Harry Harrison

luglio 14th, 2012 by Moderatore

Il grande autore di Largo! Largo!

e di Galaxy Rangers torna ai lettori

con il suo personaggio più famoso

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Nato nel Connecticut come lo yankee di Mark Twain, Harry Harrison (classe 1925) è un grande della fantascienza moderna che riproponiamo con l’ultima avventura del suo personaggio più celebre, quel Jim diGriz che tanto successo ha avuto per anni anche in Italia. Noto con il nome di battaglia del Ratto d’acciaio inossidabile (“ratto” nel senso di manigoldo, sorcio e approfittatore), dal 1961 vive una serie di avventure rocambolesche in cui è dipinto come un epico avventuriero delle stelle dai mezzi molto spicci, un “masnadiero” che non fa rimpiangere né Il vagabondo dello spazio di Fredric Brown, né i più tremendi “pirati” della recente letteratura cyberpunk. A parte la personalità stessa di Jim, un uomo duro ma comprensivo, che sa essere spietato e giusto a modo suo, la serie offre il destro ad Harrison per descrivere tutta una serie di ambienti pittoreschi, di situazioni corrosive – al limite della satira di costume – e di personaggi di contorno molto umani, come era, soprattutto nei primi racconti della serie, la compagna di Jim, Angelina. L’humour che si confà ad Harrison, tuttavia, non è fine a se stesso né tantomeno distruttivo: sotto, batte un cuore innamorato delle cose che mette alla berlina. Lo dimostra un altro fortunato romanzo harrisoniano che abbiamo tradotto qualche tempo fa sulle pagine di “Urania”, il divertente Galaxy Rangers (Star Smashers of the Galaxy Rangers, 1973), galoppata sui temi della space opera che si rifaceva allo stile dei suoi capolavori satirici, in primo luogo Bill, eroe galattico del 1965, una delle grandi storie di guerra interplanetaria per ridere.

Così avviene che Harrison, grande ed eclettico romanziere, sia capace di cominciare la carriera scrivendo molto seriamente i fumetti di Flash Gordon (1958-1964); di produrre due cantate spaziali come Bill, eroe galattico e Galaxy Rangers che piacciono agli affezionati di space opera; e di dedicarsi, quando vuole, a romanzi impegnativi come Largo! Largo! del 1967, un ottimo libro sulla sovrappopolazione già riedito in “Urania collezione”. (E’ lo stesso da cui Richard Fleischer trasse il memorabile film 2022 i sopravvissuti con Charlton Heston ed Edward G. Robinson.)

Numerosi i cicli avventurosi che Harrison ha costruito intorno a personaggi e ambienti ricorrenti. La serie di Deathworld, un classico moderno dell’avventura, e quella degli Yilanè (sorta di dinosauri intelligenti che in un continuum parallelo non si sono mai estinti) hanno riconfermato le sue doti di narratore a tutto tondo, abile nei generi più diversi. Negli anni Novanta ha rivolto il suo interesse a opere dal gusto storico-fantastico in cui rivivono il mondo dei vichinghi e del mito nordico. Harrison, che da molti anni vive in Gran Bretagna, è stato ospite del festival Science + Fiction, a Trieste, nel novembre 2006.

G.L.

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One Response

  1. Il Trasfigurato

    Di Harrison lessi un “Bill eroe galattico” della Longanesi, tradii Urania perchè l’incipit mi appariva come un “Barry Lindon” di FS…

    Ma mi apparve come un paperback writer e lo mollai lì non acquistando altro dei suoi scritti…

    Per non compiere lo stesso errore, consiglio i nostri giovani lettori , perciò, di leggere anche “Largo, Largo! ” pubblicato da Dr. Lippi in Urania Collezione…

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