Urania 1562: Incandescence
A settembre torna in edicola Greg Egan, con un romanzo di hard science fiction dal respiro cosmico.
Una delle due razze protagoniste del nuovo romanzo di Egan è un popolo di insettoidi senzienti che lavorano instancabilmente su un pianeta roccioso e inospitale, impegnati a sopravvivere giorno dopo giorno con il sudore della fronte. L’altra razza è umana, abita su molti mondi e ha vinto tutti i problemi legati al benessere materiale, alla vecchiaia e alle malattie: la sua passione sono i misteri biochimici. Ma cosa rappresentano le molecole di DNA trovate su una meteora proveniente dal centro galattico? E quali sono i rischi di un pianeta che orbita intorno a un buco nero? Poco a poco, tutti i misteri convergeranno verso uno solo.
Il volume contiene il racconto “Al di là del bene e del male” di Alessandro Fambrini.
Greg Egan, il più famoso scrittore australiano di SF, è nato a Perth nel 1961. E’ ritenuto uno dei numi della fantascienza con solide basi tecnologiche e i suoi romanzi sono vere e proprie avventure ai limiti della conoscenza. Di lui “Urania” ha già pubblicato Distress (1995, n. 1437), Diaspora (1997, n. 1460), La scala di Schild (2002, n. 1490), i racconti di Axiomatic (1995, n. 1470) e Luminous (1998, n. 1412).
Urania n. 1562 – Settembre 2010
Titolo originale: Incandescence
Greg Egan, 2008
Traduzione di Riccardo Valla
296 pagine, € 4,20
Indice
pag. 5 Incandescence di Greg Egan
pag. 265 Al di là del bene e del male di Alessandro Fambrini
pag. 288 L’autore, a cura di Anna F. Dal Dan e Emiliano Farinella
pag. 292 Cinema – Voci e schermi di Lorenzo Codelli
pag. 295 Interventi – Caesar e Jacono alle origini di “Urania” di Giuseppe Lippi
[Visualizza la copertina integrale del volume.]
Posted in Urania Collana
agosto 28th, 2010 at 10:07
L’ultimo romanzo di Greg Egan, tradotto da Riccardo Valla, con un racconto di Alessandro Fambrini? Un unico commento: wow!
agosto 28th, 2010 at 12:58
A proposito del racconto di Fambrini, mi viene da citare simpaticamente un commento, su questo blog, ma a proposito d’altro, di Lippi : No, Nietzsche no! Comunque, devo dire che anche a me il romanzo attrae (le uniche riserve riguardano non tanto questo romanzo in particolare, quanto piuttosto in generale i romanzi con “solide basi tecnologiche”, perché in questo caso a me pare, ma qualcuno potrebbe smentirmi, che una buona traduzione richieda la raffinatezza del letterato e la competenza di un cultore di discipline scientifiche, difficili da ottenere insieme in un’unica persona). Comunque, prenoterò la copia. E sì, perché da almeno sei mesi sono costretto a questa operazione: il mio edicolante richiede le copie di Urania solo su richiesta tempestiva da parte dei lettori.
agosto 28th, 2010 at 13:29
Riccardo Valla è l’uomo in questione: scientificamente letterato.
agosto 28th, 2010 at 14:45
Salve.
Una domanda un po’ generale dato che il libro in questione non è ancora arrivato.
Si parla tanto di emorragia dei lettori, crisi varie ecc ecc. Per quantificare il tutto o almeno per avere qualche elemento in più, si potrebbero sapere i numeri dei venduti delle varie collane Urania? Valori di massima, s’intende.
Siamo sulle 10 mila copie?
Grazie in anticipo.
agosto 28th, 2010 at 15:32
@Lippi
La traduzione di Riccardo Valla è senz’altro un valore aggiunto. Se avessi avuto qualche perplessità sul libro, questa informazione avrebbe contribuito a fugarla.
agosto 28th, 2010 at 21:19
Greg Egan è un ottimo scrittore che appartiene alla SF tecnologica,genere a cui sono molto interessato.
E’ ovvio che la traduizione di Riccardo Valla è una grande garanzia.
Brava Urania, dal momento che questo mese oltre ad un interessante UC 91 (testo+cover)abbiamo Egan ed un’altra bellissima cover.
agosto 30th, 2010 at 14:29
Che bel viatico per il rientro! Grazie ragazzi!!
agosto 31st, 2010 at 00:51
Grandissima uscita questa, ragazzi! Fambbrini poi ritengo sia uno dei nostri migliori scrittori del fantastico! Complimenti!
agosto 31st, 2010 at 16:22
Di sicuro lo prenderò, mi stuzzica parecchio.
settembre 1st, 2010 at 18:37
A Firenze già arrivato e preso.
settembre 2nd, 2010 at 11:49
ieri a Roma non l’ho trovato, riproverò oggi
settembre 2nd, 2010 at 13:41
In provincia di Parma arrivato ieri e comprato. Stasera comincia la lettura!
settembre 2nd, 2010 at 14:07
In provincia di Firenze c’era già mercoledì. A sapere che era arrivato anche a Parma, dove lavoro, me lo sarei comprato io: ma la mamma ha voluto regalarmelo…:-) sembra carino: dai romanzi su relazioni umani-non umani si può sempre recepire qualche ,messaggio simbolico. Non vedo l’ora di vederlo, nel fine settimana!
settembre 2nd, 2010 at 14:37
Preso e letto, al momento, il racconto di Fambrini (una sola parola: formidabile).
settembre 2nd, 2010 at 15:20
Acquistato questa mattina, interessante l’articolo su Caesar & Jacono e quindi ben vengano anche queste informazioni.
Il prossimo è di Robert Sawyer.
settembre 3rd, 2010 at 09:47
Anche a Roma è arrivato, l’ho preso ieri pomeriggio, lo leggerò dopo aver terminato un GM che è già iniziato.
settembre 8th, 2010 at 09:35
Qualcuno sa dirmi se anche questo libro ha subito tagli arbitrari al testo per rientrare nelle fatidiche 350 pagine?O possiamo godercelo in forma integrale?
Grazie
settembre 8th, 2010 at 10:40
In rete ho letto di qualcuno che ha fatto i confronti del caso e pare ci sia tutto.
settembre 8th, 2010 at 12:27
Con riferimento alla recensione di Shining, che mi pare ben scritta, mi chiedo perché si può sostenere che il romanzo di King avrebbe avuto bisogno di una sforbiciata, mentre i possibili tagli a Egan (che non ci sono stati, a quanto pare) sarebbero, per definizione, “arbitrari”? Ma non rinfocoliamo polemiche, per carità!…
settembre 8th, 2010 at 12:42
Con “sforbiciata” non mi riferisco certo a un taglio del testo originale da parte del traduttore o del revisore per far quadrare il conto economico, ma al lavoro di editing svolto a fianco dell’autore al momento della stesura del testo.
Quello che viene fatto su tutti i libri pubblicati per intenderci.
Senza alcun intento polemico, è solo per far chiarezza su un punto che evidentemente lasciava spazio a fraintendimenti.
Ciao.
settembre 8th, 2010 at 12:57
No, eri stato chiaro. Ma, per l’appunto, nel tuo discorso era evidente che secondo te, ed io sono d’accordo, non sempre il lavoro di editing viene fatto bene, neanche sui grandi autori, anzi forse proprio su di loro. Volevo solo far notare questo. Ma, a parte il grande Egan, nessuno ha ancora letto il racconto di Alessandro Fambrini? Credetemi, gente, è una bomba!…
settembre 8th, 2010 at 17:44
@ Antonino : l’ho cominciato stamane, poi non sono riuscito a concluderlo, mi sono promesso di finirlo quanto prima.
Di primo acchitto ti posso dire che mi sembra molto bello, poi ti saprò dire.
Ciao
Andrea
settembre 8th, 2010 at 23:21
Io l’ho finito. Ma strano. A parte la difficolta’ nel rimappare le scoperte degli insettoidi nella loro arca, non mi sono capacitato dello scollamento tra la storia degli umani con Zay e quella di Zak e Roi. Mi sarebbe sembrato ovvio un collegamento almeno verso la fine. Invece niente.
Poi ho visto il sito di gregegan (gregegan.net) dove ci sono anche degli applet per spiegare la fisica dell’arca. Veramente un gran lavoro!
settembre 9th, 2010 at 11:36
@Antonino: ho finito ieri sera di leggere il racconto di Fambrini: debbo essere onesto, il racconto è molto bello, anche se forse in qualche passo è leggermente ‘forte’, almeno nelle descrizioni.
Lungi da me fare il bacchettone o il moralista, ma se avessi un figlio di 12/13 anni (età in cui io ho cominciato a leggere fantascienza) credo che forse questo racconto non glielo farei leggere.
Per quanto riguarda Egan, appena concluderò Luna in Scorpione di Tordi (giallo mondadori) passerò all’attacco.
Saluti
Andrea
settembre 9th, 2010 at 19:29
Scusate. Ho inserito il mio commento su Egan in mezzo ai post di Fambrini.
Fambrini non mi e’ piaciuto: troppo poco equilibrio e troppo sesso gratuito, per un idea ben poco originale: un misto male assortito di “UFO attacco alla terra” con il comandante Straker e “Ho scopato un’aliena” di Cicciolina e Rocco Siffredi…
settembre 10th, 2010 at 00:07
Il racconto di Fambrini è, chiaramente, la storia di una discesa negli inferi della perversione, dove la perversione non è il sesso, ovviamente, ma l’uso distorto che viene fatto di un potere. Francamente, Cicciolina e UFo c’entrano davvero molto poco.
settembre 13th, 2010 at 10:25
Finito di leggere! Mi è piaciuto! Certo va letto con un po’ di attenzione nelle parti ambientate all’interno della scheggia in cui l’autore fa postulare ai protagonisti la propria posizione nello spazio ma nel complesso è proprio piacevole. Un 7 meritato.
settembre 13th, 2010 at 13:30
Io l’ho appena finito e sono molto perplesso perchè o è il primo di un ciclo o sono io che non l’ho capito, visto che non c’è una vera e propria conclusione/spiegazione…
settembre 13th, 2010 at 23:25
Antonino su Fambrini: Anche gli alieni di UFO cercano di usare il potere di fermare il tempo per conquistare la terra, obiettivo francamente piu’ fantascientifico che scoparsi ignare studentesse.
E per l’appunto, con un potere cosi’, ovviamente copiato pari pari da UFO, secondo me c’erano infinite cose piu’ interessanti da poter fare.
E per concludere al giusto livello, e’ piu’ Rocco che c’entra di Cicciolina
settembre 14th, 2010 at 12:52
Per ora ho terminato solo il racconto. Lo trovo ben scritto e avvincente, mentre lo leggi la tecnica del narratore ti fa dimenticare il divario tra, da un lato, l’enorme potere della ragazza e il tono amaro del resoconto del protagonista, e dall’altro, la realtà grottesca delle loro malefatte che è quasi comica.
Ci ragioni dopo, ma mentre leggi sei coiunvolto.
settembre 14th, 2010 at 17:27
@Ale – L’idea di fermare il tempo c’è anche in Heroes, oltre che in una decina di altre storie. Vuol dire che possiamo paragonare il racconto a Heroes? Direi che non c’entra nulla. Non si tratta dell’idea di fermare il tempo, ovviamente, e nemmeno del sesso. Ripeto, qui si tratta dell’uso di un potere (non importa quale, purché permetta l’impunità) in termini di autodegradazione. Detto diversamente: il potere corrompe. Questo è ciò che viene messo in scena, e molto efficacemente, dal racconto. Poi, se non ti è piaciuto, è affar tuo, ovviamente… :-
settembre 15th, 2010 at 23:55
@Antonino: Ok concordo. E sono anche contento, perche’ sono solo le cose banali che non lasciano spazio a discussioni. Questo racconto, al di la’ dell’aspetto emotivo, pur molto importante nel meccanismo della storia, ha qualcosa da dire e da far pensare.
settembre 16th, 2010 at 09:30
Ok, @Ale. Fambrini sarà contento…
settembre 16th, 2010 at 13:44
Fambrini ci ha raccontato dove può portare l’uso distorto del potere.
Il racconto potrà piacere o no ma alla fine non si potrà non riflettere.
settembre 17th, 2010 at 10:41
Ribadisco che il racconto di Fambrini mi è piaciuto, mentre Egan l’ho mollato dopo 40 e passa pagine, purtroppo non ho digerito molto i postulati che usa… leggerlo senza riuscire a seguirlo mi scocciava, ho preferito rimetterlo in libreria e cominciare un altro urania.
Sorry
settembre 19th, 2010 at 09:35
Egan si dimostra molto esigente coi propri lettori. E’ come se abbia voluto vedere sin dove ci si può spingere, togliendo a un romanzo di fantascienza tutte le caratteristiche più “pulp” (suspense, azione, amore, sesso, conflitti interpersonali) e lasciando solo enigmi scientifici, dilemmi etici e xenobiologia (tutto, beninteso, trattato ai massimi livelli). Alla fine non si può non ammirare l’abilità e lo sforzo divulgativo dell’autore, ma la lettura è a tratti faticosa e priva di stimoli. Il senso del meraviglioso si nutre anche della “meraviglia” provata dai personaggi di una storia, ma qui i personaggi o sono troppo evoluti o troppo alieni per meravigliarsi di alcunchè.
In definitiva, per me uno sforzo solo parzialmente riuscito.
Però, un bel racconto epico su un possibile conflitto Amalgama-Superbi me lo leggerei volentieri…
novembre 3rd, 2010 at 22:59
E’ un vero romanzo di fantascienza. Bizzarro, talvolta troppo “hard” da leggere – ad esempio si è un po’ stanchi (si rischia di addormentarsi tra calcoli e supposizioni).
Ma davvero da non perdere.
Un appunto al lettore “Quiller” : sono sicuro che avrebbe voluto scrivere “E’ come se avesse voluto vedere” … 😉 Mi perdoni, ma poi ci dicono che è “letteratura inferiore” eccetera…
novembre 4th, 2010 at 21:46
Personalmente non arrivo nemmeno a discutere se il racconto sia bello o meno o renda o meno il concetto “il potere corrompe”, quello che discuto è che un racconto del genere non puoi pubblicarlo su una rivista che non sia vietata ai minori.
Non è questione di essere moralisti, ma le descrizioni esplicite sono “per adulti”.
Francamente, se vogliamo dirla tutta, farmi passare un racconto pornografico per fantascienza perché si ferma il tempo mi sembra esagerato.
Una volta su un mud si discuteva di cosa è volgare e cosa no (perché ovviamente il buonsenso non basta mai)… la risposta è “lo faresti/diresti/scriveresti se ci fosse tua nonna?” Ecco con mia nonna penso quel racconto non lo leggerei.
novembre 22nd, 2014 at 23:14
Ho impiegato molto tempo a leggere questo romanzo. A tratti è faticoso, infarcito di incomprensibili (per me) teorie matematiche e fisiche.
Però mi ha colpito tantissimo. Egan ha un’immaginazione davvero estrema che incute grande rispetto. Fa sembrare vecchio il futuro immaginato da Sterling. Va talmente oltre che non si riesce a stargli dietro.
novembre 22nd, 2014 at 23:17
(ehm) (il commento si riferiva a *La scala di Schild*) (dove ho sbagliato?)