo della cultura). Il fatto che queste opere siano ancora inedite la dice lunga di che fase calante abbia attraversato l’editoria fantascientifica in Italia in questi ultimi anni… Speriamo in una inversione di tendenza…
febbraio 10th, 2020 at 14:40
Con 100 o più miliardi di Galassie come non credere che la vita esista anche altrove? Però date le distanze enormi e il limite della velocità della Luce, Noi e altre civiltà non abbiamo ancora la possibilità di comunicare se non attraverso le frequenze che conosciamo. Uno scenziato anche scrittore, non ricordo il nome, ha detto che se avessimo ora un contatto, si tratterebbe di una civiltà così avanzata da considerare noi come insetti ma per fortuna queste distanze per ora invalicabili ci proteggono. Ma in un futuro lontano ma lontano potremo superare questa velocità della luce piegando lo spazio dato che lo spazio si piega e si spezza e si espande (leggi libri di Fisica e divertiti con Star Trek); non sono le Galassie che fuggono ma è lo Spazio che si espande trascinando la materia. Per ora occupiamoci del nostro Sistema Solare, che sarà colonizzato (passeranno centinaia di anni?) e piu in là, tra miglia e miglia di anni potremo andare oltre plutone (contento di sbagliarmi dal momento che il progresso segue una scala esponenziale. Adesso fantastichiamo con gli Scrittori Scenziati come Clarke, Asimov e tanti altri che ci trasportano nel Tempo E nello Spazio e ci fanno sognare.
E a proposito di Urania Draghi Mondadori ben vengano altre opere: Tutti i racconti di Asimov, Vince etc,
febbraio 11th, 2020 at 12:29
Le distanze potrebbero non essere un così grande problema per potenziali Civiltà più evolute, così come per noi in un possibile futuro (credo molto remoto).
Michio Kaku (citato già sopra), ed altri grandi Scienziati, stanno studiando, e non hanno escluso la possibile esistenza di Universi paralleli, la nota Teoria del Multiverso, i Wormhole / Ponte di Einstein-Rose, il quale secondo lo stesso Michio e Stephen Hawking la Teoria della Relatività potrebbe non avere validità in simili situazioni.. ovvero che potrebbero esserci limiti superiori a quelli della luce (per chi vi si addentrasse).
Sono discorsi complessi per una mente umana, ma intelletti brillanti come (il purtroppo scomparso) Hawking e Kaku (uno tra i massimi esperti) e chi altro verrà in futuro, stanno lavorando oggi per darci una maggiore comprensione di tutto ciò.
Nel libro “Il Futuro dell’Umanità” di Michio Kaku, oltre il citare gente come Arthur Clarke o lo stesso Asimov, e ricollegandosi al celebre “Paradosso di Fermi” posto dal noto fisico Enrico Fermi, cita anche una ipotetica Classificazione di possibili Tipologie Aliene, nota anche come Scala di Kardashev che prende nome dall’altrettanto noto Astronomo Russo “Nikolaj Kardashev”.
Civiltà di Tipo I: usa tutta l’energia solare che arriva al suo pianeta.
Civiltà di Tipo II: usa tutta l’energia prodotta dal suo Sole.
Civiltà di Tipo III: usa l’energia di una intera galassia.
In questo modo Kardashev ha creato un metodo semplice per calcolare e classificare le possibili Civiltà all’interno della Galassia, e il consumo di energia di ogni Civiltà “si può” calcolare secondo Michio Kaku stesso che riporta questa nota Scala sul suo libro spiegandola anche più approfonditamente di quanto fatto da me. ?
@Redazione chiedo scusa per il lungo off-topic ma ho il vizio sempre di dilungarmi, e amo discutere di questo con gli altri ?
febbraio 11th, 2020 at 14:31
Ho letto (su questo tomo di Clarke) i titoli dei tre prossimi autori che usciranno in questa collana Oscar Draghi Urania, e c’è anche Frank Herbert, complimenti @Redazione per il lavoro che state facendo ampliandovi anche attraverso le librerie e non solo (essendo reperibili anche su Amazon). ?
febbraio 11th, 2020 at 14:37
Sono contento di queste esposizioni tra i lettori di Urania e credo che ai redattori del Blog non dispiacciano.
Per approfondire la materia si possono leggere L’Ordine del Tempo di Carlo Rovelli, Buchi neri e salti temporali di Kip Stephen Thorne e i meravigliosi libri di Brian Greene tra cui La Realtà. nascosta che tratta di Universi paralleli e leggi profonde del cosmo. Per adesso le leggi fisiche che conosciamo ci hanno permesso di conoscere la data della nascita dell’universo, la scoperta delle onde gravitazionali e altre cose ed è partita la caccia alla materia oscura. Navigatori diteci il vostro pensiero.
febbraio 11th, 2020 at 18:09
Assolutamente si, anche Kip Thorne infatti è citato in questo libro di Michio Kaku, il quale è anche stato recentemente ad un convegno sul “Cosmo” insieme al nostro Carlo Rovelli, io adesso citavo lui avendolo letto recentemente.
13.8 miliardi di anni, e il Big Bang non è stato come molti potrebbero credere, pensando ad una esplosione di proporzioni bibliche (indubbiamente è stata), ma è stata assai silenziosa e anche buia visto che i fotoni della luce prodotti soltanto dopo una breve frazione di tempo, non hanno avuto la possibilità di propagarsi nella estremamente densa materia che a quel tempo riempiva lo spaziotempo.
Purtroppo però sappiamo che l’Universo come ogni cosa ha fine, nulla è eterno, e quindi ci sono diversi possibili scenari anche se non ci saremo più (molto probabilmente) da poterne essere testimoni:
1. Il Big Crunch: nel quale l’Universo smetterà di espandersi iniziando a collassare su se stesso, difatti noto anche come “Grande Collasso”
2. Il Big Freeze: nota anche come “Morte Entropica”, nel quale l’espansione continuerà all’infinito, ovvero l’Entropia aumenterà sempre e con il progressivo diradarsi di Materia e Calore, l’Universo tenderà a diventare sempre più freddo, dove le Stelle purtroppo smetteranno di risplendere e il Cielo quindi sarà completamente nero con temperature che tenderanno ad avvicinarsi allo zero assoluto.
3. Il Big Rip: detto anche ‘Grande Strappo’, dove le Galassie (anche le più lontane) arriveranno ad allontanarsi da noi tanto da superare la velocità della luce (in quanto è lo spazio a espandersi più velocemente della luce, non gli oggetti materiali). Una volta raggiunto lo stadio finale (la materia conosciuta cessa di esistere), e tutto si concluderebbe (come iniziato) con una catastrofica esplosione con una energia paragonabile a centomila miliardi (come minimo) di bombe nucleari.
PS: Ehm.. scusate tutti come sempre per il lungo monologo, ma se tutto andrà bene per quest’anno dovrei riuscire a laurearmi in Ingegneria Aerospaziale. ?
febbraio 11th, 2020 at 22:34
@Philip K. Dick, @Giuseppe,
se sono questi gli argomenti… viva gli off topic!
@Philip K. Dick, in bocca al lupo per la futura laurea!
febbraio 12th, 2020 at 15:55
Ho appena acquistato il Drago azzurro ed è semplicemente stupendo.
febbraio 13th, 2020 at 03:30
@Redazione
Grazie davvero! Felice inoltre di sapere, che nonostante il tema dell’articolo non vi crea nessun fastidio il fatto che si fuoriesca da tale tema, pur sempre parlando di Spazio. ?
febbraio 13th, 2020 at 08:43
@stefano galliena siamo felici che ti sia piaciuto! Diffondi il verbo! 😉
febbraio 13th, 2020 at 16:56
Presi anche i volumi di questo mese in edicola, perfect. ?
febbraio 13th, 2020 at 18:25
@Redazione
Grazie per aver dato la possibilità di parlare oltre che di Urania e collane sorelle anche di Scienza che se sconfina nella Superscienza diventa ai nostri occhi quasi indistinguibile dalla Magia come affermava il Grande Clarke.
Ritornando alle nostre passioni letterarie ho visto il bellissimo volume Urania Draghi e ho anche trovato notizia di una prossima o futura pubblicazione in 5 volumoni dei migliori racconti di fantascienza dal 1939 al 1963 curati da Asimov.
Si tratta senza dubbio de “Le grandi storie della fantascienza curate anche da Martin H. Greenberg”e pubblicate dalla SIAD dal 1980 al 1991 in 21 volumi con storie dal 1939 al 1959 e proseguite nei Classici Urania con storie dal 1960 al 1963. Questa nuova operazione sembrerebbe bellissima anche per la meravigliosa veste grafica curata da LRNZ-Ceccotti.
Dal momento che volumi della Siad fanno parte del collezionismo e sono introvabili, mi auguro che prima o poi
avremo vostre notizie!
febbraio 14th, 2020 at 21:38
Confermo anche io, grazie ancora di dare spazio anche a discorsi sulla Scienza in generale.
Interessante comunque la nota su Asimov, il quale io spero sempre che possiate pubblicarlo 4 volumi di racconti, separati come è stato fatto con Clarke, oppure in un uno o due tomi come questa uscita sempre di Clarke.
Per concludere, dopo questa uscita di Clarke il prossimo dovrebbe essere Frank Herbert, altro grande autore ma.. Si sanno già le opere che saranno contenute nel volume? ?
febbraio 15th, 2020 at 16:46
Ciao @Philip,
ti suggeriamo di andare a sbirciare in questa intervista a Franco Forte, a proposito dell’argomento:
https://www.fantascienza.com/25515/da-urania-ai-draghi-intervista-con-franco-forte
Per altre info ci sarà da attendere.
Stay tuned!
febbraio 15th, 2020 at 22:15
Grazie @Redazione ? comunque grande autore anche Franco Forte, ho acquistato il suo romanzo storico “Romolo: Il Primo Re”, semplicemente splendido per uno come me che oltre la Scienza e lo Spazio ama anche la Storia in generale, Romana, Greca ed Egizia in particolare.
febbraio 18th, 2020 at 16:34
Se si intende pubblicare la raccolta di tutti i racconti di Asimov, vorrei ricordare che sono imprescindibili le note dell’autore ai singoli racconti, che costituiscono di fatto un racconto nel racconto. Dunque sarebbe meglio pubblicare le raccolte (complete!) Asimov Story, Antologia personale, Testi e note, Antologia del Bicentenario, Maledetti Marziani, ecc… ecc…
febbraio 20th, 2020 at 13:47
@KronosH
Per quanto riguarda “Tutti i Raconti ” di Asimov (ma quelli sui Robot farebbero parte dell’operazione oppure no?) credo che non è all’ordine del giorno anche se moltissimi navigatori la vorrebbero. Non resta che attendere un segnale dalla Redazione.
Mentre nel 2021 dovrebbero uscire “Le Grandi Storie della Fantascienza” dal 1939 al 1963, curate da Asimov e Greenberg in 5 MERAVIGLIOSI VOLUMI con una spettacolare veste grafica.
E’la 3^ volta che scrivo ma non so se partirà questa e-mail.
febbraio 24th, 2020 at 15:35
A proposito dell’Autore, leggo da più parti che nel 1964 aveva teorizzato l’avvento dei satelliti geostazionari per TLC e di Internet; questo è vero per Internet, non lo è per i satelliti, che sono stati da lui teorizzati quasi vent’anni prima (vedi Wireless World di ottobre 1945).
settembre 22nd, 2020 at 19:52
Ciao @Screwface,
I racconti contenuti in “The Collected Stories” di Arthur C. Clarke edizione inglese sono 114, quelli contenuti in “Terra e Cielo” sono 104. I dieci titoli mancanti rientrano fra quelli che non abbiamo potuto acquisire per ragioni di diritti d’autore.