David G. Hartwell e Kathryn Cramer

agosto 13th, 2013 by Moderatore

6a00d8341c6bcf53ef00e54f3693ba8833-500wiNato nel 1941, americano, David Hartwell è attivo nel campo della  fantascienza dal 1971, prima con iniziative bibliografiche di un certo pregio (Science Fiction and Fantasy  Authors: a Bibliography of First Printings of their Fiction and  Selected Nonfiction, 1979, in collaborazione con L.W. Currey), poi con  un’intensa attività di giornalista e consulente editoriale. Dal 1988  recensisce le novità di fantascienza sulla “New York Review of Science Fiction”, pubblicazione di cui Hartwell è diventato, negli anni, proprietario. È stato consulente o editor per  numerose e importanti case editrici, lottando con le necessità  commerciali di queste ultime per difendere la sua ricerca del nuovo. Non a caso  l’Encyclopedia of Science Fiction definisce l’attività di Hartwell una tightrope walk o “passeggiata sulla fune”.

Come editor ha svolto un’opera encomiabile per Signet Books (fin dal 1971-’73), Berkley/Putnam (1973-’78), Gregg Press (una casa editrice universitaria  specializzata in ristampe di classici, 1975-’86), ecc. Per il gruppo Pocket Books/Simon & Schuster (1978-’83) ha creato la celebre collana di romanzi “Timescape”, mentre, conclusa quell’esperienza, è passato alla Tor Books – forse il principale editore americano di sf – in  qualità di consulente. Ha compiuto altre esperienze presso Arbor House  e William Morrow. Come antologista ha curato ampie raccolte dedicate all’horror (The Dark Descent, in italiano Il colore del male, ed. Armenia) e alla fantascienza, di cui ha voluto compendiare la storia attraverso l’intero arco del XX secolo (Ascent of Wonder: The Evolution of Hard sf, ecc.) In America, la serie The Year’s Best Science Fiction esce ormai da quasi vent’anni.

Kathryn Cramer, scrittrice di racconti e antologista, collabora da
anni con David G. Hartwell. È cresciuta a Seattle, nel nord-ovest degli Stati Uniti, ma ora vive tra Pleasantville, New York, e Boston.
Diplomata in matematica alla Columbia University, nello stesso ateneo  si è laureata in studi americani. Tra i suoi molti libri si contano antologie di hard sf, fantasy (The Year’s Best Fantasy) e horror (Walls of Fear), ma anche manuali (Staying on Top When Your World Turns Upside Down: How to Triumph over Trauma and Adversity, ovvero “Restare in piedi quando il nostro mondo si capovolge: come superare traumi e avversità”). Il suo racconto “In Small & Large Pieces” ha indotto Bruce Sterling a dichiarare: “Sono cose che nessun essere sano di mente può capire”. In effetti è la storia di due fratelli, la femmina psicotica e il maschio suicida. Recentemente, Kathryn Cramer ha fondato uno studio di consulenza per editori elettronici.

Il racconto americano di fantascienza
A lungo il racconto è stato la spina dorsale della fantascienza
americana, e anzi negli anni dal 1926 al 1945 ha costituito il 90%
della produzione ospitata sulle riviste (i pulp magazine, il primo dei  quali fu “Amazing Stories”). Oggi le due più note raccolte annuali del “Meglio” sono quelle curate da David G. Hartwell (che “Urania” e  “Millemondi” hanno tradotto fin dall’inizio) e da Gardner Dozois. Quest’ultima è una gigantesca antologia per noi poco praticabile (per questioni di mole, ma in passato ne abbiamo tradotte alcune in edizione rilegata e poi ne abbiamo ristampato il contenuto in due volumi della serie “Millemondi”). Prima di Hartwell-Cramer e di Gardner Dozois, le più popolari raccolte del meglio dell’anno sono state curate, in USA, da Terry Carr (a partire dal 1964), Donald A. Wollheim e Lester Del Rey (dall’inizio degli anni Settanta). In Inghilterra raccolte analoghe sono uscite a cura di Brian W. Aldiss e Harry Harrison.


G.L.

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