Urania Jumbo 42: Absolution Gap
Esiste ancora un fantascienza “cosmologica”? Alastair Reynolds, connazionale di Olaf Stapledon, ha cercato di ricrearne una, descrivendo un universo ricco di storia e religioni; una tecnologia avanzata che permette di viaggiare tra le stelle senza infrangere la velocità della luce; entità che forse vengono dal futuro ed esseri post-umani. Ma la sua è anche una storia di conflitti, ed ecco entrare in scena gli Inibitori, creature inorganiche votate fin dall’antichità a una terribile missione di morte. È questo lo sfondo di Absolution Gap, il grande romanzo che conclude la trilogia di Rivelazione e Redemption Ark (già pubblicati da “Urania” rispettivamente nei nn. 1550, 1553 e nel “Jumbo” n. 41). La resistenza contro i nemici meccanici dell’umanità è affidata a due avamposti, uno dei quali è una luna messa sotto assedio dagli Inibitori. Neville Clavain, Khouri e sua figlia – la ragazza geneticamente modificata – dovranno giocare la loro partita sperando davvero nell’Assoluzione finale. Non solo per una specie vivente, ma per il nuovo universo che sorgerà.
ALASTAIR REYNOLDS “Sono nato in Galles nel 1966. Ho cominciato a pubblicare racconti nel 1990, ma dal 1992 al 2004 ho lavorato in Olanda come ricercatore per l’Agenzia spaziale europea (ESA), occupandomi in particolare della S-cam: la più avanzata macchina ottica del mondo. Il mio primo romanzo, Revelation Space, è uscito nel 2000 ed è stato segnalato al premio dell’Associazione britannica di fantascienza (BSFA) e all’Arthur Clarke. Il secondo romanzo, Chasm City, ha vinto il premio BSFA nel 2002. Altri miei libri sono House of Suns, apparso in Inghilterra nel 2008, mentre nel 2009 è uscito Terminal World, un ‘planetary romance’ con influenze steampunk.”
Posted in Urania Jumbo
giugno 29th, 2015 at 12:32
Gentilmente, più o meno quando uscirà in edicola? Grazie.
giugno 29th, 2015 at 18:01
dovrebbe uscire mercoledi
ancora poche ore di attesa e poi…….
giugno 29th, 2015 at 20:06
già uscito. andate veloci prima che finisca, nella mia edicola di fiducia ne ho trovata una sola copia.
comunque 9,90 euro… un bell’aumento di DUE euro!
giugno 30th, 2015 at 10:38
e dai 9.90 per un libro come questo……
ce ne fossero !
giugno 30th, 2015 at 11:07
Stampa gradita così riuscirò a finire questo bellissimo ciclo.
Certo che un aumento di 2 (due) euro in un sol colpo!
giugno 30th, 2015 at 14:01
Vado controcorrente: per me l’aumento non ha gran rilevanza. Spero però che non si pubblichi più Reynolds; ho letto Rivelazioni e non mi è piaciuto.
giugno 30th, 2015 at 15:55
Si sa se anche il millemondi subirà l’aumento? E se si di quanto?
giugno 30th, 2015 at 17:13
Fantastico. Grazie!!!!
giugno 30th, 2015 at 18:27
@ Paolo Di Luzio
Quaranta centesimi di Euro
giugno 30th, 2015 at 22:50
verrà pubblicato prima o poi house of suns di reynolds
luglio 1st, 2015 at 07:46
a firenze uscito,come previsto,stamattina
luglio 1st, 2015 at 10:47
@heropass:
a me Rivelazione era piaciuto un sacco! Mentre, per dire, “La matrice spezzata” – per quanto presenti un’ambientazione ben costruita – mi sta annoiando a morte (diversamente da Neuromante). De gustibus…
luglio 1st, 2015 at 11:42
Il libro di Reynolds una boccata di aria pura, una scossa salutare in un panorama di mediocrità assoluta. E se a qualcuno non piace, ce ne faremo una ragione.
luglio 1st, 2015 at 13:41
@Stefano: niente da dire, nemmeno a me Gibson piace molto.
Non so a te ma a me sembra che questa vena fantascientifica sia sempre più una costruzione a tavolino un po’ esangue, un esercizio di stile.
Della nuova ondata stile space opera mi piace Hamilton perché mira a divertire il lettore (nel senso etimologico del verbo “divertire”).
Non mi piace rifarmi ad autori di diversi anni fa ma se leggi Sturgeon, Sheckley, Pohl, Ellison, O’Donnell (alias Malzberg) ci trovi una passione genuina, la sensazione che la fantascienza per loro non sia stata semplicemente un lavoro.
Ad oggi citerei Shepard, Egan, Bear.
luglio 1st, 2015 at 16:12
@heropass:
intendevo che La matrice spezzata (di Sterling) non mi sta piacendo, mentre Neuromante (di Gibson) l’ho trovato favoloso. Eppure entrambi i libri sono pilastri del cyberpunk.
Comunque credo che anche per Reynolds ci sia una passione genuina, di sicuro dovuta anche alla passione per il suo lavoro all’ESA.
A proposito di costruzioni a tavolino, mi viene in mente Charles Harness che analizzava le parti migliori delle opere di successo per poi costruire delle storie che vendessero il più possibile…
luglio 1st, 2015 at 22:33
Nel mio piccolo, per sostenere la causa, ne ho prese due copie. Una la destinero’ alla libreria, una verrà al mare con me
luglio 2nd, 2015 at 01:17
Ma avere Rivelazione anch’esso in formato Jumbo è/sarà fattible? Lo chiedo perchè, quando uscì su Urania, fattomi scappare la prima parte non presi poi la seconda e, ritrovandomi ora con le ultime due parti della trilogia, non so quanto questa sia fruibile senza sapere cosa succedeva nella prima parte della stessa.
luglio 2nd, 2015 at 09:03
Finalmente un buon libro!!
Unico neo è che non si trova in ebook il primo libro della serie: “Rivelazione”.
Dopo aver letto un paio di capitoli di Absolution Gap, mi sono reso conto di ricordare poco il primo libro, letto nel 2009. Ho cercato dappertutto una versione digitale, senza riuscirci. Ho dovuto esumare i due volumetti di Urania che avevo in garage, purtroppo stampati molto in piccolo, nel frattempo l’età mi costringe ad usare gli occhiali per caratteri così piccoli, con mio gran fastidio. Sul Kindle aumento la dimensione dei caratteri e leggo bene.
Continuo a non capire questa vostra politica. Potreste pubblicare in ebook anche gli episodi precedenti di una serie, sono sicuro che molti lettori comprerebbero anche quelli per leggere la serie completa.
Avete fatto la stessa cosa, per esempio, con la trilogia di Titano di John Varley, di cui avete pubblicato solo gli ultimi due libri in ebook o con la trilogia del vuoto di Peter Hamilton di cui avete pubblicato solo il terzo volume…
Sembra quasi che vogliate disaffezionare i lettori ad Urania, invece di cercare di fidelizzarli.
luglio 2nd, 2015 at 09:18
A quanto pare anche Chasm city verrà pubblicato da Urania…Incrocio le dita!!!
luglio 2nd, 2015 at 10:29
@Stefano: non sapevo di questa cosa di Harness.
Un esempio che sconfessa la mia teoria.
Però bisogna riconoscere che Harness era molto più brillante ed ingegnoso di questi costruttori di modellini Airfix (con tutto il rispetto).
E Reynolds lo netto in mezzo a quesata categoria.
Dimenticavo che oltre alla passione ci vuole anche il talento e aver qualcosa da dire.
Cosa che non ritrovo in Reynolds né nel tanto decantato McDonald o Stross che ritengo scrittori mediocri.
La cosa che mi preoccupa è che l’industria letteraria deve (come ovvio) per forza esaltare i nuovi “modelli” sul mercato e quindi il livello di aspettativa di qualità del pubblico si abbassa.
luglio 2nd, 2015 at 13:59
Ottimo titolo ma non avendo preso i precedenti per ora passo. Il primo (due vol su urania)è introvabile. Speriamo il prossimo anno in un cofanetto estivo con tutti e 3 i romanzi a 19,90 :-). Comuqneu un’esperienza migliore sul genere è giocare la Trilogia di Mass Effect su PC o console
luglio 2nd, 2015 at 14:02
E’ stata una faticaccia trovarlo, nella mia città nessuno l’aveva, alla fine ho trovato un’edicola che ne aveva UNA sola copia, per di più molto rovinata. Che delusione. Ancora non capisco come vengano distribuiti i volumi di Urania. A volte ce li ha uno a volte un altro, a volte nessuno.
luglio 2nd, 2015 at 16:10
@heropass
Gusti o non gusti, è una fortuna e un miracolo che Reynolds venga pubblicato in Italia! Ignorarlo oggi sarebbe come dire che Dante non lo studiamo nelle scuole perchè è impegnativo…
Poi non possiamo dire “Spero però che non si pubblichi più Reynolds; ho letto Rivelazioni e non mi è piaciuto”, non trovi?
@marsun90
Ottima idea quella dei cofanetti, speriamo ti ascoltino! Magari in libreria! TIFIAMOCI!
luglio 2nd, 2015 at 22:47
Aprofitto dell’uscita di un romanzo appartenente ad un Ciclo per rilanciare l’idea di una collana e-book, nella quale si potrebbero ripubblicare i classici e volumi precedenti dei cicli ancora non conclusi. Non so quanto potrebbe essere interessante per l’editore, tuttavia non ci sarebbero spese per le materie prime, la distribuzione, la gestione dei resi ecc… Gli abbonati alle altre collane, al tempo stesso, non sarebbero costretti a ricevere ogni tanto delle Ristampe. Non sono un “fan” del digitale (i libri che preferisco li acquisto ancora nella forma tradizionale), ma gli e-book, oltre a varie comodità, in alcuni casi si rivelano l’unica possibilità di acquisto (ad esempio, sui siti delle librerie si trovano ancora tutti i titoli Urania usciti in questi anni, ovviamente introvabili nelle edicole e, spesso, sulle bancarelle dell’usato).
Ho acquistato “Redemption Ark” in e-book lo scorso febbraio, a più di sei mesi dall’uscita. Gli aspetti positivi del romanzo superano quelli negativi e il non aver letto il romanzo precedente non è stato un problema (ma se fosse possibile, leggerei sicuramente anche “Rivelazione”). Ciao
luglio 3rd, 2015 at 11:24
@heropass:
io quella cosa lì su Harness l’ho letta nel collezione #111, Paradosso cosmico, nella postfazione dell’autore stesso.
Che belli erano i vecchi collezione serie nera!
Comunque fra Reynolds e Harness io sceglierei sicuramente Reynolds: Rivelazione è un romanzo solido, con molta fantascienza hard, per niente ingombrante. Paradosso cosmico è una bella avventura principalmente in cappa e spada, ho letto di meglio fra i classici (mentre L’odissea del superuomo non mi è piaciuto per niente).
Insomma, ben vengano i classici, ma non sono d’accordo con quest’idea secondo cui i nuovi autori sono per definizione (e pregiudizio) inferiori ai loro predecessori.
luglio 3rd, 2015 at 19:44
Acquistato e completata la trilogia.
luglio 3rd, 2015 at 22:57
@Jimi Paradise: naturalmente è questione di gusti però non puoi dirmi che sperare che non pubblichino più Reynolds non va bene perché per me Reynolds è uno scrittore scadente e quindi spero che pubblichino scrittori che a me piacciono non quelli che non mi piacciono.
Al di là dei giudizi estetici non credo che bisogna ringraziare una casa editrice perché pubblica un autore o meno: se lo fanno lo fanno per vendere e sicuramente non è un favore che ci fanno, perlomeno non alla Mondadori come in qualsiasi altra casa editrice.
Tirare in ballo Dante mi sembra un cicinin azzardato…
@Stefano; trovo molto più spessore e brillantezza in Harness ma anche qui è questione di gusti.
luglio 6th, 2015 at 04:42
Consiglierei la lettura de LA LEGGE DELLA CREAZIONE (in precedenza col titolo RITORNELLO) e del vecchio Urania ASTRONAVE SENZA TEMPO di Charles Harness, due romanzi strepitosi di uno degli autori più importanti, e meno conosciuti, della fantascienza mondiale. Anche qui, non fosse stato per le collane da edicola, avremmo perso un maestro.
luglio 7th, 2015 at 15:59
Temo nella purtroppo ormai consolidata mancanza di risposta da parte della redazione, ma ci provo lo stesso!Rileggendo lo stupendo (e per me è al pari di Hamilton, che ho apprezzato moltissimo, grazie Urania!)Rivelazione (per rinfrescarmi per bene la memoria), ho scoperto che nell’editoriale Lippi annunciava con orgoglio l’acquisto dei diritti per Pushing Ice (nonchè dell’inizio della battaglia per ottenere quelli relativi a Chasm city).
La mia domanda è presto fatta, ma dove sono finiti? Posso/Possiamo veramente sperare in Pushing ice, Chasm City, e negli altri romanzi di Reynolds? Sarebbe veramente fantastico!!!
luglio 7th, 2015 at 20:19
@uranofili di PALERMO cI SONO ANCORA 4 COPIE PRESSO AL LIBRERIA “Voglia di leggere (aiutiamo i piccoli a resistere…), via Pacinotti 42 , nei pressi del palazzo Telecom
luglio 7th, 2015 at 20:33
ops : scusate il corsivo e gli errori di battitura…
luglio 7th, 2015 at 23:51
@ophiuchus75:
Ritornello era uno dei titoli che volevo procurarmi (avevo già adocchiato una bella copia su ebay) però dopo la brutta esperienza con L’odissea del superuomo, ho lasciato stare… chissà, in futuro.
luglio 8th, 2015 at 13:00
Sottoscrivo Ophiucus75 e aggiungo “Il futuro alla sbarra”, antologia di racconti di Harness sempre strepitosa uscita nello SFBC Editrice La Tribuna di Piacenza, allora diretta da Gianni Montanari.
luglio 9th, 2015 at 18:37
Anche a me interesserebbe sapere se “Pushing Ice” verrà pubblicato su qualche collana di Urania!
luglio 16th, 2015 at 16:38
Vorrei fare un appello:
Ho notato che sui siti sui quali si possono acquistare ebook, in particolare playbooks, capita che lettori occasionali massacrino capolavori della fantascienza dando una stella e li liquidino con commenti del tipo “pesante” o “noioso”… Spesso capita ai romanzi di Urania, che dite se ogni tanto si prende la briga di farci una recensione meritevole?
@heropass
Intendevo dire che Reynolds DEVE essere pubblicato e se non lo fa Urania rimangono poche altre alternative in Italia. Personalmente si, considero miracoloso e un favore trovare titoli del genere, visto come vanno le cose nel mercato, ormai ci sono abituato a non aspettarmi più nulla, anche se le cose sembra stiano cambiando. Perchè non devo tirare in ballo Dante? Ha segnato la sua epoca, la nostra sarà segnata da qualche autore spero… 😉
luglio 18th, 2015 at 20:33
@Jimi Paradise: tutti i gusti sono gusti, a te piace Reynolds, come evidente mentre io lo reputo un autore scadente e del tutto non impegnativo per rifarmi al tuo paragone dantesco.
Non è nemmeno utile stare a disquisire sul perché dato che in questi casi ognuno trova elementi a favore della sua tesi quindi ti auguro una buona lettura di Reynolds.
Su Dante non mi esprimo più.
Saluti.
luglio 21st, 2015 at 15:34
@heropass
Mi spiace sia stato frainteso, cercherò di semplificare il ragionamento ancora di più: Reynolds è una autore contemporaneo dalle indubbie capacità ed è una delle voci più importanti della nuova fantascienza inglese. E’ cresciuto a poco a poco, con racconti quando era ancora scienziato dell’ESA fino alla carriera a tempo pieno. E’ tradotto in tutte le lingue e VENDE, non è un peccato mortale mi pare… Questo non da a lui valore assoluto, ma una certa capacità gli va pur riconosciuta. Questo è il motivo per cui VA PUBBLICATO in italiano, non perchè piace a me!
Allo stesso modo vanno pubblicati nel nostro paese autori altrettanto importanti (e suoi contemporanei): penso al compianto Iain M. Banks e al suo ciclo della Cultura ancora incompiuto nella sua traduzione nella lingua di Dante, penso a John C. Wright, penso al fatto che Scalzi sia palesemente snobbato dalle case editrici più grandi, eccetera eccetera… Questo perchè L’Italia non è il Burundi (chiedo scusa al Burundi). In Spagna, ad esempio, il mercato editoriale è molto molto più florido.
Non è una polemica, sia chiaro, al massimo la polemica la faccio a chi non pubblica certi autori.
“Come fanno i giovani a leggere fantascienza se non la trovano in libreria?”
Norman Spinrad
StarCon 2015, Bellaria
Saluti a te.
luglio 23rd, 2015 at 11:40
@Jimi Paradise: newssuna polemica, ci mancherebbe. Capisco il tuo punto di vista e sono d’accordo con quanto aggiungi sugli altri autori.
Io la penso così: per me il livello della fantascienza (per usare un termine meteo) “percepita” è di bassa qualità.
La sf è diventata una forma forse minore di industria letteraria, ha fatto una sua storia e creato suoi temi e stilemi.
L’industria si sa cosa fa a quello che fagocita.
Dovrei mettermi a scrivere un papiro per spiegare in esteso il mio pensiero ma verrebbe lunga e la sintetizzerò così:
un tempo avevamo artigiani (molti, e parecchi di non eccelse capacità) e artisti e oggi abbiamo ragionieri e geometri che attingono ai temi sf ma che non hanno freschezza, inventiva e soprattutto sono monotoni, prevedibili, ripetitivi e scontati (metto nel conto anche il fatto di aver letto molta sf).
Rispondono al codice culturale vigente e lo subiscono, vedi l’invasività della cultura informatica (ragionieri, appunto) o quella della nuova fisica (geometri) o quello della sceneggiatura tipo videogioco (i pedissequi).
Quello che qualcuno ha definito il fantasy urbano che non è altro che iperrealismo.
Mentre prima c’erano idee e soprattutto autori oggi la sf arranca ed insegue la realtà senza più elaborarla in modi originali con angoli di visione sorprendenti.
Reynolds è uno di questi, come McDonald, come McLeod.
Gente che costruisce dei Lego.
Inoltre manca totalmente il talento letterario e senza quello puoi scrivere quanto vuoi, seguire scuole di scrittura, imparare a costruire il tuo modellino ma rimani sempre un volenteroso hobbyista che espone modellini di navi in bottiglia.
Egan, per esempio, pur non avendo un grande stile ha enormi capacità speculative, Shepard idem (Shepard poi appartiene alla specie di scrittori che hanno “vissuto”), e altri ancora.
Il tuo punto di vista è più quello di un editore mentre io ho abbandonato il metodo “campionatura” orizzontale per seguire quello autoriale.
In pratica, a me non importa se un romanzo è sf classica o meno.
Rifuggo dai manifesti e dalle scuole (gli ormai vecchi e stravecchi cyberpunk e steam punk riproposti in tutte le salse dai nuovi pigri, l’italico cerebrale e anch’esso stravecchio connettivismo) e cerco autori che sappiano divertirmi con intelligenza senza usare ellissi, iperboli o lessici barocchi.
Per la complessità allora vado a leggermi Durrell o Beckett (lui sì che è fantascienza!)
In pratica sono diventato esigente e le solite pappardelle non le digerisco più, men che meno la serialità (con eccezioni) che nasconde vuoti di idee e risciacquatura di piatti.
Permettimi di usare termini volutamente duri anche perché vedo in giro un’appiattimento e una melensaggine francamente sconfortante.
Che nostalgia gli articoli di Evangelisti o di Malaguti su Robot…
luglio 23rd, 2015 at 23:56
Ma, sai, @heropass in fondo possiamo anche dire che è stato scritto di tutto e di più: difficile inventare qualcosa di nuovo…
Hai ragione, è tutto un trito e ritrito, lo vediamo anche al cinema dove, addirittura, si raschia il fondo dei remake di “blasonati” nomi anni ’80.
Ci pensavo giusto in questi giorni: ma, in fondo, c’è ancora qualcosa da scrivere? Forse i generi non sono in crisi, sono solo al capolinea… Bah, chi vivrà vedrà!
La mia fortuna (si fa per dire) è che sono appassionato della cara, vecchia, bistrattata Space Opera e dalla serialità trovo le mie rassicurazioni. Ecco spiegata la mia momentanea felicità per le recenti pubblicazioni.
Sarà che sono un po’ allergico alle novità (si cerca in fondo quello che la vita non ti da…), ma sono ben conscio del fatto che prima o poi la fantascienza ci abbandonerà, anche perchè almeno in parte stiamo cominciando a viverla e, forse, non ne avremo più bisogno…
Ti saluto e ti auguro buona lettura!
luglio 27th, 2015 at 22:47
Appello alla redazione Mondadori: potete gentilmente pubblicare in ebook i primi 2 Rivelazione? Ho acquistato Redemption Ark e questo ma vorrei leggere il ciclo completo. Sarebbe cosa gradita penso da molti. Grazie
luglio 29th, 2015 at 22:43
@Jimi Paradise: grazie, anche a te!
agosto 29th, 2015 at 14:34
ci sarà una futura pubblicazione di house of suns di alastair reynolds?