Urania Collezione 161: I mondi dell’ignoto
Una coppia di pianeti, Mondo e Sopramondo, su cui si è sviluppata una tecnologia elementare ma efficace; una società orgogliosa e arretrata, spinta da una grande sete di conoscenza. Un ambiente duro e ostile da cui si può evadere solo fuggendo nello spazio: sono le premesse di un’epica futura diventata quasi leggendaria. Con i suoi esploratori che volano su astronavi di legno poco più robuste di caravelle, fra pericoli moltiplicati per mille e incognite tremende alla fine della traversata, questa odissea rivelerà ben presto risvolti inquietanti. Ma cosa ha da perdere chi non ha nulla da perdere? Non è esagerato dire che in questa saga di un futuro “diverso” l’irlandese Bob Shaw sia riuscito a condensare tutti gli elementi di un epos originale, anzi indimenticabile.
BOB SHAW Irlandese d’origine, è nato nel 1931 ed è morto nel 1996. Dopo un’intensa attività come appassionato, ha cominciato a scrivere alla fine degli anni Sessanta. Ha contribuito non poco a modificare il panorama della sf britannica con testi come Il cieco del non-spazio (Night Walk, 1967), Cronomoto (The Two-Timers, 1968), Altri giorni, altri occhi (Other Days, Other Eyes, 1972), Antigravitazione per tutti (Vertigo, 1978), Autocombustione umana (Fire Pattern, 1984) e i memorabili racconti di Una vergogna per l’Italia (tratti da Cosmic Kaleidoscope, 1976, e Tomorrow Lies in Ambush, 1977). I mondi dell’ignoto (The Fugitive Worlds, 1989) riprende i temi narrativi tracciati in Sfida al cielo (The Ragged Astronauts, 1986) e Attacco al cielo (The Wooden Spaceships, 1988, entrambi già pubblicati su “Urania”) e li perfeziona, confermando il suo autore tra i grandi della sf europea.
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Posted in Urania Collezione
maggio 18th, 2016 at 14:42
BRAMBILLA FOR PRESIDENT!
maggio 18th, 2016 at 14:53
Avete scritto:
“I mondi dell’ignoto (The Fugitive Worlds, 1989) riprende i temi narrativi tracciati in Sfida al cielo (The Ragged Astronauts, 1986) e Attacco al cielo (The Wooden Spaceships, 1988, entrambi già pubblicati su “Urania”) e li perfeziona, confermando il suo autore tra i grandi della sf europea.”
Perché, dunque, dal momento che si tratta di una trilogia, state ripubblicandone soltanto la terza parte?
Ringrazio per l’eventuale, cortese risposta.
maggio 18th, 2016 at 18:23
Peccato..lo avrei acquistato volentieri se avessi letto i due precedenti romanzi..aspetto qualche commento in merito per vedere se può risultare un romanzo a sè
maggio 19th, 2016 at 09:38
Io non volevo acquistarlo perchè già presente nella mia collezione (come il resto della trilogia d’altra parte), ma con una copertina così bella, temo dovrò fare uno strappo alla regola.
maggio 19th, 2016 at 18:49
Ottimo volume collezione che pero’ mi ha costretto a trovare i due cosmo oro precedenti. ne vale comunque la pena.
maggio 19th, 2016 at 18:59
Lo comprerò, per collezione… ma il punto è un altro, quello che vorrei chiedere alla Redazione, se fosse possibile avere più “ristampe” provenienti non da Urania, ma da altre collane ormai chiuse da anni, con testi praticamente introvabili. Già qualcosa in passato abbiamo visto, cito la Rambelli ad es., ma altri ci sono stati… Solo una proposta, che spero sia fattibile…
maggio 20th, 2016 at 14:46
Magari è un libro che si legge bene anche senza aver letto gli altri due…
maggio 24th, 2016 at 21:13
“Magari è un libro che si legge bene anche senza aver letto gli altri due…” Boh! Io trovo difficile che in una trilogia così compatta il terzo capitolo sia completamente apprezzabile senza i primi due. Evidentemente, siamo in pochi a pensarla così, visto che questa politica editoriale prosegue da tempo. Sto ancora aspettando di vedere pubblicato su Urania Collezione il terzo capitolo della trilogia de “Il lupo dei cieli” di Hamilton
maggio 26th, 2016 at 19:32
@franco ci sarebbe anche il terzo libro del ciclo della Corrente Nera. Già mesi fa avevo proposto un Millemondi contenente i due “orfani”. 😉
maggio 28th, 2016 at 13:40
@franco:
anch’io sto aspettando il terzo di Hamilton… e sembrava dovesse seguire a breve dalla pubblicazione dei primi due!
@heropass:
io avevo già segnalato questo problema tempo fa, cioè che si vedevano i campi precompilati con i dati dell’ultimo commentatore, però mi sa che non si è posto rimedio… non so se succeda con tutti i browser: mi pare con Internet Explorer sì, ma non mi sembra con Firefox, boh
maggio 28th, 2016 at 13:42
Ho scritto io il commento con @franco e @heropass, ma ho dimenticato di cancellare i campi precompilati…
maggio 28th, 2016 at 14:22
@Massimo: ci starebbero anche gli altri due “capitoli” del ciclo Pandora di Herbert ^_^ Ma io quoto ancora per Earthbound del recente ciclo di Haldeman. Spero non faccia la stessa fine della Electric Church rimanendo monco del suo finale -.-‘
maggio 28th, 2016 at 23:52
@heropass: mi sa che la più fulgida fantascienza italiana la stiamo scrivendo noi…
giugno 1st, 2016 at 01:09
@heropass: :))))
giugno 1st, 2016 at 09:16
Armando, la risposta è contenuta nel volume.
giugno 1st, 2016 at 09:19
Il romanzo è perfettamente autoconclusivo e, anticipando quello che è scritto all’interno del volume, non possiamo dare corso a lunghe serie su Urania collezione.
giugno 1st, 2016 at 09:26
Peccato che il commento con @franco e @heropass non sia presente…
giugno 3rd, 2016 at 01:23
Il libro è consigliato anche a chi non ha letto i primi due della trilogia?
giugno 3rd, 2016 at 19:54
Io ho tutti i numeri di UCZ, dal 001 al 160. E’ gia da un po di tempo che continuo comunque a comprare perchè “La colleziono, lo devo prendere….” ma sinceramente questo ennesimo volume per me davvero poco appetibile (terzo di una trilogia!!) è la classica goccia….
…mi dispiace davvero. Ma tant’è….
giugno 5th, 2016 at 03:17
Da quando è disponibile in edicola?
giugno 5th, 2016 at 12:52
@Giuseppe Lippi: anche per chi come me non ne fa una questione assoluta, resta comunque difficile da comprendere la pubblicazione del terzo episodio di una saga – spesso giudicato come il più debole.
giugno 9th, 2016 at 17:39
Ormai penso già al prossimo UC che tra l’altro mi manca:”Le guide del tramonto” di Mr. Arthur C. Clarke e a proposito di Clarke ne approfitto per richiedere alla redazione un mio piccolo desiderio e cioè veder pubblicato in futuro “La luce del passato”(2000) di Clarke e Stephen Baxter
giugno 9th, 2016 at 18:05
Decisione assurda. Mi fa pensare il fatto che, dei tre romanzi pubblicati originariamente su Urania, questo terzo sia stato scelto dall’attuale curatore (Giuseppe Lippi), mentre i precedenti lo erano stati da parte di Gianni Montanari.
giugno 9th, 2016 at 18:32
Non è che si tratta di una questione di soldi dei diritti, che costano meno per il TERZO romanzo?
giugno 9th, 2016 at 18:48
Il romanzo non è assolutamente autoconclusivo, tant’è che lo stesso curatore ha dovuto inserire delle note aggiuntive per chiarire l’antefatto ai lettori.
giugno 12th, 2016 at 15:57
i tre episodi della saga sono separati da diversi decenni (tempo romanzo, ovviamente), e possono essere letti indipendentemente dagli altri due.
La scelta della redazione non è così strana come potrebbe sembrare (anche se io avrei pubblicato i tre romanzi in un unico Millemondi).
A mio parere una grande trilogia di fantascienza hard.
giugno 15th, 2016 at 12:29
Io tutto questo dibattito non lo capisco proprio: su comprovendolibri.it vi comprate i due volumi precedenti con 2 euro. Ma di che parliamo? Certo non capisco nemmeno la pubblicazione di un qualcosa che si trova così facilmente. Provate invece a trovare Memory o Guerra di strategie della L. McMaster Bujold. E’ impossibile e se li trovate ci vuole il mutuo! Questi sono libri da ristampare!!
luglio 2nd, 2016 at 11:31
@Tralfa Ralfa
Li consigli quei due di L. McMaster Bujold? Che tipo di romanzi sono?
agosto 12th, 2016 at 22:04
Ciao a tutti,
nella postfazione di questo volume, in cui Lippi spiega il motivo di aver scelto di pubblicare il terzo romanzo di una trilogia, si fa riferimento al “caso di Rudy Rucker avvenuto qualche tempo fa”.
Ho tutti gli UC dalla prima uscita, e non mi ricordo un numero dedicato a Rucker… mi sono perso qualcosa?
agosto 14th, 2016 at 18:34
@ Filo
Non hai perso nulla di UCZ.
Rucker è stato ristampato nella collana madre lo scorso ottobre.
Si tratta di ‘Weatware – Uomini e robot’, secondo libro di una saga di 4 titoli.
Lippi ha probabilmente fatto riferimento a questa pubblicazione per spiegare come sia stato riproposto un titolo facente parte di un ciclo, ma perfettamente leggibile come romanzo autoconclusivo e perciò fruibile anche da solo.
Com’è successo sia per Shaw che per Rucker a suo tempo, ma per collane diverse.