Joe Haldeman

febbraio 12th, 2009 by Admin Urania

Torna con i suoi racconti un classico della sf “politica” americana. Ecco la presentazione dell’autore firmata da Giuseppe Lippi.

Nato nel 1943, Joseph William Haldeman si è diplomato in fisica e astronomia e ha combattuto in Vietnam tra il 1967 e il 1969 come geniere, rimanendo gravemente ferito. Da questa esperienza ha ricavato un’onorificenza (il Purple Heart) e un primo romanzo, uscito nel 1972, che parla di quella guerra (War Year). Il suo primo libro di fantascienza, The Forever War (Guerra eterna, 1974), vinse i premi Hugo e Nebula. Quel celebre testo – costituito dalla fusione di più racconti apparsi in precedenza sulla rivista “Analog” – rappresenta una trasposizione in chiave fantascientifica della guerra, esperienza umana e letteraria che per Haldeman parve concludersi nel 1975 con un altro testo breve, “You Can Never Go Back”.

Se il più famoso romanzo di fantascienza militare era stato, fino a quei tempi, Starship Troopers (Fanteria dello spazio, 1959) di Robert A. Heinlein, Guerra eterna si presentò fin dall’inizio come un anti-Fanteria, permeato da una visione decisamente più disincantata e dolorosa del conflitto, e interessante proprio come resoconto traslato delle esperienze dell’autore nel Sud-est asiatico.

Negli anni seguenti Haldeman si è riconfermato autore di un’interessante serie di romanzi e racconti, perlopiù di genere tecnologico: Ponte mentale (Mindbridge, 1976), Al servizio del TB II (All My Sins Remembered, 1977), l’avventura di Star Trek Il pianeta del giudizio (Planet of Judgement, 1977), Mondo senza fine (World Without End, 1979), Scuola di sopravvivenza (There Is No Darkness, 1983), Fondazione Stileman (Buying Time, 1989), Il paradosso Hemingway (The Hemingway Hoax, 1992) e l’ambizioso 1968.

Per molti anni Haldeman ha giurato che non avrebbe mai scritto un seguito di The Forever War. La decisione di pubblicare un nuovo, ampio romanzo che si ricollegasse idealmente al suo capolavoro è venuta molti anni dopo e non è stata di Haldeman – come egli stesso ha dichiarato – ma degli editori. The Forever Peace (1997, che “Urania” ha pubblicato come Pace eterna nel n. 1336) non era un classico sequel ma riprendeva alcuni motivi del libro più famoso e, soprattutto, alcune preoccupazioni. A Pace eterna seguirà, nel 1999, l’autentica seconda parte di The Forever War, che Haldeman accetterà di scrivere nel giro di poco più di due anni e intitolata Forever Free (Missione eterna, in “Urania” n. 1413). Qui non solo i temi di fondo sono quelli del romanzo originale, ma vi compaiono, impensabilmente trasformati, anche i personaggi di The Forever War: in particolare il veterano Mandella.

Al ciclo di Guerra eterna si ricollega anche il racconto principale della raccolta che pubblichiamo questo mese, uscita negli USA con il titolo A Separate War nel 2006, e che costituisce una vetrina ideale della produzione breve di Haldeman tra il 1995 e il 2005. In esso torniamo al memorabile finale di Forever War per riviverlo da un punto di vista diverso; non solo, ma abbiamo il vantaggio di confrontarlo con le idee degli altri racconti, lucidi e spesso arrabbiati contro un certo modo di amministrare il paese, contro un certo modello di società. Un testo politico? Certamente, come lo è stato The Forever War. Con i suoi racconti e romanzi Joe Haldeman rimane un solido punto di riferimento della fantascienza americana nell’ultimo quarto di secolo. I nostri lettori l’hanno particolarmente apprezzato anche di recente con L’astronave immortale (Old Twentieth, un denso romanzo centrato sul tema della memoria e delle missioni spaziali a lungo termine uscito nel giugno 2007) e con I protomorfi, tradotto da “Urania” nel numero di gennaio 2008.  

G.L.

[Per la sua bibliografia completa si rimanda al Catalogo della SF, Fantasy e Horror a cura di Ernesto Vegetti.]

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2 Responses

  1. Tradurre tradendo: la versione italiana di “Pace Eterna” di Joe Haldeman / blandamente

    […] “Pace Eterna” di Joe Haldeman abbia qualche piccolo problema di resa nella lingua di Dante probabilmente perchè le versioni […]

  2. Il Blog di Urania » Blog Archive » Urania Collezione 76: Missione eterna

    […] Joe Haldeman, nato nel 1943 a Oklahoma City, laureato in astronomia, ha prestato servizio in Vietnam e dopo quell’esperienza ha scritto il romanzo Guerra eterna (1974, “Urania Collezione” n. 10), con cui l’anno successivo ha vinto i premi Hugo e Nebula. Il ciclo della guerra è continuato con Missione eterna (Forever Free, 1999), che qui ripresentiamo, e con il racconto Una guerra personale (1999, in “Urania” n. 1543). Ai temi dei due romanzi principali è legato un terzo volume, Pace eterna (1997), che sarà da noi integralmente ritradotto e pubblicato in questa collana. Nel 2004 Joe Haldeman ha vinto il premio Nebula con I protomorfi (”Urania” n. 1530). […]

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