Carlo Fruttero e la sua Urania
Nei ventitre anni compresi tra il n. 281 del maggio 1962 e il n. 1009 del novembre 1985, il grande scrittore torinese trasformò Urania in un ebdomadario dell’altro mondo. Se fino a quel momento la collana fondata da Giorgio Monicelli era stata il viatico per centinaia di avventure nell’universo e nel tempo, quando Fruttero arrivò al timone e quando in seguito (1964) gli si affiancò l’amico Franco Lucentini, anche per Urania arrivò la tanto sospirata modernizzazione. Non che prima fosse stata antica, anzi, il futuro era il suo tempo d’adozione fin dal 1952. Ma letterariamente aveva guardato al feuilleton, al romanzo d’appendice, all’intrattenimento romantico anche quando, di fatto, traduceva e magari spezzettava a puntate i romanzi più recenti e nervosi. Con Carlo Fruttero si può dire che Urania abbia aperto alla modernità come stile: non a caso la veste grafica cambiò e le copertine di Karel Thole entrarono nella fase più aggressivamente surreale. Ora Fruttero se n’è andato, a ottantacinque anni, in riva al Mar Tirreno, lontano dalla sua Torino e lontanissimo dai rombi di Urania, le losanghe colorate che rappresentavano la testata. Un altro rombo, quello della risacca che ha magistralmente evocato nel romanzo “Enigma in luogo di mare”, ne ha preso il posto da tempo. Ma per noi, figli di quelle letture, di quell’Urania “trancio di torta” rispetto alle altre collane che erano al massimo una “tranche de vie”, il ricordo è indelebile. Basta pensare alle decine, e probabilmente centinia di antologie di short stories che Urania pubblicò in quel ventennio, con titoli fiammeggianti come Contatto con l’inumano, C’è sempre una guerra, Storie di fantamore, Per il rotto della mente, Com’era lassù?, Sua altezza spaziale, Il dio del trentaseiesimo piano; alle succulente raccolte rilegate come Storie di fantasmi, Universo a sette incognite, L’ombra del duemila, I mostri all’angolo della strada, 40 storie americane di guerra, La verità sul caso Smith, eccetera. Oggi Urania è diretta dai lettori di Carlo Fruttero, da quelli che si sono formati con lui. E dal profondo di quella che è ancora la sua collana, lo ringraziano insieme a Franco Lucentini, perché è anche per merito loro se la fantascienza ha continuato ad essere godibile come una torta e non solo leggibile come letteratura del possibile.
(1926-2012)
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gennaio 19th, 2012 at 12:56
Bello, un Torinese (Torino la città più moderna e futuribile d’Italia)ha retto per tanto tempo Urania, sotto di lui mi sembra che i bei titoli passassero poi alla Mondadori.
gennaio 19th, 2012 at 18:28
Ricordo che compravo tutte le antologie che Fruttero e Lucentini pubblicavano, erano una spinta verso la lettutra dei romanzi.
Come non ricordare “Colui che sussurrava nel buio” e “Avventure sui pianeti” con un grande racconto di Weinbaum e poi il grosso volumone de “Il passo dell’ignoto”.
Grazie Fruttero e Lucentini per quanto avete fatto per la fantascienza in Italia.
gennaio 20th, 2012 at 14:55
http://www.youtube.com/playlist?list=PL508BBBCACD05DAF7
In questa playlist di You Tube è caricata una splendida intervista di Fabio Fazio a Fruttero che risale a poco più di anno fa (da CheTempoCheFa). Si parla anche della fantascienza e di Urania, naturalmente. Assolutamente da vedere, per ricordare il personaggio
gennaio 20th, 2012 at 22:09
Gentile Urania, ma gli E Book che un cliente comprerà da voi sono leggibili solo sul terminale da cui ha fatto l’acquisto o si possono passare su un altro lettore?
gennaio 21st, 2012 at 20:53
@ Dr. Lippi
Merçi…. Soprattutto perchè non è il solito coccodrillo
gennaio 21st, 2012 at 21:39
Una proposta per il Curatore e per i lettori di Urania Collezione.
Leggendo il commento su Carlo Fruttero mi è venuta “nostalgia” per tutte quelle formidabili antologie e per gli “Omnibus” di fantascienza che ci facevano conoscere tutti gli aspetti più interessanti, strani e futuristici della SF.
Dal momentto che UC ha pubblicato quasi totalmente romanzi perchè non pubblicare in Urania Collezione quelle bellissime raccolte come pure i racconti degli “Omnibus”.
Daltronde rivendite di libri usati dove si possano trovare vecchi urania, senza tener conto del prezzo, non ne vedo.
Sarebbe interessante il parere di Lippi e dei lettori non colezionisti (questi hanno tutto).
gennaio 22nd, 2012 at 12:04
Vorrei soltanto ricordare ai lettori più giovani che la lunga gestione di Fruttero & Lucentini non è stata certo considerata in maniera
positiva dagli appassionati di fantascienza dell’epoca. Traduzioni approssimative, tagli affinché l’opera rientrasse nelle lunghezze consentite, titoli ridicoli,
talvolta di scelte di basso livello…
Per favore, non esageriamo con i peana…
gennaio 22nd, 2012 at 13:54
A Sergio Solmi e Carlo Fruttero si deve l’importante antologia di fantascienza “Le meraviglie del possibile”, che ha introdotto (e mi auguro continuerà a farlo) migliaia di lettori a questo genere di narrativa. È un libro che consiglio a quanti volessero intrattenersi con alcuni classici e splendidi racconti e ricordare Carlo Fruttero e una delle opere fondamentali con cui ha contribuito alla diffusione della fantascienza in Italia.
gennaio 23rd, 2012 at 16:02
Antologie e Omnibus di Fruttero & Lucentini.
E’ ovvio che andrebbero presentate con una nuova traduzione e integrali ma questo è lavoro per UC.
Non dimentichiamo che con tutte le critiche si tratta pur sempre di stupefacienti storie.
gennaio 23rd, 2012 at 20:16
Ahimé, le antologie non sono il piatto più gradito dai lettori di Urania collezione (a parte voi, evidentemente) e quindi un progetto di ristampe in massa non mi pare fattibile. Ma un corposo volume dedicato al meglio dei racconti scelti da F&L si potrà mettere senz’altro in cantiere: una sorta di “Meraviglie del possibile” atto II. Ne riparleremo.
gennaio 24th, 2012 at 00:35
Aspe’ gi Omnibus erano i volumi exra lusso rilegati con la copertina in coccodrillo? Un mercatino dell’usato vicino a casa mia ne aveva un po’, a vari livelli di decomposizione.