Urania Collezione 74: I fabbricanti di felicità
James Gunn ci porta a scoprire il mondo in cui a tutti si garantisce la felicità…
Primo atto: una potente industria del Piacere arriva in città per dare a tutti la felicità scientifica. Secondo atto: potete provare a ribellarvi, a rifiutare il benessere senza fatica (ma per farlo dovete essere veramente stupidi). Terzo atto: ben presto l’unico dilemma che si pone è tra una contentezza minimale e duratura, basata sui precetti della psicologia, o la beatitudine irresponsabile adesso. Provate a immaginare cosa sceglierà il mondo del futuro. E con quali catastrofiche conseguenze.
James E. Gunn è nato nel 1923 a Kansas City, Missouri, ed è stato professore d’inglese all’Università del Kansas. Ha pubblicato romanzi celebri come Questo mondo inespugnabile (1955), il presente The Joy Makers (1961, fusione di tre romanzi brevi usciti su rivista nel 1955), Gli immortali (1962), Tempo di streghe (1970) e Gli ascoltatori (1972, “Urania Collezione” n. 68, noto anche come Progetto stelle). E’ autore di una notevole Storia illustrata della fantascienza (1975).
[Visualizza la quarta di copertina.]
Posted in Urania Collezione
marzo 3rd, 2009 at 20:45
queste coincidenze cominciano a farsi preoccupanti, ma sto leggendo adesso “gli ascoltatori”, sempre di Gunn.
posso dire che la copertina di questo mese non mi piace? giusto per dimostrare che la mia non è un’adorazione a priori.
marzo 3rd, 2009 at 23:49
…allora nn sono l’unico a pensarlo! Sembra ke i colori siano stati sparati con un fucile!
Ad ogni modo le premesse ad una buona lettura ci sono tutte.
marzo 4th, 2009 at 12:29
Non per dovere di scuderia, ma a me non dispiace affatto! E’ diversa, è insolita, se volete, ma concordo con quello che dice Franco Brambilla quando osserva che: “…A me il commento del lettore che dice ‘i colori mi sembrano sparati col fucile’ sembra un complimento, visto che volevo proprio creare un’immagine ‘disturbante’ e visivamente ‘violenta’ che illustrasse le conseguenze catastrofiche che subirebbe una società in balia della ricerca della felicità a discapito di tutto…L’idiozia, la violenza, la prevaricazione del più forte…”
Avanti, altre osservazioni?
marzo 4th, 2009 at 13:29
Grazie Giuseppe, naturalmente le critiche sono sempre ben accette e utili. Quando ho letto il riassunto del libro mi sono venute in mente le opere di un artista cinese che mi piace molto: Yue Minjun (In rete si possono vedere molte sue cose) ed è ai suoi lavori che mi sono ispirato…
inquetanti ma davvero affascinanti
marzo 4th, 2009 at 13:31
Ohps… inquietanti… rileggere prima di postare è importante
marzo 4th, 2009 at 13:35
Secondo me si adattano bene creando un insieme plastico di grande effetto. E poi concordo con Lippi, ogni tanto qualcosa di insolito ci vuole no?
marzo 4th, 2009 at 15:35
IL TRASFIGURATO
Ho appena trovato in rete un copertina che mi sembra altrettanto “disturbante” mi pare sia del 1961,è onirica e si richiama, forse, al limbo fetale. (http://www.fantasticfiction.co.uk/g/james-e-gunn/joy-makers.htm )
Ma quella di Brambilla mi sembra più interessante, e assolutamente moderna, le persone “meticciate” di verde e rosso primario, sono in lotta ! Il personaggio in 3° piano, poi, sembra colpito dal pugno di quello che lo sovrasta, e pur colpito e “scavalcato” dal più forte nella corsa verso la felicità, mantiene lo stesso sorriso estatico ed istupidito. Sorriso, plasticoso come i corpi e gli abiti. Non sembrano essere più umani.
Ancora complimenti a Brambilla.
marzo 4th, 2009 at 16:43
Preferisco la soluzione “sgradevole” e irosa di Franco Brambilla. L’immagine del paperback inglese se la cava con un uomo nudo che galleggia nel vuoto: immagine che certo evoca la stupefazione e la totale dipendenza dei soggetti “felici”, ma volete mettere il bell’effetto stridente che fanno i robot infuriati della NOSTRA edizione con il titolo? La felicità non è una merce. Ergo, non si può fabbricarla e se qualcuno pretende di farlo, le conseguenze sono imprevedibili…
marzo 4th, 2009 at 19:05
Molto meglio questa copertina rispetto a quella di Galassia La Tribuna n. 79 del Luglio 67.
Quella di Galassia non trasmetteva nessuna emozione, cosa che succedeva per tutte le copertine del periodo dal n. 73 al 210, esclusa qualcuna.
Domanda per il nostro Lippi, non è che UC stia diventando GC? Grazie.
marzo 4th, 2009 at 19:29
Bella copertina. Come dicevo, atrove, le presenze organiche danno quel non so che di piu potente alle copertine del Bramby! Questa ha quel potere plastico un po folle tipico di certe sculture di epoca fascista che rende bene l’idea del tema. Bravo Ciccio!! 😉
marzo 4th, 2009 at 20:56
Ma quel verde e rosso tenue mi sembrano i colori della tranquillità e della felicità che colpiscono prepotentemente il nostro immaginario.
marzo 4th, 2009 at 21:36
Dato che una sera mi imbattei nella letteratura distopica,,trovai su wikipedia anche un libro di fantascienza che mi farebbe piacere proponessero i curatori di questa collana si chiama livello 7 di Roshwald
marzo 4th, 2009 at 22:26
Livello 7 è uscito su Urania Collezione l’ottobre scorso.
http://blog.librimondadori.it/blogs/urania/2008/10/02/mordecai-roshwald/
marzo 5th, 2009 at 01:01
A me le figure sembrano un po’ legnose…
marzo 5th, 2009 at 09:56
@ GIUSEPPE LIPPI @ ATTILIO
Dice Attilio : “….A me le figure sembrano un po’ legnose…”
Per me erano : “… plasticosi … Non sembrano essere più umani…”
Il Curatore Maximo ivece, come Mike Buongiorno nella pubblicità Infostrada, ci svela in assoluta anteprima che sono:
“…. robot infuriati….”.
Addio sorpresa ?
Meno male che sono abbonato !!!
marzo 5th, 2009 at 12:52
Naturalmente James E(dwin) Gunn non va confuso col suo contemporaneo e quasi omonimo James E(dward) Gunn (1920-1966), del quale il Giallo Mondadori ha pubblicato nel 1954 “La serpe in seno” (Deadlier Than the Male, 1942), uno dei capolavori assoluti del romanzo noir e oggi, putroppo, clamorosamente dimenticato.
marzo 5th, 2009 at 17:43
Urania “infecta” i Gialli Mondadori…
infatti questo mese troviamo un giallo di fantascienza ambientato sulla Luna nel 23° secolo e un classico (questo non di SF) di Lewis Padgett (che è lo pseudonimo di H.Kuttner e C.L.Moore).
Ok non centra in questo post, ma qualcuno dovrebbe parlarne…
marzo 6th, 2009 at 21:35
La ringrazio signor Brambilla,farò modo di farlo ordinare in libreria.Mi intrigò la trama che lessi in rete. Mi segnai dellla letteratuta distopica,il sole nudo di asimov e l’alba delle tenebre di lieber.Io pensavo che questo Gunn era un italiano che usciva su segretissimo,forse grazie a un commento penso che sia un altro
marzo 7th, 2009 at 10:28
@giuseppe de santis
Duro trovarlo in libreria.
Bisogna chiederlo al Servizio arretrati di Mondadori o cercarlo sulle bancarelle dell’usato.
marzo 7th, 2009 at 10:35
@Kronos H
Già, sarebbe stato opportuno che qualcuno ne parlasse qui, di questo giallo ambientato sulla Luna nel XXII secolo.
http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/2009/03/02/morte-sulla-luna-2973/
Il problema è che su 6 edicole visitate nel paesello dove risiedo, 3 non ricevono più il Giallo Mondadori e tre sono ferme al numero di gennaio: 2972.
Pensavo che solo Urania fosse contingentato. Evidentemente non è così…
marzo 7th, 2009 at 19:58
Giusta l’osservazione di Kronos H:…ma qualcuno dovrebbe parlarne;
Ringraziamo i lettori di Urania che spesso ci informano di notizie correlate ed altro. E’anche questa l’importanza del Blog Urania.
Non sono lettore di gialli, anche se ne ho letto di grandi autori e sarebbe opportuno che chi sa più di noi ci informasse, poichè chi legge SF spesso è interessato a tuttoi ciò che è in relazione con essa:cinema, fumetti, illustrazione, musica, saggi, etc.
La notizia mi incuriosisce e farò un “giro” sul Blog Giallo oltre che acquistare il volume.
marzo 10th, 2009 at 15:08
A Borgomanero e Novara, arrivato.
Niente Gialli nemmeno a Novara.
marzo 11th, 2009 at 10:38
Non c’è tempo per scrivere di tutto, le sollecitazioni sono troppe… Ma non perdete il giallo di Lewis Padgett alias Henry Kuttner! Quanto a Luca Conti, il grande traduttore e consulente nel campo del noir, diamogli un caloroso benvenuto sulle pagine di Urania. E sappiate che è stato proprio lui a ristampare Theodore Sturgeon per l’editore Giano. Buon sangue non mente, e speriamo che ci faccia leggere presto anche “Deadlier than the Male”.
marzo 13th, 2009 at 00:28
Anche a me questa copertina per The Joy Makers non piace proprio. E’ forse la prima volta che mi succede con Urania Collezione. Ottima invece l’idea di riportare l’amico Festino sulle pagine di Urania.
marzo 13th, 2009 at 20:16
Come sarebbe bello se URANIA fosse promotrice di un’iniziativa che proponesse la RISTAMPA ANASTATICA dei primi mitici numeri.
Chi non sarebbe felice?
Esiste in edicola un’iniziativa simile che riguarda i GIALLI.
Che ne pensate appassionati di Urania?
marzo 15th, 2009 at 16:57
Si parla di copertine, ma nessuno che parli del libro?!!?
L’ho appena concluso … non male, però:
1 ATTO – Geniale, divertente, avvincente.
2 ATTO – Scontato, monotono, “già letto”
3 ATTO – Ben scritto ma nulla più.
In sintesi, dopo un inizio semplicemente spettacolare, il libro tende ad ammosciarsi un po’ dalla metà in poi… voi che ne dite?!
aprile 8th, 2009 at 08:59
Ciao a tutti.
E’ la prima volta che leggo un libro di Gunn e vi dico che sto trovando i 3 racconti davvero stupendi.
Il primo è proprio una bomba.
Per me ci sono delle analogie con i temi di 1984 e imo è uno fra i più bei
libri di fs che abbia letto ultimamente.
x enrico:
in cosa scontato?
Bishop