Premio Urania Edizione 2008

settembre 12th, 2008 by Admin Urania

Arnoldo Mondadori Editore bandisce per il corrente anno il premio Urania per il miglior romanzo di fantascienza italiano inedito.

Il concorso si svolgerà secondo le seguenti norme:

1 – Sono ammesse solo le opere in lingua italiana, inedite, mai pubblicate neppure parzialmente, né partecipanti ad altri concorsi nello stesso anno. I romanzi dovranno avere una lunghezza minima di 250 cartelle dattiloscritte e una massima di 350. La cartella dattiloscritta deve essere di 30 righe di 60 battute circa.

2 – È consentito partecipare con una sola opera.

3 – Il contenuto dovrà essere strettamente fan ta scien tifico. Non saranno accettate opere fantasy o horror.

4 – Non è ammessa la partecipazione di autori già vincitori di precedenti edizioni del premio.

5 – I romanzi dovranno essere inviati a mezzo plico raccomandato al seguente indirizzo:

PREMIO URANIA 2008
c/o URANIA – ARNOLDO MONDADORI EDITORE
20090 SEGRATE (MILANO)

entro e non oltre il 30 novembre prossimo. Vale la data del timbro postale.

Avvertiamo che non si accettano manoscritti e che

I DATTILOSCRITTI NON SARANNO RESTITUITI.

Le opere dovranno essere inviate in due copie e i concorrenti dovranno indicare chiaramente le proprie generalità e il domicilio, nonché il numero di telefono.

6 – Una giuria composta da esperti esaminerà i dattiloscritti, assieme alla redazione, e deciderà il vincitore il cui
romanzo sarà pubblicato su “Urania” nel prossimo anno.

Posted in Urania Collana

66 Responses

  1. Vincenzo

    Ma oltre alla pubblicazione, è previsto un premio in denaro? Se così non fosse, per quale motivo qualcuno dovrebbe partecipare anziché tentare di far leggere direttamente i propri lavori ad un editore?

  2. sgerwk

    Una domanda: si puo’ usare uno psudonimo?

  3. marco milani

    Bene.
    Tanto per ricordare che siamo a metà settembre e un paio di mesi passano in fretta…
    Parlo per me. Ovviamente. :)

    Ciao X.

  4. Stefano

    La Fantascienza al bando?

  5. Giovanni De Matteo

    @ Vincenzo: Perché partecipare… perché si tratta del premio Urania? Comunque i romanzi finalisti vengono letti da una giuria che comprende il curatore e l’editor, e il vincitore viene retribuito secondo un regolare contratto di edizione.

    (Se posso permettermi una considerazione personale: lo scopo principale di chi scrive è arrivare alla pubblicazione o al contratto?)

    @ sgerwk: Non posso rispondere con certezza alla tua domanda, magari ci penserà il buon Lippi quando passerà da queste parti, ma negli anni passati ha vinto un romanzo che era arrivato senza nemmeno l’indicazione di chi fosse l’autore… Ma in linea di massima direi che il dilemma nome/pseudonimo è secondario…

    @ Marco: Un saluto a te!

    In bocca al lupo a tutti,
    X

  6. Stefano

    Va bene,non partecipo neanche quest’anno,voglio che abbiate una possibilità anche voi.
    Mi aspetto però un bigliettino di ringraziamenti,e il premio in danaro.
    La gloria è la vostra.Ciaaaao

  7. Piscu

    Giovanni De Matteo: negli anni passati ha vinto un romanzo che era arrivato senza nemmeno l’indicazione di chi fosse l’autore

    che, glielo avevi mandato in forma anonima? 😀

  8. iguana jo

    Nahhh… era firmato x!

    😉

  9. Tommaso

    Io non partecipo, tanto ormai vincono sempre nomi noti che – ingiustamente per loro! – dovrebbero continuare a essere pubblicati a prescindere dal Premio.

  10. Giovanni De Matteo

    Tommaso, ti rimando al punto 4… 😉

    X

  11. Vincenzo

    per Giovanni De Matteo:
    grazie per la delucidazione. La tua domanda è, peraltro, assolutamente legittima: chi scrive deve puntare alla pubblicazione o al contratto? Secondo me ad entrambe le cose, mi sembrerebbe ingiusto che una casa editrice non retribuisse qualcuno di cui pubblica un libro avendolo giudicato il migliore tra le tante (immagino) proposte giunte. E del resto, se un lavoro vale, deve essere pagato, no? Voglio dire… se – andando appunto a delirare in chiave di pura congettura fantascientifica – William Gibson avesse vinto il Premio Urania con “Neuromante”, c’avrebbe ricavato qualcosa? Scherzi a parte, per caso sai anche come funziona il “contratto” cui accenni? Voglio dire: non credo che ad ogni edizione del Premio Urania il premiato possa diventare un best seller (senza nulla togliere, eh, il mio è un discorso generale, indipendentemente dalla qualità: secondo me per dire “Memorie di un cuoco d’astronave” di Mongai, vincitore se non sbaglio nel 1997, era un buon libro, ma forse con venature umoristiche più apprezzabili dal pubblico britannico – “Guida galattica…” ecc. – che da quello italiano), ma ciò non toglie che magari i partecipanti vogliano essere un minimo rassicurato che se per caso uscisse loro il coniglio dal cilindro, il Grande Romanzo di Fantascienza Italiano, tutti i soldi non finirebbero direttamente nelle tasche di Mondadori e stop. Tra parentesi: mi permetto considerazioni del genere anche perché mi pare piuttosto chiaro, anche per le considerazioni di Tommaso sui “nomi noti”, che spesso al Premio Urania, almeno in passato, hanno partecipato non solo esordienti assoluti allo sbaraglio, ma anche autori già pubblicati e comunque tutt’altro che dilettanti alle prime armi, o sbaglio? Scusate la lunghezza dell’intervento, era solo per capire con chiarezza (cosa che mi risulta difficile dal bando qui sopra) quali tutele ci sono per chi partecipa. Grazie ancora.

  12. donatella.f

    Ho partecipato a diversi concorsi con un paio di romanzi sci-fi. Per il concorso Urania sto lavorando a una storia legata alla fantascienza archeologica del nostro mondo, ai suoi misteri irrisolti insomma e mi chiedevo se l’argomento fosse un po’ troppo alternativo al genere. Grazie in anticipo per il chiarimento.
    donatella

  13. Giovanni De Matteo

    Vincenzo, ti garantisco per esperienza diretta che chi partecipa può contare su tutte le garanzie del caso. “Urania” è una collana della Mondadori e a nessuno converrebbe un comportamento scorretto, specie da parte del primo gruppo editoriale italiano nei confronti dell’autore. Il vincitore viene pubblicato con un regolare contratto e, posso garantirti anche questo, retribuito secondo le condizioni migliori attualmente offerte a uno scrittore di SF in Italia.

    Le doppiette storiche al Premio Urania sono state, se la memoria non m’inganna, solo 3 su 18 edizioni: Grasso, Fabriani e Altomare. Almeno per i primi due, il romanzo pubblicato su Urania è coinciso con il loro esordio sulla lunga distanza (avevano all’attivo già diversi racconti). Altomare si può dire che fosse un veterano. A giudicare da quello che si è visto in questi anni, direi che Urania, come minimo, è stata un laboratorio volto a costituire una via italiana al genere. Aggiungerei che questa tradizione è stata rivitalizzata di recente grazie al lungimirante sodalizio Lippi/Altieri, come dimostrano gli italiani di eccellente qualità pubblicati “fuori concorso” (Tonani e Prosperi, e presto ne seguiranno altri). Ad ogni modo, sfido chiunque a non essere stimolato dalla sfida con i nomi storici del genere, che bazzicano la SF da qualche decennio. Si badi bene che, a partire dal 2008, la partecipazione è comunque “vietata” a chi ha già vinto il Premio in passato, la qual cosa denuncia anche la nuova politica di “Urania” e la sua rinnovata attenzione verso gli autori nostrani.

    Tuttavia, per riprendere il tuo paragone con Gibson (colpo basso, che mi punge nel vivo ;-)), direi che per godere della visibilità di Neuromante un romanzo italiano di SF non solo dovrebbe vincere il Premio Urania, ma anche venire ripubblicato in una collana da libreria che ne assicuri una permanenza adeguata sugli scaffali e incontrare recensori e critici disposti a prendere seriamente in considerazione il nostro genere prediletto. E se non escludo del tutto la prima evenienza, la seconda mi sembra al momento decisamente meno probabile.

    Per il momento, il vincitore del Premio Urania deve accontentarsi di godere della massima visibilità concessa dal genere e di piazzare una decina di migliaia di copie. Numeri che lo rendono, se non un bestseller, almeno un “goodseller“. Può esserne soddisfatto? Io lo sono stato, senza riserve 😉

    Donatella, non sono la persona più indicata per risponderti, magari presto il buon Lippi capiterà da queste parti per dissipare i vostri dubbi, ma per il momento posso rassicurarti (avvalorato da quanto si è visto nelle edizioni recenti del Premio) che nella scelta del vincitore si guarda esclusivamente alla qualità. Al genere o filone di appartenenza viene riservato solo quel margine di influenza inevitabile che dipende dai gusti personali dei singoli giurati. Purché, ovviamente, l’opera ricada sotto la concezione universalmente intesa di fantascienza…

    Spero di non avere alimentato ulteriori perplessità.
    X

  14. marco milani

    Rispondo io a Donatella.
    Intanto un saluto.

    Donatella… scrivi, curati per bene il romanzo, e spedisci. La fantascienza non ha limiti, non porteli tu. :)))

    ps. Ci ‘vediamo’ all’Urania

  15. Luca

    Salve! A proposito di autori italiano su Urania… Ho visto negli ultimi numeri dei racconti di autori italiani pubblicati in seguito al romanzo in questione… com’è possibile sottopporvi qualche brano per un’eventuale pubblicazione? GRazie, ciao!

  16. Antonio F

    Per X:
    Tra gli autori che hanno vinto due volte, c’è stato anche Costantini (con Terre accanto e Stella cadente).
    Ciao.
    Antonio

  17. X

    Antonio, hai perfettamente ragione. Chiedo scusa a Costantini per il vuoto di memoria.

    Luca, lascio che siano i boss a rispondere alla tua domanda. Appena Lippi riuscirà a fare un salto da queste parti sono sicuro che la tua curiosità sarà soddisfatta.

    X

  18. filippo

    una domanda un po’ fuori luogo (se esiste un “fuori luogo”) ma… come si fa ad acquistare i libri dei vincitori degli anni passati?

  19. X

    Ciao Filippo! Per gli anni passati o ti rivolgi al servizio arretrati (trovi i dati sull’ultima pagina di un “Urania” qualsiasi) oppure passi al setaccio le bancarelle. Alcuni di essi (Grasso e Mongai, per esempio) sono disponibili on-line come e-book (su LiberLiber: http://www.liberliber.it/biblioteca/g/grasso/index.htm e http://www.liberliber.it/biblioteca/m/mongai/index.htm , rispettivamente). Masali ed Evangelisti, naturalmente, sono in tutte le librerie. Buona caccia!

  20. Vincenzo

    Ciao a tutti e grazie per le chiarificazioni giunte sinora. Ho una domanda tecnica: quando il regolamento recita “le pagine devono essere di 30 righe per 60 battute circa”, è in riferimento al numero di caratteri totali, come dire, oppure è proprio una definizione di impaginazione? Lo chiedo perché tenendo un’impaginazione di word “standard”, di solito le pagine sono assai più “concentrate”, ossia con una buona leggibilità si hanno cartelle non delle classiche 1800 battute, ma anche quasi del doppio… Dal punto di vista della carta, del rispetto per l’ambiente, del costo di spedizione, sarebbe un bel risparmio, se si riuscisse a far stare il romanzo in poniamo 180 pagine anziché 250. Ma si rischia di venire squalificati? Intendo dire: se il numero di caratteri totali è uguale o superiore a quello previsto dal regolamento, ma l’impaginazione è più “normale” e quindi le pagine totali sono meno delle 250 citate dal bando, è un problema? Lo chiedo perché immagino la mia difficoltà sia un po’ quella di tutti: per fare una pagina davvero da 30 righe per 60 battute devo usare margini enormi, caratteri grandi, interlinea esagerata ecc. Mi sembra un bello spreco – e il risultato francamente non mi pare molto accattivante, esteticamente, sembra un libro per bambini… Tra parentesi: ma non era meglio permettere di spedire via mail? Se poi per gli organizzatorie stampare direttamente fosse stato troppo costoso, al massimo si sarebbe potuto prevedere una piccola tassa di iscrizione… nel senso che adesso i partecipanti pagano per stampare e per spedire (e immagino che 500 e passa fogli pesino parecchio) e devono pure farsi la coda in posta. Avrebbero potuto pagare direttamente gli organizzatori (magari on-line) e fare meno fatica. Si sarebbe risparmiato sulle spese postali e probabilmente tutelato un po’ di più l’ambiente. Ma non vorrei sembrare polemico, eh, era solo un possibile suggerimento per il futuro. Intanto, se avete una risposta alla questione: “quante pagine in totale a parità di caratteri complessivi”, ve ne sarò grato.

  21. Giovanni De Matteo

    Vincenzo, solo un suggerimento: con 4 cm di margine riesco a concentrare in una pagina tra le 2.000 e le 2.400 battute in carattere Times New Roman 12, conciliando una buona leggibilità con una disponibilità di spazi bianchi che tornerà di certo utile al lettore/giurato per eventuali note, commenti e osservazioni.

    I vincoli tecnici esplicitati dal bando vanno intesi come 450.000 e 630.000 caratteri complessivi, ma una buona leggibilità del testo – se non aiuta – per lo meno denota un certo rispetto da parte del partecipante per gli occhi di chi il testo dovrà leggerlo.

    Visto che un libro non verrà mai esaminato a schermo, ma prima o poi stampato, tanto vale avercelo disponibile sulla carta fin da subito. E anche la fase di stampa/rilegatura/verifica/spedizione, incorporata nel rito della “produzione” del libro, può diventare un piacere.

    Spero di esserti stato utile. In bocca al lupo!
    X

  22. Vincenzo

    Grazie mille per il suggerimento.
    Quindi mi confermi con certezza che se imposto pagine da 2400 o 2000 battute e quindi in totale rispettivamente 190 o 230 pagine circa per le 462.000 battute circa di lunghezza attuale del mio romanzo, non rischio d’essere squalificato perché non arrivo a 250 pagine esatte stampate? Io ho provato a impostare pagine da 1800 battute per arrivarci, come scrivevo, ma vengono davvero “scritte larghe”, come dire – mi ricordano certe tesi di laurea a corto di argomenti e, più che rispetto per il lettore, sembrano implicare un invito occulto a farsi vedere da un bravo oculista. Ecco, volevo solo essere sicuro di non essere scartato ancor prima d’essere letto per questo motivo “formale”… perché immagino che vedendo 190 o 230 pagine i selezionatori non si metterebbero poi a contare le battute per vedere se ci sono o no, immagino scarterebbero il testo e basta. E chiedevo proprio per avere la certezza che non capiti (oltre che per salvare qualche albero e qualche spicciolo). Grazie mille, intanto!

  23. Corrado

    Ciao a tutti,
    solo una domanda. Io abito a Segrate. Visto che il mio sarebbe un pacco di quasi 600 pagine, posso portarlo direttamente senza stare a spedirlo per posta? Nel senso che ci metterei meno tempo e risparmierei pure. E’ possibile farlo? Posso stare sicuro, a portare a mano la bustona con dentro le due copie del romanzo entro venerdì 28 novembre (perché poi penso che la Mondadori chiuda, sabato), oppure se viene a mancare il timbro postale c’è il rischio che mi squalifichino? E, nel caso, posso far mettere un timbro alla reception della Mondadori dove consegno il pacco?

  24. donatella.f

    Scusate l’intrusione,
    il tempo stringe e i dubbi assillano. Sto lavorando alla stesura finale di una parte di un romanzo troppo lungo per il concorso, un migliaio di pagine. Vorrei arrivare almeno alla metà per poi proporre il resto come seconda parte, ovviamente nell’ipotesi della riuscita felice della prima. Mi chiedevo fino a quante battute posso spingermi. Grazie del chiarimento, Donatella.

  25. X

    Corrado, purtroppo credo che i termini del bando siano piuttosto precisi: “i romanzi dovranno essere inviati a mezzo plico raccomandato” e “vale la data del timbro postale”. E’ una questione di semplicità organizzativa, perché la redazione di “Urania” non è liberamente accessibile, e dalla consegna del pacco in portineria alle stanze segrete di insidie potrebbero occorrerne molteplici. L’invio postale serve a tutelare soprattutto l’autore.

    Donatella, tipicamente vengono tollerate “infrazioni” dei limiti di lunghezza (in eccesso sulla soglia massima, in difetto su quella minima) intorno al 10% dei valori espressi nel bando. Direi quindi che fino a 700mila battute dovresti rientrare.

    In bocca al lupo a tutti!
    X

  26. Corrado

    Grazie! Approfitto allora per chiedere: ma è possibile stampare fronte retro? E, nel caso, è consigliabile o sconsigliabile – ossia, è più o meno comodo per voi?

  27. sgerwk

    Io ho fatto fronte/retro, ma ormai l’ho spedito…

    A proposito di raccomandate, credo che non tutti sappiano che si puo’ monitorare lo stato del pacco dal sito delle poste:

    http://www.poste.it/online/dovequando

  28. Giovanni De Matteo

    Corrado, salvo smentite, mi sentirei di poter dire che la scelta è a discrezione dell’autore.

    sgerwk, ti ringrazio a nome di tutti i partecipanti.

    X

  29. sgerwk

    Giovanni: grazie a te per tutte le informazioni!

  30. Corrado

    Grazie a tutti per le risposte, siete gentilissimi.
    Approfitto per chiedere ulteriori ragguagli: il regolamento dice di inserire nella raccomandata i dati (recapito ecc.) dell’autore. Secondo voi si intende in una busta a parte, lasciando come dire “anonimo” il romanzo (prassi talvolta usata nei concorsi), oppure senza alcuna separazione? E’ utile/conveniente inserire un vero e proprio curriculum, oppure al contrario rischia di essere controproducente ed è meglio attenersi strettamente all’indicazione dei dati essenziali riportate dal bando? Ed infine: nel caso il romanzo non debba essere anonimo, può essere conveniente/consigliato mettere a piè di pagina indicazione di titolo/autore – onde limitare i rischi relativi a catastrofi da sfaldamento del pacco, che con le costine di rilegatura e 300 pagine possono sempre avvenire? Grazie in anticipo a tutti.

  31. X

    Corrado, se non è specificato diversamente, i tuoi dati anagrafici possono apparire regolarmente sul dattiloscritto che invierai alla redazione. Che io sappia, una scheda di presentazione del romanzo comprensiva di breve bio-bibliografia dell’autore e sinossi dell’opera è sempre bene accetta.

    Cordialmente,
    X

  32. Corrado

    grazie mille, x. Solo un dubbio all’attenzione di chi riceverà le opere: che i dati dell’autore possano apparire non vuol dire che DEBBANO apparire per forza su OGNI pagina, vero? Lo chiedo perché in attesa della risposta ho stampato una prima copia in cui i dati sono solo in copertina (e non in ogni piè di pagina) e mi dispiacerebbe buttare via 300 pagine! (Scusate la domanda, ma l’approssimarsi della scadenza deve avermi reso un po’ paranoico).

  33. Corrado

    Ah, altro dubbio: della sinossi però il regolamento non fa menzione, o sbaglio?

  34. X

    La sinossi è un di più, sì. (Non voglio confondere le acque, la sua presentazione o meno non pregiudica la partecipazione in nessuna misura, quindi fate finta che non abbia detto niente.)

    La stampa dei dati anagrafici va bene anche solo sulla copertina.

  35. Corrado

    grazie mille di nuovo!

  36. Lorenzo

    Salve a tutti!
    Scusate la paranoia!
    Ieri ho spedito il romanzo per il concorso.
    E’ OVVIAMENTE INEDITO E MAI PUBBLICATO NEPPURE PARZIALMENTE.
    Tuttavia nella lettera di presentazione, scritta a 3 di notte dopo un’estenuante revisione del testo appena ultimato, ho utilizzato le parole ‘fresco di stampa’ invece che ‘appena sfornato’. Non vorrei che questa dicitura potesse suscitare un fraintendimento, che lascia supporre che si tratti di un’opera già pubblicata altrove.
    Esiste un’e-mail di riferimento per il Comitato di Lettura a cui segnalare la cosa?… sempre se è necessario.

    Grazie

  37. Giuseppe Lippi

    Non preoccuparti, Lorenzo, prendiamo atto della tua dichiarazione. Naturalmente tu intendevi fresco di stampa… di computer! In bocca al lupo per il concorso.

  38. Lorenzo

    Crepi il lupo!
    Grazie Giuseppe

    Un saluto a tutti

  39. donatella.f

    Anch’io ho inviato il mio lavoro, appena in tempo come si conviene a un esordiente. Devo ammettere che partecipare al premio urania fa un certo effetto…aspetto con ansia il bando del concorso Lovecraft.
    Immagino sia difficile avere notizie in fieri, senza velleittà da protagonismo, solo curiosità.
    donatella

  40. simona

    Una domanda: tra i criteri di giudizio rientra il livello di editing/pulizia del testo? In altre parole un romanzo che funziona, ha qualche probabilità di vincere anche se non è “perfettamente” editato (mi riferisco naturalmente a sviste ortografiche grammaticali e sintattiche che non ne compromettano la lettura)?

  41. Diego

    Domanda per Giovanni de Matteo:
    scorrendo tutte le risposte, sempre esaustive, che hai dato, mi sono imbattuto in quella in cui affermavi che un autore di genere (nostro), vincitore del premio Urania, può aspirare a diecimila copie,massimo. Bè, confermi davvero? A dire il vero, mi sarei aspettato di meno, dal momento che, soprattutto nel mercato italiano, la fantascienza è, non dico snobbata, ma almeno non ‘presa adeguatamente in considerazione’.
    Inoltre, per quel po’ che ho avuto modo di conoscere (non sono un autore inedito) so che i contratti di pubblicazione riservano all’autore una percentuale compresa tra il 9% e l’11% su ogni copia venduta.
    Anche i contratti conseguenti al premio si aggirano intorno a queste percentuali? Grazie mille…Diego.

  42. Giovanni De Matteo

    Ok, grazie e in bocca al lupo a tutti i partecipanti! Come si dice in questi casi: vinca il migliore!

    @ Simona: immagino che ognuno di noi abbia da lettore una soglia di tolleranza rispetto ai refusi. Errori di battitura e sviste possono capitare. Questo si sa. A meno che non ne siano infarcite le pagine, non credo che possano pregiudicare l’esito finale della lettura.

    @ Diego: lo zoccolo duro dei lettori di “Urania” viaggia su quei numeri. La tiratura attuale dovrebbe essere un 30% maggiore. Per tutti i Category della Mondadori il contratto con l’autore fissa un compenso forfettario per i diritti di pubblicazione, svincolato dalle vendite. Fatti i debiti conti, ammettendo di restare in media con le vendite della collana il contratto non si discosta poi molto da un’ipotetica royalty del 10% su ogni copia venduta.

  43. Monica

    Ormai parteciperò al concorso del prossimo anno… però c’è una cosa che non riesco a capire dei concorsi letterari in generale e, quindi (e soprattutto), anche di Urania. Ed è una vita che vorrei chiedere a qualcuno.
    Spero che vorrete rispondermi.

    La questione riguarda i diritti d’autore.
    Non sono esperta di termini legali, però spero di riuscire ad essere chiara.

    Allora:

    mettiamo che io mandi un romanzo al Premio Urania e questo vinca e venga pubblicato.

    In che situazione stanno i diritti del mio libro?

    Sono miei, tornano miei dopo un tot?

    Nel senso che: mettiamo che io ritenga che il romanzo possa essere bello e “vendibile”… posso inviarlo ad un editore (magari la stessa mondadori o la fanuccci o chi per loro), proponendo quello STESSO libro?

    Oppure i diritti non sono più miei e sono di Urania?
    E se sì, per quanto tempo?

    (E se non vince, ma è lì in casa Urania, i diritti sono miei appena si scopre che non ho vinto, oppure, anche in questo caso si deve aspettare un tot di tempo, prima di provare a presentarlo ad un editore?)

    Grazie veramente tanto in anticipo per la risposta.
    Questo è un dubbio che mi assilla da un sacco di tempo.

  44. Giovanni De Matteo

    Ciao Monica. In caso di pubblicazione su “Urania”, i diritti tornano tuoi a distanza di due anni. Ma tenderei ad augurarti di non dover esercitare nessun diritto di riscatto, perché questo vorrebbe dire vederti pubblicata in qualche collana Mondadori da libreria (come è successo per esempio al Magister Evangelisti).

    In ogni caso, finché non firmi il contratto di pubblicazione i diritti sono tuoi e puoi disporre del tuo lavoro come meglio credi: iscriverlo ad altri premi, presentarlo ad altri editori, etc.

  45. Monica

    Grazie Giovanni. :-)

    Speriamo di seguire le orme di Evangelisti allora!

    Grazie ancora.
    Monica

  46. donatella.f

    Immagino sia prematuro, chiedere informazioni su come si sta svolgendo la selezione dei romanzi che hanno partecipato al concorso.
    donatella

  47. Giovanni De Matteo

    E’ ancora presto, sì. Se tutto si svolgerà come gli altri anni, per le prime notizie occorrerà attendere verso la fine della primavera.

    Ciao!

  48. ric

    anche per l’edizione 2009 del concorso la scadenza sarà a fine novembre?

  49. Giovanni De Matteo

    Non ho ancora visto il bando, ma ormai è una tradizione consolidata, per cui direi senz’altro di sì.

  50. ric

    grazie giovanni, non resta che rimboccarsi le maniche, allora!

  51. Tim

    Salve a tutti.
    Avevo qualche domanda da porre, ma la maggior parte dei dubbi sono stati fugati dai precedenti interventi.
    Un grazie a tutti quindi.
    Rimane però ancora qualcosa che vorrei chiedere.
    Nel caso l’opera sia stata scritta a quattro mani, ovvero da due autori, con il progetto di proporla sotto pseudonimo unico, può concorrere comunque per il premio Urania?
    Si torna sul discorso pseudonimo quindi, ma in maniera un po più vincolante, in quanto nel nostro caso il lavoro è indissolubilmente creato da due penne, come “progetto” che però vuole risultare “unico”, e, nel caso, conosciuto o pubblicato sotto unico nome.
    Non vorrei parlare proprio di autore collettivo, perché non è questo il caso, però…
    Insomma, quale è la politica del premio riguardo questa situazione?
    Sarebbe un peccato che la partecipazione fosse preclusa per questo, mi auguro di no.
    Secondo dubbio. Il lavoro si collocherebbe a metà tra un’antologia e un romanzo, sicuramente è una raccolta di racconti, e non di capitoli, ma che insieme tessono un filo unitario considerevole. Non riusciamo proprio a collocarlo sotto antologia, ma non è certo un romanzo. Potremmo partecipare?
    Ultimo quesito, ultimo dubbio; la difficile collocabilità del genere stesso… la natura dell’opera “connette” (…) più generi… perché rientra prevalentemente sotto il genere “Ucronia”.
    Ecco, spero che con “fan ta scien tifico” si consideri aperta la porta a quella fantascienza che magari non è solo “fanta-tecnologia” ma più “fanta-teoria”. ^^

    Grazie per l’attenzione e la disponibilità, e buon lavoro!

  52. X

    Tim, penso di poterti rispondere tranquillamente sulla scorta delle situazioni che si sono verificate nel passato.

    1. Pseudonimo. E’ un problema secondario. Prima si vince il premio, poi si concordano con la redazione/direzione gli eventuali dettagli della pubblicazione. Nel passato, pur non avendo mai vinto, libri scritti a 4 mani sono giunti in finale. Nessuna preclusione.

    2. Il premio Urania si assegna ai romanzi. Per questo posso dirti che la strategia giusta per non fare un buco nell’acqua sarebbe di consolidare la cornice e dare all’opera una struttura – se non omogenea – almeno compiuta e, in qualche modo, unitaria.

    3. Nessuna preclusione di genere.

    In bocca al lupo,
    X

  53. Tim

    Grande X. Grazie.
    Punto uno e tre ok, per il due, credo in ciò che abbiamo scritto, e se dico che un filo unitario tra i racconti c’è, beh, è perché c’è davvero, e risalta per le sue potenzialità.
    Non mi è parso che tu abbia negato alcuna possibilità di “riuscita” dell’impresa nel caso l’opera, nonostante la natura, risulti effettivamente strutturata.

    Ergo, grazie per l’imbocca al lupo, parteciperemo.

    Buon lavoro a tutta la crew

    Tim (alias Ubik.)

  54. Kiavik

    Salve a tutti!

    Quando si saprà qualcosina sull’esito di questo meraviglioso concorso?

    Grazie mille e buon lavoro a tutti!

  55. Xabaras36

    Salve X, si sa nulla sul nome del vincitore del premio urania 2008?

  56. X

    I risultati dovrebbero essere resi noti entro luglio.

  57. Xabaras36

    Ciao X, grazie della risposta. Posso chiedere come mai di questo ritardo? Di solito a maggio si sapeva l’esito. E’ piu’ dura del solito quest’anno? Si sa nulla della short list dei finalisti o verra’ reso noto solo il vincitore?
    Grazie ancora.

  58. Giovanni De Matteo

    No, nulla di complicato. E’ la prassi. L’annuncio può oscillare di anno in anno. Nel mio caso, per esempio, venne dato proprio verso metà luglio. Nessuno si preoccupi, dunque. E ancora in bocca al lupo a tutti e che vinca il migliore!

  59. isabella

    si sa nulla del bando 2009?

  60. Giovanni De Matteo

    I termini del bando sono tradizionalmente quelli e non mi risulta che per quest’anno siano previsti stravolgimenti. Comunque, non appena avremo reso noti i vincitori dell’edizione 2008, provvedremo a diffondere il bando 2009.

  61. Tim

    Salve a tutti, si sa niente del bando 2009?
    Il vincitore è stato reso noto già da un po’, e con domani sono passati due mesi dalle ultime ‘news’ e dall’invito all’attesa. Qualche novità?

    Grazie

  62. Altar

    Mi associo all’ormai datata mail di Tim. Sarebbe, inoltre, utile capire quali siano i tempi tecnici abituali. In altre parole, se vi è una procedura ricorrente. Il premio è bandito sempre in autunno? Il termine di tempo, dalla pubblicazione del bando alla data di scadenza, è in ogni caso relativamente esiguo come nell’ultima edizione (poco più di un mese e mezzo)?
    Grazie

  63. Tim

    Mi sento rincuorato dal non essere l’unico :)
    Ero quasi tentato di inviare comunque il plico secondo i requisiti del bando 2008, poi mi son detto di aspettare ancora un pò…
    Stiamo per caso scrivendo in un topic morto? Magari ci sfugge quello con scritto sopra in caratteri cubitali “PREMIO URANIA 2009″?
    Sarebbe da ridere. :)

    Non dimenticatevi di noi :)

    Un saluto.

  64. sgerwk

    Il bando e’ stato pubblicato nel numero di gennaio e in quello di novembre. Fra l’altro, quello di novembre e’ il vincitore dall’anno passato, per cui non sarebbe male darci comunque un’occhiata.

    Giovanni: se mi cancelli di nuovo il commento, mi fai il favore di spiegarmi il perche’?

  65. Giovanni De Matteo

    sgerwk, non mi risulta che tu abbia lasciato un commento poi cancellato o moderato. Almeno non sotto questo nick.

  66. sgerwk

    Allora ti chiedo scusa, Giovanni. Il mio commento si vedeva quando l’ho postato, ma adesso non c’e’ piu’ e non capivo il perche’.

    L’avevo lasciato un po’ di tempo fa, mi pare in risposta a Isabella (era il link a un forum dove avevano pubblicato il bando).

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