L’ultimo teorema (1587)
Un uomo non potrà mai volare nello spazio, dicevano i saccenti. Negli stessi anni, e per lo stesso motivo, decretarono che un’astronave non potesse atterrare in Italia. Invece l’astronave Ares atterrò, “prima nave di linea regolare tra i pianeti”, e cambiò tutto. Era quella del n. 1 dei “Romanzi di Urania”, scesa su di noi il 10 ottobre 1952. Oggi, a sessant’anni di distanza e quasi 1600 numeri dopo, l’ultimo romanzo di Arthur Clarke – scritto in collaborazione con Frederik Pohl – viene a festeggiare degnamente il nostro anniversario. E se qualcuno si chiedesse: “Ma che teorema mi hai fatto?”, gli risponderemmo che si tratta del celebre teorema di Fermat, e che un giovane matematico dello Sri Lanka è il primo ad averne scoperto la dimostrazione originale. Mentre ai danni della Terra, strisciante e insidiosa, si prepara l’invasione aliena…
ARTHUR C. CLARKE (1917-2008) e FREDERIK POHL (1919) sono tra i maestri della fantascienza angloamericana. Al primo si devono romanzi come Le guide del tramonto, 2001: Odissea nello spazio, Incontro con Rama, Terra imperiale e Le fontane del paradiso. Al secondo I mercanti dello spazio, il ciclo degli Heechee (Gateway) e quello di Marte. The Last Theorem (2008) è stata la loro prima collaborazione.
Posted in Urania Collana
settembre 26th, 2012 at 22:02
Non vedo l’ora di comprarlo.
Ma a quale collana appartiene?
Il link con le copertine ingrandite è rotto.
settembre 26th, 2012 at 23:40
Un ritorno al passato che non mi dispiace anche se avrei preferito il cerchio piu’ grande
P.S. il link all’immagine ingrandita contiene un errore: manca la “g” finale di png.
settembre 27th, 2012 at 00:34
Aspetto con ansia questo numero, per svariati motivi, per i due autori, che meritano di essere letti, perchè è il numero del sessantenario, per il nuov formato, il cambio di veste è sempre un qualcosa che ‘smuove’ e incurisisce. La copertina così come si riesce a vedere sembra bella, un ritorno -in parte-al passato, sono curioso di sentire in mano la consistenza della copertina, poi. Mi sarebbe piaciuto avere il cerchio che prendesse tutta la pagina’ per valorizzare maggiormente i disegni di Franco Brambilla… vabbè, dal primo parte la caccia, no? Ultima per me, per ora… v’immagginate se all’interno trpvasimo le pagine divise in due colonneciascuna?
settembre 27th, 2012 at 10:12
Da prendere al volo senza nessuna discussione!Grazie Mondadori per questo grande regalo!!Bè qualche discussione ci sarà,è inevitabile,perchè la vita senza discussioni che vita è?
settembre 27th, 2012 at 10:41
Ebook?
settembre 27th, 2012 at 12:23
Problema immagine risolto.
Grazie per la segnalazione.
settembre 27th, 2012 at 12:42
La nuova veste sembra avere un bell’aspetto, anche se non si vede la cover ingrandita:: un commento preciso lo potrò fare quando l’acquisterò.
Per ora abbiamo un romanzo da leggere e scoprire quali legami possano esserci con l’Ultimo teorema di Pierre de Fermat che affermò di aver dimostrato che:
X elevato alla n + Y elevato alla n uguale Z elevato alla n
non ammette soluzioni intere se n è maggiore di 2.
Fermat scrisse nel 1637, a margine di una pagina di un libro di algebra, che aveva trovato la dimostrazione e data la sua lunghezza non l’aveva trascritta.
Il problema rimase irrisolto per secoli nonostante l’impegno di grandi menti.
Nel 1993-95 Andrew Wiles dell’università di Princeton riuscì a dimostrare il teorema, affermando di avervi dedicato 10 anni.
Però il mistero perdura perchè la dimostrazione di Wiles è dovuta al progresso della matematica e a nuove tecniche.
Come ha fatto Fermat con procedimenti a lui sconosciuti a dimostrarlo.
Allora ha seguito un’altra via o ha sbagliato?
Anche Pohl e Clarke saranno rimasti affascinati dalla risoluzione del teorema!
settembre 27th, 2012 at 13:03
@Moderatore:
Grazie
gfl
settembre 27th, 2012 at 13:20
L’immagine della copertina non da’ ragione delle mutate dimensioni; le proporzioni sono quelle dei numeri precedenti.
settembre 27th, 2012 at 14:00
davvero ottimo! tanti auguri Urania e continuate così, inarrestabili…
settembre 27th, 2012 at 14:45
aspetto che esca!
settembre 27th, 2012 at 15:42
Devo confessare che coltivavo la speranza che il nuovo formato si ispirasse alla mitica “serie rossa” (a cui sono tanto legato per motivi di età). Pazienza, comunque il nuovo URANIA mi sembra molto bello e non vedo l’ora di averlo tra le mani, sempre che riesca a trovarlo nelle edicole…..
settembre 27th, 2012 at 16:47
Ciao, sul mio sito ho postato la cover “in grande” e da domani su XL ci sarà una versione alternativa a commento di un articolo su i 60 anni di Urania.
http://francobrambilla.com/zoom/1400×720/2837008.html
settembre 27th, 2012 at 17:05
Cioè una collaborazione tra due giganti di, uno 91 anni e l’altro 89 !!! Beh complimenti vivissimi
settembre 27th, 2012 at 17:58
buon 60°!!!!!
non vedo l’ora di acquistarlo
settembre 27th, 2012 at 18:36
Il formato è aumentato… La consistenza la proverete dal primo ottobre, per me è eccellente. Un libro, non un prodottino tascabile. Auguri a tutti, in anticipo!
settembre 27th, 2012 at 18:53
sinceramente mi aspettavo di più di un operazione nostalgia,ma tant’è.
l’importante sono i contenuti.
settembre 27th, 2012 at 22:39
Un pochetto in anticipo ma… AUGURI URANIA !!!
settembre 27th, 2012 at 23:35
A me questa rivisitazione piace. La serie “cerchio rosso” era elegante e moderna come certo indimenticabile design italiano anni sessanta, per una grafica così potente e “identitaria” si è dovuto aspettare fino alla prima ISBN. Ma a me sembra nostalgica fino ad un certo punto perché per quanto se ne dice la cosa più eclatante sarà la consistenza della copertina il che mi sembra piuttosto curioso, ieri stavamo tutti a supplicare un ebook e adesso non vediamo l’ora di sapere che sensazione darà la nuova edizione di Urania. Bel colpo, non c’è che dire.
settembre 28th, 2012 at 10:56
Il nuovo design mi piace, finalmente è tornato il cerchio rosso, ma preferivo le dimensioni pocket. Mi piacerebbe che almeno le conclusioni dei cicli (Sawyer, Haldeman, Terra del crepuscolo…) uscissero nel formato vecchio, ma credo che sia una speranza vana.
Sul design, l’unica cosa che mi lascia perplesso è la scritta URANIA, forse un po’ troppo estesa. Io la farei più compatta, come un timbro o un logo. Ovviamente sono opinioni mie.
Sono però molto felice di poter leggere un romanzo di Clarke-Pohl, una coppia inedita, e due autori che amo molto.
settembre 28th, 2012 at 15:03
Veramente bella la cover ingrandita sul sito di Brambilla, con tutte quelle figure geometriche che ben si adattano al contenuto del racconto e che mi erano sfuggite sulla cover piccola.
Bravo Brambilla!
settembre 28th, 2012 at 15:33
Quindi Lippi,
la qualità del libro la si vede dal formato?
Adesso Urania non sarà più un prodottino tascabile.
Ah bene. Io invece speravo che si parlasse di qualità e cura editoriale.
p.s.
spero che per qualche minuto il post rimanga.
settembre 28th, 2012 at 18:10
Iasec mi sembra più che giustificato avere un pò di entusiasmo per una nuova grafica, del resto anche il prodotto in se mi sembra pieno di sostanza a questo giro.
settembre 28th, 2012 at 18:27
scusate l’ O.T
a quando la serie horror di cui si parlava ? sarà tipo epix o verranno stampati capolavori del passato ??
auguri
settembre 28th, 2012 at 20:47
Entusiasmo?
Non lo so. Voglio vedere la confezione prima. Vedi? Parliamo di confezione, non del libro.
E’ il solito principio, basta che se ne parli. Poi mi tocca leggere il nitrogeno e compagnia bella.
Il bello è che questo ritorno all’antico a chi dovrebbe giovare? Dovrebbe attirare i neofiti?
Andatevi a rileggere l’editoriale di Sosio su Nova SF70.
settembre 29th, 2012 at 00:02
La serie horror? Magari! Io possiedo gelosamente un paio di “epix” e un antenato “urania horror”… io avevo capito che romanzi horror, moderni spero, saranno pubblicati all’interno della serie regolare di Urania stessa.
settembre 29th, 2012 at 10:52
Con questa nuova veste grafico-dimensionale si potranno evitare edizione ridotte o in più parti?
Comunque è bellissima 😉
settembre 29th, 2012 at 10:55
Perchè continuare con il cerchio rosso che con le sue dimensione ridotte rovina inevitabilmente il disegno ?.
Basta confrontare il disegno originale di Brambilla per vedere la differenza.
Io direi che togliere il cerchio e lasciare il disegno rettangolare ad occupare tutto lo spazio, magari con una stretta cornice rossa sarebbe l’ideale ( si potrebbe inoltre ridurre la parte delle scritte che occupa troppo spazio ).
settembre 29th, 2012 at 12:21
Se vuoi vendere un prodotto deve esserci qualità ma si deve anche far in modo che se ne parli. Pensare che urania possa vivere senza operazioni di marketing e pubblicità mi sembra un pensiero un pò ingenuo, scusa se mi permetto. Ribadisco che oltretutto a questo giro il prodotto è di qualità, poi potrà piacere o meno.
settembre 29th, 2012 at 12:27
Al bilioso e livido lasec dico di pazientare almeno un po ‘, primal di scoppiare. Noi intanto ci scansiamo!
settembre 29th, 2012 at 12:28
Trovo la nuova grafica molto bella, complimenti. Inoltre mi pare che Brambilla si sia distanziato dal suo caratteristico stile in computer grafica in favore di una colorazione più “naturale”. Questa tecnica la trovo immensamente più gradevole di quella consueta che, confesso, non ho mai digerito.
settembre 29th, 2012 at 13:09
@ Iasec: Per una volta ci hanno dato esattamente quello che abbiamo chiesto, che problema c’è?
settembre 29th, 2012 at 15:51
Serie horror? Magari, non mi dispiacerebbe, tocca capire se sia ‘solo horror- oppure se ci siano anche altri generi, tipo ‘splatter’, od altro. Ma tutto questo suppongo lo si debba scrivere in un altra sede, oggi parliamo di fs, ovvero di Urania!
settembre 29th, 2012 at 18:16
@ Giuseppe P.
Concordo, molto bella la copertina sul sito di Brambilla.
E’ un peccato che con il nuovo formato non si sia passati ad uno simile a quello di UC…
Il prezzo vedo che è aumentato, però!
settembre 29th, 2012 at 18:17
Le copertine di Brambilla sono proprio sacrificate dentro quel cerchietto…
settembre 29th, 2012 at 21:26
Con sorpresa questa mattina, Stefano il mio edicolante di fiducia, insieme alla copia del quotidiano, mi ha consegnato il nuovo Urania uscito in anticipo. Al primo primo impatto, devo sinceramente riconoscere che ne ho avuta un’impressione abbastanza favorevole.
Dico abbastanza perchè subito ho
mormorato: – Ci risiamo con l’effetto “lavatrice”.
Arrivato a casa ho preso un numero di Urania dello scorso anno, con lo stesso numero di pagine, e li ho confrontati.
Il nuovo Urania è più largo di 2,4 cm e più alto di 2,2 cm mentre a parità di pagine lo spessore è diminuito di 0,3 cm cioè di 3 mm.
Tutte giuste le cose affermate:
– è più simile ad un libro
– si impugna meglio
– si sfoglia meglio
– si legge più facilmente.
Con le misure aumentate però, il bianco di copertina sembra eccessivo quasi da elettrodomestico, e il piccolo tondo contenente l’immagine finisce per richiamare alla mente l’oblò di una lavatrice!
Minimalismo sempre ben venuto, anche il nome “Urania” si perde in tutta quella distesa innevata, contornata solo da un esiguo filo rosso. Risaltano, invece, il nome degli autori e il titolo, cosa sicuramente positiva.
L’immagine però si perde un pochino; troppo piccola non riesce ad evocare quel senso di mistero e meraviglioso che, oltre mezzo secolo addietro, mi hanno spinto ad acquistare le mie prime copie di Urania.
Faccio queste critiche con sincero rispetto per il lavoro delle persone che hanno contribuito a questo nuovo
formato di Urania.
Spero che il mio parere, non da tecnico ma da semplice appassionato, aiuti a migliorare, con piccoli aggiustamenti,la nuova veste grafica.
Con sincero affetto
PS: Prima, per errore, ho postato questo mio commento sull’editoriale di Lippi. Me ne scuso.
settembre 29th, 2012 at 23:38
@Ferdinando, sei fortunato, io ho provato anche oggi pomeriggio a controllare, ma ancora niente Urania.
Il nuovo formato non mi dispiace (intendo le dimensioni, le ho apprezzate molto in segretissimo), anche se il vecchio mi piaceva, un bel pocket.
Mi piacerebbe che si ritornasse al vecchio formato occasionalmente, solo per finire le trilogie, come ad esempio WWW di Sawyer. So che verrà fatto per la trilogia del vuoto, e questo è un merito che va riconosciuto!
settembre 30th, 2012 at 10:00
Il cerchio non è poi così piccolo. Quanto all’effetto lavatrice, comunque straniante, l’oblò da cui si scorge l’universo mi ricorda semmai quello di un’astronave. Sembra quasi il punto Aleph!
settembre 30th, 2012 at 10:17
La scritta URANIA non potrebbe stare un po’ più in alto lasciando più spazio per un cerchio più grande?
settembre 30th, 2012 at 17:44
@ Dancing Bonbons
Io non ho chiesto nulla.
Ho semplicemente commentato un post del signor Lippi che, stranamente, ha risposto argomentando.*
Io facevo notare come la strizzata d’occhio alla vecchia grafica poco si confà con la ricerca di nuovi lettori. Per questo indicavo un editoriale di qualche anno fa pubblicato su una rivista della Perseo.
Avrà successo il cambio di formato? Lo spero ma non capisco perchè tutto quello che l’editore propone debba essere accettato come “oro colato”. Negli ultimi anni abbiamo avuto spiacevoli “sorprese” e non vedo perchè la diffidenza debba essere così ostracizzata.
*
Grazie Egregio Signor Lippi.
Che Le devo dire?
Ottimo, perfetto, bravissimi.
settembre 30th, 2012 at 17:52
@ Ferdinando: Così dalla tua lavatrice si vedono i pianeti… sei per caso il Dottor Who?
ottobre 1st, 2012 at 10:59
Gentili lettori, poiché non sono un compratore abituale di Urania, potreste dirmi – indicativamente – verso che giorno del mese potrò trovare questo volume in edicola? Stamane ho chiesto in due edicole e non lo possedevano ancora.
Grazie.
ottobre 1st, 2012 at 12:48
Faccio di cuore gli auguri a Urania per l’anniversario, e mi piace anche il nuo formato. Per la parte grafica, però, la scritta Urania scompare un po’ troppo nel frontespizio, e mi pare che faccia poca “figura”… Forse si potrebbe utilizzare il grassetto…
ottobre 1st, 2012 at 14:52
Solitamente esce (almeno a Milano) il primo mercoledì del mese; per cui dal 3 ottobre dovresti trovarlo in edicola.
Urania collezione esce invece verso la metà del mese (qualche giorno prima, di solito)
ottobre 1st, 2012 at 15:38
Complimenti per l’ottima scelta, la nuova veste grafica di urania è eccezionale!
ottobre 1st, 2012 at 17:54
Ringrazio Sergio per l’informazione. Spero che a Torino le tempistiche siano più o meno simili.
ottobre 1st, 2012 at 21:22
Molto bello, si legge bene, è un oggetto più maneggevole e piacevole. Unico neo: l’immagine è troppo piccola e non ci arriva nessuna emozione, non ci “tocca”. E non perchè non sia di qualità ma proprio a causa delle dimensioni troppo ridotte. Secondo me va ingrandita anche solo un pelo. Comunque …grazie!!! non c’è paragone con l’altro formato.
ottobre 2nd, 2012 at 14:22
Comprato oggi. Mi piace, come detto da alcuni è: Uranioso aggiungerei che fa tenerezza con l’aria nostalgica che inspira. Mi piacerebbe la scritta URANIA un po più “cicciosa”, ma va bene così. Dimenticavo sono subito andato a vedere se per caso ci fossero le doppie colonne di testo. Ma sarebbe stato chiedere troppo. Grazie
ottobre 2nd, 2012 at 18:13
Preso oggi, da lettore di Urania dei primi anni 90, il ritorno al cerchio rosso ha avuto su di me un effetto clamoroso e commovente
– nuovo formato ingrandito direi ottimo, sa più da libro serio rispetto ai libercoli arancioni cicciottelli, ma non troppo da apparire fuori luogo in una edicola da stazione = lettura per tutti a buon prezzo
– grafica di copertina a me piace, OK non è perfetta come ognuno di noi sogna la PROPRIA copertina ideale, ma direi che questo bianco abbinato al nome della testata URANIA “vaporoso” in mezzo ci sta benone; tutto quel bianco lo rende ben visibile ed identificabile, ottima scelta
– unico difetto risulta lo spessore della carta della copertina stessa, che abbinata all’utilizzo del bianco che haimè, anche da chiuso rende visibile in trasparenza (arghhhhhhhh) le scritte in nero sotto della pagina interna (Il Trono di Spade ecc)…ORRIBILE…rimediabile con un aumento minimo della grammatura della carta, pensateci subito please!!!
ottobre 2nd, 2012 at 19:46
No, per l’amor del cielo, le doppie colonne di testo noooo…
ottobre 3rd, 2012 at 09:37
Comprato oggi dal mio edicolante di fiducia, confermo l’impressione positiva, la copertina ha un bell’impatto, anche per me potrebbe essere migliorata allargando il cerchio rosso e aumentando il font della scritta urania, magari avvicinando le lettere. ALtra nota, l’aumento del prezzo che si allinea di conseguenza a segretissimo e al giallo, non ci sono ‘problemi’, non capisco però perchè non accennarlo nel blog e lasciare la ‘scoperta’ ai lettori…
ALtra storia è il commento sul libro, avendolo messo in coda di lettura al Secondo Signoroni che sto leggendo fresco di stampa.
ciao
Andrea
ottobre 3rd, 2012 at 10:40
Non riesco proprio a capire che senso ci sia nel realizzare per la cover disegni che vengono poi striminziti in un cerchio di dimensioni nanesche!Mah!!!
ottobre 3rd, 2012 at 11:42
Complimenti a Lippi e a tutto lo staff di Urania, ora rinfrescata, viva e vivace. Il redesign è riuscito, un grande lavoro per conservare motivi storici in look moderno.
Primo libro non digitale da tantissimi mesi, mi son ritrovato ad annusarne le pagine (ci voleva la caduta nel luogo comune…), ma tanto in metrò nessuno si stupisce più di niente.
Bravi, continuate così.
ottobre 3rd, 2012 at 11:50
Ho in mano il volume! Posso dire a ragion veduta che:
La scritta URANIA è snella ma grande.
La copertina è flessibile ma non sottile.
Il cerchio dista un solo centimetro dai margini laterali. Se fosse più grande si spezzerebbe in quattro archi di cerchio.
Lunga vita a Urania!
ottobre 3rd, 2012 at 12:02
Non è ancora arrivato nelle edicole romane.E non ho visto locandine ne promozione di alcun tipo. Ho saputo della nuova copertina solo attraverso il sito Urania Mania.
Non apprezzo molto le operazioni “nostalgia” ma sono felice a prescindere del fatto che ci sia Urania e che pubblichi romanzi come quest’ultimo.
P.S. A quando qualcosa di Dick, Watson, MacBride Allen, Compton o Aldiss (tipo Helliconia) ?
ottobre 3rd, 2012 at 19:33
da me nelle edicole palermitane ancora non è arrivato…
ottobre 3rd, 2012 at 19:59
A Palermo non è ancora arrivata…. ma trovo che il vero nexus sia che URANIA riesce da tantissimo tempo a proporre FS a prezzi veramente popolari !
E pur non di meno la qualità è quasi sempre buona, talvolta ottima, et semel eccellente.
Per cui personalmente i miei URANIA non sono in ordine numerico [ stile collezione ], ma in ordine alfabetico per Autore, e mi piace scrivere Autore con la A maiuscola, perchè non è l’etichetta di FS=”letteratura popolare”, che rende meno validi i testi che i Curatori di URANIA per tanto tempo hanno fatto pubblicare.
Quindi anche io, mi associo: LUNGA VITA AD “URANIA” ! !
ottobre 3rd, 2012 at 22:03
Nessuno ha già letto un po’ di pagine del romanzo e sa già dire le prime impressioni?
ottobre 4th, 2012 at 14:12
@ Il Trasfigurato
appena preso!
ottobre 4th, 2012 at 17:47
Io l’ho letto e sinceramente non mi ha fatto una grande impressione. La prima parte con la storia di Ranjit si dilunga mostruosamente, in compenso alla fine, quando le cose diventano interessanti, il romanzo viene chiuso in maniera frettolosa, come se Pohl non avesse voluto aggiungere più nulla dopo la morte di Clarke.
ottobre 4th, 2012 at 22:54
@ Massimo: Non l’ho ancora inziato però sai raramente le collaborazioni, soprattutto se fra nomi così giganti, sono superiori alla somma delle partiAnche “Deus Irae” di Dick/Zelazny non era la bomba che uno si aspetta, i quadri di J.M. Basquiat con Andy Warhol, il disco di Frank Zappa con Captain Beefheart etc etc.
ottobre 5th, 2012 at 11:14
avevo letto simili opinioni leggendo recensioni su amazon, mi spiace averne conferma…
ottobre 5th, 2012 at 13:43
si parla del libro anche su wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Last_Theorem
ottobre 5th, 2012 at 15:14
@Dancing Bonbons In questo caso credo che il problema maggiore sia stato l’età dei due autori e il fatto che il romanzo sia stato iniziato da Clarke e continuato da Pohl, quindi non una collaborazione normale.
ottobre 5th, 2012 at 20:17
Confermo l’opinione di Massimo. Noioso, non interessante e ridondante. Peccato.
ottobre 6th, 2012 at 01:18
@stefano: l’ho finito di leggere proprio oggi e ti devo dire che sinceramente mi aspettavo di più. Con questo voglio dire che il libro si legge bene ed ha alcune parti molto interessanti – sopratutto quelle in cui si tratta di argomenti matematici – ma in generale non entusiasma perchè si sofferma su molti avvenimenti di Ranjit ( il protagonista)e della sua famiglia che a me sembrano superflui, mentre ne sorvola velocemente altri che sembrano più importanti.
Tra il 6 e il 7 direi!
ottobre 6th, 2012 at 13:25
Ora che lo comprata posso dire che il nuovo formato della rivista mi piace , è ottimo ; rimango della mia idea che in copertina ci sia troppo bianco a scapito del disegno.
Saluti Luca.
ottobre 6th, 2012 at 15:07
salve, una domanda: ma è così faticoso per la Mondadori far arrivare in edicola il primo del mese, o il primo feriale le quattro copie del Giallo, i due Segretissimo, e due Urania?
tutti insieme, ognuno si prende quel che vuole e fa un solo salto mi sembra una comodità cos’è che non quadra? un saluto a tutti
ottobre 6th, 2012 at 21:34
Oggi ho iniziato a leggerlo e sono arrivato fino a pagina 30.
Devo dire che per ora la storia non prende molto ed in più vi sono già alcuni refusi orrendi. Aggiungo anche che la traduzione non mi pare eccelsa o meglio, magari è tradotto benissimo ma in alcuni punti i periodi sono abbastanza contorti.
ottobre 7th, 2012 at 11:33
Io lo sto leggendo e lo ritengo una brezza fresca nella stantia fantascienza deglu ultimi anni. Una domanda, ma è stato riasciugato?
ottobre 7th, 2012 at 23:47
@ Massimo Luciani: Ma sai, sicuramente le cirostanze non devono aver aiutato, è più un fattore di avere cose da dire (Clarke ne aveva pochine e le aveva già dette, Pohl tira ancora zampate ben assestate) e soprattutto quanto le senti (E il libro non è che spigioni urgenza espressiva, ero solo moderatamente interessato già all’inizio, non me lo sono fatto sfuggire ma lo leggerò prima o poi) e poi francamente mi sembrano una coppia male assortita, che poi sono quelle da cui escono i capolavori più inaspettati però non sempre.
ottobre 8th, 2012 at 15:00
@Dancing Bonbons Magari se la loro collaborazione fosse avvenuta 40 anni fa sarebbero riusciti ad amalgamare le loro eterogeneità in maniera migliore completandosi a vicenda e approfondendo meglio i temi del romanzo. O forse no.
ottobre 9th, 2012 at 12:29
Io non ne farei una questione d’età, è vero che in generale dopo tre o massimo quattro libri/film/dischi si perdono i superpoteri ma i libri più urgenti e necessari che ho letto ultimamente sono stati scritti da gente che ha sessanta/settant’anni, ho in mente “Cosmopolis” che pensavo fosse un capitolo minore e invece era una bomba ad orologeria e “Resistere non serve a niente”, (Per non parlare dei Jesus Lizard che a cinquant’anni suonati – che non sono tanti ma se li passi a urlare a testa in giù sulla gente rischiando di romperti l’osso del collo sì – hanno fatto un concerto che quelli di venti si sognano) per rimanere nel nostro orticello ho letto in giro che “Pompei 2079″ di Pohl sia seriamente da considerare un capolavoro.
ottobre 9th, 2012 at 14:17
Ho preso in mano il nuovo Urania e l’ho messo acanto alla vecchia versione con la striscia arancione. Non c’è paragone!!! Il miglioramento è folgorante, sono sorpreso che qualcuno possa rimpiangere il vecchio formato “da borsetta”. Ma scherziamo? Adesso si ha in mano un libro a tutti gli effetti, che si legge molto meglio e ha una dignità e un’eleganza che prima Urania si scordava. Il romanzo in sé devo ancora leggerlo, ma di certo plaudo all’operazione di restyling che considero azzeccatissima.
ottobre 9th, 2012 at 20:01
Ma questo romanzo è in versione integrale? Perchè il numero di pagine su Amazon.com non corrisponde
a quello dell’edizione Urania.
ottobre 10th, 2012 at 17:21
Il numero di pagine non corrisponde a quello dell’edizione inglese perché il nostro formato tiene ben 2500 battute a pagina!
ottobre 10th, 2012 at 17:52
Ho letto pochissimo di entrambi gli autori, ma questo titolo secondo me ha due grandi difetti di molta sf contemporanea e cioè:
1) una marea di descrizioni inutili per allungare (chissà perché) il testo
2) una marea di info in perfetto stile “controllo un attimo su wikipedia e la metto lì per allungare (come sopra) il testo
Sarà per questo che preferisco le antologie di racconti…
ottobre 10th, 2012 at 20:55
Ma questo è un bene allora Niente più riduzioni?
ottobre 14th, 2012 at 14:22
La nuova veste grafica di Urania è ottima e anche suscettibile di miglioramenti:ai lettori le proposte.
Senza dubbio rispetto al passato c’è una differenza enorme: ora abbiamo un libro!
Ho notato che questa volta le edicole della mia zona lo hanno terminato subito.
Pronto per la lettura.
ottobre 15th, 2012 at 23:11
Questo commento l’avevo scritto sul post del 60°, mi pare che qui stia meglio perche’ piu’ specifico. Due notazioni: 1. E’ stato scritto il 7 ottobre, appena finito di leggere il libro. 2. Sono lieto, purtroppo, che altri condividono mio giudizio su questo mediocre e a tratti francamente pessimo romanzetto.
“Tornando brevemente all’”Ultimo teorema”…assolutamente inadeguato. Noioso,prolisso, insignificante. A malapena leggibile. Non succede nulla. E non fa neanche riflettere, cosa che in genere come compensazione accade per i romanzi meno movimentati.
Sembra che “Incontro con Rama” o “La sentinella” siano stati scritti da altri. Delusione.”
Sono convinto tuttavia che per U questo sia solo un incidente di percorso dettato dalla deferenza verso Clarke e il simbolismo del numero 1 e di quello del 60° anniversario con lo stesso autore. Dal mese prossimo, pero’, voglio solo romanzi e antologie degne della collana di fs piu’ longeva e rispettosa di noi lettori che ci sia mai stata.Ma su cio’ scrivero’ in altra occasione per sottoporvi alcune interessanti, credo, considerazioni…Bye
ottobre 16th, 2012 at 11:29
Finito ieri. Decisamente deludente, approssimativo e colmo di parti non funzionali alla storia.
Posso dire che gran parte del libro si slega dal finale e da ciò che si vuole donare in termini di messaggio ed appare, quindi, come riempitivo di un qualcosa che si poteva liquidare in poche pagine.
P.S.: per quanto concerne Clarke, in futuro sarà possibile vedere in Urania ‘sto benedetto “Rama rivelato” pur se l’autore – in pratica – vi ha apposto solo la firma a fianco di quella di Gentry Lee? Non penso che l’ultimo capitolo della saga possa esser peggio de L’ultimo teorema (al limite delude uguale)
ottobre 16th, 2012 at 13:14
Bene, si parla anche del contenuto. E allora: ho trovato questo romanzo un discreto romanzo, interessante sopratutto per le curiosità matematiche descritte. Capisco le perplessità espresse: l’impostazione è quella di una biografia immaginaria di un genio matematico che forse poco interessa ad un certo tipo di lettore di fantascienza. Comunque non un capolavoro, ma in fondo da Urania questo non si può pretendere sempre. E’ ovvio che le cose più belle degli autori siano altre…
ottobre 17th, 2012 at 10:43
Sono arrivato solo a un terzo del romanzo, e a fatica, ma devo arrivare in fondo per confermare l’amarezza attuale. Al di là delle idee, penso che debba esserci sempre un certo stile, e qui sembra di leggere la sceneggiatura di una fiction… Niente di peggio in un libro che far pensare al lettore che sta sprecando il suo tempo. Cento pagine di Proust (giusto per citarne un autore prolisso) pesano meno di dieci di questo romanzo…
ottobre 19th, 2012 at 14:26
Concordo con i lettori che hanno stroncato il romanzo: questa non è fantascienza!
Per celebrare i 60 anni di Urania avremmo voluto qualcosa di più. Penso ad esempio a ‘Pandora’s star’ di Hamilton o a ‘Corrino House’ di Herbert-Anderson.
ottobre 20th, 2012 at 00:57
Volevo segnalare che questo romanzo in formato ebook deve essere in qualche modo taggato male su Amazon perché attraverso la ricerca con parola chiave “Urania” non compare come risultato, eppure ha una pagina dedicata dove è acquistabile.
ottobre 21st, 2012 at 16:06
Confermo quanto detto da Gar. “Anniversario fatale” ha lo stesso problema. Non trovavo nessuno dei due cercando “Urania”.
ottobre 22nd, 2012 at 18:02
Mah!Per festeggiare i 60 anni…questo “romanzo”?
Ma i testi vengono letti prima di esser scelti?A maggior ragione per celebrazioni importanti come questa!Sbigottimento.
ottobre 23rd, 2012 at 16:07
Forse non era ancora disponibile, stamattina digitando “Urania Mondadori” sono comparse entrambe le uscite di questo mese (una acquistata e una finita direttamente in wishlist)
ottobre 23rd, 2012 at 22:24
Dunque il 90% dei lettori hanno trovato assolutamente inadeguato il romanzetto del 60°! E Lippi che dice? Fa come il Nietzsche della canzone di Zucchero.
Io sono indignato con chi ha osato proporre quest’orrore come romanzo per festeggiare un anniversario cosi’ importante.
ottobre 24th, 2012 at 16:20
Si,’ é un romanzo pessimo.
Il protagonista é un idiot savant che disprezza i corsi di Filosofia e segue corsi di Statistica dove il massimo é capire la differenza tra mediana e media (eh?) e al corso di astronomia I si parla di viaggi spaziali (pronto?). Magari Clarke si é rifatto ai film nostrani di Pierino (nel senso che i corsi universitari di Statistica, Filosofia e Astronomia sono ben altra cosa), ma essendomi fermato a pagina 80 non lo sapro’ mai.
Certo che un numero di speciale meritava di piu’, tenendo conto che ci sarà stato certamente qualcuno che avrà acquistato il volume per la prima volta, incuriosito e se ne sarà subito allontanato.
ottobre 25th, 2012 at 18:52
Ho incominciato a leggere il libro che ha il pregio di essere anche un saggio scientifico; i riferimenti sono esatti (io steso possiedo alcuni libri citati).
Il volume interesserà di più l’appassionato che si interessa ai problemi matematici,fisici ed astronomici e forse piacerà meno a coloro che desiderano un racconto diverso ma anche l’avventura del pensiero è stupefacente.
ottobre 26th, 2012 at 11:26
Ho letto il romanzo, e ammetto che non è proprio il genere di opera che riesco a digerire, infatti ho dovuto abbandonare la lettura poco dopo la metà, cosa che faccio veramente di rado!
Tuttavia mi spiace leggere molti dei commenti di questa pagina,perché non sono passati tanti mesi da quando quegli stessi utenti postavano commenti molto cattivi ai redazionali del Signor Lippi, accusandolo che l’uscita di “The Last Theorem” non risultasse mai presente.
Mi ricordo anche di quel redazionale in cui il Signor Lippi, annunciava per il sessantenario l’uscita di suddetto romanzo e le vostre ovazioni furono molto forti… adesso, ogni autore ha avuto alti e bassi nella sua carriera, quindi mi spiace ma non me la prendo con nessuno se Clarke se n’è andato lasciandoci questo brutto romanzo, né me la prendo con il Signor Lippi che forse lo aveva letto in precedenza, o forse no, ma sicuramente ha fatto solo quello che voi utenti gli avete chiesto per mesi e mesi… pubblicare “The Last Theorem”!
Io ho solo 24 anni, e appartengo ad una generazione che è stata mal definita in decine di modi, tra i quali lamentosa e choosy, ma ora mi chiedo se non sono stati adulti come voi a insegnarci ad essere così…
ottobre 26th, 2012 at 12:43
@Giuseppe P.: Sia lode a Voi.
ottobre 26th, 2012 at 17:16
Però un omaggio a Clarke andava fatto, è un peccato per come sia andata ma era giusto così.
Non riesco a distribuire equamente la colpa fra Clarke e Pohl (ma tutte le recensioni in giro lo strocano come romanzo di Clarke) e la matematica che è un argomento in grado di ammazzare qualsiasi libro e rendere saltabili le pagine di gente che per il resto adoro come Neal Stephenson, David Foster Wallace e pefino il mio idolatrato Thomas Pynchon. (Diciamo che la matematica per me è stata una specie di “Cura Ludovico” che ha come effetto collaterale rovinarmi la lettura dei miei scrittori preferiti)
ottobre 26th, 2012 at 17:21
I riferimenti scientifici sono la parte minore del problema: l’intera idea era buona al massimo per un racconto, ma qui è stata dilatata all’inverosimile per tirarne fuori un romanzo da vendere grazie al nome degli autori. Un buon editor ne avrebbe tagliato almeno il 50%.
Cara Mondadori, che ne dici di offrirci un nuovo Urania se ti restituiamo questo obbrobrio?
ottobre 27th, 2012 at 18:48
Domanda: ma a voi a Roma l’avete trovato ? Perché non è arrivato in nessuna delle edicole in cui mi servo. Se potete darmi qualche dritta su dove trovarlo…
novembre 9th, 2012 at 11:12
Ma con tutti i romanzi di Clarke che ancora attendiamo, perchè proprio questo???
gennaio 15th, 2013 at 20:46
Sono rimasto senza parole! I grandi galattici,gli uno punto cinque,I nove arti….
Con tutto il rispetto per clarke e pohl e ‘ veramente
Un pessimo romanzo di fantascienza non degno di essere pubblicato su urania.
La descrizione degli alieni e dell’ incontro alieni-terrestri e’ totalmente ridicola.