Urania Collezione 80: Quando le radici

settembre 2nd, 2009 by Admin Urania

Nell’anno in cui Lino Aldani ci ha lasciati, “Urania Collezione” ripropone ai lettori quello che è considerato il suo capolavoro. Un romanzo di forte impegno, la testimonianza migliore della grandezza di questo autore.

Uscito nel 1977, Quando le radici è il primo e forse più innovativo romanzo di Aldani. E’ la storia di Arno, l’uomo che incarna il futuro ma anche la memoria d’Italia, e che pensa di lasciare Roma per tornare dove ha le sue radici: oltre la riva del Po. Ma in un paese irriconoscibile, tra voragini nella terra e mostri della strada, il viaggio presenta molte insidie e Arno sente che la sua vita sta per spezzarsi. Solo alla fine dell’odissea saprà di essere diventato un altro uomo.
La riproposta di un classico nell’anno della scomparsa del suo grande autore.

Nato nel 1926 a San Cipriano Po (CV), dove è da poco scomparso, Lino Aldani è il più famoso scrittore italiano di fantascienza. Ha cominciato a scrivere racconti negli anni Cinquanta e a pubblicare nel 1960, ma solo dal 1977 si è dedicato al romanzo con Quando le radici (1977), Eclissi 2000 (1979, “Urania Collezione” n. 44), Nel segno della luna bianca (ovvero Febbre di luna, 1980, in collaborazione con Daniela Piegai), La croce di ghiaccio (1989). Il suo libro più recente è Themoro Korik, apparso nel 2007 presso Elara. La stessa casa editrice bolognese ha raccolto in quattro volumi l’opera completa di Aldani: La croce di ghiaccio, Ontalgie, Aria di Roma andalusa e Febbre di Luna. Va inoltre ricordata la raccolta Millennium (2001), scritta a quattro mani con Ugo Malaguti.

[Visualizza la quarta di copertina.]

Posted in Urania Collezione

84 Responses

  1. Antonio I

    Sinceramente avrei preferito evitare l’ennesima ristampa di autori italiani o francesi, che si ha ultimamente, in favore della ristampa di autori più classici: è da tanto che sarebbe bello avere la riedizione di romanzi come “le fontane del paradiso” di Clarke(mai ristampato) o la riedizione integrale(annunciata) di pace eterna. A proposito ma nella collana principale quando dovrebbe uscire Rollback di Robert J. Sawyer?

  2. dhr

    “Rollback” l’ho già tradotto, quindi sarà in calendario, presto o tardi. Idem per “Pace eterna”.

  3. X

    Antonio I: parli seriamente? Definire “ennesima ristampa” l’uscita di questo libro è un po’ come lamentarsi della Divina Commedia in un liceo…

    Un plauso a Lippi per averci donato questo volume fondamentale, e a Brambilla per la sua illustrazione di copertina. Con un ricordo speciale per il compianto Aldani.

  4. The Babe

    Aldani è un classico indimenticato e indimenticabile! Leggerò sicuramente il suo libro con grande interesse… altro che Monster Planet o “romanzini” di questo tipo!!!

  5. dhr

    @X
    beh di studenti di liceo che si lamentano di Dante ce n’è più d’uno… (non sanno ancora che è un padre della SF, non sanno cosa si perdono. MIca solo l’inferno; anche e di più il paradiso)

  6. luca

    Sempre piacevole la ristampa di certi autori italiani ormai divenuti dei veri classici come il grande Aldani, era l’ora che venissero pubblicati anche sulle collane economiche della Mondadori tornando alla lezione di Giorgio Monicelli, che fra cose buone e meno buone se non altro pubblicava davvero la fantascienza a 360 gradi anche se allora gli autori italiani erano costretti dai lettori ( ed editori ) piu’ provinciali ad assumere i piu’ improbabili pseudonimi.

  7. castle_rock

    @X
    mah, anche il Miglieruolo è stato “venduto” come un caposaldo della sf nostrana, ma leggiucchiando quà e là non mi pare che abbia riscosso poi quei gran consensi (per inciso, anche “classici” USA come “il sistema riproduttivo” pareva fossero chissà cosa, e poi mi si è rivelato poco più di un “divertissement” d’annata)

  8. X

    Castel_Rock: fermo restando che non dovresti limitarti a leggiucchiare qua e là – c’è gente che trova da ridire anche su Kubrick e la Gioconda, se è per quello – ma concederti sempre il privilegio del tuo punto di vista, leggendo in giro sono abbastanza sicuro che non troverai un solo parere negativo e circostanziato su Quando le radici, che molti esperti ritengono sia il romanzo più rappresentativo, se non il più importante, della SF italiana. Ne riparleremo con il libro in mano 😉

  9. Vincenzo Oliva

    Miglieruolo come Aldani non sono autori “facili”. Ancor più meritorio, quindi, il ristamparli. E’ solo così che si può sperare di far assorbire, con il tempo e la pazienza e senza demordere, una fantascienza di minor frubilità immediata: la massima varietà delle offerte è un elemento di vitalità. Perché, per fortuna, la sf è una letteratura che al suo interno offre la massima varietà di stili e argomenti. Dalla fantascienza hard più classica a un gioiellino surreale come “Mechasm” (un divertissement sfrenato davvero).

    V.

  10. Giuseppe P.

    Ben vengano autori italiani, ma mi associo, anche, al pensiero di Antonio I:in UC vorrei vedere “Le fontane del paradiso” e ” Le guide del tramonto”.
    Girando per le librerie, com’è difficile, anzi impossibile, trovare volumi di Clarke (esclusi quelli della casa editrice Nord)?

  11. Vincenzo Oliva

    Girando per le librerie è impossibile trovare volumi di Clarke e di un altro paio di centinaia di autori importanti :-/

    V.

  12. castle_rock

    @X
    a) nome cognome e indirizzo di chi parla male di Kubrick (la Gioconda non è poi un granchè :-) )
    b) purtoppo non riesco a leggere tutto quello che vorrei (ho una caterva di libri in attesa sul comodino); per cui “leggiucchio” i pareri di altri che hanno già letto.
    Di Aldani ho sempre sentito parlare bene da “esperti/amici” dello stesso ma, ad esempio, su “quando le radici” non ho trovato nessuna recensione “vera”, tranne qualche generico “miglior romanzo italiano ecc. ecc.” spesso probabilmente scritto da qualcuno che non lo ha neppure letto.
    Attendo pareri di chi lo leggerà.
    Intanto mi leggo “Bad prisma” e “Rivelazione”

  13. Ernesto

    @castle_rock
    Quando le radici è stato pubblicato nel 1977 e mai ristampato in volume singolo. È stato ristampato nel 2001 in Millennium, una raccolta di scritti di Aldani e Malaguti, dalla Perseo (ora Elara); dubito che ce ne siano copie ancora disponibili.
    Non si capisce cosa intendi quando dici: “non ho mai letto recensioni”.
    Intendi che non ce ne sono o che tu non ne hai lette. Le recensioni si fanno sui libri appena usciti ed a suo tempo di recensioni ne vennero fatte.
    Ciò detto, temo che molti rimarranno delusi. Le estrapolazioni di Aldani non sono mai spinte e al tempo dell’uscita il mondo del futuro descritto era già “vecchio”.
    Ma Aldani scrive in italiano (e questo forse può essere un problema al giorno d’oggi) ed ha delle idee (altro possibile problema).
    Certo è che Lippi in UC non sta facendo delle scelte pacifiche.
    Le sue scelte non sono certamente banali. E fanno discutere.

  14. castle_rock

    @Ernesto
    nel 77 avevo appena scoperto la Libra (anno più anno meno). Ovviamente intendo che in rete non ne ho trovate di recensioni (ma sarà un mio limite nel cercarle, boh!) ;
    Comunque, presumendo che tu l’abbia letto, prendo atto del tuo giudizio e ne terrò conto. thank (grazie in pugliese)
    p.s. sono daccordo sul tuo giudizio sul lavoro di Lippi.
    p.p.s. cmq penso (ovviamente parere mio) che un lettore di Urania preferisca un romanzo di lettura piacevole e scorrevole (come seeker ad esempio) piuttosto di uno difficoltoso da portare alla fine ma che abbia buone idee.

  15. castle_rock

    errata/corrige: cambiare
    ” lettore di Urania preferisca”
    con
    ” lettore in Urania cerchi”
    :-)

  16. Ernesto

    @castle_rock
    Thank? Pensavo fosse torinese. Voi Inglesi siete incredibili. O non sei Inglese?

  17. castle_rock

    @Ernesto
    yes, I am.
    (corso di inglese – lesson 1 )

  18. Vincenzo Oliva

    @Ernesto

    Credo che oggi “Quando le radici” sia anche più attuale di quando uscì. Ma dovrei rileggerlo per dirlo con certezza, la mia lettura risale a un 25 anni fa.

    V.

  19. Syd

    è già arrivato nelle edicole?

  20. roseau

    Sì, davvero: c’è qualcuno di Parma che mi sappia dire PERCHE’ gli Urania Collezione non arrivano quasi mai in edicola in questa città??
    Passi che escano attorno al secondo mercoledì del mese.
    Però quello di agosto l’ abbiamo trovato a Venezia, non a Parma.

  21. Giovanni De Matteo

    @ Syd: l’uscita è prevista per metà mese.

    @ Roseau: purtroppo ti rimando a quanto dicevo nei commenti a Monster Planet. Se un edicolante rende tutti i pezzi di una testata per un certo numero di uscite consecutive, il distributore cessa di fornirlo. Fossi in te, cercherei un edicolante disponibile che sia già fornito della maggior parte delle collane Mondadori, e gli proporrei di richiedere direttamente al distributore anche UC. E’ solo un tentativo, e non posso darti garanzie sul risultato.

  22. Giuseppe P.

    Per Vincenzo Oliva.
    Hai ragione! E’ verissimo che nel pochissimo spazio che le librerie mettono a disposizione per la SF non trovi quasi nulla, tranne Asimov (Oscar),al contrario c’è molto più Fantasy.
    E’ovvio che io mi riferivo ad uno dei miei autori preferiti:Clarke.
    CONCLUSIONE: che fortuna avere Urania collana e Urania Collezione.

  23. Syd

    @ Giovanni: grazie mille, mi sono avvicinato da pochi mesi ad Urania e non conosco ancora bene la tempistica. Mi sembra di capire che Urania collana esca il primo giovedì e Urania collezione il secondo mercoledì, “entro gli intervalli di incertezza”. :)

  24. Giovanni De Matteo

    @ Syd: anche se la tempistica varia da città a città (e a volte anche tra edicole diverse della stessa città), per esperienza posso confermarti che nella stessa edicola i tempi tendono a essere rispettati di mese in mese. In linea di massima, ti confermo che “Urania” esce a inizio mese, “Urania Collezione” verso la metà.

  25. Attilio Funel

    Sono ansioso di leggere questo romanzo di cui… leggo da vent’anni senza averlo mai potuto avere in mano. Spero in qualcosa di meglio del Miglieruolo, di cui sempre vent’anni fa avevo letto un’ottima recensione (che lo evidenziava come un dei pochi validi romanzi italiani di sf) e che invece non mi è piaciuto affatto.

  26. roseau

    @tutti: perché secondo voi nei classici non hanno ancora mai pubblicato un libro di Ursula Kroeber Le Guin tra i classici???

  27. roseau

    ops, scusate la ripetizione :(

    cmq, c’è una “prevenzione” sull’ opera della Le Guin, a mio avviso una grandissima della SF?

  28. Giovanni De Matteo

    Nessuna prevenzione, roseau: da quel che mi risulta, purtroppo i diritti della LeGuin sono piuttosto frammentati e i suoi capolavori “classici” non sono in quota Mondadori…

    Purtroppo è un problema che condiziona le opere di altri grandissimi maestri: Dick, Ballard, Silverberg, Vonnegut, solo per citare alcune delle assenze più importanti dal catalogo di UC.

  29. Vincenzo Oliva

    “Il mondo della foresta” venne pubblicato sui Classici Urania; anche di quello, che è un capolavoro, Urania non ha più i diritti?

    V.

  30. Giovanni De Matteo

    Vincenzo, bisognerebbe verificare con l’ufficio legale, o il suo equivalente nella struttura Mondadori. Però non mi stupirebbe: anche i capolavori di Ballard, Silverberg e un buon numero di Dick sono stati pubblicati da “Urania”, ai bei tempi. Ma poi altri editori li hanno rilevati…

  31. Vincenzo Oliva

    Vero. C’è da dire che UC è una collana da edicola e non da libreria, quindi non del tutto concorrente rispetto a volumi da libreria. E quindi, chissà, qualche forma di “prestito” potrebbe essere possibile.

    Forse ci spero, più che altro :-)

    V.

  32. Ernesto

    @Vincenzo Oliva
    I contratti non sono eterni. Di solito durano 4 o 5 anni per un numero illimitato di edizioni (è uno dei motivi per cui di solito si fa una edizione rilegata seguita da varie edizioni economiche). Si possono fare contratti per una sola edizione (poco gradite agli autori ed ai loro agenti, che in questo caso alzano il prezzo).
    Poi si possono fare dei contratto di opzione o di esclusiva.
    Ai bei tempi andati c’erano delle esclusive di fatto, non onerose per l’editore, che comportavano un preventivo assenso da parte dell’editore che pubblicava di solito un autore prima di fare un contratto con un editore diverso.
    Ora non è più così. Se un contratto scade, chiunque se lo può prendere.
    Se l’editore vuole esercitare una opzione o una esclusiva, deve sborsare dei quattrini. E per la fantascienza (in senso lato) non è conveniente. Quindi si spera nel disinteresse altrui e si fanno i contratti (se si può) che servono.
    Chiedersi se la Mondadori ha perso i diritti, ha poco senso. I diritti semplicemente scadono e se non si ritiene che ne valga la pena, si lasciano decadere.
    È ben vero che si può chiedere al detentore del diritto (agente od editore) di fare un contratto di edizione. In passato il permesso non si negava. Oggi la situazione si è fatta più complicata. Per Ballard, Dick, Le Guin, Vonnegut (solo per citarne alcuni) gli editori stan facendo di tutto per nascondere che i loro autori scrivono fantascienza e non sono molto felici che appaiano in collane orribile dictu, di fantascienza.

  33. Vincenzo Oliva

    Grazie Ernesto, ma naturalmente non pensavo tanto a quei casi, per così dire, di scadenza “naturale”. Quanto piuttosto a situazioni ferree e blindate, come può essere per Dick e Ballard (per Dama Ursula, non ho la più pallida idea, ma mi pare tu sappia che è l’istess). Ma proprio per quel che dici in chiusura, forse in edicola si potrebbe fare, chissà: il “peccato” di scrivere fantascienza non verrebbe esibito nel sacro recinto della libreria :-).

    V.

  34. Ernesto

    @Vincenzo Oliva
    Qualche Dick piacerebbe anche a me fosse pubblicato in UC (manca una sua bibliografia di carta da lunga pezza); con Fanucci non dovrebbe essere difficile mettersi d’accordo. Ma obbiettivamente i titoli più interessanti sono decisamente inflazionati e posso capire Lippi (molti lettori reclamerebbero, anche se un Dick in UC ci starebbe bene. La situazione di Ballard mi sfugge un poco. Non mi pare che ci siano delle esclusive (a meno che non siano recenti). Lippi se volesse, potrebbe illuminarci. Per LeGuin c’è una prelazione di Longanesi, ma penso che sia solo una questione di risorse finanziarie disponibili. La crisi finanziaria in atto sta mettendo a dura prova le case editrici, anche quelle più solide: non si vuole spendere cifre importanti per acquistare i diritti e non si vuole svendere i diritti in proprio possesso. Molti autori rimangono così in panchina.
    Spero che prima o poi X attivi una sezione lista dei desideri/lista degli indesiderati in modo che i lettori possano esprimere i propri desideri appunto, in forma concentrata (e facilmente fruibile da tutti) e non dispersa come avviene ora.
    Lippi ha delle idee molto ferme su cosa debba essere pubblicato in UC, ma non è certo insensibile ai desideri dei lettori.

  35. Vincenzo Oliva

    I racconti di Dick. Vero che è stata più volte pubblicata l’edizione completa, ma rivedere qualche storica raccolta avrebbe il suo senso (unificandola, l’accoppiata “Non saremo noi”/”Piccola città”).

    V.

  36. Giuseppe P.

    Pienamente d’accordo con quanto afferma Ernesto e non ci resta che l’illuminazione di Lippi.
    Una lista dei desideri/lista degli indesiderati. Magari!!!!!!!
    Sarebbe interessante per tutti vedere i gusti di coloro che scrivono sul BLOG (non è poco, dal momento che sono acquirenti di Urania e relative collane oltre a tener vive con argomentazioni interessanti, stupefacenti, contrastanti, dotte e da fantascienza queste pagine.

  37. castle_rock

    ok, ok, ok
    letterina a Babbo Lippi:
    lista dei desideri:
    – Brackett Leigh
    – Lee Tanith
    – Heinlein (il terrore della sesta luna)

    p.s. ed una collana di saggi ? (si, c’è la collana nuova della Elara, ma costa l’ira di … Kahn !!!

  38. Stefano

    A Vincè! ‘che non ti sei accorto che Dick lo pubblica la Fanucci? 😉

  39. Vincenzo Oliva

    Certo che lo pubblica la Fanucci, è da un pezzo che si discetta di possibili sinergie di prestiti :-)

    V.

  40. The Babe

    La mia lista dei desideri per ora è occupata da un solo nome: Ron Goulart! :) Sarebbe un ritorno perfetto… sto finendo gli ultimi romanzi che mi rimangono da leggere di questo autore e sono uno meglio dell’altro… Sto continuamente morendo dal ridere e mi chiedo: sto impazzendo o questo autore è davveroi grande? Ragà, cosa ne pensate?

  41. Ernesto

    @The Babe
    Un ritorno di Goulart non mi dispiacerebbe…

  42. Piscu

    a me “eclissi 2000″ è piaciuto. lettura non sempre scorrevole ma buone idee e portate avanti con eleganza. non so quanto “mattone” possa essere questo libro, ma sono pronto a concedere il beneficio del dubbio. d’altra parte sono riuscito a leggere anche un libro di baricco.

  43. Giuseppe Lippi

    @Ernesto, Vincenzo Oliva etc. Rimangono in panchina perlopiù gli autori che NON possiamo assolutamente avere: quelli carissimi come diritti o quelli che, come Ballard, Dick e pochi altri, ci sono stati rifiutati dai rispettivi editori italiani, fosse pure in prestito. Come sapete Ballard appartiene a Feltrinelli, che però lo tratta soprattutto come autore mainstream; i racconti li ha in catalogo Fanucci, che ha pure Dick. Verrà il momento in cui noi, che li abbiamo pubblicati per primi, potremo riprendere in mano questo scrittori. Per il momento, ci tocca aver pazienza!

  44. Giuseppe Lippi

    @roseau: Ursula Le Guin è in lista, ma non so ancora precisare se uscirà nel 2010.

  45. Ernesto

    @Giuseppe Lippi
    Fino al 2043 posso attendere…

  46. Vincenzo Oliva

    E noi ci mettiamo sulla riva del fiume e aspettiamo… :-)

    V.

  47. Antonio F

    Detta così, sembra una cosa vagamente necrofila… :-)

  48. Vincenzo Oliva

    Se è sulla riva del Fiume… :-)

    V.

  49. Megalopolis 2073

    Io sto aspettando la traduzione degli ultimi 3 libri di questa saga di Michael Elder pubblicata da urania tanti anni fa,dopo

    Megalopolis 2073
    La ragione dei granchi

    ci sono
    down to earth (1973)
    the seeds of frenzy (1974)
    island of the dead (1975)

    è brutto che a quei tempi hanno spezzato in due un’avventura che durava 5 libri

  50. Stefano

    Ho appena adocchiato su Uraniamania che pubblicherete “Mockingbird” di Walter Tevis. Mi auguro vivamente che decidiate di ripubblicare questo grande romanzo o ripristinando il titolo dato a suo tempo dalla Nord – la traduzione per intero del verso pronunciato da uno dei protagonisti, che contiene il titolo inglese e che riassume in sé il senso stesso del romanzo (e che è un’allusione/quasi citazione di una poesia di Robert Frost) – oppure semplicemente con il titolo originale immutato, dato che, ne convengo, “Il mimo” o “L’uccello mimo” sarebbe un po’ fiacco per il pubblico italiano.
    In ogni caso, per favore, non il titolo affibbiato a suo tempo (“Futuro in trance”), che è stupido, riduttivo e fuorviante.
    Mi auguro che prendiate in considerazione questa mia riflessione e ci ragioniate sopra. Grazie.

  51. tehom

    ç Stefano
    Ho paura che per motivi tipografico/editoriali la tua richiesta non possa essere esaudita.
    Rallegriamoci per la ripresentazione su UC di un’opera di livello significativo dopo alcuni inopinati scivoloni e non stiamo troppo a sottilizzare ( d’altra parte vi immaginate Lippi che cerca di ammansire i lettori sbadati, convinti di aver comprato un inedito, in caso di cambio del titolo ? ) :).

  52. Vincenzo Oliva

    E’ annunciato come Futuro in trance. Peccato, concordo sulla bellezza del primigenio titolo italiano (o altrimenti per l’essenzialità di quello originale).

    V.

  53. Ernesto

    @Vincenzo Oliva
    Oserei dire che i due titoli sono praticamente contemporanei. Uno ad aprile e l’altro a maggio. L’uno all’insaputa dell’altro. Capita, a volte.

  54. Quiller

    @Ernesto: scusa il comprendonio tardo, ma a quali 2 titoli ti riferisci?

  55. Ernesto

    @Quiller
    Si stava parlando di Mockingbird:
    Solo il mimo canta al limitare del bosco
    Futuro in trance

  56. Vincenzo Oliva

    Certo che capita, Ernesto; ma il primo resta più bello :-)

    V.

  57. Ernesto

    @Vincenzo Oliva
    Convengo. Mi rincresce di non aver suggerito per tempo a Giuseppe di usare il primo titolo. Ma probabilmente aveva già deciso. Magari la copertina non è ancora stata licenziata. Non sarebbe un dramma annunciare un titolo e fare uscire un libro con un altro titolo. Qualche casino me lo immagino: Fan in trance che cercano un uccello canterino al limitare del bosco.

  58. Vincenzo Oliva

    😉

    Any way, Tevis è un ottimo ristampare, qualunque sia il titolo.

    V.

  59. Ernesto

    @Vincenzo Oliva
    No, il titolo originale è Mockingbird

  60. Ernesto

    Lista dei desideri
    In attesa della pagina ufficiale, chi lo desidera può spedirmi una lettera elettronica con 10 titoli desiderati.
    Una ricevuti abbastanza desideri, lo pubblicherò in rete. Cliccando su Ernesto vedrete i risultati.
    Per favore ditemi anche se posso usare il vostro indirizzo per eventuali contatti aldifuori dell’iniziativa della lista dei desideri.
    I dati saranno poi passati a X.
    L’iniziativa è da intendersi non ufficiale.

  61. Vincenzo Oliva

    Sì, lo so che è Mockingbird :-)

    V.

  62. Giovanni De Matteo

    Ernesto, procedi pure… sarò ben lieto di visionare la wishlist. Per la sua pubblicazione, come pure per la predisposizione di una pagina FAQ, sempre come da tuo suggerimento, i Grandi Antichi stanno valutando. Al momento i Nostri si trovano alle prese con altre priorità. Ancora un po’ di pazienza, quindi…

  63. Ernesto

    Lista dei Desider
    Mandate un documento di testo allegato (.txt).
    All’interno scrivete i desideri nella forma:
    Titolo/Autore

    Uno per riga. Massimo 10.

  64. nick

    Come già scritto in un’altra mail il mio numero 1 nella lista dei desideri è rappresentato da un’antologia di racconti Europei magari suddivisi per paesi.al secondo posto i maestri di weird tales.In ultimo l raccolta conclusiva dei Berserk.Appena sarò un pò più libero dal lavoro metterò i miei desiderata(e magari qualcos’altro)nella forma richiesta da Ernesto.

  65. Kronos H

    @Ernesto
    Ti ho inviato la mia lista.

  66. Ernesto

    @Kronos H
    Non ricevuta…

  67. Kronos H

    @Ernesto
    L’ho rimandata sull’indirizzo “principale”, avevo usato quello “alternativo”.

  68. tehom

    @Ernesto
    Lista inoltrata :)

  69. Valentino

    Ragazzi, ho la pelle d’oca, voci di echi lontani si annidano in una storia di rara bellezza, davvero difficile non identificarsi un po’ nel protagonista.
    Caro Lino, ovunque tu sia, grazie ancora per averci regalato questa grande opera.

    A qualcuno piace Ben Bova? in un futuro Urania Collezione vedrei bene il suo ORION.

  70. Attilio Funel

    Si, Orion non era affatto male. Mi pare tra l’altro che manchi ancora qualche romanzo nell’edizione italiana del ciclo.

  71. Kronos H

    Anche a me Orion era piaciuto. Ho i primi tre libri usciti su Urania, poi ne è uscito ancora uno, ma (forse mi sbaglio) era il quinto della serie e non l’ho preso…

  72. Fabrizio B.

    Sono abbonato ad Urania collezione e, dopo aver letto il libro “Quando le radici” sono molto in forse se continuare a rimanere abbonato.

    Leggo fantascienza da 42 anni e mi sono abbonato ad Urania collezione nella speranza di ritrovare quei classici che, letti da ragazzo, mi hanno dato un’emozione e che quindi rileggerei molto volentieri.

    Tra questi, ben pochi sono stati ripubblicati da Urania collezione.
    Francamente non riesco poi a considerare Aldani fantascienza, è un misto di Orwell, Buzzati e forse altri sulla stessa falsariga. Gradevole la prosa ma il messaggio, la trama sono triti e ritriti. Forse era un precursore. Certo fino a pochi giorni fa non sapevo nemmeno chi fosse, ma non me ne rammarico.

    Perchè non viene ripubblicato niente di M. Leinster, perchè così poco di C. Simak, di A. Clarke di A. E. Van Vogt?
    Fortunatamente c’è la fantascienza inglese contemporanea con capolavori come La Crisi Della Realtà, e la trilogia di Alystair Reynold, appena introdotta da Urania con il titolo “Rivelazione/1″. Un consiglio: da non perdere.
    Scusate lo sfogo ma Urania collezione, con l’ultimo libro mi ha veramente deluso

  73. Giovanni De Matteo

    Invito tutti a non duplicare i commenti su più post diversi onde evitare ridondanze inutili.

    @ Fabrizio: il libro non ti è piaciuto. Legittimo. La lettura resta pur sempre una questione di gusti. Però mi limito a osservare che:

    1. Il valore di una collana va ponderato sulla totalità dei titoli pubblicati; impossibile che ogni romanzo incontri i nostri gusti, a meno di non seguire una dieta veramente onnivora (e io conosco pochissimi lettori di questo tipo). Poi, se l’offerta complessiva di UC non ti ha soddisfatto sulla base dell’anno intero, amen. In quel caso c’è poco da fare, se non invitarti ad aspettare gli annunci per il futuro o eventualmente regolarti titolo per titolo.

    2. Ignorare chi sia Aldani e cosa abbia rappresentato per la SF italiana (in Italia e nel mondo) non è decisamente un argomento a favore…

  74. Fabrizio B.

    Giovanni,

    ho tutti e 80 gli Urania Collezione perchè sono il primo a dare il beneficio del dubbio ma, dopo così tanti numeri, permettimi di avere delle perplessità.
    Purtroppo il regolarmi titolo per titolo può non essere facile perchè il mio edicolante non è molto affidabile e ho sempre preferito gli abbonamenti alla ricerca, magari da un’edicola all’altra, di un numero che mi era sfuggito.

    Per quanto riguarda Aldani, so di sollevare molto biasimo da molti dei partecipanti a questo blog con quanto sto per scrivere ma, francamente, la fantascienza italian,e Aldani per me non è fantascienza, è una fantascienza di secondo piano con pochi spunti decenti e molti mediocri.

    Adesso sparatemi pure addosso.

  75. Vincenzo Oliva

    E perché spararti? La fantascienza insegna che la varietà è la principale ricchezza dell’uomo, ma mica è obbligatorio imparare.

    V.

  76. iguana jo

    Imparare?

    Credevo si leggesse fantascienza per diletto.

  77. Vincenzo Oliva

    Infatti ho scritto che non è obbligatorio imparare. Imparare a leggere, invece, in Italia è obbligatorio :-).

    V.

  78. nick

    Si può leggere fantascienza per diletto ed anche per imparare.Se FABRIZIO B.pensa che la fantascienza italiana sia mediocre sono disposto a prestargli testi come “AI MARGINI DEL CAOS” di Ricciardiello o “LUNGO I VICOLI DEL TEMPO” di Fabriani o magari STELLA CADENTE di Costantini.Magari non cambierà idea del tutto ma si sarà divertito e avrà conosciuto qualcosa della fantascienza Italiana.

  79. Fabrizio B.

    Grazie Nick, sei molto gentile.

    Cercherò qualcosa riguardo ai titoli ed agli autori che menzioni ma, al momento, la coda di libri da leggere è troppo lunga per aggiungene altri… Purtroppo il tempo è poco e i libri sono tanti, non solo FS, naturalmente.

  80. nick

    Prego, è stato un piacere.Comunque anch’io anni fa ero prevenuto sulla Fantascienza Italiana,adesso sono felicissimo di aver cambiato idea.Alle volte basta semplicemente conoscere meglio le cose.

  81. Ernesto

    In effetti Aldani è quasi più apprezzato all’estero: http://fantlab.ru/autor2018

  82. Vincenzo Oliva

    Non inusuale, siamo meravigliosamente capaci di innalzare scarponi esteri e ignorare i nostri artisti.

    V.

  83. cartacci

    ..sono più o meno a metà (nel frattempo ho letto un po’ di Ballard) e sto perdendo un po’ di entusiasmo, in effetti vita agreste, zingari, socialismo ti fanno un po’ diemnticare che si tratta di un libro di fatascienza..che poi Aldani sia apprezzato in Russia stupisce qualcuno? degli 80 numeri, sono pochi quelli che rileggerei anche subito (quasi tutti Heinlein, Guerra Eterna, Clarke, Sheckley, Bradbury…forse in tutto 15-20)
    peccato siano già con la carta color marroncino/grigetto..ma come cavolo si fa a conservarli?
    nella plastica? però ho letto che i libri devono prendere aria, boh..

  84. HUGO

    Scusate amici, qualcuno sà dirmi se il romanzo di Budrts “Incognita uomo” ha un finale “definito”? Se si riesce cioè a capire se Martino è lui o no?
    Mi è rimasto il dubbio, sarà il mio cervello limitato! Grazie.

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