La compagnia del tempo (1592)
Nel Ventiquattresimo secolo la Dr. Zeus, Inc. (altrimenti nota come la Compagnia) offre l’immortalità fisica e la possibilità di viaggiare nel tempo: i suoi agenti continuano a scandagliare i secoli per recuperare antichi tesori d’arte e materiale genetico indispensabile alle ricerche. Mendoza, una specialista in botanica che la Compagnia ha prelevato dalla Spagna del XVI secolo, deve raccogliere alcuni esemplari di rare specie ormai estinte. Ma sul suo cammino incontrerà l’Inquisizione, un amichevole cyborg e soprattutto la sconfinata ingordigia della Compagnia, il cui vero scopo è arricchirsi a spese del passato… Partono con questo numero i nuovi “Capolavori di Urania”, ristampe di testi richiestissimi dagli appassionati e ora finalmente disponibili di nuovo.
KAGE BAKER è nata a Hollywood nel 1952 ed è scomparsa prematuramente nel gennaio 2010. Prima di cominciare a scrivere è stata pittrice e attrice. Il ciclo della Compagnia è composto di numerosi romanzi e una raccolta di racconti di grande successo: La compagnia del tempo, originariamente pubblicato su “Urania” n. 1432, Il coyote del cielo (n. 1455), Mendoza a Hollywood (n. 1465), Il futuro in gioco (n. 1486), Progetti neri & cavalieri bianchi e Il mondo che verrà (n. 1573).
Posted in Urania Collana
marzo 4th, 2013 at 18:38
Ristamperete anche gli altri romanzi della Compagnia già pubblicati su Urania? Pubblicherete i romanzi inediti?
marzo 4th, 2013 at 20:26
Intendete ripubblicare il ciclo per intero?
marzo 5th, 2013 at 08:49
Potrei gentilmente sapere cosa è previsto nel prossimo numero? E non dovendo acquistare questo romanzo c’è qualche notizia rilevante all’interno circa il prossimo futuro?
marzo 5th, 2013 at 13:55
…Mi sà che pubblicheranno SOLO quello che già c’è in casa. Quindi un altro ciclo tronco. Spero ovviamente di essere smentito
marzo 5th, 2013 at 19:22
Acquistato oggi, mi auguro di leggere un buon romanzo.
marzo 5th, 2013 at 19:45
Giusto ristampare il primo che era quasi impossibile da trovare. Per i (QUATTRO!) altri romanzi del ciclo la speranza è l’ultima a morire.
marzo 5th, 2013 at 21:18
Eppure, finora io non mi lamento dei titoli pubblicati. A parte il duo clarke-pohl con il loro demenzialissimo romanzetto, per il resto a me sembra che ci siano testi validi. Resnick è un grande, Forlani è stato una piacevole scoperta, Di Filippo assolutamente ottimo, non ho gradito molto solo “la terra morente” ma è un discorso di gusti non di qualita’.
A proposito, sentite questa, da non credere: TUTTI i titoli annunciati nelle ristampe li ho trovati la scorsa estate a Castellabate su una bancarella, dico tutti!
marzo 6th, 2013 at 00:12
@ Riccardo F …..
Per Urania 1593 viene annunciato “ECHO” di Jack McDevitt …..
marzo 6th, 2013 at 12:14
Grazie AJ! 😉
Le space opera di qualità sono sempre un toccasana di questi tempi…
Noto comunque che le uscite non seguono molto l’ordine degli annunci della redazione negli editoriali, visto che Echo non era stato nemmeno menzionato nell’ultimo editoriale (infatti ne avevo chiesto notizia, come anche chiedevo di Fireworm, il secondo romanzo di Watson annunciato l’anno scorso). Per cui come pensavo in questa nuova fase pare si vada un pò a braccio… che dirvi in bocca al lupo!
ECHO E’ un romanzo che fa parte della serie di Alex Benedict come Seeker. Cauldron invece era parte del ciclo iniziato con Il sonno degli dei. Guardate, a proposito di ristampe, quest’ultimo libro che cito era stato pobblicato davvero parecchi anni fa rispetto agli altri romanzi di McDevitt, tutti pubblicati di recente. Io penserei a reinserirlo tra le ristampe questo Il sonno degli dei…
marzo 6th, 2013 at 13:55
Con un po’ di ritardo e quindi con un “out of thread” mi permetto di segnalare un brano tratto dall’ultimo cd dei magnifici retro-rockers americani The Sword, chiaramente ispirato alle atmosfere della saga di Vance.
http://www.youtube.com/watchv=i9G2zAKJH98
L’intero album precedente di questo grande gruppo, “Warp Riders” era un bellissimo tributo alla fantascienza e allo science fantasy vecchi stile. Nell’Hard Rock e nell’heavy metal (ma non solo) oggi fantascienza e fantasy “uraniane” sono in gran spolvero , penso ai padri Black Sabbath, Blue Oyster Cult e Voivod, Kyuss e ai giovani prodigi Mastodon, High on Fire e a chissà quanto altri. Sarebbe interessante farne una serie di brevi articoli tematici che sondino i rapporti tra questa letteratura e la musica che ne trae ispirazione. Anche per fare della sana crossmedialità e ricambiare un pochetto l’aria delle discussioni qui sul blog. C’è molto da scoprire e da sdoganare, anche solo in termini puramente fantascientifici. Mi chiedevo se sia i lettori che la redazione potessero essere interessati a degli articoli del genere da inserire in questo contesto.
marzo 6th, 2013 at 14:11
Sel’idea piacerà, ristamperemo anche gli altri romanzi di Kage Baker ma distanziati nel tempo.
marzo 6th, 2013 at 17:13
@ Riccardo F: Non so, a parte i Blue Oyster Cult – ma l’opera rock sulla guerra psichica è tremenda – e ovviamente i Sabbath molta mi sembrava robaccia, soprattutto il versante prog fantasy protometallonzo. D’epoca psichedelica a me piacciono tanto gli H.P. Lovecraft (Fai degli Electric Prunes più vittoriani e gotici spesso dilatati e pieni di cacofonie free form) ma il picco assoluto di contaminazione fantascienza/rock’nroll secondo me sono gli Hawkwind (Tempo fa avevo scritto un piccolo speciale sulle ristampe in vinile colrato che doveva uscire su una webzine di fantascienza ma poi non se n’è più fatto nulla, se qualcuno lo vuole viene via con un caffé) e se ti piace il jazz (Per modo di dire) Sun Ra.
Di abbastanza recente ti consiglio i Man or Astroman? (Surf retrofuturista con spunti alla Devo) e se hai lo stomaco forte gli Human Eye (Noise rock con reminescneze Butthole Surfers, elettronica miserabile e demenza da B-movie portata all’eccesso, sgradevoli e registrati coi piedi: UNA BOMBA).
Pur non avendo esplicitamente degli spunti fantascientifici ti consiglio caldamente i Silver Apples avevano solo la batteria e due o tre baracchini elettronici rudimentali ma hanno anticipato il motorik tedesco, i Suicide, la minimal wave e la techno… ed era il 1968 (Ti prego ascoltali mi sto mettendo a piangere, sono troppo geniali per essere dimenticati così ci sono tutti e due i dischi su un solo CD e te lo tirano dietro)
@ giuseppe lippi: Quando è così posso anche pensare di inziare un altro ciclo, senza alcuna fretta, basta sapere che ogni tanto e comodamente in edicola un episodio lo trovi.
marzo 6th, 2013 at 17:22
in quale mese uscirà Coyote?
e su the windup girl ci sono novità?
marzo 6th, 2013 at 18:29
Dancing/RiccardoF, queste sono le discussioni che mi appassionano!
Continuate così.
marzo 6th, 2013 at 21:38
@ Dancing Bonbons :
Human Eye, sgradevoli e registrati coi piedi : UNA BOMBA ?
Ho qualche problema con la la comprensione della lingua ?
Grazie per i Silver Apple, non li conoscevo ed è un piacere colmare una lacuna del genere, in effetti in anticipo sui tempi.
BLUE OYSTER CULT : ” opera rock sulla guerra psichica tremenda “, ti riferisci ad ” Imaginos ” o al pezzo ” Veteran of Psychic War ) ? Da Oysteriano della prima ora dissento con forza.
I Blue Oyster Cult sono uno dei miei pallini preferiti: certo se cerchi echi degli Stalk-Forrest Group o dei Blue dei primi dischi fatichi a trovarli, ma Imaginos è un disco magnifico, con delle grandi melodie, che va considerato come un unicum, come ben saprai è principalmente parto della mente di Albert Bouchard & di Sandy Pearlman, anche se poi furono coinvolti gli altri su pressioni della casa discografica.
Mentre per Veteran Of Psychic War se ascolti la versione live su ” Extraterrestrial Live ” non puoi non apprezzarne l’enfasi, la potenza e sopratutto la coda elettrica di ” Buck Dharma ”
O magari puoi, forse sei capace di sentirti tutto Metal Music Machine senza fiatare, uscendone anche rilassato.
Comunque viva la musica.
HIGH TIDE, HIGH TIDE
marzo 6th, 2013 at 22:15
@Dancing
Sbaglio o gli Hawkwind avevano avuti contatti con M.Moorcock ?
marzo 7th, 2013 at 00:54
@ Moderatore: Sul serio?
Perché ci sarebbero cinquanta righe da scrivere sui Chrome
marzo 7th, 2013 at 10:08
Leggevo oggi su URANIA una lettera di protesta… a cui veniva risposto “Si era pensato di passare Urania a bimestrale”…..
Eppure, proprio non capisco, la FS, la fantasy e l’horror impazzano al cinema e in TV, in libreria ecc. , perchè “Urania” non funziona????
Su rai4 trasmettono praticamente solo FS, i principaliautoi di “thriller” nelle ultie opere scrivono romanzi in pratca (Ludlum, Crichton)
Forse bisogna sfruttare i nomi di “grido x rilanciare Urania?
Perchè non pubblicate gli inediti di G.Martin (ad es. , ciclo di TUF) su Urana?
Perchè non pubblicare romanzi del Doctor Who, di Battlstar Galactica, di Babylon V ? Forse quet’ultima e ormaipassata, andava fattoprima…
Oppure, perchè non lasciare i romanzi in edicola 2 mesi, pur pubblicandone uno nuovo OGNI mese?
Un po’ comesi aceva quando era quidicinale, uscivano 2 titoli a inizio mese e stavano fuori un mese….
marzo 7th, 2013 at 16:45
@ Capitanklutz: B.O.C. Anche secondo me è filato tutto liscio finché se ne è occupato Sandy Pearlman. Il disco che non mi era piaciuto era credo dei primi ottanta con una copertina alla Giger… forse proprio di Giger, era anche una questine di suono, il malefico suono metallico/tamarro degli anni ottanta. Ma non fatico neanche un po’ a credere che le versioni live di pezzi che sui dischi sono brutti siano molto belle… è gente nata per stare sui palchi.
Human Eye: No no, sono uno sballo.
Metal Machine Music: Sono uno dei pochi che dice che gli piace e non fa finta (Ma molti compositori elettroacustici avevano fatto molto peggio molto prima, di fatto Lou Reed ha scippato tutto a Robert Ashley)
@ Nova: M. Moorock ha partecipato con un reading a “Space Rituals”, credo che per un po’ sia anche entrato nella line up suonando qualcosa ma a quel punto Lemmy era già nei Motorhead e poi è iniziato il va e vieni di gente. Fino a poco fa c’era in giro un documentario bellissimo della BBC che ti farà invidiare per sempre chi c’era.
@ Cristiano: Sfruttare il successo dei telefilm: non c’è niente di più triste (Chi si ricorda gli avvilenti romanzi su X files e Star Trek della Fanucci?)… e poi credo che non funzioni.
marzo 7th, 2013 at 19:53
Perché ricominciate con le ristampe
sulla serie principale di urania, io
possiedo tutta la collezione fin dal
numero 1 del 1952, e mi secca parec-
chio spendere dei soldi per avere al
tri doppioni che potreste benissimo
ripubblicare su altre collane, tipo
urania collezione. Non obbligatemi
ad abbandonarvi.
con affetto
marzo 8th, 2013 at 09:25
Per chi come me compra a scatola chiusa tutti i numeri di Urania, non è molto gradevole ritrovarsi con un’altro doppione. Urania, secondo me, dovrebbe invece presentare le ultime novità e le tendenze della sf, in particolare gli autori emergenti del panorama nazionale e intenazionale.
Non sarebbe male poi accompagnare il tutto con un adeguato apparato critico.
Capisco i problemi di costo ma si potrebbe rimediare aggiungendo in nota nelle paginette dedicate all’autore il link dove leggere e/o
scaricare tutto questo. Potrebbe, ad esempio, essere ospitato proprio su questo blog, incrementando così il dibattito. Anche in copertina il richiamo ad altri contenuti aggiuntivi sul web, potrebbe essere un incentivo all’acquisto.
Ferdinando
marzo 8th, 2013 at 09:58
Preso oggi, la copertina è notevolissima, Franco, mi ha dato un senso psichedelico anni 60/70…
Capisco il problema del collezionista (complimenti con un pizzico di invidia per chi ha tutti i numeri), per evitare i buchi numerici deve acquistare doppioni (quindi spesa doppia, spazio occupato in più…), è pure vero che non tutti hanno avuto la possibilità di leggere alcune uscite… Spero VIVAMENTE che il cilco-se meritevole- possa proseguire senza arrivare all’aetà della pensione per l’ultima uscita, anche questo fatto mi ha convinto.
marzo 8th, 2013 at 10:23
Oltre alla ristampa del primo volume, per chi si fosse fatto sfuggire la prima edizione. Pensate di pubblicare anche i restanti romanzi inediti della saga ?
Mi piacerebbe sapere anche se pensate di acquistare i diretti dei romanzi di Mike Resnick: Mercenary, Rebel e Flagship
I due fin qui pubblicati, Mutiny e Pirate credo abbiano riscosso un certo successo tra i lettori affezionati.
Visto che ci sono, oso: quando il prossimo romanzo di Dula di Marte di Joe William HALDEMAN e l’ultimo della trilogia “WWW” di Robert J. Sawyer ?
Grazie, e buon lavoro a tutta la redazione.
marzo 8th, 2013 at 11:39
Visto che qualcuno ha virato in musica, mi permetto di segnalare un paio di cosette interessanti dove la SF la fà da filo conduttore…
Flaming Lips – Yoshimi Battles the Pink Robot
http://www.youtube.com/watch?v=PK6lxIqzk04
The Orb – The Orb’s adventures beyond the ultraworld (inner space & outer space)
http://www.youtube.com/watch?v=qexS5hBB1C0
Balletto di bronzo – Sirio 2222
http://www.youtube.com/watch?v=I9ZmkT1Hgcw
…. e tanto altro ci sarebbe…. se vi va …
marzo 8th, 2013 at 15:06
La musica di Urania suona stonata
marzo 8th, 2013 at 19:53
TheMellowGoldenManIt’sIn The…
Il balletto di bronzo! Sei un genio!E’ un tarocco si “Space Oddity” ma mi piace più dell’originale.
“Yoshimi” è l’ultimo disco dei Flamin Lips che ho comprato, non è brutto ma è stato subito chiaro che le nostre strade stavano per separarsi (Buona fortuna e grazie per tutto il pesce) rimangono una grande band ma la fase acid punk tipo “telepathic surgery” la rimpiango ancora tanto. Per sempre
marzo 9th, 2013 at 16:50
A Riccardo F.: un articolo ogni tanto può starci, come no. Purché sia chiaro, leggibile e coinvolgente. Grazie dell’offerta!
marzo 9th, 2013 at 16:52
A paolof: COYOTE uscirà in luglio, un’ottima lettura estiva.
marzo 11th, 2013 at 14:09
Ottima ristampa! Grazie perché mi mancava. Su ebay ne avevo trovato una copia, ma costava 12 euro! Una follia. Adesso, per fortuna, ho potuto prendere questo libro per 4,90, magnifico! Continuate così che siete forti. E che i suoer collezionisti si lamentino pure, non sono la maggioranza, anzi. Il grosso del pubblico credo sia ben lontano dall’avere tutti i numeri di Urania usciti vent’anni o trent’anni fa. A me l’idea delle ristampe da non perdere piace, e spero che il grande pubblico possa pensarla come me, ridando nuova energia a Urania, alla faccia dei tanti che qui sanno solo sputare nel piatto in cui mangiano.
marzo 11th, 2013 at 17:32
Per quanto riguarda la musica, segnalo http://www.youtube.com/results?search_query=pholas+dactylus+concerto+delle+menti&oq=Pholas+da&gs_l=youtube.3.0.0l2.2183.3053.0.3838.9.9.0.0.0.0.163.1133.2j7.9.0…0.0…1ac.1.8tuos_FwXZI
che contiene addirittura (non li ho identificati tutti, quindi potrebbero essere di più) dei brani di un racconto di Silverberg pubblicato sul lontanissimo “Margherite per Dorothy”
marzo 11th, 2013 at 17:32
Scusate il link era:
http://www.youtube.com/watch?v=wE-iRSOAl5g
marzo 11th, 2013 at 19:07
All’inizio non ho visto di buon occhio ‘sta cosa delle ristampe all’interno di Urania: ovvio, c’è gia la Collezione.
Però, pensandoci bene, mi fa comodo avere la possibilità di acquistare opere piuttosto recenti che altrimenti si troverebbero solo nel mercato del collezionismo. Quindi grazie Urania!
Di sicuro meglio che ritrovarsi Urania bimestrale!!
Sarebbe bello vedere le ristampe dei recenti Ilium e Opympos (anche divisi entrambi in due parti) di Dan Simmons, dato che erano della Mondadori… Io l’ho buttata lì, la speranza è sempre l’ultima a morire.
marzo 11th, 2013 at 19:08
PS: @Dancing Bonbons
qualche riga sui Chrome la leggerei volentieri : )
marzo 12th, 2013 at 10:22
Magari è sfuggito a chi di dovere, quindi lo riposto:
“Oltre alla ristampa del primo volume, per chi si fosse fatto sfuggire la prima edizione. Pensate di pubblicare anche i restanti romanzi inediti della saga ?
Mi piacerebbe sapere anche se pensate di acquistare i diretti dei romanzi di Mike Resnick: Mercenary, Rebel e Flagship
I due fin qui pubblicati, Mutiny e Pirate credo abbiano riscosso un certo successo tra i lettori affezionati.
Visto che ci sono, oso: quando il prossimo romanzo di Dula di Marte di Joe William HALDEMAN e l’ultimo della trilogia “WWW” di Robert J. Sawyer ?
Grazie, e buon lavoro a tutta la redazione.”
Ci potete anticipare qualcosa?
marzo 12th, 2013 at 12:04
Io spero sempre qualcosa si muova per la versione ebook. Purtroppo diventa difficile per chi come me è interessato alla versione elettronica. Se aspetto che esca l’ebook (e poi non esce) rischio di non trovare più la copia in edicola! Mi è capitato proprio per Di Filippo di cui adesso devo cercare una copia usata.
Capisco le difficoltà tecniche ma per noi lettori è fondamentale sapere se la versione elettronica uscirà oppure no vista la breve permanenza delle copie in edicola. Auspico che al più presto si possa trovare una soluzione al problema. Uno dei motivi che mi ha spinto a comprare un e-reader è stato proprio l’annuncio di Urania in ebook, anche se devo dire che ne sono molto soddisfatto a prescindere.
marzo 12th, 2013 at 12:52
Musica ed SF:
Alla fine di questo bellissimo brano di Battiato (tratto dall’album “Fetus – Ritorno al mondo nuovo” del ’72) c’è un estratto della registrazione originale delle conversazioni che intercorsero tra l’equipaggio dell’Apollo 11, Neil Armstrong e Edwin Aldrin ed il presidente Richard Nixon.
http://www.youtube.com/watch?v=vYegDuZivhQ
Enjoy !!
marzo 12th, 2013 at 13:18
Per Verga G,
Il piatto lo pago, e voglio sapere cosa mangio.
I collezionisti lo sono molto di più da 20/30 anni, e a chi piaceva Urania è andato in giro per bancarelle, o altro, a cercarsi il mancante.
Tropoo comodo confessarsi affezionati lettori solo per comperarsi il libro a 4.90 euro.
Se vuoi risparmiare puoi anche abbonarti che così spendi meno, o comperi solo quello che ti piace?
Complimenti.
marzo 13th, 2013 at 00:49
@ Stefano: Grande.
Li considero “Il figlio” nella sacra trinità dello schifo (Il padre sono i Destroy all Monsters nella fase pre-chitarrista degli Stooges, lo spirito santo i Men’s Recovery Project). E Timmy Vulgar è il prossimo Papa.
Amen.
marzo 14th, 2013 at 15:40
Fino alla nausea continuo a chiedere se nella sezione Capolavori saranno pubblicati i romanzi di Peter Hamilton pubblicati più di dieci anni fa in 10 volumi?
Grazie
marzo 15th, 2013 at 07:42
Per il momento Peter F. Hamilton non è in cantiere perché, trattandosi di dieci volumi, ci vorrebbe molto tempo per completare l’opera: non meno di tre anni. Ma se i lettori che ce lo richiederanno continueranno a insistere numerosi, li accontenteremo senz’altro.
marzo 15th, 2013 at 19:23
Nelle due o tre edicole che frequento di solito c’era solo Urania Collezione! A quanto pare il problema visibilità è risolto.
A me piacerebbe rivedere Norman Spinrad su una delle Uranie, qualcosa di nuovo o di vecchio… è da troppo tempo che non lo trovo neppure nelle bancarelle… e fra l’altro ha fatto dei reading industrial techno e drone ambient molto belli… ha una presenza “scenica/sonica” quasi alla Burroughs!
marzo 17th, 2013 at 10:38
Avevo promesso di non comprare questo volume, ma sfogliandolo in edicola mi sono accorto che nella nuova sezione “posta” sono stati presi ben 3 estratti da miei post sul blog. (siete dei maledetti! 😀 )
Forse è anche per questo che la gente qui non trova più una risposta continuativa alle proprie domande (che a volte però sono sempre le stesse, diciamocelo). Il volume alla fine l’ho comprato ma questa di rispondere sul cartaceo a certe richieste che arrivano sul blog è un’altra scelta che potrebbe irritare chi un volume non desidera comprarlo, e proprio lì (e non più sul blog) gli viene risposto… io vi consiglierei di non tirare troppo la corda, in tal senso, qualcuno potrebbe cominciare a spazientirsi davvero, a stancarsi.
Circa i romanzi della sezione Capolavori, avevo espresso alcune idee, in merito alla loro scelta, che forse alcune risposte del Curatore su Urania hanno confermato. Per esempio la volontà di riproporre in un prossimo futuro i romanzi della Terra Morente di Vance (di cui pare si stia rivalutando l’intera opera, e del quale mi aspetto una riedizione di L’ultimo Castello e de Il Maestro dei Draghi) conferma a mio avviso la volontà di rimettere i circolazione testi fortemente contaminati, i quali, non sono SOLO fantascienza, ma fantastico tout court e sono quelli che oggi vanno per la maggiore, commercialmente parlando. E dunque ecco spiegate le scelte di ri-editare (anche per il mercato degli ebook, cosa da non trascurare) cose come IL Pianeta stregato (Hard SF al limite della fantasy) La Compagnia del Tempo (Kage ibrida fantastico leggero e romanzo storico), lo steampunk Macchine infernali di Jewter e il fantahorror (o come volete chiamarlo) Psiconegozio…
Inoltre da quello che ho intuito i capolavori avranno una cadenza di uno ogni 3 numeri, dunque circa 4 l’anno.
Se la cosa può aiutare la collana a rinsavire ben venga, per me si potrebbero mettere in UC anche i cicli fantastici come Opar, per dirne uno, che non siano esattamente sci-fi (prima ogni collana comprendeva in egual misura fantascienza, fantasy e fanta-horror). Ciò che mi preoccupa è che vedremo assottigliarsi sempre più lo spazio per la vera fantascienza vera nelle nostre collane.
Bisognerà chiedere aiuto a Papa Francesco? 😉
marzo 17th, 2013 at 17:00
Salve
domanda: già ai tempi della pubblicazione di “La chiesa elettrica” si accennava alla successiva uscita su Urania di “The Eternal Prison”, il terzo romanzo di Jeff Somers. La pubblicazione è stata cancellata o sono previste possibili novità a breve termine?
Grazie mille
marzo 17th, 2013 at 20:17
per un affezionato abbonato avere un doppione non è affatto piacevole. Possibile che non abbiate altri autori da pubblicare???
Volete fare concorrenza alle TV nazionali che in periodici cicli temporali ci ripropongono sino alla nausea i film di Totò o di Don Camillo??? Ripensateci!!!!
marzo 18th, 2013 at 12:11
A proposito di cicli da completare, non ancora annunciati, quoto per:
– la prosecuzione del ciclo prequel di Ringworld (due i romanzi pubblicati a breve tempo, ultimamente, non capolavori ma puro sense of wonder come ai vecchi tempi)m, sperando di (ri)leggerne i capitoli fondamentali poi su UC;
– la fine del ciclo di Solace di McBride Allen (l’ultimo libro a quanto leggo in giro è pressoché leggibile a se e permetterebbe a chi ha letto anche gli altri di poter leggere la parte conclusiva della saga, pur non prevedendone una ristampa degli altri due (perché se poi lo pubblicano e cominciate a dire che era sbagliato, che bisognava ripubblicare prima gli altri due precedenti, non si va da nessuna parte…);
– La conclusione di Electric Church, cui manca solo l’ultimo capitolo e non si capisce cosa ne abbia interrotta La prosecuzione.
Per il resto inviterei cordialmente gli amici integralisti dei cicli a rendersi conto di quando valga effettivamente la pena leggere tutto di tutto (in molti casi non è necessario perché il materiale non sempre è a un certo livello e perché le connessioni tra un libro e l’altro sono labili e pretestuose e servono agli americani per vendere, per fidelizzare il lettore). Insomma si chiede in tal senso un po di correttezza filologica alla Mondadori dove serve, ma d’altro canto non facciamoci prendere da estenuanti sciovinismi che non portano a un confronto sereno con l’editore e la sua redazione. Veniamogli incontro, ecco.
marzo 18th, 2013 at 12:21
Ci ri,ri, provo:
“Oltre alla ristampa del primo volume, per chi si fosse fatto sfuggire la prima edizione. Pensate di pubblicare anche i restanti romanzi inediti della saga ?
Mi piacerebbe sapere anche se pensate di acquistare i diretti dei romanzi di Mike Resnick: Mercenary, Rebel e Flagship
I due fin qui pubblicati, Mutiny e Pirate credo abbiano riscosso un certo successo tra i lettori affezionati.
Visto che ci sono, oso: quando il prossimo romanzo di Dula di Marte di Joe William HALDEMAN e l’ultimo della trilogia “WWW” di Robert J. Sawyer ?
Grazie, e buon lavoro a tutta la redazione.”
Ci potete anticipare qualcosa?”
marzo 18th, 2013 at 12:47
Secondo me la proposta che faceva un lettore di rendere bimestrale Urania e raddoppiarne le uscite (una per l’inedito e l’altra per i capolavori) in modo da averne uno al mese per quantità e tenerli il doppio in edicola, NON è AFFATTO UN IDEA CAMPATA IN ARIA, la prenderei davvero in considerazione…
Posto che per una vera e razionale riorganizzazione del settore category non basteranno affatto le misure grafiche ed economiche già prese (di austerity): un ingresso negli store Mondadori (anche solo con gli arretrati) e una vendita degli stessi su internet (a un prezzo di copertina che non sia il triplo) sarebbero ormai passaggi irrinunciabili…
Forse ai piani alti si trascura la forza e l’intelligenza delle proposte che possono derivare da quelli che alla fine i prodotti devono pur sempre acquistarli: interagire con sondaggi, referendum sarebbe cosa non solo opportuna ma credo ormai auspicabile visto il profondo cambiamento che la rete sta portando nei rapporti commerciali, di potere, di produzione (basta guardare ciò che sta avvenendo in politica per capire che andare avanti così, facendo quasi finta di nulla, E’ miope. OK una azienda non è lo Stato e ragiona un po’ più a cavolo suo, ok. OK, molti di questi professionisti che frequentano i piani alti, magari della fantascienza se ne fregano, sembra semplicemente non rendere. Ma fregandosene troppo (oltre che della fantascienza, del confronto con pubblico che premia o boccia in fin dei conti il loro lavoro) non vorrei che presto si ritrovassero essi stessi, per questo loro atteggiamento di chiusura, aboliti, rinnovati, riciclati, ridimensionati, come le collane che dovevano gestire… Si impone a mio avviso una vera e profonda riflessione, lassù. I tempi cambiano. Può essere una sfiga o più auspicabilmente una opportunità per tutti.
marzo 20th, 2013 at 11:17
Nessuna speranza per Alastair Reynolds ?..
RIVELAZIONE (Revelation Space) è stata una delle cose migliori che avete pubblicato negli ultimi anni.
Proporre quest’autore diviso in due parti, come fu per Rivelazione, non renderebbe plausibile la pubblicazione ?..Economicamente parlando, dico.
marzo 20th, 2013 at 12:45
Ma che palle, basta con queste continue sfuriate. La redazione e il curatore hanno spiegato le condizioni della collana e le motivazioni delle scelte effettuate, continuare a chiedere di cambiare a che diavolo serve? E poi voi che ne sapete? Non siete in Mondadori, non siete al comando di Urania, non avete la più pallida idea di come funzionano i meccanismi editoriali, i costi delle acquisizioni, quelli di alvorazione. Siete tutti super esperti di sf, forse, ma che ne sapete di come si porta avanti una collana come Urania? Sembrate tutti allenatori della nazionale, tutti pronti a spiegare come vincere i mondiali con le vostre meravigliose tecniche (che poi me lo immagino: comprimamo tutti i più grandi giocatori del mondo e mettimao in campo una squadra stellare che batterà tutti… peccato solo che non si possa fare). Lasciamo fare il lavoro di editore a chi lo fa benissimo da sessant’anni (per ciò che riguarda Urania). Va bene esprimer eil proprio parere, ma poi basta, quando vengono date delle risposte, bisogna prenderne atto. Non vi piacciono, pazienza, Mondadori ne prenderà atto. E voi potrete andare a compare bei libri di sf a 4,90 euro da qualche alra parte, no?
marzo 20th, 2013 at 15:11
Ma infatti… Non sono andato in giro a distribuire questionari però mi sembra strano che il lettore di riferimento di Urania sia il lettore “da stazione” che deve comprare un libro al volo prima di salire sul treno (Io dovessi scegliere un libro in mezzo minuto prenderei un giallo, nel peggiore dei casi ti intrattiene senza pretese e in fondo bene o male ci arrivi), avrei scommesso che si trattava in gran parte di un pubblico che vuole fantascienza e cerca proprio Urania. Accalappiare qualche nuovo lettore di certo non guasta ed è una nobile missione ma basterà cambiare la grafica quando c’è un popolo intero che deve cambiare non dico visione del mondo – anche se dovrebbe – ma almeno il proprio parere sulla fantascienza? Risparmiare qualche soldino sui costi fissi è cosa giusta ma credere di risolvere il problema con un restyling e basta vuol dire non aver presente con chi hai a che fare (Lettori affezionati e collezionisti che si fanno sbattiti assurdi nei mercatini e in rete per comprare gli arretrati e non fai niente in proposito) e forse neanche qual è il vero problema: vendi roba che deve rientrare nei costi nel giro di un mese e se non ce la fai riduci le spese ma non ti attivi neanche seriamente per regolarizzare gli ebook che questo problema non ce l’hanno. Essere lungimiranti non ha mai dato grossi profitti immediati però un po’ di prospettiva ci vuole sempre. Non l’ho mai messa giù dura come altri ma siamo così sicuri che i passeggeri di Trenitalia che trovi quando tiri le reti siano più degli affezionati che se ne vanno? E se ti rivolgi principalmente a gente che se ti trova va bene e se non ti trova compra qualcosa d’altro, se un libro vale l’altro tutta la cura e la direzione artistica a cosa serve? Così facendo – Ubik non voglia! – davvero si arriverà a pubblicare i libri dei telefilm di successo.
marzo 21st, 2013 at 17:17
Da giovine lettore (C) di urania l’ho preso volentieri, sperando di vedere anche il resto del ciclo.
Ed in effetti è uno dei pochi urania normale che ho, preferisco i classici del collezione alle novità spesso mediocri.. e ho l’impressione che la maggiorparte dei lettori nuovi faccia così.
A proposito di ristampe, se posso fare una domanda: i volumi di Howard usciti su urania fantasy e epix (Kull esule di atlantide, Bran mak morn) non verranno ristampati in oscar mondadori? Per Conan era stato fatto così mi pare…
marzo 21st, 2013 at 19:07
Vergag, ti è andato di traverso qualcosa? Questo è un forum, dove ognuno è libero di esprimere le sue idee o proporre consigli, sempre il tutto sotto l’egida della correttezza.
Non sei d’accordo con quello che si scrive e non puoi sopportarlo? Non leggere più i commenti, semplice, no?
marzo 24th, 2013 at 13:27
Quali possibilità ci sono di vedere pubblicato EXISTENCE di David Brin? magari anche diviso in più volumi
grazie
marzo 24th, 2013 at 16:02
@Xantio: mi vanno di traverso tutti quelli che continuano a spiegare alla redazione di Urania e al curatore Lippi come fare il loro lavoro, come se sapessero tutto del mondo editoriale, del pubblico della collana, di come funzionano le cose. I soliti saputelli che se si limitassero a dire: così non mi piace, non darebbero fastidio a nessuno. Non ti piacciono queste ristampe: non comprarle. Fine. Invece no: vanno avanti, insistono, continuano a spiegare come fare a risolvere i problemi della collana e della sf in generale, che in Italia soffre di pubblico da sempre. Sanno tutto loro, sono gli allenatori della nazionale che saprebbero risollevare le sorti di Urania con lo schioccare delle dita. E’ questo che mi infastidisce, e finché potrò chiedere pubblicamente che la finiscano di rompere le scatole, lo farò. Le loro ricette sono ridicole, e nemmeno se ne rendono conto. Parlano di cose che non sanno e pretendono di avere ragione, criticando gli altri. E questo che non va bene. Ripeto: limitatevi a dire che le ristampe non vi piacciono, nessuno avrà nulla da obiettare. La redazione saprà prenderne atto e, sulla scorta dei numeri di venduto, prendere altre misure e contromisure (o magari andare avanti così, se si dimostra che hanno ragione loro e si venderà di più). Fine. Gli allenatori andate a farli nel campetto dietro casa, se trovate qualcuno disposto a ingaggiarvi in oratorio.
marzo 26th, 2013 at 12:13
Mi associo a Paolof, in Italia ci siamo dimenticati di David Brin e Greg Bear, purtroppo…
marzo 26th, 2013 at 16:35
#VergaG In linea di massima sono d’accordo con te perchè sono molti coloro che parlano senza sapere ma teniamo presente che nemmeno l’editore ha sempre la verità in tasca, talvolta le valutazioni più scientifiche sono smentite dal mercato. E’ sempre utile citare l’indagine di mercato che pochi anni fa Sergio Bonelli affidò ad una società molto seria. Ne uscì che non solo Tex non potrebbe vendere le centinaia di copie che vende ma nemmeno potrebbe resistere in edicola.
marzo 27th, 2013 at 12:58
Buongiorno a tutti,
purtroppo oggi ho ricevuto la conferma che Urania diventerà una rivista “a metà”, con 6 inediti annuali e 6 ristampe.
Che dire… inutile arrabbiarsi, figuriamoci poi per queste cose. La delusione è però tantissima, nel vedere rantolare in questo modo una rivista che, diciamocelo, ha fatto la storia, e che sia avvia chiaramente alla sua fine.
E la storia l’ha fatta, ri-diciamocelo, grazie ai lettori-collezionisti, ai veri appassionati di fantascienza, e non ai lettori “da stazione”, che pure apprezzo e ringrazio perché hanno contribuito alla sopravvivenza di questa rivista.
Ma al collezionista della “ristampa” importa assai poco. Il romanzo raro ed introvabile viene cercato e ricercato, nei mercatini, negli ultimi anni online, fin quando non lo si trova, ad un prezzo che spesso non è certo esagerato – ma poi di che prezzi stiamo parlando? Mica tutti gli Urania sono il 323 bis! – e che soddisfazione vedere crescere la collezione, poter sfogliare quei libri usciti da anni e finalmente trovati.
Al non collezionista interessato al particolare numero restava peraltro sempre la possibilità di trovare lo stesso romanzo di una diversa casa editrice. O di aspettare che il “classico” uscisse sulle varie collane parallele di Urania… già, che fine e che senso avranno ora queste collane parallele?
Ci tengo a sottolineare che non ce l’ho con nessuno in particolare per ciò che riguarda le motivazioni che hanno portato a questa scelta assurda. La crisi della fantascienza è evidente da anni, e tanto di cappello a chiunque riesca a far uscire una rivista di fantascienza: per cui ringrazio e mi complimento con il sig. Lippi & Co.
Quel che delude profondamente è però la scelta fatta: una soluzione fuori da ogni logica, che sfrutta “furbescamente” proprio quel nucleo di collezionisti a cui Urania deve tutto o quasi tutto il suo successo.
Perché il collezionista certo non si limiterà a comprare solo gli inediti… non si crederà mica che dopo essersi comprato 1500 numeri, comincerà a comprarne uno sì ed uno no?
Una decisione che va incontro quindi ai lettori dei grandi classici, ai non-collezionisti, ma che riesce abilmente a “tener dentro” i collezionisti. Devo ammettere che l’addetto al marketing che ha partorito tale soluzione è stato molto, molto intelligente.
Quel che forse non si è considerato è che se veramente verrà mantenuta questa decisione, col passare degli anni i collezionisti potrebbero cominciare a stufarsi… forse continuare a pagare 5 euro per libri che si hanno già non vale la pena, dopotutto… e se viene meno l’elemento “collezione”, ecco allora che anche gli inediti andranno attentamente analizzati, prima di essere acquistati.
Temo che venendo meno la base dei collezionisti, la rivista sarà destinata a chiudere i battenti. O forse no: forse gli studi di mercato compiuti dalla casa editrice dimostrano il contrario, ossia che la sopravvivenza è assicurata grazie ai lettori “da stazione”.
Non è compito mio trovare la soluzione, ma criticare una soluzione a mio parere assurda, questo posso farlo.
Non lo so e non so cosa sperare: che si trovasse una soluzione meno “furba”, quello sì, lo speravo, se non altro per questioni di rispetto nei confronti di tutti i collezionisti per la loro “cinquantennale” fedeltà. E’ andata male… vedremo fra 5 anni come staranno le cose.
marzo 27th, 2013 at 13:50
Dalla lettera arrivata agli abbonati, sappiamo con certezza che le ristampe su Urania saranno sei l’anno.
Uno ogni due volumi.
Si ventilava l’ipotesi Urania bimestrale, questa cosa sarebbe?
Il periodo è brutto per tutti, ma non pensavo che con tutto quel che viene pubblicato oggi giorno nel mondo, non si riesca a trovare dodici romanzi di fantascienza l’anno i cui costi di diritti e traduzioni non rientrino nel budget annuale che Mondadori mette a disposizione per Urania.
Da collezionista sono molto dispiaciuto, speravo in una ristampa ogni tre/quattro volumi non in una ogni due.
E’ vero che Urania ha un costo molto economico ma nel mio caso è appena raddoppiato.
marzo 28th, 2013 at 09:34
Io non voglio spiegare a nessuno come fare il proprio lavoro, pero’ i soldi che spendo per comprare Urania sono i miei e vorrei poter dire la mia *prima* di spenderli.
La cosa non e’ avvenuta con questa ristampa: in quanto abbonato me la sono trovata in cassetta gia’ pagata e naturalmente senza che nessuno mi chiedesse nulla, mentre sino a quel momento Urania aveva (almeno a mia limitata memoria) pubblicato solo novita’.
Pazienza, non ne farei un caso per un singolo numero, tuttavia da una mail ricevuta pochi giorni fa dall’ufficio abbonamenti scopro che Urania nel futuro sara’ cosi': 6 ristampe all’anno alternate a 6 inediti, questo ufficialmente “in considerazione delle numerose richieste pervenute dai nostri lettori, che sentivano l’esigenza di recuperare grandi libri del passato ormai non più disponibili”.
Da righe in questo blog leggo che (come immaginavo) ci sono problemi di costi (a proposito, qualcuno sarebbe cosi’ gentile da darmi due link alle discussioni dove se n’e’ parlato?).
In quanto abbonato la cosa ovviamente non mi va bene, preverivo nettamente avere solo inediti.
D’altronde, come quacuno ha gia’ fatto notare, per le ristampe c’e’ Urania Collezione.
Dato che l’unico modo che ho per cercare di influenzare l’editore e’ la leva economica, con rammarico non credo che a queste condizioni rinnovero’ il mio abbonamento che e’ in scadenza: eventualmente comprero’ i singoli numeri inediti in edicola, ancora meglio se saranno disponibili come ebook.
Pero’ un po’ mi rattrista la cosa: sono abbonato da tempo, e ci tenevo…
marzo 28th, 2013 at 12:14
Dell’e-book si sa niente?
Giuseppe Lippi che faccio: mi tocca andare in edicola?
marzo 28th, 2013 at 12:54
@ redazione
Non c’è nessuna notizia sulle uscite in ebook di marzo (mese ormai quasi finito)?
marzo 29th, 2013 at 11:42
Non posso che dichiararmi d’accordo nel merito e con i contenuti dei post di chi e’ rimasto deluso/infastidito da questo Urania “dimezzato” a 6 inediti (per me che non amo la fantascienza italiana, a 6 meno il premio Urania).
Posto qui la risposta che ho scritto via email alla comunicazione spedita agli abbonati. E’ un crosspost nella sezione del numero Collezione, perdonatemi.
E’ indicato nella mail ricevuta di rispondere o chiamare un numero 199 (mh) per esprimere il proprio parere, e cosi’ ho fatto. Riporto qui, nel massimo rispetto del punto di vista di ciascuno E della redazione, quanto ho scritto:
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Buongiorno,
in base a quesa vostra in calce, mi pare che di fatto si dimezzi solo la “nuova fantascienza” che già arriva con il contagocce, in Italia: solo sei uscite inedite, tra cui un premio Urania, immagino. Non e’ affatto entusiasmante.
Da appassionato dico che la scelta mi pare utilitaristica e inutile, i testi realmente introvabili sono pochissimi, e soprattutto eventualmente ristampabili comunque, senza dover dedicare 6 numeri l’anno all’uopo.
Io stesso sono assiduo compratore di Urania usati per pochi (o meno pochi) euro. Alcune rarità, penso a Jack Vance per esempio, sono di difficile reperibilità, ma non impossibile, se si e’ disposti a pagare il giusto prezzo per prime edizioni del ’74 della Fanucci… sempre Vance su ebay.
Il numero di questo mese, “La compagnia del Tempo” di Kage Baker, e’ stato da me letto e strariletto: probabilmente non uscirà dal cellophan. Non parliamo degli altri grandi che potrebbero essere ripubblicati… penso a Heinlein, Asimov e tanti altri, di cui qualsiasi abbonato di Urania avrà letto tutto o quasi. Forse non il compratore casuale, che per altro non riconoscerà certo un classico da una novità, ma potrebbe essere attratto da un nome noto.
Detto fuori dai denti, mi sembra un modo di ristampare romanzi di cui Mondadori ha già i diritti, anziche’ investire su nuovi autori, penso ad un Greg Egan, scrittori “nuovi” ed eccellenti. Mi trovero’ solo ad avere in libreria due copie dello stesso romanzo, se non di piu’.
Per questo tipo di iniziativa non c’e’ già Urania Collezione? Sono molto deluso.
Si ristampino dunque le rarità su Urania Collezione.
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Questo accento forte posto sull’edicola come canale di vendita con uniformazione del formato con altre testate, con la ricerca di piu’ visibilità, con la pubblicazione di classici di richiamo per il compratore casuale da ombrellone, a mio parere farà guadagnare quattrini in piu’, certo, forse e’ una grande soluzione dal p.d.v. del marketing… ma non rema nel senso dell’amore per la fantascienza.
Qui in molti si lamentano delle immagini della copertina che non sono (lo penso anche io) all’altezza di quella del compianto, ma direi che non lamentarsi di dover ricevere a casa sei libri che all’ottanta per cento si hanno già o si ha già letto… ecco…
E mi tengo l’abbonamento. Ma non mi spiacerebbe che il prezzo fosse dimezzato… 😉
Un saluto a tutti!
marzo 30th, 2013 at 11:45
Ho tutti gli Urania, i Collezione i Classici gli Extra e quant’altro uscito sino ad ora.
Acquisto in edicola dal numero 1002 di Urania, quanto uscito prima o era già in casa o l’ho reperito nel mercato dell’usato.
Speravo che almeno uno dei miei figli si appossionasse e proseguisse la collezione al mio posto.
Probabilmente non ne avrà la possibilità.
Visto che una cosa è certa; siamo passati da 24 a 12 a 6 Urania inediti.
Sarà certamente più probabile passare a 0 che invertire la rotta…
profondo dispiacere.
P.S: Lieta Pasqua a tutti gli uomini di buona volonta.
marzo 30th, 2013 at 12:36
Che depressione…che il mercato italiano possa proporre in UN ANNO 6 romanzi inediti (di cui uno, perdipiù, sarà il Premio Urania…).
Si alzino i prezzi, si torni in libreria…non so…ma non finiamo così…
aprile 1st, 2013 at 17:02
Ho appreso anch’io della novità. Ormai è da tempo che sono deluso da questo percorso seguito da Urania che sembra porti ad una fine inevitabile della collana.
Può darsi che la maggior parte degli abbonati siano una maggioranza silenziosa e sicuramente la Mondadori che soffre della crisi che colpisce l’editoria ha fatto delle scelte.
MI sembra però implausibile che molti abbonati non si disamorino a causa di queste scelte.
Anche prima Urania pubblicava delle ristampe sotto la dicitura “I capolavori” ma non si trattava certo della metà delle uscite annuali.
Prendo atto del fatto che Mondadori non ha nemmeno avviato una forma di preconsultazione degli abbonati per trovare altre vie che garantissero la sopravvivenza della collana.
Io sarei stato disponibile anche ad un abbonamento biennale o pluriennale sulla base di una proposta che prevedesse soluzioni diverse e forse anche altri lo sarebbero stati, non lo so.
Non posso che sottolineare quanto scritto da Silver Apple, Bonzi Cbergy e Shub.
A VergaG mi sento di dire che le lettere di quanti sono scontenti rappresentano l’interesse e la passione di lettori di Urania che vorrebbero che questa collana facesse meglio e magari vendesse di più.
Non credo che alla Mondadori siano infallibili; prendere in considerazione idee da parte dei lettori sarebbe auspicabile; anche senza dati macro alla mano una buona idea rimane sempre una buona idea.
Credo che un “patto” per Urania qualcuno, e forse più di qualcuno, lo sottoscriverebbe.
Non c’è questa intenzione da parte dell’editore e ne prendo atto.
aprile 1st, 2013 at 17:11
Contrariamente a quanto ne penso di solito voglio segnalare che questa copertina è molto migliore di quelle solite di Brambilla.
Mi sembra che ci sia un tentativo di avvicinarsi alle copertine di Thole, se non mi sbaglio e questa è particolarmente riuscita, il soggetto è ben individuabile all’interno di uno spazio ridotto e la griglia nel quale è inscritto non crea confusione.
Anche i colori sono indovinati.
Se riuscisse a “decomputerizzare” le sue composizioni si riuscirebbe a vederne meglio la mano.
aprile 7th, 2013 at 12:03
Egregio Sig. Lippi, seguo Urania (e non solo) da oltre trent’anni, posso quindi essere definito
un vero appassionato, giusto? Bene, come tale disapprovo assolutamente che una collana pubblichi
delle ristampe lungo la propria numerazione. Non credo ci sia un solo collezionista al mondo che
vuole ritrovarsi con un numero che ripropone qualcosa che già possiede.
Ci sono altre testate in casa Mondadori, usate quelle. Se nessuna di esse può ospitare
romanzi/antologie recenti (come lei stesso afferma) tirate fuori un’altra collana “ad hoc”, ma
vi prego di evitare le famigerate ristampe. Dal canto mio se nei prossimi mesi dovesse capitare
ancora smetterò di acquistare Urania e le assicuro che me ne dispiacerebbe moltissimo.
Esorto altri accaniti fan di Urania come me a dare seguito a questo appello!
aprile 15th, 2013 at 19:52
Segnaliamo che le trattative per l’acquisizione dei diritti digitali di questo romanzo si sono concluse positivamente, e quindi sarà possibile avere prossimamente la versione ebook di questo libro. Sarà nostra cura comunicare quando questo avverrà.