Urania Collezione 192: Matthew Phipps Shiel, La nube purpurea
A gennaio 2019 esce in Urania Collezione n. 192 la nuova traduzione di un grande classico della fantascienza, “La Nube Purpurea” di Matthew Phipps Shiel. Abbiamo incontrato Davide De Boni, che ha curato questa versione del testo.
Ciao Davide, innanzitutto una domanda introduttiva: perché tradurre di nuovo “La nube purpurea”? E come ti sei confrontato con la precedente traduzione di J. Rodolfo Wilcock?
Ciao, Redazione. L’esigenza di proporre una nuova traduzione è nata dal fatto che la versione di Wilcock risale al 1967, e da allora non ha subito alcun aggiornamento: di qui la necessità di “svecchiarla” per renderla più compatibile con i lettori d’oggi. Oltretutto, trattandosi di una traduzione d’autore, Wilcock si era concesso alcune libertà stilistiche, che in parte si discostavano dal testo originale di Shiel. Con questa nuova traduzione, perciò, ho cercato di riavvicinarmi allo stile originario del romanzo, recuperandone la suggestività e le atmosfere più autentiche. Chi ha letto la traduzione precedente scoprirà per la prima volta anche alcuni brani che erano stati omessi nelle edizioni passate.
Il romanzo di Matthew Phipps Shiel risale all’inizio del secolo scorso (1901). Ha ancora qualcosa da dire al pubblico del XXI secolo?
Assolutamente sì: a dispetto della veneranda età, questo romanzo è straordinariamente attuale, sia per i temi che per le modalità con cui li affronta. Shiel ci accompagna in un viaggio nei meandri dell’animo umano, esplorando il peso della solitudine, i mali di una società votata al consumo e all’indifferenza, l’incapacità dell’uomo di imparare dai propri errori, ma anche la bellezza e l’ingenuità che si celano in ciascuno di noi, l’ambizione che nonostante tutto ci guida, e il destino comune che lega ogni individuo in questo mondo e livella qualsiasi disuguaglianza. In questo senso, cento e passa anni sulle spalle non impediscono a La nube purpurea di avere ancora molto da insegnarci.
Recentemente il sottogenere “last man novel” è tornato di attualità con la serie tv “The Last Man on Earth”, che affronta il tema in chiave ironica. Qual è a tuo parere quello che rende unico il romanzo di Shiel?
Gli elementi di originalità di questo romanzo sono davvero tanti, a partire da una scrittura vivida ed evocativa come poche (troverete delle descrizioni che vi faranno venire la pelle d’oca, parola mia), ma a renderlo unico, a mio avviso, è soprattutto il senso di predestinazione che permea ogni pagina. Come Adamo, il primo uomo, così anche Adam, l’ultimo rimasto sulla Terra, sente di essere stato scelto da una forza superiore per portare a compimento un progetto che nessun altro potrebbe realizzare. Su di lui grava il peso di una responsabilità immensa: quella dell’intera umanità. Ma non è un caso che sia lui l’unico superstite, allo stesso modo in cui nulla di ciò che gli accadrà sarà frutto del caso. Adam Jeffson non è stato scelto per essere una vittima in balia degli eventi, ma come protagonista nell’eterna lotta tra Bene e Male.
Qualche altra curiosità da aggiungere?
Un aneddoto divertente che riguarda questa nuova traduzione: Matthew Phipps Shiel era medico, Adam Jeffson viene presentato come medico, e io, quando ho tradotto il romanzo, stavo per l’appunto preparando l’ultimo esame e la tesi per conseguire la laurea in Medicina. Per un po’ di tempo, insomma, siamo stati tutti e tre in grande sintonia. Forse nemmeno questo è stato frutto del caso: chi lo sa?
Grazie mille, Davide! Buona (ri)lettura!
EBOOK DISPONIBILE A GENNAIO
Posted in Interviste, Urania Collezione
dicembre 20th, 2018 at 14:47
Bella idea l’intervista al traduttore.
Magari si potrebbe ripetere anche in futuro per altri libri.
dicembre 20th, 2018 at 15:53
Grazie dell’apprezzamento, @Ezio G., cercheremo di farlo! 😉
dicembre 21st, 2018 at 08:45
Sarà interessante sentire il parere della traduttrice del ciclo Radch della Leckie… Bellissima la copertina! 😉
dicembre 21st, 2018 at 08:51
Ciao @Jimi Paradise, la copertina è di Franco Brambilla! 😉
dicembre 22nd, 2018 at 10:36
@Redazione, visto che non c’è stata più alcuna risposta in merito, ritorno sulla questione prezzi.
Chi vuole acquistare i Jumbo in ebook e vorrebbe pagarli il prezzo “giusto” che deve fare, aspettare che chi di dovere si scomodi a mettere tutto a posto?
Questa storia dei prezzi non vi è stata segnalata solo a fine mese, ma già a inizio anno con l’uscita del primo Jumbo e poi in estate con l’uscita spezzata del romanzo di Stross. Quindi, se seguite il blog, è impossibile che vi sia sfuggita, una cosa del genere. Senza contare che, in occasione dell’uscita di Luna Nuova, il prezzo iniziale dell’ebook era stato fissato a 5,99 per poi salire, dopo qualche giorno, a 7,99.
Non solo chi ha acquistato le versioni digitali da inizio anno s’è ritrovato a pagarle più del dovuto, ma chi vorrebbe acquistare qualcosa adesso, deve per forza aspettare, salvo prendere i romanzi al prezzo maggiorato.
Ecco, forse era meglio continuare a far finta di niente e non ammettere l’errore.
dicembre 22nd, 2018 at 10:37
Ciao @Randolf Carter, dall’ufficio preposto rispondono che non ci sono più problemi, ma che semplicemente sono stati aumentati i prezzi. Quelli dei Millemondi non sono stati ancora adeguati, ma sono anch’essi destinati a salire. Grazie per la domanda.
dicembre 24th, 2018 at 01:56
Cartaceo a 9.90 e digitale a 7.99 per me non ha alcun senso, poi ognuno è liberissimo di scegliere.
dicembre 24th, 2018 at 10:19
Ciao @ophiucus75, però il prezzo degli ebook della serie regolare è 4,99€, non 7,99€. Per esempio quello della “Nube purpurea” lo trovi qui:
https://www.amazon.it/gp/aw/d/B07MK61D11
Buone feste!
dicembre 24th, 2018 at 11:13
Certo, come se non fosse la stessa cosa. C’è sempre 1,91€ di differenza – che è poco, troppo poco per giustificarlo – tra cartaceo e digitale. Mi pare di capire che, come annunciato, anche il prezzo di Millemondi in digitale verrà innalzato di un euro (per arrivare, sempre, alla differenza di 1,91).
La strategia è chiarissima: disincentivare l’acquisto degli ebook. Ovvero perdere lettori.
Affari vostri, per me ormai potete anche abolirli del tutto. Di sicuro è l’ultima volta che intervengo per farvi capire cosa state sbagliando.
Un ultimo appunto: i prezzi che, dopo l’aumento, sono stati fissati a 3,99, dovreste metterli a posto. Così forse ci fate più bella figura.
dicembre 24th, 2018 at 17:29
Acquisterò certamente “La nube purpurea” a gennaio ed inoltro una domanda alla redazione. Non sono un amante del genere fantasy, ma segnalo ugualmente un dittico di una scrittrice famosa a livello internazionale come autrice di gialli, che viene pubblicata in Italia proprio dai Gialli Mondadori. Parlo di Anne Perry, che siè cimentata nel genere fantasy con due romanzi, intitolati rispettivamente “Tathea” e “Come Armageddon”. C’è qualche speranza di vederli tradotti? Grazie per la risposta ed auguri di Buon Natale a tutti
dicembre 24th, 2018 at 17:48
Ciao @giuseppe e grazie per la segnalazione, faremo il possibile, anche se non possiamo assicurarti niente. Buone feste! ^_^
dicembre 24th, 2018 at 19:00
Gli Ebook di Urania sono reperibili ovunque online per un lungo periodo.
I cartacei di Urania solo in edicola e per breve tempo, poi diventano irreperibili.
Ecco perchè non c’è una grossa differenza tra i due prezzi.
dicembre 25th, 2018 at 20:24
@redazione: c’è un motivo per cui tempo fa si é interrotta la pubblicazione del ciclo del Widowmaker, sempre di Resnick, e adesso si inizia con questo nuovo dei Dead enders? Dal mio canto comunque auspico la traduzione di opere più rilevanti di questo autore come Lucifer Jones e i racconti di Kirinyaga, di cui abbiamo già avuto uno splendido assaggio sul Best of best di Dozois. In bocca al lupo per il vostro lavoro sulla prossima annata di Urania & co. Sono convinto che saranno soddisfazioni. Un editoriale al passaggio dell’anno non sarebbe affatto sgradito
dicembre 25th, 2018 at 23:22
Va bene @Stefano Rizzo, su questo concordo, ma basterebbe lasciare presso i Mondadori Point gli arretrati per un paio d’anni a questo punto. Secondo me un ebook non dovrebbe mai costare più del 50% della copia cartacea o non ha neppure senso acquistarne i diritti, sembra quasi si faccia concorrenza al medesimo prodotto invece di permettergli di decollare. Non voglio fomentare polemiche, ma il metodo migliore per combattere la pirateria è quello di tenere i prezzi bassi, come molti piccoli editori già fanno e si sono creati una buona nicchia nel mondo del digitale.
gennaio 17th, 2019 at 01:52
Leggo, sulla ‘quarta di copertina’, che da questo romanzo è stato liberamente tratto, nel 1959, il film “La fine del mondo” (“The World, the Flesh and the Devil”).
Lo ricordo … era interpretato anche dal celebre cantante Harry Belafonte …
https://www.youtube.com/watch?v=jprNVF36E_Q
febbraio 3rd, 2019 at 22:30
Gran bel romanzo! Ottima scelta!