Urania 1568: Cauldron, fornace di stelle
I racconti ambientati al centro della galassia hanno un fascino innegabile ma pongono un problema quasi metafisico (almeno dal punto di vista della scienza attuale): come raggiungerlo. Per questo McDevitt immagina la necessità di costruire un rivoluzionario motore interstellare e lo descrive nel primo episodio del libro. Ma poi, esaurite le questioni nautiche, entra in scena la spaziale Priscilla “Hutch” Hutchins e la missione decolla a velocità transfinite. Per approdare su una serie di mondi allucinanti che sono solo altrettante tappe prima del Centro… e della minaccia che vi si annida.
Jack McDevitt Esponente di spicco della “hard sf” americana, è nato nel 1935 e su “Urania” ha già pubblicato Il sonno degli dei (n. 1340), testo che è all’origine dei suoi numerosi romanzi di “archeologia spaziale”. Successivamente è tornato con il premio Nebula Seeker (2005, n. 1546).
(Vai alla visualizzazione completa del volume)
Posted in Urania Collana
marzo 2nd, 2011 at 00:32
Faccio un intervento leggermente polemico. Credo che questo volume, leggendone la trama, sia piuttosto interessante. Ma non lo prenderò per protesta contro il servizio sostituzioni, per la quale devo rimetterci i soldi per rispedire loro indietro il millemondi di swanwick, che presenta nella mia copia diverse pagine bianche. Dato che il problema non dipende da me, mi sembra ingiusto rimetterci quei soldi. Buona Lettura a tutti gli altri.
marzo 2nd, 2011 at 10:41
l’ennesimo capitolo di una saga a metà… come per galassia nemica, il risultato: scorrevole e mediamente piacevole, nulla di più.
marzo 2nd, 2011 at 13:44
preso oggi,non vedo l’ora di iniziarlo…
marzo 2nd, 2011 at 17:30
ma fà parte di qualche ciclo?nei cicli mi sto perdendo…
marzo 2nd, 2011 at 22:27
Urania va sostenuta!
Io lo faccio anche volentieri, visto che considero la qualita’ di quanto proposto piu’ che interessante.
Inoltre ho letto l’editoriale di Lippi in fondo al libro e apprendo con piacere la gradevolissima novita’ di Giugno. Dovro’ prendere ferie per “quel” giorno!!!
marzo 3rd, 2011 at 02:39
Il bel ricordo di Seeker è tutt’ora ben presente, sono quindi felicissimo di poter leggere un altro romanzo di McDevitt.
Magari se alcuni suoi romanzi sono troppo lunghi per Urania, sarebbe bello poterli leggere su Millemodi.
P.S: Ciao Pier Luigi, col libro in mano per l’autografo, ci vediamo a Milano, non vedo l’ora.
marzo 3rd, 2011 at 09:12
Verificando su wiki-en, Cauldron è il sesto romanzo della “Academy Series” con Priscilla “Hutch” Hutchins.
marzo 3rd, 2011 at 11:17
@Pier Luigi cosa avrebbe scritto il Lippi nazionale?
marzo 3rd, 2011 at 11:35
Il suo romanzo precedente, pubblicato qui (Seeker, U1546), è stata una bellissima scoperta ed oltre a recuperare “Il sonno degli Dei” mi son teleportato in edicola a prendere Cauldron.
Per gli altri volumi, di dimensioni eccessive per lo standard della collana, mi piace sognare dei MilleMondi o l’usanza non disdicevole (di necessità, virtù…) di spezzare in due parti i testi, già fatto ad es. con l’eccellente A.Reynolds.
In ogni caso anche per questo autore (McDevitt) mi sembra di aver capito che si parla di cicli sui generis e che ogni avventura è leggibile e fruibile senza aver letto gli altri romanzi.
Ed il prossimo mese arriva Paolo Aresi con Korolev, un’ottima annata…
marzo 3rd, 2011 at 13:44
Preso,
prima di leggerlo però cercherò informazioni riguardo al suddetto “ciclo” e nel caso cercherò di recuperare il recuperabile.
marzo 3rd, 2011 at 13:52
Che dice l’editorial edi Lippi? Cosa uscirà a giugno?
marzo 3rd, 2011 at 13:58
Secondo wikipedia, Cauldron è il sesto (e per ora ultimo uscito) libro del ciclo de Il sonno degli Dei.
marzo 3rd, 2011 at 21:12
@Pier Luigi: pur appoggiando la critica di Maria per i disservizi degli uffici mondadoriani, concordo pienamente con te sul fatto che Urania, soprattutto per quel gioiellino che è oggi vada sostenuta. E al diavolo i cicli completi, quando questi sono fatti da decine di romanzi abbastanza autonomi e tutti simili tra loro. Nel poco spazio annualmente a disposizione preferisco leggere più cose che non sempre le stesse cose. Poi se qualche ciclo potrà essere completato nel tempo, ben venga ma non mi ci fossilizzerei.
E teniamo conto, cari amici, che gran parte di quanto viene prodotto in America sia parte di cicli lunghi e abbia lunghezze spopositate. In questo modo Urania non dovrebbe pubblicare un tubo o si ridurrebbe a periodico per romanzi o cicli a puntate.
Sono molto intransigente invece sui famosi tagli strutturali, quelli non vi dovrebbero essere a costo di aumentare al bisogno il prezzo di copertina. O nel caso degli stessi dovrebbe essere riportato per trasparenza.
Per il resto, come dicevo, lode a Lippi e ad Altieri!
marzo 4th, 2011 at 21:18
Nell’editoriale di Urania 1568, Lippi
parla dei programmi futuri:
ad aprile avremo Korolev di P. Aresi;
in maggio Marsbound di J. Haldeman;
a giugno un nuovo romanzo di R. J. Sawyer:WWW.Wake (la super-sorpresa);
poi Tubb,Baker,Tonani,Ambrose.
Ci sono altre notizie che potrete conoscere acquistando il volume.
Strano non c’è traccia di “LAST THEOREM”di Clarke-Pohl.
La cover è bella, anche se viene penalizzata dalle dimensioni del volume.
marzo 5th, 2011 at 12:19
@RicardoF: Mi piace l’idea di avere edizioni complete e non tagliate per le quali felicemente pagherei la cifra che mi viene richiesta senza indugio.
E’ possibile, di tanto in tanto, pubblicare qualcosa di piu’ corposo a maggior prezzo nella collana base?
Il misterioso editoriale del Sig. Lippi, dovrete leggerlo acquistando la vostra copia.
Pero’ la “sorpresona” e’ che a Giugno verra’ pubblicato “WAKE” di Robert J. Sawyer, primo volume della trilogia di Internet che prende coscienza W.w.w. (Wake.Watch.Wonder).
E i fortunelli che a giugno passeranno per il raduno di Fantascienza che si terra’ a Milano, potrebbero ottenere l’autografo direttamente dall’invitato speciale, tal Robert J. Sawyer.
Come dicevo: Io prendo ferie quel giorno!
marzo 9th, 2011 at 11:46
io ho preso cauldron ed è piacevole e non da la sensazione di essere il sesto romanzo(sic) di un ciclo.
marzo 11th, 2011 at 21:42
Nel complesso è un romanzo gradevole ma non toglie ed aggiunge nulla alla sf diciamo pure che parliamo di un romanzo scontatissimo ma se da leggere di fantascienza non si trova di meglio……
marzo 16th, 2011 at 15:29
Concordo con valis66, non è un capolavoro…. personalmente ho apprezzato di più la parte “sociologica” del romanzo [1^ e 2^ parte] in cui è descritto una società USA che forse è lo specchio in progress (in peggio ) di quella attuale. Mentre il pessimismo dell’autore traspare dalla descrizione di un pianeta Terra ancora in preda alle sue contraddizioni ecologiche, di sviluppo sostenibile, e di localismi razziali….
La parte “hard”del romanzo, della “quest” nella Galassia, questa sì è scontatissima, e mi sembrava di tornare ragazzo e leggere le avventure de “La crociera della Meteora” di Jean Bessière in URANIA
n°180 ….
marzo 24th, 2011 at 17:54
@Maria: mandi il suo indirizzo postale per email a giacobbi@mondadori.it indicando come oggetto “Millemondi con pagine bianche”. Le le farò avere immediatamente una copia indenne a casa.
@RiccardoF: grazie per il “gioiellino”.
marzo 29th, 2011 at 16:52
A proposito di cicli , speranza di leggere qualcosa del ciclo foreigner della Cherryh oltre l’ormai vecchissimo primo episodio ? Sarei curioso di conoscere come prosegue.
aprile 25th, 2011 at 15:05
Mc Devitt è sicuramente una scoperta (Seeker è un romanzo più che eccellente), ma trovo assolutamente barbaro pubblicare pezzi di cicli, cominciando da metà o dalla fine (Seeker era il terzo della serie di Alex Benedict e Cauldron è l’ultimo della serie dell’Accademia). Il fatto, poi, che siano anche leggibili per loro conto non significa nulla. Sfido che la “missione nella galassia ” di Cauldron sembra tirata via, voleva riannodare idee lanciate ed esplorate nei libri precedenti, forse un gioco con i lettori…. Peccato, Urania potrebbe fare di meglio.
settembre 11th, 2011 at 19:30
Sono a metà di questo godibilissimo volume. Me la sto spassando.
Forse, come McDevitt stesso dice di un tipo di letteratura citata all’interno del suo stesso volume, si tratta di “letteratura da ombrellone” … non lo so, ma è ben scritto e divertente, scorre via ed emoziona.
W!