Urania Collezione 89: Stella Doppia 61 Cygni
A giugno in tutte le edicole “Urania Collezione” con Stella Doppia 61 Cygni, del maestro dell’hard science fiction Hal Clement.
Il vero protagonista di questo celebre romanzo è Mesklin, il pianeta scoperto già nel 1942 dall’astronomo americano K.A. Strand: “Un mondo la cui atmosfera è prevalentemente composta d’idrogeno, metano e ammoniaca e dove la forza di attrazione gravitazionale all’equatore è circa tre volte quella della Terra, ma per l’enorme schiacciamento dei poli sale a quasi settecento volte nelle regioni polari; dove infuriano tempeste e cicloni apocalittici; e dove una spedizione di scienziati terrestri aiuta e si fa aiutare da un popolo di strane creature: bizzarri crostacei anfibi, intelligentissimi, incredibilmente forti e tenaci, che hanno la passione della meccanica e della matematica”. (Giorgio Monicelli)
Hal Clement è lo pseudonimo di Harry Clement Stubbs, scrittore americano nato il 30 maggio 1922 e morto il 29 ottobre 2003. Ha studiato ad Harvard e nel 1943 si è diplomato in astronomia, ma nel 1942 aveva già pubblicato il primo racconto su “Astounding Science Fiction”. È noto per aver ampiamente aggiornato la SF con solide basi scientifiche, come ben dimostra questo Mission of Gravity, il suo romanzo più famoso: era apparso nel 1953 su “Astounding” e l’anno successivo ebbe l’edizione definitiva in rilegato. Altre opere notevoli: Strisciava sulla sabbia (Needle, 1950) e Luce di stelle (Star Light, 1971), il seguito di Stella doppia 61 Cygni.
Urania Collezione n. 89 – Giugno 2010
Titolo originale: Mission of Gravity
Hal Clement, 1953
Traduzione di Giorgio Monicelli
308 pagine, € 5,50
Indice
pag. 9 Stella doppia 61 Cygni di Hal Clement
pag. 297 Costruttore di pianeti di Riccardo Valla
[Visualizza la copertina integrale.]
Posted in Urania Collezione
maggio 31st, 2010 at 23:49
Grandissimo romanzo, lessi all’epoca l’urania originale… spettacolare romanzo, veramente originale.
giugno 1st, 2010 at 09:22
L’ho sempre voluto leggere e questa volta finalmente è arrivato!
giugno 1st, 2010 at 10:07
Mai letto ma recupererò comprandolo. Ovviamente la lettura saà condizionata dalla ‘pila’ di altri urania che ho nel comodino…
giugno 1st, 2010 at 11:41
Ho letto e conservo ancora l’urania originale.Consiglio vivamente questo testo a tutti quelli che si vogliono avvicinare alla fantascienza.
giugno 1st, 2010 at 15:49
Molto, molto interessante…
giugno 1st, 2010 at 16:25
Hal Clement era il Greg Egan dei tempi suoi, anche se le scienza tirate in ballo erano sempre radicate nella concretezza. Mi sa che dovrò rispolverare i testi di Fisica I e II…
giugno 2nd, 2010 at 13:23
Applauso alla copertina, veramente bella.
giugno 2nd, 2010 at 16:17
L’ho cercato per anni, finalmente è arrivato.
Bella la cover!
Commento editato dal Blogmaster alle 17.53 del 2-6-2010.
giugno 2nd, 2010 at 16:33
salve a tutti, mi voglio avvicinare al mondo della fantascienza e penso che questa sia la collana adatta, qualcuno mi può dire in che periodo del mese escono urania collezione e collana?? grazie mille a tutti
giugno 2nd, 2010 at 20:12
Ciao capd, mi complimento per l’ottima scelta
Urania esce ai primi del mese (io la trovo il primo mercoledì), Urania Collezione a metà mese.
giugno 2nd, 2010 at 21:07
Non ho mai letto nulla di questo
autore e sono curioso. La sinossi
mi ispira.
giugno 2nd, 2010 at 22:28
@luigi Bicco.
Cercando di non fare spoiler ti dico subito che il romanzo di Clement è senza dubbio un pò datato ma è ancora credibile nella costruzione di un mondo alieno,anzi gli umani sono sullo sfondo come semplici comprimari anzi per gli anni in cui è stato scritto il voler creare protagonisti alieni è stato un vero colpo di genio.Vedrai che ti piacerà.
@capd
Ti consiglio,se riesci ancora a trovarlo,di recuperare il numero del mese scorso:Pianeta d’acqua.
Non c’è niente di meglio di questo Vance d’annata per cominciare ad amare la fantascienza.
Buona lettura ad entrambi.
giugno 3rd, 2010 at 10:43
Benvenuto capd nel mondo Urania!
giugno 3rd, 2010 at 20:36
grazie mille a tutti per i consigli e le informazioni. forse ho trovato anche un’edicola che me li conserva, speriamo
giugno 4th, 2010 at 10:05
Ciao Quiller, ho iniziato UC di Vance, le prime 90 pagine mi sono volate sotto gli occhi, avevi ragione…
bye Andrea
giugno 5th, 2010 at 18:10
Dov’è finito Paradosso cosmico?
Devo uccidere qualcuno per farmi rispondere?
Il romanzo di Clement è bello, ma non vorrei scrivere la recensione e poi non esce…
giugno 6th, 2010 at 22:26
A parte che io avrei pubblicato prima lo splendido Strisciava sulla sabbia, il primo Urania che ho comperato.
giugno 7th, 2010 at 10:56
Finito Vance… stupendo!!
giugno 10th, 2010 at 11:26
Peccato che Vance sia stata solo una bella (e breve) parentesi…
Nel contatore dei doppi constatiamo che anche “Stella doppia 61 Cygni” raggiunge quota 4 dopo essere apparso su Urania 59, Urania 734 e Urania Classici 129.
Attendo con rassegnazione “Paradosso cosmico” e le altre riproposte (visto che ristampa non piace) di vecchi titoli già apparsi su Urania, sperando che almeno una volta l’anno arrivi una boccata d’ossigeno come accaduto a Maggio con “Pianeta d’acqua” 😉
giugno 10th, 2010 at 12:09
Massimiliano, l’Urania 59 fu pubblicato nel 1954. A me sembra naturale ( e giusto) che in 56 anni un capolavoro, o comunque un bel romanzo, sia ripubblicato. le generazioni che si sono susseguite sono più d’una.
giugno 10th, 2010 at 12:39
Ciao Gianni,
hai ragione, ma l’urania 734, invece, è del 1977 e si trova con estrema facilità nel mercato dell’usato (per non parlare di ebay). Il classico 129 invece pur essendo del 1987 è un po’ più difficilotto da reperire, anche se non impossibile…
Possiamo dire la stessa cosa di romanzi come “Ubik” o “2001 odissea nello spazio”?
Convengo con te: è giusto e naturale ripubblicare bei romanzi, solo mi piacerebbe che il mix tra titoli riproposti e “novità” fosse un pelino più equilibrato.
Magari è solo una mia impressione, ma mi pare che uscite come quella di Vance siano diventate un po’ delle eccezioni… purtroppo mi sa che ho scelto il romanzo sbagliato per il mio intervento, perchè pare che questo Clement sia davvero bello e meritevole di uscire come UCZ, ma, credimi: per un vecchio/giovane collezionista queste uscite “deja vu” sono accorte davvero con scarso entusiasmo e vengono acquistate solo per lasciare completa la collezione…
giugno 10th, 2010 at 13:09
Comprendo il punto di vista di un collezionista. Però temo, spero di non dire una corbelleria, che ci siano di mezzo anche problemi di diritti. Ballard e Dick per esempio non sono stati mai pubblicati in UCZ.
giugno 10th, 2010 at 13:10
Massimiliano, il paragone con Ubik e 2001 è del tutto forzato: quelli sono titoli di facile reperibilità nel canale delle librerie, cosa che non si può dire finora per nessuno dei titoli apparsi in UC (con le dovute eccezioni: Neuromante, La guida galattica per autostoppisti e alcuni Heinlein, per esempio). Che poi UC continui a presentare libri reperibili nel mercato dell’usato, mi dispiace ma anche in questo il tuo intervento è completamente fuori registro: come speri di tirare su una nuova generazione di lettori senza fornirgli le giuste basi con i classici del genere? Non basta rispondere “invitandoli a setacciare le bancarelle”, dal momento che quello è già un passo successivo. Se non gli dai modo di avvicinarsi alla fantascienza con la dovuta scelta di titoli, è alquanto improbabile trovare un lettore neofita disposto a lanciarsi praticamente alla cieca nella caccia al tesoro.
giugno 10th, 2010 at 13:20
Scusate sono un “vecchio” cultore di SF e F, la cosa che mi interesserebbe sapere di più riguardo Urania Collezione sono il numero di pagine e se si tratta di una nuova traduzione ed il nome del traduttore, solo dopo aver saputo queste informazione decido se comprare i vari numeri di UCZ.
Io possiedo già UR 734 e il classico 129 quindi vorrei sapere cosa posso avere in più con questa edizione di UCZ…
Stesso discorso per Pianeta d’acqua di Vance del quale ho già l’edizione Fanucci (se non ricordo male era Fanucci).
Grazie a chi può rispondermi in merito
questi sono
giugno 10th, 2010 at 15:50
Giovanni, comprendo il tuo punto di vista quando parli di tirar su nuove generazioni di lettori, ma penso tu possa facilmente capire la delusione di chi vede ripubblicati sempre gli stessi titoli a distanza di anni mentre altri vengono ignorati.
Ci saranno anche problemi di diritti, nessuno lo nega, ma se una collana si prefigge di pubblicare solo il meglio del meglio della SF non può escludere a priori la pubblicazione di titoli di Dick o Ballard: sarebbe carino che, magari con il tempo, anche questa situazione venga superata, no?
E guarda che a parlare non c’è un arrabbiato cronico, magari qualche intervento potrà anche essere un po’ duretto o ironico, ma dietro c’è una persona che segue Urania con assiduità e che vorrebbe veramente che UCZ fosse la collana SF per antonomasia e non solo un doppione de “I capolavori di Urania” o di Urania Classici.
Se mi perdonate l’immagine direi che ritrovare le proprie radici è positivo, ma avvolgercisi intorno e non mettere nuovi rami (o metterne pochi) non lo è altrettanto
Ma questa ovviamente è solo la mia opinione di lettore e appassionato
giugno 10th, 2010 at 16:40
Massimiliano, non metto in dubbio la tua buona fede ma ormai i tuoi interventi mi sembrano calibrati su un tono di insoddisfazione cronica per le scelte di UC. I nuovi rami sono quelli che Urania offre mensilmente nella sua collana, mentre Urania Collezione è quel serbatoio congegnato ad hoc per alimentare e stimolare la scoperta del genere a beneficio delle nuove leve di lettori, con titoli altrove introvabili. Non è detto che un domani non si riesca a sbloccare l’impasse, ma per il momento restano purtroppo precluse le opere di alcuni meritevolissimi autori, bloccati a causa del nodo diritti. Se ne è parlato a più riprese, non c’è altro che si possa aggiungere in questa sede a quanto già è stato detto in quelle occasioni.
DAVE: come avrai notato, ci stiamo attrezzando per fornire anche queste informazioni. Ma come già assicurato su questo blog dal curatore Giuseppe Lippi, tutti i romanzi pubblicati in UC sono frutto di traduzioni riviste e – quando necessario – integrate con i brani tagliati nelle precedenti edizioni.
giugno 10th, 2010 at 17:08
Dai Giovanni, non puoi negare che abbia reagito con entusiasmo sia a “Il mondo degli showboat” che a “Pianeta d’acqua”. Non la definirei quindi insoddisfazione cronica, quanto piuttosto un “amichevole borbottio” per alcune uscite… borbottio che ovviamente non nascondo nè qui, nè in altri forum che mi capita di frequentare
Penso sia giusto fare i complimenti (e Urania Collezione ne merita tanti), ma è giusto anche ogni tanto fare delle critiche, no? O almeno suggerire qualcosa al di fuori del coro dei consensi. Del resto se tutto fosse perfetto non servirebbe nemmeno il blog per confrontarsi con i lettori: certo se poi sono solo io a lamentarmi (e nemmeno sempre) allora pazienza.
In ogni caso mi spiace di aver dato l’impressione di essere insoddisfatto della collana perchè non è così: sono soddisfatto, ma potrei esserlo molto di più. Magari in futuro interverrò con più frequenza in modo da riequilibrare l’ago della bilancia del gradimento, ok?
Attendo l’uscita di “Stella doppia” nelle edicole di Roma.
Bye bye
giugno 13th, 2010 at 06:50
un piccolo contributo alla discussione. Personalmente, quasi tutti i romanzi di sf che possiedo sono UCZ, non sono un collezionista accanito. Comprare alle bancarelle? non mi attira, anche perchè immagino lo stato di conservazione di un urania del 1977 (già gli UCZ che ho in casa in diversi casi hanno strisce scure sui bordi delle pagine, soprattutto quelli fino al numero 50, che avevano carta di minore qualità anche se copertine più belle)
Vlad
giugno 14th, 2010 at 10:37
A Parma non è ancora arrivato, ho girato quattro edicole…Ho la versione originale : questa nuova merita ? La traduzione è “finalmente” integrale ?
giugno 15th, 2010 at 12:27
In Provincia di Roma ancora non arriva, ho girato tutte le edicole
giugno 15th, 2010 at 14:04
@ Nanostrano & Max: se UC non arriva in edicola entro il 25 del mese, può iniziare a essere una notizia. Ma non trovarlo il 14 o il 15 non vuol dire niente. Il volume è in distribuzione da questa settimana.
giugno 15th, 2010 at 16:16
Ok, grazie, tengo marcato…
giugno 15th, 2010 at 18:40
Ah ok grazie, non mi era mai capitato iniziavo a preoccuparmi.
giugno 17th, 2010 at 09:46
Arrivato ( e preso) questa mattina a Roma.
giugno 17th, 2010 at 14:00
Confermo GianniT, anch’io l’ho trovato e comprato stamane.
ciao
giugno 17th, 2010 at 19:44
Grandissimo libro di un autore che non conoscevo.
L’inizio è semplicemente fenomenale, un susseguirsi di sorprese: puro sense of wonder…
giugno 18th, 2010 at 17:57
Devo ringraziare Valentino e la sua bacheca per avermi segnalato questo volume. Non leggo tantissima fantascienza, ma questo non me lo perdo
giugno 23rd, 2010 at 13:44
Un classico Clement, si spera che arrivino anche gli altri suoi libri in UC. Ciao Barbara!
luglio 7th, 2010 at 22:52
Leggere un romanzo di fantascienza può essere un piacere senza pari, sempre restando nell’ambito dei piaceri letterari, se chi lo scrive si preoccupa di fare bene quello che qualunque bravo scrittore di fantascienza dovrebbe appunto saper fare. Questo libro è un opera d’arte nel senso puro della parola, per la passione dell’autore che si ritrova in ogni paragrafo, per la voglia di creare con la fantasia un racconto verosimile. Quando la fantasia non diventa uno strumento per dire stronzate, ma viene usata per chiedersi come sarebbe se….. Ecco che ne possono venir fuori quei capolavori che tanto mi hanno fatto amare la fantascienza.