Edgar Rice Borroughs

marzo 20th, 2012 by Moderatore

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Due dei più esperti critici italiani del settore – Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco – hanno scritto a proposito di Burroughs: “Tutta questa massa di letteratura, che pure ha fatto vendere più di cinquanta milioni di libri, è quasi completamente priva di ogni valore artistico. Burroughs stesso attribuiva la sua popolarità al fatto che le sue storie non imponevano al lettore il minimo sforzo intellettuale. Non vi è caratterizzazione, eccetto che i Buoni sono buoni e i Cattivi cattivi… I suoi libri sono ottime opere per ragazzi, al livello, per fare un esempio italiano, del miglior Salgari” (nel dizionario Arcana, Sugar 1969). Burroughs appartiene insomma a quella sorta di Legione straniera della narrativa che, pur avendo avuto la capacità di influenzare le fantasie di alcune generazioni di lettori, non possiederebbe virtù estetiche al di là di quelle che servono ad ammaliare i lettori più giovani e meno provveduti. Esempi illustri non mancano nel XIX secolo ma anche nel XX secolo: Salgari stesso, Frank Reade, Edgar Wallace. Se oggi nessuno legge più le avventure degli Hardy Boys, non si vede perché bisognerebbe istruire un processo a favore del loro recupero, o di quello di ERB (come lo chiamavano familiarmente gli appassionati, usando le sole iniziali).
Il motivo di un’eventuale indulgenza, nel caso di Burroughs, va ricercato in due nomi: Barsoom e Tarzan. Il primo è l’appellativo del pianeta rosso secondo il linguaggio dei suoi antichi abitanti. Con Barsoom, lo scrittore che a volte si firmava con lo pseudonimo di Normal Bean (“Testa a posto”), creò in un colpo solo il genere della fantascienza escapista e avventurosa, quella che si sarebbe evoluta più tardi nella space opera. Quanto alla seconda invenzione, l’uomo della giungla, va oltre le innocenti fantasie di poteri e avventure esotiche per entrare nel terreno dell’antropologia, dell’insofferenza psicologica verso un mondo sempre più tecnico e spersonalizzato, cui Burroughs contrappone un mito autosufficiente. Al “libero servaggio” del lavoro salariato, Tarzan preferisce la figura del libero selvaggio, non il primo ma il più celebre di una serie che troverà altre icarnazioni nel XX secolo.


Nato nel 1875 a Chicago, Edgar Rice Burroughs fece parte della cavalleria USA, quindi fu cercatore d’oro e conobbe la raccomandabile trafila di squallidi mestieri che tanto sembrano addirsi agli scrittori americani (fu tra l’altro poliziotto ferroviario e negoziante). Il suo primo racconto apparve a puntate, tra il febbraio e il luglio 1912, su “All-Story Magazine”, uno dei periodici di Frank A. Munsey, l’editore noto per avere la sensibilità di un macellaio. Il testo si intitolava Under the Moons of Mars ma nel 1917 sarebbe apparso in volume con il titolo modificato in A Princess of Mars, la versione che qui si presenta.
E’ l’avventura di un gentiluomo americano – John Carter – che nei momenti di estremo pericolo riesce a teletrasportarsi inconsciamente da un pianeta all’altro. Inseguito da un gruppo d’indiani, entra così in una caverna; qui addormentatosi, si risveglia su Marte in un’epoca nella quale tale mondo è ancora abitato da una miriade di razze multicolori e semi-antropomorfe. S’innamora della rossa principessa Dejah Thoris, per la quale affronta molti pericoli, fino a restare intrappolato senz’aria nella centrale che produce artificialmente l’atmosfera del pianeta. “Morto” così per Marte, si ritrova nuovamente sulla Terra, dove ormai si considera un esule. La saga marziana di Carter ebbe nove seguiti ufficiali fino al 1948, mentre nel 1964 (quattordici anni dopo la scomparsa dell’autore) fu pubblicato un volume che conteneva due racconti meno lunghi.
Sempre nel 1912, Burroughs diede alle stampe la prima avventura del suo personaggio più celebre, Tarzan delle scimmie (“All-Story Magazine”, ottobre), uno dei signori della mitologia popolare al quale la fantascienza stessa ha attinto più volte, finché nel 1971 se n’è occupato Philip Josè Farmer scrivendo la pseudobiografia Tarzan Alive. Non poche delle sue avventure hanno sfondo fantascientifico: ricordiamo Tarzan and the Ant-Men (T. e gli uomini formica, 1924) e Tarzan at the Earth’s Core (1929) mai tradotto in italiano, in cui l’uomo della giungla raggiunge un mondo fantastico sotterraneo già in precedenza creato da Burroughs: Pellucidar (= il Trasparente).
L’invenzione di Pellucidar risale al 1914, con la pubblicazione del romanzo At the Earth’s Core, seguito da altri cinque romanzi e vari racconti tutti inediti nella nostra lingua. Protagonista della serie è David Innes, che con una macchina capace di viaggiare nel sottosuolo raggiunge il cuore della Terra, dove risplende un sole autonomo e prosperano razze multiformi.
L’altro importante ciclo fantascientifico di Burroughs è quello venusiano, iniziato nel 1934: ne è protagonista l’avventuriero Carson Napier, figlio di un ufficiale inglese e di una ragazza americana della Virginia (lo stesso stato di John Carter); il lettore italiano ha potuto conoscerlo integralmente a partire da Pirates of Venus (1934) e Lost on Venus (1935), tradotti rispettivamente come I pirati di Venere e Perduti su Venere. La serie comprende altri due romanzi e una raccolta di racconti.
Morto nel 1950 a Tarzana, la città sorta in California intorno al suo celebre ranch, Burroughs è stato uno degli autori più letti del mondo fino agli anni Settanta del XX secolo, ma i suoi libri sono ancora disponibili nei cataloghi di diversi editori e ora anche in e-book. Si può affermare tranquillamente che abbia influenzato un’intera scuola di autori fantascientifici, quella del planetary romance, ovvero l’avventura a briglia sciolta su un pianeta immaginario la cui civiltà sia ferma preferibilmente a uno stadio pre-tecnologico. Leigh Brackett si è ispirata a John Carter per il proprio ciclo marziano e per quello successivo di Skaith; Jack Vance per il ciclo di Tschai. Di Philip Josè Farmer abbiamo detto, mentre è innegabile che il pianeta rosso di Ray Bradbury mantenga alcune connotazioni western o mid-western che derivano da Burroughs. Il cinema, infine, ne ha fatto un mito fin dall’epoca del muto, con i film di Tarzan interpretati da Elmo Lincoln, mentre nei fumetti si sono occupati di lui autori come Hal Foster, Burne Hogarth, Russ Manning e Joe Kubert. Ed è ancora il cinema spettacolre a rivitalizzare oggi, con una grossa produzione, la serie John Carter nel film omonimo.
La svalutazione critica, tuttavia, è continuata. Paragonandolo a H.G. Wells (un assurdo), Brian W. Aldiss ha detto che ERB “ci insegna a non pensare”. A parte il fatto che per eccellere in tale attività non sembra indispensabile alcun insegnamento, e che gran parte dell’umanità vi ambisce come a un diritto inalienabile, bisogna riconoscere che Burroughs non ha mai voluto ammaestrare il suo pubblico, ma che si è limitato a praticare un’antica forma della narrativa: quella che descrive il fisico anziché il mentale. Forse non è consigliabile indulgervi oltre un certo limite, ma se quel genere di cose vi spalanca porte d’oro (e il ranch di Tarzana), sarete autorizzati a sfruttare la vena anche per motivi extraestetici.
Naturalmente, vi sono autori di epopee fantastiche meno semplicistici. Quando Robert E. Howard scrive il suo romanzo burroughsiano Almuric (1933), lo fa mettendo in scena una robusta storia d’azione ma anche il dramma di un individuo in preda a conflitti interiori così laceranti che può placarli solo con l’abbandonarsi a eccessi di violenza. Temendo di fare del male a se stesso o al prossimo in un ambiente “civile”, Esau Cairn si trasferisce senza troppi scrupoli su un pianeta primitivo e sanguinoso (Almuric, appunto). Qui avrà modo di sfogare la propria ira mettendola al servizio di una giusta causa, uccidendo mostri e salvando l’eroina. Il personaggio di Howard non è un John Carter psicanalitico ma a paragone del gentiluomo di Burroughs è senz’altro un poeta, consapevole di quello che vuol dire essere “eroici” e violenti in un contesto letterario.
Burroughs non ha di questi problemi, eppure il suo Carter e il suo Tarzan incarnano ciò che viene immediatamente prima della poesia, la sete di prodezze e altezze inaccessibili. Nella sua maestria dell’avventura oggi appare superato (ci pensano i film, i videogiochi, gli effetti speciali) ma non è stato surclassato. Certo, per noi lettori di fantascienza del XXI secolo è più piacevole rileggere i romance planetari di Vance e della Brackett, per non parlare dei calchi arguti di Michael Moorcock (con il ciclo marziano di Michael Kane, un John Carter all’inglese) o i commentari di Farmer; ma tutte queste opere moderne e semimoderne rappresentano altrettanti omaggi a ERB. Che magari non potrà più essere letto da profeti e curiosi, ma potrà essere ancora letto, qualche volta, da chi vuole.

Giuseppe Lippi
Bibliografia Italiana di Edgar Rice BURROUGHS
A cura di Andrea Vaccaro

(I titoli dei racconti sono in tondo, fra virgolette, quelli dei romanzi e delle antologie in corsivo. Le opere sono
indicate in ordine alfabetico di titolo italiano, senza tener conto dell’articolo)

L’avventuroso ciclo di Carson di Venere
I Grandi Cicli della Fantascienza, Editrice Nord, 1993
“La battaglia per Teeka” (“The Battle for Teeka”, The Blue Book Magazine, giu. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Le belve di Tarzan (The Beasts of Tarzan, All-Story-Cavalier Weekly, 16 mag-13 giu. 1914)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1929
I Libri di Tarzan n. [3], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 3, Giunti-Bemporad Marzocco, 1971
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 3 [ristampa], Giunti-Bemporad Marzocco, 1978
Carson di Venere
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 127, Editrice Nord, 1992
Carson di Venere (Carson of Venus, Argosy Weekly, 8 gen-12 feb. 1938)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 134, Editrice Nord, 1993
“La cattura di Tarzan” (“The Capture of Tarzan”, The Blue Book Magazine, ott. 1916)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
“Il combattimento per il Balu” (“The Fight for the Balu”, The Blue Book Magazine, nov. 1916)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Gli dei di Marte (The Gods of Mars, The All-Story, gen-mag. 1913)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [10], Editrice Nord, 1973
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 2, Giunti-Bemporad Marzocco, 1974
Tascabili Fantascienza n. 4.10, Editrice Nord, 1991
Il Fantastico Economico Classico n. 19, Compagnia del Fantastico. Gruppo Newton, 1994
“Il Dio di Tarzan” (“The God of Tarzan”, The Blue Book Magazine, dic. 1916)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Il falco rosso (The Red Hawk, Argosy All-Story Weekly, 5-19 set. 1925)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 162, Editrice Nord, 1997
La fanciulla lunare (The Moon Maid, Argosy All-Story Weekly, 5 mag-2 giu. 1923)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 162, Editrice Nord, 1997
Il figlio di Tarzan (The Son of Tarzan, All-Story Weekly, 4 dic. 1915-8 gen. 1916)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [5], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 5, Giunti-Bemporad Marzocco, 1972
Collana “Corticelli” n. 208, Mursia, 1992
“La fine di Bukawai” (“The End of Bukawai”, The Blue Book Magazine, mar. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
“Fuga su Marte” (“Yellow Men of Mars”, Amazing Stories, ago. 1941)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [55], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 30.78, Editrice Nord, 1995
La giovinezza di Tarzan tra le scimmie (Tarzan of the Apes, The All-Story, ott. 1912)
Edizioni “Aurora”, 1935
Editrice Lucchi, 1968
I guerrieri di Marte
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [52], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 28.75, Editrice Nord, 1995
Il Guerriero di Marte (A Fighting Man of Mars, The Blue Book Magazine, apr-set. 1930)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [48], Editrice Nord, 1981
Tascabili Fantascienza n. 26.71, Editrice Nord, 1994
“L’incubo” (“The Nightmare”, The Blue Book Magazine, mag. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
L’isola di Tarzan (The Beasts of Tarzan, All-Story-Cavalier Weekly, 16 mag-13 giu. 1914)
Collana “Corticelli” n. 203, Mursia, 1992
John Carter di Marte
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [10], Editrice Nord, 1973
“John Carter di Marte” (“John Carter and the Giants of Mars”, Amazing Stories, gen. 1941)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [55], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 30.78, Editrice Nord, 1995
“Il leone” (“The Lion”, The Blue Book Magazine, apr. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Llana di Gathol
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [55], Editrice Nord, 1982
Llana di Gathol del pianeta Marte
Tascabili Fantascienza n. 30.78, Editrice Nord, 1995
“Il mago di Venere” (The Wizard of Venus, Tales of Three Planets, 1964)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 134, Editrice Nord, 1993
La mente di Marte
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [48], Editrice Nord, 1981
Tascabili Fantascienza n. 26.71, Editrice Nord, 1994
La mente di Marte (The Master Mind of Mars, Amazing Stories Annual, 1927)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [48], Editrice Nord, 1981
Tascabili Fantascienza n. 26.71, Editrice Nord, 1994
“Il morbo antico” (“The City of Mummies”, Amazing Stories, mar. 1941)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [55], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 30.78, Editrice Nord, 1995
Odissea su Venere
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 134, Editrice Nord, 1993
Odissea su Venere (Escape on Venus, 1946)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 134, Editrice Nord, 1993
Le pedine di Marte
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [44], Editrice Nord, 1980
Tascabili Fantascienza n. 23.61, Editrice Nord, 1994
Le pedine di Marte (The Chessmen of Mars, Argosy All-Story Weekly, 18 feb-1 apr. 1922)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [44], Editrice Nord, 1980
Tascabili Fantascienza n. 23.61, Editrice Nord, 1994
Perduti su Venere
Science Fiction Book Club n. 7 I serie n. [8], Casa Editrice La Tribuna, 1964
Perduti su Venere (Lost On Venus, Argosy Weekly, 4 mar-15 apr. 1933)
Science Fiction Book Club n. 7 I serie n. [8], Casa Editrice La Tribuna, 1964
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 127, Editrice Nord, ott. 1992
I pirati di Venere (Pirates On Venus, Argosy Weekly, 17 set-22 ott. 1932)
Science Fiction Book Club n. 7 I serie n. [8], Casa Editrice La Tribuna, 1964
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 127, Editrice Nord, 1992
“I pirati neri di Barsoom” (“Black Pirates of Barsoom”, Amazing Stories, giu. 1941)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [55], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 30.78, Editrice Nord, 1995
Il popolo della Luna
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 162, Editrice Nord, 1997
“Il primo amore di Tarzan” (“Tarzan’s First Love”, The Blue Book Magazine, set. 1916)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
La principessa di Marte (A Princess of Mars, New York Evening World, gen. 1916)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 1, Giunti-Bemporad Marzocco, 1973
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [10], Editrice Nord, 1973
Tascabili Fantascienza n. 4.10, Editrice Nord, 1991
I racconti della jungla di Tarzan (Jungle Tales of Tarzan, A.C. McClurg & Co., 1919)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Il ritorno di Tarzan (The Return of Tarzan, New Story Magazine, giu-dic. 1913)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1928
Edizioni “Aurora”, 1935
I Libri di Tarzan n. [2], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 2, Giunti-Bemporad Marzocco, 1971
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 2 [ristampa], Giunti-Bemporad Marzocco, 1978
Collana “Corticelli” n. 202, Mursia, 1990
Biblioteca Economica Newton-Sezione Ragazzi n. 25, Newton & Compton, 1995
“Uno scherzo della giungla” (“A Jungle Joke”, The Blue Book Magazine, lug. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Il signore della guerra (The Warlord of Mars, The All-Story, dic. 1913- mar. 1914)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [10], Editrice Nord, 1973
Tascabili Fantascienza n. 4.10, Editrice Nord, 1991
Il signore della guerra di Marte (The Warlord of Mars, The All-Story, dic. 1913- mar. 1914)
Il Fantastico Economico Classico n. 30, Compagnia del Fantastico. Gruppo Newton, 1994
Sotto le lune di Marte (A Princess of Mars, New York Evening World, gen. 1916)
Il Fantastico Economico Classico n. 1, Compagnia del Fantastico. Gruppo Newton, 1994
Le spade di Marte (Swords of Mars, The Blue Book Magazine, nov. 1934-apr. 1935)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [52], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 28.75, Editrice Nord, 1995
Tarzan delle scimmie (Tarzan of the Apes, The All-Story, ott. 1912)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1929
I Libri di Tarzan n. [1], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 1, Giunti-Bemporad Marzocco, 1971
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 1 [ristampa], Giunti-Bemporad Marzocco, 1978
Collana “Corticelli” n. 193, Mursia, 1990
Biblioteca Economica Newton-Sezione Ragazzi n. 8, Newton & Compton, 1994
I Delfini [Ragazzi] n. 20, Bompiani, 1995
Tascabili Corticelli n. 193, Mursia, 1995
Gemini, Giunti Marzocco, 1996
Biblioteca Economica Newton Classici n. 130, Newton & Compton, 1999
Oscar Varia n. 1774, Mondadori, 2001
I Classici Illustrati n. 19, Mondadori, 2011
I Classici Illustrati n. 19, Mondadori, 2011 [ebook]
Tarzan e gli uomini formica (Tarzan and the Ant-Men, Argosy All-Story Weekly, 2 feb.-15 mar. 1924)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 10, Giunti-Bemporad Marzocco, 1973
Tarzan e gli uomini leopardo (Tarzan and the Leopard Men, The Blue Book Magazine, ago. 1932-gen. 1933)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 16, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Tarzan e i gioielli di Opar (Tarzan and the Jewels of Opar, All-Story Weekly, 18 nov-16 dic. 1916)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [5], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 2, Giunti-Bemporad Marzocco, 1971
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 2 [ristampa], Giunti-Bemporad Marzocco, 1978
Collana “Corticelli” n. 202, Mursia, 1990
Biblioteca Economica Newton-Sezione Ragazzi n. 25, Newton & Compton, 1995
Tarzan e il leone d’oro (Tarzan and the Golden Lion, Argosy All-Story Weekly, 9 dic. 1922-20 gen. 1923)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 8, Giunti-Bemporad Marzocco, 1972
“Tarzan e il ragazzo negro” (“Tarzan and the Black Boy”, The Blue Book Magazine, gen. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Tarzan e l’impero perduto (Tarzan and the Lost Empire, The Blue Book Magazine, ott. 1928-feb. 1929)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 11, Giunti-Bemporad Marzocco, 1974
Tarzan e la città d’oro (Tarzan and the City of Gold, Argosy Weekly, 12 mar-15 apr. 1932)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 12, Giunti-Bemporad Marzocco, 1974
Tarzan e la città vietata (The Red Star of Tarzan, Argosy Weekly, 19 mar-22 apr. 1938)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 13, Giunti-Bemporad Marzocco, 1974
Tarzan il signore della giungla
Oscar Varia n. 1734, Mondadori, 1999
Tarzan il terribile (Tarzan the Terrible, Argosy All-Story Weekly, 12 feb-26 mar. 1921)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 7, Giunti-Bemporad Marzocco, 1972
Tarzan l’indomabile (unione di Tarzan the Untamed, The Red Book Magazine, mar-ago. 1919 e Tarzan and the Valley of Luna, All-Story Weekly, 20 mar-17 apr. 1920)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1935
I Libri di Tarzan n. [7], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
“Tarzan libera la luna” (“Tarzan Rescues the Moon”, The Blue Book Magazine, ago. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 15, Giunti-Bemporad Marzocco, 1975
Tarzan re della giungla (Tarzan, Lord of the Jungle, The Blue Book Magazine, dic. 1927-mag. 1928)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 14, Giunti-Bemporad Marzocco, 1974
Oscar Varia n. 1734, Mondadori, 1999
Tarzan trionfante (The Triumph of Tarzan, The Blue Book Magazine, ott. 1931-mar. 1932)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 8, Giunti-Bemporad Marzocco, 1972
“Tarzan, il detective della jungla” (“The Battle for Teeka”, The Blue Book Magazine, giu. 1917)
Ellery Queen Presenta. Primavera Gialla 1975, Mondadori, 1975
La terra dimenticata dal tempo (The Land That Time Forgot, The Blue Book Magazine, ago. 1918)
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. [17], Giunti-Bemporad Marzocco, 1976
Thuvia la fanciulla di Marte (Thuvia Maid of Mars, All-Story Weekly, 8-22 apr. 1916)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [44], Editrice Nord, 1980
Tascabili Fantascienza n. 23.61, Editrice Nord, 1994
Gli uomini della Luna (The Moon Men, Argosy All-Story Weekly, 21 feb-14 mar. 1925)
Grandi Opere Nord n. 29, Editrice Nord, 1996
Cosmo. Classici della Fantascienza n. 162, Editrice Nord, 1997
“Gli uomini invisibili di Marte” (“Invisible Men of Mars”, Amazing Stories, ott. 1941)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [55], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 30.78, Editrice Nord, 1995
“Gli uomini scheletro di Giove” (“Skeleton Men of Jupiter”, Amazing Stories, feb. 1943)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [55], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 30.78, Editrice Nord, 1995
Gli uomini sintetici di Marte (Synthetic Men of Mars, Argosy Weekly, 7 gen- 11 feb. 1939)
Cosmo. Classici della Fantascienza n. [52], Editrice Nord, 1982
Tascabili Fantascienza n. 28.75, Editrice Nord, 1995
“La vendetta dello stregone” (“The Witch-Doctor Seeks Vengeance”, The Blue Book Magazine, feb. 1917)
Nuova Collana di Avventure per la Gioventù, Bemporad, 1931
I Libri di Tarzan n. [6], Marzocco-Bemporad, 1947
Opere Complete di Edgar Rice Burroughs n. 6, Giunti-Bemporad Marzocco, 1972
Virginia e gli uomini mostro (A Man Without a Soul, All-Story Magazine, nov. 1913)
Fiabe e Storie, Donzelli, 2010

Siti principali su E. R. Burroughs e sulla sua opera:
– www.edgarriceburroughs.com
– www.erbzine.com
– www.tarzan.org

Bibliografia italiana:
– www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF10724/edgar-rice-burroughs
– www.catalogovegetti.com/catalogo/A0155.htm#724

Bibliografia in lingua originale:
– www.isfdb.org/cgi-bin/ea.cgi?143

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18 Responses

  1. Il Trasfigurato

    Merçi Fr.Lippi.

    Si impara…sempre…

    Nulla sapevo di un Tarzan riconducibile alla FS… In effetti cercando sul web c’è moltissimo materiale, addirittura su You Tube un cartone animato integrale di “Tarzan at the Earth’s Core “.

    Mentre il sito da voi citato ERBzine è addirittura fantasmagorico , guardate ad esempio queste immagini di Paul Privitera :

    : Tarzan al centro della Terra

  2. Ariete'70

    Ottimo articolo Mr.Lippi!Ma io mi spingerò oltre e dirò da lettore un pò arrabbiato con i critici miopi(per colpa di troppi giudizi così distruttivi ho tralasciato di leggere fino ai trent’anni il ciclo di J.Carter e il primo insuperabile romanzo su Tarzan)che anche se ERB non sarà un grande artista è però un narratore nato,dono di Dio o del Caso, per chi non crede, che nessuna cultura o capacità critica per quanto eccellente possono aiutare ad acquisire se non si ha.E per dare più autorevolezza al mio pensiero di Mr.NoONe chiamo in mio aiuto e trascrivo letteralmente quello che ha scritto S.King(narratore di razza e critico sopraffino,genio della letteratura contemporanea per me e credo per i milioni di suoi lettori sparsi nel mondo!)nella sua prefazione alla raccolta’A volte ritornano’.”Il narratore deve narrare una favola che tenga il lettore o l’ascoltatore affascinato,almeno per un poco,perduto in un mondo che mai fu,mai potrebbe essere.Per tutta la mia vita di scrittore ho sempre sostenuto che,nella narrativa,la storia domini qualsiasi altro aspetto dell’arte dello scrivere:caratterizzazione,tema,atmosfera,nessuna di queste cose ha importanza se la storia è noiosa.Se invece la storia vi prende,tutto il resto può essere perdonato.La mia citazione preferita viene,in tal senso,dalla penna di Edgar Rice Burroughs,non certo un candidato al titolo di Grande Scrittore Mondiale,ma uno che comprendeva a fondo l’importanza della storia.A pagina uno di ‘The land that time forgot’,il narratore trova un manoscritto in una bottiglia;il resto del romanzo è la presentazione di quel manoscritto.Il narratore dice”Leggi una sola pagina,e io sarò dimenticato”é un impegno che Burroughs mantiene:molti scrittori con più talento di lui non ci riescono”. Io aggiungo solo’e scusa se è poco!’ se i critici continuano a storcere il naso non facciano i gradassi con l’Omero della Pulp Fiction e non discutano con me ma con il RE!

  3. andrea-tortellino

    :)
    Pienamente e totalmente d’accordo con te caro Ariete’70, poi mi prendi alla gola e alle emozioni quando mi citi il Re King (ho tutti i suoi libri, o forse me ne mancheranno un paio…)!
    Al contrario di quanto citati in altre pagine, io cerco in primis un narratore che mi sappia dare emozioni, spensieratezza, gioa, pathos, che mi faccia riflettere… che muova le corde della mia sensibilità, del mio divertimento, insomma che mi piaccia!

  4. andrea-tortellino

    @Il trasfigurato
    il Tarzan at the Earth’s Core che ho visto mi ricorda inoltre molto il Conan presente su alcune copertine dell’omonino fumetto, c’era un bravissimo disegnatore di weird – di cui dovrei avere qualcosa ma valla a trovare e per problemi di età nn ricordo ora il nome- che aveva disegnato una figura simile.

  5. andrea-tortellino

    omonimo fumetto
    attribuite pure la colpa non a me ma alla tastiera, mi raccomando!

  6. Ariete'70

    @andrea tortellino: Ciao Andrea,sarà che ci chiamiamo uguale ma abbiamo tantissime preferenze in comune.Immagino che del RE avrai letto anche gli imprescindibili saggi’Danse Macabre’ e ‘On Writing’.Se non lo hai fatto corri a leggerli perchè vedrai che il RE ne sa più dei saccenti(anche lui è un Professore di letteratura)però a differenza degli accademici che annoiano e non capiscono un tubo i suoi saggi sono intelligentissimi per acume critico e scorrevoli come i suoi romanzi.Con un solo difetto:si finisce troppo presto di leggerli!Lo sai che anche io ho iniziato con Asimov e Simak? Poi però quando ho scoperto E.A.Poe mi si sono allargati gli interessi oltre la sf,che continuo a leggere comunque.ERB è stato uno dei maestri riconosciuti e venerati del papà di Conan.Chiudo dicendo che ho comprato la nuova edizione di ‘Dune’a solo 4 euro e 90cent.Un salutone caro omonimo!

  7. Steve Rizzo

    Io una bella collana con i romanzi di ERB la comprerei!

  8. Steve Rizzo

    Ma come si chiamava quel dizionario della Arcana curato da De Turris e Fusco?

  9. MIB

    Ragazzi, volevo segnalarvi il nostro blog di misteri e scienza “Misteri e oltre”… se vi va di dargli un’occhiata questo è il link: http://www.misterioltre.blogspot.it/

    Saluti! 😉

  10. Dancing Bonbons

    A suo modo sparire dai propri libri è un virtuosismo. Guardo con ammirazione le traiettorie perfette delle frasi di Don De Lillo e rimango senza fiato davanti alle costruzioni di David Foster Wallace ma devo dire che farsi dimenticare è un lusso che non concede più nessuno.

    @ Ariete 70: Basta sedersi in riva al fiume ed aspettare un po’, il cadavere di un critico letterario passerà trasportato dalla corrente.

  11. waferdi

    Critici, solo capaci di criticare. Provate a scrivere e a vendere come ERB invece di pontificare.

    w.

  12. andrea-tortellino

    @Ariete’70
    di king mi manca on writing e pochissimi altri libri (due /3 al max), ne dovrei avere una trentina o forse più. Danse macabre letto e apprezzato!

  13. Ariete'70

    @ dancing bonbons:Il RE(King)ne fa un cardine della sua poetica lo sparire dello scrittore e il prevalere della storia su tutto il resto.Anche a me piace la tua idea di letteratura senza steccati fra alto e basso.é indice di notevole gusto e intelligenza passare così disinvoltamente da ERB a DeLillo.In Italia i critici ma soprattutto gli editori esosi hanno sulla coscienza il povero Salgari(il nostro ERB da Italietta),vabbè adesso dov’è è in buona compagnia e ha come guardie dello spirito Sandokan e il Corsaro Nero. A proposito il film di’John Carter’è fatto proprio bene,rispettoso dello spirito e della lettera con qualche necessario ammodernamento(100 anni non sono pochi!)Keep the faith!

  14. zeder999

    Credo che il nome fosse proprio ARCANA, pubblicato per i tipi della Sugarco a fine anni Sessanta…

  15. Dancing Bonbons

    L’opera di Salgari è da poco diventata di dominio pubblico e un gioiellino assoluto di protofantascienza è il suo “Le meraviglie del duemila” (Si può scaricare gratis in un sacco di posti ma se lo vedessi pubblicato su Urania Collezione, magari corredato da un po’ di apparato critico lo comprerei lo stesso).

    Probabilmente nessuno dei suoi libri è un capolavoro ma ha plasmato come pochissimi altri l’immaginario collettivo.

    Uno dei miei disegnatori preferiti (Il grande Paolo Bacilieri) ha appena pubblicato una biografia di Salgari, ma non l’ho ancora vista in giro e comprata (Comunque di Bacilieri consiglio tutto, dagli albo Bonelli con cui si guadagna il pane alle sue cose personali tipo Zeno Porno)

  16. Ariete'70

    @dancing bonbons: D’accordissimo su Salgari! Altro narratore nato e di razza che nessun critico snob e pedante potrà mai veramente demolire o sognare di eguagliare.Già solo per aver dato vita a Sandokan,Corsaro Nero,Yanez,Tremal Naik,Marianna,etc merita il Parnaso letterario se poi aggiungiamo il suo impegno straordinario,la mole di opere scritte e la dedizione totale fino alla morte dovrebbe far solo vergognare i detrattori per partito preso in cattiva fede e coscienza che discettano di stile rozzo,infantilismo,superficialità e non riconoscono l’Omero italiano in prosa sempre amato dai ragazzi e da chi ragazzo rimane nell’animo.Keep the Faith!

  17. Dancing Bonbons

    @ Ariete ’70
    Il valore dell’opera di certi autori esula dai meriti puramente artistici o tecnici, un critico, non necessariamente snob, davanti all’opera di Salgari non può non notare che i personaggi praticamente non hanno psicologia e sono completamente slegati dagli scenari esotici posticci, ma se è uno serio si deve rendere conto che tutto questo è indifferente e che ha inciso profondamente la cultura popolare di tutto il secolo (Coi diritti di film e sceneggiati e fumetti si sarebbe potuto comprare anche lui la villa col cancello d’oro a Sandokana) , per lo meno italiana. Ma non solo, senza di lui difficilmente ci sarebbe stato un Indiana Jones, guardate “La montagna di luce” di Umberto Lenzi e provate a dimostrare il contrario.

    Poi forse, suo malgrado, la sua vera opera d’arte è stata la sua vita. Non so quanti scrittori bravi siano disposti a morire (letteralmente) per la propria arte.

  18. Ariete'70

    @ Dancing Bonbons: Concordo in toto con te,naturalmente anche sui limiti stilistici di Salgari(o di ERB).Ma a scrittori così dotati di velocità del ritmo narrativo e senso dell’immagine(come ben scrive S.Campailla nella sua eccellente introduzione al ciclo di Sandokan)si perdonano queste veniali pecche riscattate dalla grandissima passione per la scrittura.Forever Keep the Faith!

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