Peter F. Hamilton e il mistero del Vuoto

agosto 6th, 2012 by Moderatore

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Nato il 2 maggio 1960 a Rutland, in Inghilterra, Hamilton ha esordito con un racconto pubblicato sulla rivista “Fear” nel 1989. La sua fama è stata tuttavia decretata dal romanzo La crisi della realtà del 1996 che, insieme a L’alchimista delle stelle (1997), Il dio nudo (2000) e al romanzo breve “Escape Route” (1997), forma uno dei più grandi cicli avventurosi della storia della fantascienza, la “Night Dawn Trilogy” (l’Alba della notte), da noi tradotta nell’arco di ben dieci volumi di “Urania”.

Sono quindi seguiti i due romanzi Pandora’s Star (2004) e Judas Unchained (2005), che formano il dittico del Commonwealth. Nello stesso scenario saranno ambientati i tre romanzi della trilogia del Vuoto: Il sogno del Vuoto (2007), Il tempo del Vuoto (2008) e il terzo romanzo che qui presentiamo, L’evoluzione del Vuoto (2010). The Dreaming Void si apre milleduecento anni dopo gli avvenimenti descritti nel romanzo Judas Unchained, in cui Hamilton aveva raccontato la terribile guerra fra l’umanità e gli extraterrestri che vivono su due stelle misteriose a mille anni luce dal Commonwealth. Le stelle, battezzate Dyson Alpha e Dyson Beta perché erano letteralmente scomparse dallo spazio e inglobate in una sfera di Dyson, sono cadute in mano ai Prime, intelligenze immobili che si servono di schiavi deambulanti per assoggettare gli altri mondi. Dotatasi di nuove armi quantiche in grado di trasformare la materia inerte in energia (e quindi distuggere interi pianeti), l’umanità passa al contrattacco e sgomina le forze degli invasori. E’ da questo quadro complesso che sboccia, dodici secoli più tardi, l’azione di The Dreaming Void. Il Vuoto è una zona artificiale dove le leggi fisiche sono diverse da quelle dello spazio ordinario: pare che sia stata costruita miliardi di anni fa dalla prima razza intelligente apparsa nella galassia. Le razze più antiche la temono perché di tanto in tanto si verifica una fase di espansione in cui l’anomalia inghiotte le stelle vicine per decine di anni-luce.

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A sovvertire l’immagine negativa del Vuoto è però giunto un uomo, Inigo, il quale è in contatto con Edeard, che abita all’interno della spettacolosa costruzione, nella città vivente di Makkathran. Inigo sogna progressivamente tutta la vita di Edeard e su tale base fonda il movimento del Sogno vivo, costruendo un duplicato della città che battezza Makkathran 2. I seguaci di Inigo cominciano a preparare il Pellegrinaggio, grande migrazione che dovrebbe portare i fedeli del Sogno vivo all’interno del Vuoto, nella città di Makkathran.

Le razze extraterrestri e la magggior parte dell’umanità sono contrarie al Pellegrinaggio perché temono che scatenerà una nuova fase si espansione del Vuoto. E infatti, alla fine del Sogno del Vuoto vediamo che il confine dell’anomalia ha preso ad allargarsi.

Una delle razze aliene, quella degli Ocisen, ha già inviato una flotta che ha per scopo la distruzione della federazione nota come Commonwealth. Inoltre, all’interno del Commonwealth stesso ciascuno dei gruppi di potere cerca di sfruttare a proprio vantaggio la situazione, e a opporsi a queste manovre tutt’altro che chiare ci sono soltanto l’ammiraglio Kazimir e l’investigatrice Paula Myo, intorno alla quale si aggirano autentici nemici come l’assassina che si fa chiamare la Gatta e dubbi informatori come Troblum.

 

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La storia del Commonwealth e quella di Edeard li portano a capire, ciascuno per ciò che lo riguarda, la natura del Vuoto. Nel Tempo del Vuoto e nel presente, conclusivo L’evoluzione del Vuoto, i mille fili dell’affresco si riuniscono: i Signori Celesti del Vuoto hanno bisogno di un Secondo Sognatore, ma non riescono a trovarlo. Racconto nel racconto: Edeard, colui che la gente chiama il Camminatore sull’Acqua, sa che deve incarnare il ruolo messianico che gli è stato assegnato, battendosi contro i potentati del crimine di Makkathran… In definitiva, i popoli della galassia devono decidere se ostacolare o facilitare il Pellegrinaggio nell’anomalia, che consiste di un indistruttibile “microuniverso” affamato di energia. Penetrare il Vuoto è forse il destino? C’è chi sostiene che si tratti ormai di una necessità.

G.L.

Il sito dell’autore si trova all’indirizzo http://www.peterfhamilton.co.uk/

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7 Responses

  1. Duck

    Non ho resistito all’attesa e dopo i primi 2 volumi di UR ho letto il capitolo conclusivo in inglese. Non il miglior romanzo della saga, ma cmq una degna conclusione per una trilogia indubbiamente originale. La questione sollevata da Hamilton che più mi ha incuriosito è: quale destino deve incontrare una specie una volta raggiunto il massimo livello di sviluppo?

  2. mapo

    attendo con ansia.
    grazie mille alla redazione per tutto ciò che pubblicate e che ci fate conoscere (alla faccia di tutti quelli che si lamentano per delle inezie).
    proprio ieri ho iniziato “Maestro del passato” (urania collezione di qualche mese fa) e lo sto divorando. uno dei migliori libri di fantascienza mai letti e non me lo sarei mai aspettato.
    se non ci foste voi…

  3. heropass

    Non sono contento del fatto che il primo volume aveva 572 pagine e costava 7,50€, il secondo volume a 7,90€ aveva 679 pagine ed il terzo lo avete diviso in due parti, il che costringe ad aspettare un altro anno e, soprattutto, costa 7,50€ a fronte di 349 pagine.
    Non capisco perché abbiate voluto lucrare così.

  4. Red Ale

    Io posso capire la speculazione (siamo in un libero mercato) ma spero vivamente che la seconda parte segua a ruota della prima.

    La saga è ottima e continuo a ringraziare Urania per averla pubblicata. Spero di riuscire a finirla entro l’anno.

  5. radialflex

    Qui a milano è praticamente introvabile,persino il mondadori center di piazza duomo non l’ha,dopo lunghe ricerche ho trovato un edicola che ne ha ben 6 copie!!. E’ l’edicola del metro di porta venezia,quella nel mezzanino,quella vicina al passante ferroviario, chi è interessato ne approfitti!

  6. luca

    Ok ma un paio di precisazioni.

    Che c’entra la copertina di Fallen Dragon, che non fa parte del ciclo? Non potevate metter quella di Temporal Void, o appunto Evolutionary Void, il romanzo in questione???

    In secondo luogo,e ben piu’ importante, trovo le traduzioni alquanto fuorvianti.

    Sogno Vivo non rende bene l’idea di Living Dream, che si riferisce al fatto che all’interno del ‘dreaming’ void, i sogni son appunto ‘reali’…

    Dalla maggiore testata di fantascienza italiana e dal suo blog, mi aspetto di emglio

  7. carmine

    Volevo solo commentare il prezzo di tale albo – 7,50 € – per circa 350 pagine. A quel prezzo i precedenti volumi erano di oltre 550 pagine . Perché non fare un solo volume piuttosto che dividerlo in due ad un prezzo che , secondo me , non attira ? Ad Avellino , dove risiedo , a tutt’oggi , 13 ottobre , si trovano ancora tutte le copie disponibili nelle edicole . Che non sia stata la scelta giusta ?

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