Kage Baker (1952-2010)
Un’altra grave perdita per il mondo della fantascienza: ci lascia la popolare autrice del ciclo della Compagnia.
Non è esattamente un periodo felice per gli appassionati di fantascienza e le notizie che giungono da oltreoceano non aiutano a risollevare il morale. Ieri notte, alle 1:15 ora locale della Costa Occidentale, Kage Baker si è spenta circondata dai suoi familiari a Pismo Beach, a nord di Los Angeles. Ne ha dato la notizia la sorella Kathleen Bartholomew, che si è presa cura di lei fino alla fine. Il decesso è avvenuto come conseguenza di un tumore all’utero, che era stato reso noto dalla scrittrice con una lettera pubblica all’inizio del mese scorso. Sebbene il tumore all’utero fosse stato rimosso con successo, erano state scoperte nel seguito metastasi al cervello e ai polmoni. Le ultime notizie lasciavano presagire l’inesorabile.
Nata nel 1952 nella contea di Hollywood, appassionata del periodo elisabettiano, Kage Baker aveva servito per dodici anni in Marina prima di diventare insegnante. Il suo nome singolare era la combinazione dei nomi delle sue nonne: Kate e Genevieve. Coltivava da sempre una passione per l’arte e la recitazione. Dopo l’esordio nel 1997 con il racconto “Noble Mold” (pubblicato in Italia nel 2006 con il titolo “Nobili radici” nell’antologia I cavalieri del tempo, Supplemento n. 27 a “Urania” n. 1509), aveva debuttato nel romanzo con La Compagnia del tempo (The Garden of Iden, apparso come “Urania” n. 1432 nel 2002), due storie con cui cominciava a dipingere il suo affresco di maggior successo: una potente multinazionale del futuro, la Dr. Zeus Inc., ha costruito il suo dominio commerciale sulla tecnologia dei viaggi nel tempo e controlla il passato attraverso i suoi cyborg immortali. Al primo volume del ciclo ne erano seguiti altri 8, più due raccolte di racconti, che la avevano resa popolare in tutto il mondo, con traduzioni in Francia, Germania, Spagna, Israele e Russia.
In Italia, “Urania” ha pubblicato, oltre ai titoli già menzionati, il secondo, il terzo e il quarto volume della Compagnia del tempo: Coyote nel cielo (Sky Coyote, del 1999, in “Urania” n. 1455), Mendoza a Hollywood (Mendoza in Hollywood, 2000, in “Urania” n. 1465), Il futuro in gioco (The Graveyard Game, in “Urania” n. 1486). Nella collana “Odissea Fantascienza” della Delos Books sono inoltre apparsi i romanzi brevi: Benvenuto nell’Olimpo, signor Hearst (Welcome to Olympus, Mr. Hearst, 2003) e L’imperatrice di Marte (The Empress of Mars, vincitore nel 2004 del premio Sturgeon). La sua bibliografia italiana è disponibile sul sito del Catalogo Generale della Fantascienza, Fantasy e Horror, a cura di Ernesto Vegetti.
A quanto rende noto la sorella Kathleen, il corpo di Kage verrà affidato al MedCure, un programma medico americano per chirurghi tirocinanti. In seguito sarà cremato e le ceneri torneranno tra 3 settimane ai familiari, che provvederanno alle esequie dall’isola di Catalina e da Big Sur.
Posted in Dispacci
febbraio 2nd, 2010 at 01:32
Notizia per me che amavo i romanzi della Baker particolarmente triste.
Sono profondamente dispiaciuto e porgo le mie condoglianze.
Sperò tanto che Urania non dimentichi questa bravissima scrittrice e completi il suo bellissimo ciclo “della compagnia del tempo”.
febbraio 2nd, 2010 at 16:36
Mi dispiace moltissimo, leggendo i suoi romanzi mi sono messo in testa che doveva essere anche una bella persona.
Porgo le mie più sincere condoglianze alla famiglia. Per quanto mi riguarda noi lettori di FS siamo un pò più poveri e tristi.
Mi raccomando Urania, ristampa i vecchi romanzi e pubblica quelli inediti.
febbraio 3rd, 2010 at 09:37
Tristissima notizia. Mi ha particolarmente colpito.
Speriamo che Urania completi il ciclo de La Compagnia del Tempo. Vorrei tanto sapere come prosegue la storia. Si stavano per chiarire un sacco di cose…
marzo 9th, 2010 at 18:08
Salve, è la prima volta che commento, quindi scusate se vado un pochino OT.
Volevo chiedere se qualcuno sa se Urania acquisterà i diritti anche per gli altri romanzi della Compagnia del Tempo di questa autrice. Sarebbe un peccato lasciare l’opera neanche a metà.
giugno 16th, 2010 at 11:26
L’ho saputo con ritardo. Sto rileggendo i “Cavalieri del tempo” e ho cercato informazioni perché vorrei leggere il resto. Mi dispiace tanto, era una bella persona. Faccio le mie condoglianze di cuore alla famiglia