Urania Collezione 133: Il corridoio nero
Tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo sembrò a Ryan (e non solo a lui) che il mondo fosse avviato a una catastrofe indecorosa. La terra scoppiava, rigurgitando disastri come in un romanzo di Alan D. Altieri: sicché Ryan, con la fermezza innata dell’uomo d’affari inglese, decise di sopravvivere a modo suo. Costruì un’astronave, la battezzò Hope Dempsey e con alcuni arditi partì verso la stella di Barnard. Sfortunatamente, durante la crociera nello spazio i suoi compagni ibernati morirono uno dopo l’altro. Ma era vero? Il diario di bordo tenuto da Ryan mentiva?L’astronave era mai partita? Tutto si giocava nella mente del superstite, tutto si decideva sul filo del rasoio, perché i ricordi del più duro fra gli uomini non erano che un Corridoio nero…
MICHAEL MOORCOCK Nato a Londra nel 1939, è stato il direttore della rivista “New Worlds” e uno dei promotori della New Wave britannica. Tra i massimi autori inglesi di sf e fantasy (genere cui ha dato la celebre saga di Elric di Melniboné), Moorcock annovera tra le sue opere il ciclo di Jerry Cornelius (iniziato con Programma finale, 1969, da cui Robert Fuest ha tratto il film Alfa Omega il principio della fine) e del Campione eterno. A quest’ultima sequenza si possono ricondurre I.N.R.I. (Behold the Man che ne è l’iniziatore nel 1966: “Urania Collezione” n. 102) e i successivi Il veliero dei ghiacci (The Ice Schooner, su rivista nel 1966-67; ed. definitiva 1969) e Il corridoio nero (The Black Corridor, 1969)
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Posted in Urania Collezione
gennaio 30th, 2014 at 14:50
Lo prenderò sicuramente, Moorcock è uno dei miei scrittori preferiti.
Sogno per il futuro: vedere pubblicato qualche inedito di Moorcock, molti suoi romanzi sono fantasy quindi capisco che sarebbero fuori luogo su queste pagine, ma qualche titolo adatto ci sarebbe, penso ad alcuni dei romanzi di Jerry Cornelius, o “The Warlord of the Air” o i suoi seguiti, praticamente Steam-punk ante litteram, o il romanzo che ha scritto nel 2010 con protagonista Doctor Who “The Coming of the Terraphiles”.
Sarebbe veramente bello poter rilanciare un autore che in italia sembra essere quasi del tutto dimenticato.
gennaio 30th, 2014 at 18:21
E vai di Michael Moorcock firma sempre intelligente e rivoluzionaria (almeno per quello che ho letto io). Ora aspettiamo il veliero dei ghiacci e magari Warlord of the air.
gennaio 30th, 2014 at 18:57
Se Urania pubblica in italiano la trilogia di Oswald Bastable gli faccio un monumento in oro massiccio!
gennaio 31st, 2014 at 01:11
Urania nel corso dei decenni ha sempre più o meno tradotto tutto quello che era necessario leggere di fantascienza, spesso in tempo reale. Ecco, Michael Moorcock è stato a mio avviso una delle poche lacune davvero inperdonabili che aveva nella sua storia ed è un’ottima cosa che ora sia possibile porre rimedio.
Io sono affezionato a Jerry Cornelius che ha fama di eroe “maledetto” ma letto adesso fa un po’ l’effetto di Austin Powers, ma non importa: è la stessa aria degli Hawkwind, dei Pink Faires, degli High Tide e mi piace respirarla (Il film vanta un protagonista con un guardaroba francamente da paura e merita tutta la mia sospensione dell’incredulità).
febbraio 1st, 2014 at 15:33
Francamente non capisco la stima di alcuni verso Moorcock
Va bè che ho letto solo INRI ma mi è bastato, ciofecata pazzasca!
febbraio 4th, 2014 at 17:42
Non hai letto Elric a 16 anni!
febbraio 5th, 2014 at 05:41
@ Nugol : ma che bella analisi critica, riguardo ad un autore che ha scritto centinaia di opere, alternando diversi registri stilistici e toccando una miriade di temi. Certo, I.N.R.I. è un libro particolare, che, toccando il tema della religione, si presta a mille reazioni diverse, sicuramente veicolate dalla sensibilità personale riguardo all’argomento, ma formarsi un parere su uno scrittore, in base ad una sola opera è quantomeno, affrettato, non trovi ? Ti consiglio di provare ” Corridoio Nero “, potrebbe sorprenderti, non ti dovesse piacere, ti rimarrebbe sempre da leggere la Fantasy di Moorcock.
febbraio 5th, 2014 at 18:03
Ma infatti, non ho letto Elric (ci tenevo che non mi si compromettesse lo sviluppo) e a me Moorcock piace per motivi molto diversi da quelli per cui normalmente piace. In primo luogo per il suo lavoro editoriale (Avesse anche solo pubblicato “Bug Jack Barron” in vita sua sarebbe già solo per quello un eroe), per la sua degnissima band psichedelica (Non mi capacito di perché questo pezzo non sia stato capionato a sangue da chiunque http://www.youtube.com/watch?v=RZjwp_CHcqk è una tamarrata ma è anche un flash pre-techno degno degli Ashra!)
Poi più che per i singoli libri per l’opera mondo che ha creato. Nel campo fantasy è letteralmente idolatrato ma non è il mio scrittore preferito e probabilmente non è neanche fra i miei scrittori preferiti ma gli perdono quasi tutto, libri pieni di pacchianate e canzoni più tamarre dei beastie boys!
febbraio 7th, 2014 at 13:20
@Silver Apple (of the moon?)
….e di spinrad al vocoder con pinhas??
Questa sì che è fantascienza!
http://www.youtube.com/watch?v=N8xDHiUHwz8
scusate l’OT
mentre questo link non è OT:
http://www.youtube.com/watch?v=3jzk_sQetI8
febbraio 7th, 2014 at 21:02
@ arrabbiato:
1) Io avevo sentito cose più recenti, sempre Prinhas/Spinrad dei primi novanta tipo Orb, grafica terrificante tipo Media Player. Normàn Spinàr (Come lo chiama l’uomo nella tuta/sauna azzurra) declamava fregnacce tardo-psichedeliche tipo il Leary in pieno trip da Commodore 64 sinceramente opinabili, ma ha una presenza scenica quasi alla Burroughs.
2) Quello è uno dei live più fondamentali di sempre, di una delle bands più ganze di sempre con una delle copertine più belle di sempre.
@ tutti:
Sfido i detrattori di Michael Moorcock a dire che “Corridoio nero” è un brutto libro.
Anch’io fatico un po’ a mandare giù le astronavi artigianali ma per il resto è a posto.
febbraio 8th, 2014 at 19:40
@ nugol: Non capisci come ad altri possa piacere un autore che a te non è piaciuto? Capita, il modo è bello perché è vario. Fattene una ragione.
Che posso dire? Avrò dei pessimi gusti, come ancheanche quelli che assegnarono il premio Nebula nel 67 proprio a I.N.R.I.
febbraio 11th, 2014 at 21:05
il prossimo UC sarà “I figli della Luna” (The Moon Children) di Jack Williamson …..
http://oi57.tinypic.com/mabekz.jpg
….. mentre, fra due mesi, apparirà uno dei romanzi di Fredric Brown più pubblicato nelle varie collane di Urania ….. “Rogue in Space” (Il vagabondo dello spazio).
Questa volta, però, non è stato ancora deciso quale sarà il suo titolo ….. ma, ci assicura il signor Lippi, verrà presentato in versione INTEGRALE …..
febbraio 12th, 2014 at 11:06
…e se leggerete l’excursus sull’autore scoprirete anche il contenuto del MilleMondi di Agosto (ben 3 romanzi !)…
Inoltre a corredo del volumetto di questo mese un interessante articolo di “Scienza e Tecnologia” di Fabio Feminò.
Ah, sì, c’è anche il romanzo…non ho mai letto nulla di Moorcock, partirò da qui !
febbraio 13th, 2014 at 19:51
Conosco poco l’autore, ma ho acquistato il volume che spero di leggere al più presto.
febbraio 13th, 2014 at 23:25
Millemondi vintage:
1) Quello preso: inverno 1980 con tre romanzi completi di Mack Reynolds (Chi vuole distruggere l’America?/Il segreto delle Amazzoni/Genoa-Texcoco:zero a zero, io in particolare cercavo il terzo) comprato e tenuto abbastanza bene da uno sconosciuto acquirente ignaro di fare un favore ad un bambino di pochi mesi.
2) Quello lasciato perché perdeva le pagine come io perdo i capelli: estate 1975 con tre romanzi completi di Robert Heinlein (Una famiglia marziana, fanteria dello spazio e soprattutto la porta sull’estate che cerco da un pezzo)
3) il prossimo che compro: il prossimo.
febbraio 14th, 2014 at 11:08
Per chi compra l’edizione in ebook su Amazon deve cercarlo per titolo, hanno dimenticato il Tag Urania quindi non esce nella ricerca usando il nome della collana.
febbraio 16th, 2014 at 12:46
Riletto dopo decenni è ancora più brutto di come lo ricordavo.
Il tema è esattamente lo stesso di quello di James White, la decadenza della società e la fuga verso un altro mondo.
Ma White ha scritto un romanzo appassionante, quello di Moorcock è disunito e illogico.
Sarà perché scritto in realtà a quattro mani, le parti sulla Terra (le più interessanti) sono di Hilary Bailey, quelle nello spazio del marito.
Nessuno spiega come un fabbricante di giocattoli riesca a salire su un’astronave no, non la rubano come è scritto in quarta di copertina, e neppure cosa succeda a bordo o come finisce veramente il romanzo.
Le lettere che formano la parola KILL… ma per favore, pensiamo davvero possano sostituire una storia decente?
febbraio 16th, 2014 at 12:48
@ tutti:
Sfido i detrattori di Michael Moorcock a dire che “Corridoio nero” è un brutto libro.
Anch’io fatico un po’ a mandare giù le astronavi artigianali ma per il resto è a posto.
Silver Apple, prova a sentire cosa dice Barry Malzberg (che sicuramente *non* è un detrattore di Moorcock) su Il corridoio nero
febbraio 18th, 2014 at 18:57
“Oltre Apollo” è pure scritto usando la tecnica della prima persona allucinata ma la differenza è francamente imbarazzante, non ho problemi a dirlo.
Michael Moorcock con questo libro ha puntato in alto e l’ha fatta fuori dal vasino, infatti il meglio (del peggio) lo da quando rovista fra le cianfrusaglie (Space opera, spionaggio, baracconate fantasy e/o postatomiche) e fa alla letteratura quello che film come “2019 la caduta di New York” e “I guerrieri dell’anni 2072″ hanno fatto al cinema (con tutta probabilità del male però ci si è divertiti).
febbraio 23rd, 2014 at 21:23
Pensavo ormai di averlo perso…. a Palermo è arrivato ieri !!!
febbraio 24th, 2014 at 19:21
Moorcock, assolutamente azzeccata questa ristampa, è scrittore discontinuo, capace però di interessanti guizzi di genialità. Ricordo con piacere altre sue opere e spero che il progetto di portare in edicola tutto Jerry Cornelius vada in porto. C’è la possibilità di vedere pubblicata integralmente la serie Leggende alla fine del tempo? Passando poi di palo in frasca mi manca un po’ Murray Leinster, scrittore un po’ trascurato ultimamente. La serie dell’ astronave medica, per esempio, pubblicata ormai molti anni fa e mai più ripresentata non sarebbe male riproporla.
febbraio 25th, 2014 at 10:53
@ Il Trasfigurato
Forse nella Palermo alternativa dove vivi tu…
Nella Palermo dell’universo parallelo dove vivo io, invece, UC è arrivata come di consueto intorno alla metà della seconda settimana del mese, cioè quasi due settimane fa.
marzo 27th, 2014 at 16:54
Mah, finito ieri, e mi scopro in disaccordo con Anacho. Il che mi procurerà qualche pensiero, dovendo passare i prossimi anni a cercare di seminare i suoi sicari… Però lo devo dire: di romanzi tanto angoscianti ne ricordo davvero pochi (forse uno solo all’altezza di questo, L’anno del sole quieto di Wilson Tucker, fenomenale). Solo che qui abbiamo un protagonista che è la cosa più lontana da un eroe che si riesca a immaginare: qualunquista, assassino, egoista, negligente. Eppure ogni tanto una scintilla di senso etico sembra far capolino dalle ceneri. Tutto merito di Moorcock, di cui questo è il primo libro che leggo (mea culpa!). Lo stile sperimentale, le omissioni in corso di trama… be’, nel mio caso non hanno compromesso l’esperienza di lettura. La mia mente è ancora chiusa in una scatola di latta spedita a 0,9 c, sospesa nel buio infinito, da qualche parte tra la Terra e Munich.
maggio 4th, 2014 at 15:57
Finito di leggere proprio il 1° maggio 2014, la storia ha una ambientazione FS di comodo, secondo me l’autore, almeno per le parti che in cui il protagonista è il capitano “de facto” della cosmonave, intendeva proporci un “viaggio nella mente”.
Le parti del romanzo descrittive dell’antefatto appaiono abbastanza slegate, l’unica riflessione che mi hanno indotto è quella di una certa analogia con la profezia millenaristica di un noto movimento politico italiano….
maggio 9th, 2014 at 16:43
Quest’ultima analogia fatta notare dal Trasfigurato l’ho colta immediatamente pure io, durante la lettura o.O